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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVENIRE.
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DIVENIRE.
Definiz: Neutr. Farsi diverso da quello che era, variando nella sostanza o natura, o negli accidenti; Ridursi da una data natura, condizione, e simili, ad un'altra diversa; Venire ad essere ciò che il compimento esprime. Dicesi così di persone, come di cose materiali e immateriali; e talvolta per proprietà di lingua vi si aggiunge la particella Si pleonastica.
Dal lat. devenire, che vale Scendere o Venire ad un luogo.
Definiz: 1. Detto di persona. ‒
Esempio: Dant. Inf. 20: Vedi Tiresia che mutò sembiante, Quando di maschio femmina divenne, Mutandosi le membra tutte quante.
Esempio: E Dant. Purg. 25: Ma come d'animal divegna fante, Non vedi tu ancor.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 46: Ma per tornare a quel ch'io ti dicea, E seguir poi com'io divenni pianta, Alcina in gran delizie mi tenea.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 67: E di nemica ella divenne amante.
Esempio: Parut. Stor. ven. 2, 288: Don Giovanni, dato il segno della battaglia, fece a tutti voltare le prode verso il nemico, in modo che il destro corno divenne sinistro, ed il sinistro si fece destro.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 174: Restando ognuno strabilito che Masaniello, di vilissimo pescatore e conduttor di barca, fosse divenuto re.
Esempio: Forteguerr. Cap. 266: Il Granchio da ogni parte getta Fiamme sì grandi, che, se non rinfresca, Noi diverrem per Dio cenere schietta.
Esempio: Pindem. Poes. 267: Fosco, come di povero e plebeo Ricco divenne e titolato, il riso Divenne della gente.
Definiz: 2. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 89: Quando agli ardenti rai neve divegno, ec.
Esempio: Guar. Past. fid. 1, 1: Se di cotal nome [d'uomo] Forse ti sdegni, guarda Che nel disumanarti Non divenghi una fera, anzi che un Dio.
Definiz: 3. E detto di Dio, che prese natura umana. ‒
Esempio: Tor. Miser. 80: Elesse, uomo divenendo, di nascere e di vivere in povertade.
Definiz: 4. Detto di cosa così materiale come immateriale, di operazione, e simili. ‒
Esempio: Salv. Avvert. 1, 216: Quel g non aggiugne durezza alla l, ma divien con esso lei tutto un suono.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 94: Un non so che soave e piano Sentii, ch'al cor mi scese,... Che serpendomi poi per l'alma,... divenne incendio e piaga.
Esempio: Lambr. Elog. 13: Ecco il liberale affetto, che in lui diveniva sapienza.
Esempio: Capp. Econ. 392: Il coltivare divenne una passione, una manìa.
Definiz: § I. Divenire tale o tale, denota Venire ad avere, prendere, ricevere, sia durevolmente, sia temporaneamente, una data condizione o qualità; Farsi tale, quale è espresso dal predicato.
Definiz: 1. Detto di persone. ‒
Esempio: Dant. Inf. 34: Com'io divenni allor gelato e fioco Nol dimandar, lettor.
Esempio: E Dant. Purg. 27: Io divenni tal, quando lo intesi, Quale è colui che nella fossa è messo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 150: Ecco, Giannotto, a te piace ch'io divenga cristiano.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 175: Essendo adunque Rinaldo di madonna Agnesa divenuto compare, ed avendo alquanto d'albitrio più colorato di poterle parlare, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 358: Subito divenne di mille colori.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 233: Se per malattia divengano omai noiosi, o se per decrepità ritornino un dì barbogi a bamboleggiare.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 335: E Abramo e Isacco E Giacobbe e Mosè, diletti a lui (a Dio) Divennero così.
Esempio: Capp. Longob. 97: Non credo sia ben certo se aldio si nascesse, ovvero se tale si divenisse per affrancazione.
Esempio: E Capp. Longob. 158: Tra i Carolingi principi nuovi, e i papi che volevano divenirlo, era amicizia necessaria.
Definiz: 2. Detto altresì d'animale. ‒
Esempio: Firenz. Pros. 2, 148: Egli è pur un peccato di ammazzare così bello e così buono asino,.... dove che noi potremmo col sanarlo (castrarlo) trargli il ruzzo del capo,.... ed egli ne divenirebbe più grasso e più grosso che mai.
