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Dizion. 1° Ed. .
LACCIO
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LACCIO.
Definiz: | Legame, o foggia di cappio, che scorrendo lega, e strigne subitamente ciò, che passandovi il tocca. Lat.
laqueus. |
Esempio: | Cr. 10. 2. 2. Anche si fanno molti lacci delle setole del cavallo, in una funicella
della detta materia tessuta, |
Esempio: | E Cr. n. 3. Quando presso all'acqua, ec. cotali lacci si
tendono. |
Esempio: | Petr. Son. 226. Ne d'Amor visco tema, lacci, o rete. |
Esempio: | E Petr. canz. 49. 4. Donna del Re, che i nostri lacci ha
sciolti. |
Esempio: | E Petr. canz. 36. 5. Pien di lacci, e di stecchi un duro
corso. |
Definiz: | ¶ Per metaf. ogni, e qualunque sorte d'inganno, e insidia, la qual si tenda tanto all'animo, quanto al corpo, sì
come laqueus appo i latini. |
Esempio: | Bocc. n. 57. 2. Se, da' Lacci di vituperosa morte, disviluppò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 3. 5. Costui ottimamente essere saputo uscir del
laccio. |
Definiz: | Diciamo CALAPPIO, che vale quanto LACCIO. |
Esempio: | Morg. Egli eran ben più là tesi i calappi: |
Definiz: | e Il dar nel calappio, diciamo INCALAPPIARE, che, metaforicamente, vale
incorrere, o per poco sapere, o per altrui persuasione, in quel che non si vorrebbe. Lat. in
malum incidere. |
Definiz: | E SCALAPPIARE il suo contrario. |
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