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1) Dizion. 5° Ed. .
ORMA.
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ORMA.
Definiz: Sost. femm. Impressione che il piede, sia dell'uomo, sia dell'animale, lascia sul terreno; Pedata.
Probabilmente dal grec. ὀσμή. –
Esempio: Pallad. Agric. 240: E diligentemente si guardi (il campo) dal calpitar de' piei delle bestie quando è molle: l'orme il renderebbono non piano.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 129: Meglio.... è, che un uomo con una fune tiri l'erpice, che farlo tirare a' buoi, per lo nocimento dell'orme.
Esempio: Petr. Rim. F. 21: Ed io, non ritrovando intorno intorno Ombra di lei, nè pur de' suoi piedi orma.... Gittaimi stanco sovra l'erba un giorno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 71: La donna, che da lungi il seguitava (Perchè perderne l'orme si temea), Alla spelonca gli sopragiungea.
Esempio: Domen. Plin. 224: Così la tigre..., tosto che ha veduto l'orma dell'uomo, porta altrove i figliuoli.
Esempio: Car. Long. 4: Veggendola (la capra) dall'altre sbrancare e per l'orme seguendola, vide ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 122: Poi spicca un salto (il cavallo) agile e snello, Tutto accolto in un gruppo; e cade, e 'mprime L'orme del suo cader nell'orme prime.
Esempio: Tass. Gerus. S. 17, 56: Nè d'uomo o di destriero appaion l'orme, Od altro pur che del cammin li informe.
Esempio: Galil. Op. IX, 227: Spesso di cacciator dietro ho una schiera, Che de' miei piè van rintracciando l'orme.
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 2, 92: Prima una zolla di terra quanto è l'orma d'un piede, poi ec.
Esempio: Mont. Iliad. 22, 245: Come veltro cerviero alla montagna.... insegue Dalla tana destato un capriuolo: Sotto un arbusto il meschinel s'appiatta Tutto tremante, e l'altro ne ritesse L'orme, e corre e ricorre irrequïeto Finchè lo trova; ec.
Esempio: Leopard. Poes. 89: Duolsi Alla mattina il cacciator, che trova L'orme (delle lepri) intricate e false, e dai covili Error vario lo svia.
Esempio: Manz. Poes. M. 364: Deh! vogli La via segnarmi, onde toccar la cima Io possa, o far, che s'io cadrò su l'erta, Dicasi almen: su l'orma propria ei giace.
Esempio: E Manz. Poes. M. 371: Le Muse, Sotto il tremolo rezzo esercitando L'ambrosio piè, ringioviniscon l'erbe Da mortal orma non offese ancora.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 59: Ov'è il tuo consigliere e l'orma del tuo viaggio; la tua guida e 'l tuo rettore ov'è ito?
Esempio: Dant. Parad. 12: La sua famiglia, che si mosse dritta Co' piedi alle su' orme, è tanto volta, Che quel dinanzi a quel dirietro gitta.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 189: Qual filosofo, quale artista mai, avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti, quegli avvedimenti, quegli dimostramenti, che fai tu subitamente a chi seguita le tue orme? Certo la dottrina di qualunque altro è tarda a rispetto della tua.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 1, 27: Qui tacque, indi ciascun dei cavalieri Secondo l'orme di costor favella.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 124: L'avere io.... emendato e schiarito dietro le orme altrui, coll'autorità de' più reconditi antichi testi, un passo della Divina Commedia di Dante, ec.
Esempio: Parin. Poes. 294: Tanta già di coturni, altero ingegno, Sovra l'Italo Pindo orma tu stampi, Che andrai, se te non vince o lode o sdegno, Lungi dell'arte a spaziar fra i campi.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 106: Tanto importa il guardarsi dal premere tutte le tracce francesi, chi voglia seguire liberalmente le orme gloriose della Francia.
Esempio: Manz. Poes. M. 363: E venerando il nome Fummi di lui, che ne le reggie primo L'orma stampò de l'italo coturno.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Passo; e altresì per Piede. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Insieme si risposero a tai norme, Che il serpente la coda in forca fesse, E il feruto ristrinse insieme l'orme.