Definiz: 3. Detto di cose materiali. ‒
Esempio: Dant. Purg. 2: Sì che le bianche e le vermiglie guance, Là dove io era, della bella Aurora, Per troppa etade divenivan rance (qui in locuz. figur.).
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 153: Per che tal diverria [il campo], creda a ch'il pruova, Che render non porria di seme il frutto.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 90: Essa veggendo il ciel d'alcuna stella Già sparso intorno divenir più nero, Senza frapporvi alcun indugio, appella.... un suo fedel scudiero.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 97: Gira la destra il ferro in pigre rote; Spezza e non taglia; e divenendo ottuso, Perduto il brando omai di brando ha l'uso.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 79: Così minerali divengon l'acque nel passaggio fra le miniere, e sottili gli ori e gli argenti nel passaggio fra le trafile, e colorate le sete e i panni nel passaggio di fra le tinte, e inteneriti i sassi e i metalli nel passaggio fra l'acque forti, e assodati i ferri e gli smalti nel passaggio di fra le tempere, e stritolate le biade e i grani nel passaggio di fra le macine; e subito divampante e tutto ruina e tutto esterminio il fuoco nel passaggio di fra le polveri militari, e un bell'arco baleno il sole, caro pegno ed amabile della pace di Dio con noi, nel passaggio di fra le nuvole.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 28: La terra.... è cangiata di figura e continuamente cangiasi, divenendo intorno all'equatore ogni dì più ricolma.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 133: Gli anni, fuggendo,.... levano dal sangue gran parte degli spiriti vitali, onde la complession si muta, e divengon debili gli organi per i quali l'anima opera le sue virtù.
Definiz: 4. Detto di cose non materiali, di operazioni, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 2, 165: Di che la paura alla donne divenne maggiore.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 28: Il tempo dell'impresa è già maturo. Men divien opportun più che si resti: Incertissimo fia quel ch'è securo.
Esempio: E Tass. Gerus. 2, 67: Giunta è tua gloria al sommo, e per l'innanzi Fuggir le dubbie guerre a te conviene; Ch'ove tu vinca, sol di stato avanzi, Nè tua gloria maggior quinci diviene.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 15: Il che si vede nelle metafore, che per lungo uso divengono tanto esprimenti, che cominciano a parer quasi voci proprie.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 140: Gran rimedio della maldicenza.... è il tempo. Passato poco tempo, la materia divenendo trita, i maledici l'abbandonano, per cercare delle più recenti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 323: Qui la battaglia divenne orrenda.
Definiz: 5. Detto di quantità, così astratta come concreta. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 66: De' quali [medicanti], oltre il numero degli scienziati,.... era il numero divenuto grandissimo.
Definiz: § II. Divenire, conforme al senso suo etimologico, si usò per Venire, Arrivare, Giungere. ‒
Esempio: Dant. Inf. 14: Tacendo divenimmo là 've spiccia Fuor della selva un picciol fiumicello.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Io mi raggiunsi con la scorta mia: Poscia con pochi passi divenimmo Dove uno scoglio della ripa uscia.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Noi divenimmo intanto appiè del monte.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 432: Esso [autore] primieramente.... si continua alle precedenti cose, mostrando dove divenuto sia.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 437: Dicono che, essendo ella in Creti divenuta, e alcun tempo con Giove dimorata, che Giove, senza avere avuto alcun figliuolo di lei, la lasciò.
Definiz: § III. E figuratam. ‒
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 123: A nostra notizia è divenuto, non senza admirazione, ch'eglino ripongono, o vero hanno riposto, il Poggio di Montebene.
Definiz: § IV. Costruito con la particella A o In, e figuratam. riferito a condizione, termine, stato, e simili, si usò per Venire, Ridursi, Condursi, a quella data condizione, a quel dato termine. ‒
Esempio: Stor. Barl. 35: Questi divenne in tanta povertà, che pasceva li altrui porci, e divenne in tanta fame e in tanta miseria, che delle ghiande che mangiavano li porci desiderava di mangiare, e non ne poteva avere tante che se ne potesse saziare.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 54: Divenne a tanta tristizia e malinconia, che si volea disperare.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 160: Tu debbi sapere, che di nulla creatura si può dire che stia, ma piuttosto che discorra: perocchè ogni creatura è fatta di niente, e per sè medesima diviene a corruzione e mancamento di sè medesima. Ma la creatura razionale pertanto, che è creata alla immagine del suo Creatore, è stabilita e fermata, che non divenga a niente, come l'altre. Ma la creatura irrazionale non ha fermezza nè stabilità alcuna: onde comechè 'l cielo e la terra debbano in perpetuo rimanere dopo la fine universale di tutti, nientedimeno al presente per loro medesimi divengono a niente, ma ancora durano a uso di quelle cose, a' cui servigj esse sono diputate.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 186: Avvenne un dì, che essendo così Federigo divenuto all'estremo, che il marito ec.
