Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
LACCIO
Apri Voce completa

pag.468


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
» LACCIO
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LACCIO.
Definiz: Legame, o foggia di cappio, che scorrendo lega, e strigne subitamente ciò, che passandovi il tocca. Lat. laqueus.
Esempio: Cr. 10. 2. 2. Anche si fanno molti lacci delle setole del cavallo, in una funicella della detta materia tessuta,
Esempio: E Cr. n. 3. Quando presso all'acqua, ec. cotali lacci si tendono.
Esempio: Petr. Son. 226. Ne d'Amor visco tema, lacci, o rete.
Esempio: E Petr. canz. 49. 4. Donna del Re, che i nostri lacci ha sciolti.
Esempio: E Petr. canz. 36. 5. Pien di lacci, e di stecchi un duro corso.
Definiz: ¶ Per metaf. ogni, e qualunque sorte d'inganno, e insidia, la qual si tenda tanto all'animo, quanto al corpo, sì come laqueus appo i latini.
Esempio: Bocc. n. 57. 2. Se, da' Lacci di vituperosa morte, disviluppò.
Esempio: E Bocc. nov. 3. 5. Costui ottimamente essere saputo uscir del laccio.
Definiz: Diciamo CALAPPIO, che vale quanto LACCIO.
Esempio: Morg. Egli eran ben più là tesi i calappi:
Definiz: e Il dar nel calappio, diciamo INCALAPPIARE, che, metaforicamente, vale incorrere, o per poco sapere, o per altrui persuasione, in quel che non si vorrebbe. Lat. in malum incidere.
Definiz: E SCALAPPIARE il suo contrario.