Esempio: Collaz. SS. PP. M. 29: Compi gli andamenti miei nelle vie tue, acciò che non si muovano l'orme mie.
Esempio: Petr. Rim. F. 83: Poi ch'io li vidi in prima (gli occhi di Laura), Senza loro a ben far non mossi un'orma.
Esempio: Med. L. Op. B. 1, 236: Fermon (le formiche) la picciol'orma Scontrandosi in cammino; e, mentre posa L'una, quell'altra informa Dell'altra preda.
Esempio: Alam. L. Gir. 5, 24: Lassa tutto passar nè muove un'orma Fin che lei vede il valoroso Greco.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 7, 217: Come cade la ghianda.... In copia tal..., Che chi vi va, per quanto il bosco dura, È sforzato a posar sul frutto l'orma; Così ec.
Esempio: Tass. Gerus. S. 7, 89: I lievi imperi il rapido cavallo Segue del freno, e non pone orma in fallo.
Esempio: E Tass. Gerus. S. 16, 26: Egli riman, ch'a lui non si concede Por orma, o trar momento, in altra parte.
Esempio: E Tass. Gerus. S. 20, 111: E Tisaferno più ch'altri il rincora; Ch'orma non torse per ritrarsi ancora.
Esempio: Manz. Poes. M. 364: Solo d'Ascra venian le fide amiche Esulando con esso, e la mal certa Con le destre vocali orma reggendo.
Definiz: § III. E per similit. –
Esempio: Parin. Poes. 291: O Sonno placido, che con liev'orme Vai per le tenebre movendo l'ali, ec.
Esempio: Manz. Poes. M. 357: Era la notte; e questo Pensiero i sensi m'avea presi; quando, Le ciglia aprendo, mi parea vederlo Dentro limpida luce a me venire, A tacit'orma.
Definiz: § IV. E per Impronta, Traccia, Vestigio, visibile. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 195: E ora è (Lica) un piccolo scoglio nell'alto mare Euboico, e osserva l'orme della forma umana (il lat. ha: humanae servat vestigia formae).
Esempio: Fiorett. S. Franc. 118: E nella sua carne lasciò una maravigliosa immagine ed orma delle passioni di Cristo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 276: Ma, non che il corno nasca, egli non se ne pare a quelle, che savie sono, nè pedata nè orma.
Esempio: Stef. March. Istor. 576: Dicendo che chi leccava il cacio e mangiava il pane, si satollava, ma chi metteva le zanne nel cacio, vi rimaneva l'orma.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 5, 256: Scorreva (il Po) nelle vicinanze della Torre dell'Uccellino, dove il Biondo afferma, che anco a' suoi tempi se ne scorgeva l'orma.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 79: D'anfiteatro (in Aquileia) non vi si ha memoria; nè io, attentamente ricercando, ve n'ho saputo quivi riconoscere orma o indizio alcuno.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 30: Qual pro che torni a Roma Chi a Roma porterà l'orme sul tergo Della sferza servil?
Esempio: Parin. Poes. 262: Ed ecco ed ecco sorgere Le delicate forme Sovra il bel fianco, e mobili Scender con lucid'orme Che mal può la dovizia Dell'ondeggiante al piè veste coprir.
Esempio: Leopard. Poes. 36: La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando Verran le madri ai parvoli le belle Orme del vostro sangue.
Esempio: E Leopard. Poes. 81: E fieramente mi si stringe il core, Al pensar come tutto al mondo passa, E quasi orma non lascia.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 13: Qui con tacito piè viene la morte, E non trovi giammai l'orme del sangue.
Definiz: § V. E per similit. –
Esempio: Salvin. Opp. 41: Qua e là s'incammina (il cane), ed ogni sasso Esamina per ordine, e ogni colle Ed ogni via.... Ma poi quando egli per l'aere Chiapperà l'orma (della lepre), giubbila e guattisce Festoso.
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 60 t.: E questa cotal maniera di monaci duroe molti anni in sua stabilità insino al tempo de l'abbate Paolo o vero de l'abbate Antonio. E di questi cotali vediamo noi ora che sono ancora rimase l'orme ne' distretti cenobj.
Esempio: Mont. Feron. 1, 673: Orma non resti Dell'abborrito culto, e raddolcisca La mia giust'ira di Feronia il pianto.
