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Dizion. 4° Ed. .
RETÀ, RETADE, e RETATE.
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RETÀ, RETADE, e RETATE.
Definiz: | V. A. Reezza, Malvagità, Scelleratezza. Lat. nequitia, scelus. Gr.
μοχθηρία,
πονηρία. |
Esempio: | Lab. 146. Per uno spergiuro, per una retà, per mille sospiri infinti ec.
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Esempio: | G. V. 4. 1. 3. La Chiesa non si potea difendere, nè aver sua libertade per la
retà de' malvagi tiranni d'Italia, che l'occupavano. |
Esempio: | Cron. Morell. 249. Fu di buono intelletto, e buoni furono i suoi consigli sanza
niuna retà. |
Esempio: | Salust. Iug. R. E così li Vacchesi solamente due dì della loro retà rallegrati.
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Esempio: | E Salust. Iug. R. appresso: Questo fra li buoni uomini è
amistà, fra li rei è lega di tradigione, e fabbrica di retade. |
Esempio: | E Salust. Iug. R. altrove: Poi di tutte altre retadi, e male
arti. |
Esempio: | Liv. M. Allora potrete voi fare giudicamento de' nostri corpi, e de' nostri beni,
secondo la retade, e lo merito di ciascun di noi. |
Esempio: | Pass. 51. L'uomo peccando, e faccendo le retadi, diventa reo. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 102. Per questo modo quel frate vinse la loro malizia, e retade.
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Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Questa è dunque gran pazzía, e retà, lasciar la battaglia
d'Iddio. |
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