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APPORRE
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APPORRE.
Definiz: Por sopra. Lat. apponere, adiicere. Gr. προστιθέναι.
Esempio: Dant. Par. 16. Sicchè se non s'appon di die in die, Lo tempo va d'intorno, colle force.
Esempio: E Dan. Par. appresso:Sempre la confusion delle persone Principio fu del mal della cittade, Come del corpo il cibo, che s'appone.
Esempio: Stor. Eur. 6. 124. Ma per trovarsi con più prestezza al soccorso di quella banda, che egli aveva apposta ad Esicco.
Definiz: §. I. Per Attribuire a torto; quello, che il Bocc. altrimenti disse: Cor cagione. Lat. vitio vertere, insimulare. Gr. διαβάλλειν.
Esempio: Bocc. nov. 27. 14. Io amai sommamente lo sventurato giovane, la cui morte è apposta al mio marito.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 14. Il marito poteva ec. averle fatto male, e ora apporle questo per iscusa di se.
Esempio: Dant. Inf. 24. Perch'i' fui Ladro alla sagrestia de' belli arredi, E falsamente già fu apposto altrui.
Esempio: G. V. 6. 23. 2. Fece abbacinare il savio uomo Maestro Pier delle Vigne il buono dettatore apponendogli tradigione.
Esempio: Varch. Ercol. 68. Che vuol dire apporre? V. Dire che uno abbia detto, o fatto una cosa, la quale egli non abbia nè fatta, nè detta, il che i Latini dicevano conferre aliud in aliquem, o conferre culpam.
Definiz: §. II. Per Opporre. Lat. obiicere. Gr. ἀντιτιθέναι.
Esempio: Pass. 10. Alla qual risposta non sappiendo apporre, il padre, e i parenti lasciaronlo in pace.
Definiz: §. III. E neutr. pass. per Indovinare. Lat. divinare, rem attingere, coniecturâ assequi. Gr. στοχάζεσθαι.
Esempio: Pass. 328. E se alcuna volta gli venisse predetto alcuna di quelle, non sarebbe, che e' ne avesse però scienza, ma sarebbe per uno apporre, e per abbattimento (quì in forza di nome)
Esempio: Malm. 2. 75. E venne immaginandosi, e s'appose, Ch'ella fosse sua moglie, ei suo marito.
Esempio: Morg. 19. 140. Margutte gli rispuose tra i capresti, E tra le scope: tu non t'apponesti.
Esempio: Ar. Fur. 28. 24. Ma non v'è chi s'apponga già di molto, E possa penetrar nel suo segreto.
Definiz: §. IV. Abbiamo in proverbio, Far caselle, per apporsi: che è Aggirare altrui con parole, per cavargli di bocca quel, ch'uom disidera; tratta la metafora dagli abbachisti. Le caselle, sono certi piccoli spazj, compresi da quattro linee, dentro a' quali si scrivon numeri, per certificarsi delle ragioni.
Esempio: Varch. Ercol. 72. E quando alcuno per iscalzare chicchessia, e farlo dire, mostra per corlo al boccone di sapere alcuna cosa, si dice: far caselle per apporsi.
Definiz: §. V. Apporre alle Pandette, o al Sole, dicesi del Biasimare qualunque cosa, per ottima che ella sia.
Definiz: VI. Termine degli abbachisti; che dicono Moltiplicare per apporre, o per dieci all'insù, ed è una spezie di moltiplicare.