Definiz: § VII. Pure per Segno, Vestigio, Indizio; riferito a cose intellettuali o morali. Anche in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Dell'empiezza di lei, che mutò forma Nell'uccel che a cantar più si diletta, Nell'immagine mia apparve l'orma.
Esempio: E Dant. Parad. 1: Qui veggion l'alte creature l'orma Dell'eterno valore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 116: Trova Grifone a poco a poco l'orma Ch'ascosa gli avea Amor fin a quel giorno; E con suo gran dolor vede ec.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 413: Quivi ritrovai che con la picciola Figlia era stata, e che d'uno Anastagio Avea molto cercato, nè notizia Alcuna nè alcun'orma avendo avutane.... postasi Era in fretta a tornar verso Calabria.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 494: Benchè in alcuni (animali) certe orme di ragione in lontananza n'appaiano, pure ec.
Esempio: Parin. Poes. 241: Costui dai chiari apprese Atavi, donde scese, D'alte glorie a infiammar l'animo egregio, E a gir dovunque in forme Più insigni de' miglior splendano l'orme.
Esempio: Giord. Op. 2, 109: Meglio a lui parve, e con profitto di molti, non contentarsi di fuggevoli ombre, e stampare in questa umana polvere una orma, che lo raccomandi all'amor de' viventi, alla memoria de' futuri.
Esempio: Manz. Poes. 857: Chiniam la fronte al massimo Fattor, che volle in lui Del creator suo spirito Più vasta orma stampar.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 44: Ardimenti che sbigottiscono senza commuovere, e in cui pur ci hanno per molto tempo avvezzati a riconoscere le orme del genio.
Definiz: § VIII. E figuratam. e poeticam. per Via, Direzione. –
Esempio: Parin. Poes. 169: E te, villan sollecito, Che per nuov'orme il tralcio Saprai guidar frenandolo Col pieghevole salcio,... Te co' miei carmi ai posteri Farò passar felice.
Definiz: § IX. Calcare le orme. –
V. Calcare, §§ XVI e XVII.
Definiz: § X. Dare l'orma, o l'orme, a chicchessia, vale Mostrargli il da farsi, il come comportarsi; Fargli da maestro, quasi trattandolo da discepolo, da ragazzo. E Uscire dell'orma, vale Discostarsi dal precetto, regola, indicazione, del maestro. –
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 75: Orsù, fate in questo modo. Questa mattina andate in chiesa, e statevi così lontano, acciò che tutto il mondo non si accorga del fatto vostro, e per che conto voi vi siate. D. Orsù, basta; tu mi vuoi sempre dar l'orma; io vo.
Esempio: Deput. Decam. 103: Hanno tutti i migliori testi...: Ma come spesso avviene,... avvenne a questo Rinieri: nell'Ottimo, da altra mano e moderna, era stato fatto dire: Così avvenne, come un fanciul che tema uscir dell'orma.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 318: E vuol fare il papasso de' poeti, e dare l'orma e riprendere e approvare.
Esempio: Cecch. Mogl. 1, 1: Nè alla scoperta potendo mandarla (la giovane) Qui a casa d'Alfonso, per rispetto Della moglie di lui ritrosa e strana. F. Io ho sentito, che la gli dà l'orme.
Esempio: E Cecch. Mogl. Pros. 1, 1: Nè qui Alfonso anco potendo tenermela in casa sua, rispetto alla moglie ritrosa. F. Sì, la gli dà l'orma.
Esempio: Dav. Oraz. 141: Più forestieri più volte ha messi qua entro, e quello che peggio è, fatto salire in cattedra messer Gio. Dati a darci la materia di ragionare, che tant'è a dire, quant'a darci l'orma e il latino, anzi il cavallo.
Definiz: § XI. Dare l'orma ai topi, si usò proverbialmente. –
Esempio: Crusc. Vocab. I: In proverbio, Dar l'orma a' topi. E si dice per ischerzo d'uno, senza 'l quale non par s'abbia a poter fare cosa veruna.