Esempio: Zibald. Andr. 31: Se tu diverrai a essere servo d'uomo potente, due cose te n'avverrà; o e' ti convien perdere la verità, o tu perderai l'amistade.
Esempio: Vill. F. Vit. 22: E già era agli anni maturi divenuto, essendo circa d'anni trenta, col cerebro oppilato e tenebroso.
Esempio: Savonar. Pred. 9: Lascio il Gentile da canto; il quale divenne a tanta bestialità ed a tanta idolatria, che non solo sacrificavano alli Dei loro le bestie, ma sacrificavano anco li uomini.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 233: Gli eserciti spagnuoli sono divenuti in una grandissima riputazione.
Definiz: § V. E riferito ad atti, operazioni e simili, si usò anche per Procedere a farli. ‒
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 79: Alla qual cosa (all'invocazione della divina Grazia ne' principj d'ogni operazione) dee ciascuno senza alcuna difficoltà divenire, leggendo quello che ne scrive Platone.
Definiz: § VI. E si usò per Venire in proprietà di chicchessia, detto di roba, o beni, eredità, e simili. ‒
Esempio: Lanc. Riform. volg. F. 13: Sotto pena.... di perdere cotale robba e vestimento divietato, li quali per piena ragione divegnano al Comune di Firenze.
Esempio: Lemm. Testam. 64: El quale tempo di cinque anni cominci incontanente che la eredità e beni ereditarj d'esso testatore divenghino alle mani d'essi Consoli.
Definiz: § VII. Divenire si usò in alcuni sensi figurati, nei quali oggi si usa il verbo Venire; come Divenir meno, Divenire in parole. ‒
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 80 t.: Gli amici, e' quali erano venuti per consolare, lo cominciano a riprendere; e divenendo in parole di contenzione, perdono la cagione della pietà per la quale essi erano venuti.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 251: Diceano queste opere de' già detti, per lunghezza di tempo, mai non dovere divenire meno.
Definiz: § VIII. Si usò anche per Derivare, Provenire, Nascere. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 5, 195: Il qual pianto la donna prima credette che da dolore di dover da sè dipartire il buon falcon divenisse, più che da altro.
Definiz: § IX. Si usò altresì per Avvenire, Accadere, Succedere, e simili. ‒
Esempio: Tav. Rit. 1, 109: Ciò gli diveniva perch'egli era pro' e savio combattitore.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 190: Egli vi diverrà meglio che voi non vi avvisate.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 139: La ragione del passato fa sapere quello che dee divenire.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. 105: Io.... era certo che tutte queste cose avea fatto la gran virtù d'animo d'alquanti pochi cittadini; e perciò divenne che l'altrui ricchezze fossono vinte dalla lor povertà, e l'altrui moltitudine dalla loro pochezza.
Esempio: Comm. Dant. Anon. 13: Dante li domanda misericordia e soccorso a rilevamento di quelli impedimenti che li divennero nel camino.
Definiz: § X. Detto di persona o di cosa, in costrutto diretto col pronome Che interrogativo o dubitativo, si usò per quello stesso che oggi dicesi Avvenire, Accadere, Essere, d'una persona o d'una cosa: ed è costrutto conforme a quello che in eguali locuzioni ha il francese devenir. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 4, 77: Stettimi in uno de' più dilettevoli luoghi, che fosse mai, infino a stamane a mattutino: quello che il mio corpo si divenisse, io non so.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 58: Fece chiamare Chichibio, e domandollo che fosse divenuta l'altra coscia della gru.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 175: Buona femina, che è della donna tua? A cui la fante rispose:... io non la trovai nè quivi nè altrove, nè so che si sia divenuta.