1)
Dizion. 1° Ed. .
CONIO
Apri Voce completa
pag.211
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CONIO.
Definiz: | strumento di metallo, o di legno, tagliente da una testa, e verso l'altra va ingrossando, e pigliando forma
piramidale, onde percosso, ha forza di penetrare, e di fendere. Lat. cuneus. |
Esempio: | Cr. 2. 23. 13. E quivi, tra la corteccia, e 'l legno, si metta, per due, o tre
dita, un cónio di ferro, o vero d'osso, che digradi fino al taglio. |
Esempio: | Liv. M. Poi feciono una schiera appuntata, a guisa d'un cónio, per più agiatamente
balirgli. |
Definiz: | CONIO si chiama ancora quel ferro, nel quale è intagliata la figura, che s'ha ad imprimer nella moneta: e dicesi
altresì TORSELLO, e PUNZONE. |
Definiz: | E CONIO. La 'mpronta stessa. Gr. εἰκόνιον. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 30. S'io dissi il falso, e tu falsasti il cónio. |
Esempio: | E Dan. Par. 19quel di Rascia, Che male aggiustò 'l conio di
Vinegia. |
Esempio: | E Dan. Par. can. 29. E altri ancor, che sono assai più porci,
Pagando di moneta senza cónio. |
Esempio: | Bocc. n. 60. 17. Null'altra moneta spendendo, che senza conio. |
Definiz: | ¶ E CONIO per moneta. Lat. aes, pecunia. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 18. Ruffian qui non son femmine da cónio, cioè che vendano la
loro onestà per moneta. |
Definiz: | Il Morg. Lo disse per la saetta amorosa. |
Esempio: | Morg. Come si tragga l'amoroso cónio. |
|