Esempio: Varch. Ercol. 115: Dar le mosse a' tremoti, si dice di coloro, senza la parola e ordine de' quali non si comincia a metter mano, non che spedire cosa alcuna; il che si dice ancora dar l'orma a' topi; ed esser colui che debbe dar fuoco alla girandola.
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 4: Qui s'apparecchia una carestia grande. G. Commodità, che ci dan sempre i nostri Governatori, che dan l'orma a' topi.
Definiz: § XII. Farsi strada sulle orme di alcuno. – V. il § XVIII.
Definiz: § XIII. Mettere il piede sulle orme di alcuno, vale Tenergli dietro, Operare a somiglianza sua. –
Esempio: Manz. Poes. M. 365: Dille ch'io so, ch'ella sol cerca il piede Metter su l'orme mie; dille che ec.
Definiz: § XIV. Pestare le orme di alcuno. – V. il § XVIII.
Definiz: § XV. Pigliare l'orma da alcuno, vale Conformarsi, operando, a ciò che altri ha fatto; Seguirlo, Imitarlo. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 177: I Greci si servirono in questo delle medesime lettere dello alfabeto; pigliando l'orma peravventura dagli Ebrei.
Definiz: § XVI. Ritrovare le proprie orme, Ricalcare, o simili, le proprie orme, poeticamente vale Retrocedere per la via già percorsa, Rifare inversamente il cammino fatto. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Non mi lasciar, diss'io, così disfatto; E se l'andar più oltre c'è negato, Ritroviam l'orme nostre insieme ratto.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 794: E visto il flutto Che freme e spuma, di fuggir s'affretta L'orme sue ricalcando.
Definiz: § XVII. Saltare senz'orma, si disse degl'impiccati; presa l'immagine dal muover le gambe per aria senza por piede in terra. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 258: Dite l'ultima Offerta, e vada poi, s'è' non vuol darvelo (il diamante), Dove si salta senz'orma.
Definiz: § XVIII. Seguire le orme di alcuno, Seguitare le orme di alcuno, Pestare, e simili, le orme di alcuno, e altresì Venire per le orme di alcuno, Farsi strada sulle orme, di alcuno, vale Andar dietro a lui camminando, Seguirlo dov'egli va o sia andato. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Questi, l'orme di cui pestar mi vedi, Tutto che nudo e dipelato vada, Fu di grado maggior che tu non credi.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Io era già da quell'ombre partito, E seguitava l'orme del mio Duca, Quando ec.
Esempio: E Dant. Purg. 9: Come il dì fu chiaro, Sen venne suso, ed io per le sue orme.
Esempio: Petr. Rim. F. 53: Ah crudo Amor! ma tu allor più m'informe A seguir d'una fera che mi strugge La voce e i passi e l'orme.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 58: Il cavallier di Spagna, che venuto Era per l'orme, alla fontana giunge.
Esempio: Tass. Gerus. S. 2, 40: Poscia, o per via montana o per silvestra, L'orme seguì di fier leone e d'orso.
Definiz: § XIX. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Medit. Alb. Cr. 80: Il dono del consiglio, per lo quale noi possiamo venire dopo te per l'orme delle diritte tue vie.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 30: Seguendo l'orme sue (di Vittoria Colonna) dirittamente, Per vederla maisempre in Paradiso.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 405: Tu seguendo l'orme De' più famosi, con guerriere insegne Devi forte atterrar nemici assalti.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 346: Farommi strada sull'orme da voi segnate, e quivi comincerò là dove finiste voi.
Esempio: Red. Lett. 1, 179: Vostra Signoria non isdegnava di camminar per quelle stessissime orme, che da lui con tanto suo onore furono da prima impresse.
Esempio: Fag. Rim. 3, 59: Voi, che, per farvi al grand'amico eguale Seguite l'orme sue e in molte cose Imitando l'andate al naturale.
Esempio: Giord. Op. 1, 262: La poesia tedesca perde il suo naturale suono, premendo di passo in passo le orme del greco.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 107: Trovo poi che Cesare, seguendo le orme del padre, avea rivolto il pensiero a far di Guastalla un bello e forte luogo.
Definiz: § XX. Uscire dell'orma. – V. il § X.
Definiz: § XXI. Venire per le orme di alcuno. – V. il § XVIII.