Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GROSSO.
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GROSSO.
Definiz: Sost. masc. Sorta di piccola moneta d'argento, di origine Carolingia, la quale aveva diverso peso e valore secondo i tempi e i luoghi dov'era in corso. Nella Repubblica fiorentina valeva per lo più sei soldi e otto denari piccioli; e nei tempi del Granducato equivaleva a quattro crazie o mezzo paolo, pari a 28 centesimi. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 265: Senza aver potuto fare che ella da lui prendesse tanto che valesse un grosso.
Esempio: Cronichett. Incert. 183: Fece battere la moneta del Comune di Firenze; ciò furono fiorini e grossi e dodicini, con una volpe sotto i piedi del san Giovanni.
Esempio: Sacch. Soc. 1, 361: Antonio mette mano alla borsa, e paga soldi otto; e poi dà loro un grosso, e dice: Togliete, bevetegli domattina.
Esempio: Burch. Son. 2, 3: Va' in mercato, Giorgin, tien qui un grosso, Togli una libbra e mezzo di castrone.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 58: Quando sarà fatto (il panno), e bianco, vogliendolo vendere, arò grossi quattro del braccio.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 257: Ricordo oggi,... come io fui tratto in uno uficio dal Comune di Firenze, cioè doganiere di Barberino di Mugello,... con salario di L. 32 di grossi al mese.
Esempio: Bern. Orl. 48, 47: E nella borsa lasciarmi cercare, Che non mi trovo, onde cenare, un grosso.
Esempio: Varch. Stor. 2, 82: Quattro crazie e un quattrin nero fanno un grosso, il quale si chiama ancora grossone.
Esempio: E Varch. Ercol. 137: A chi aveva cominciato alcun ragionamento, poi entrato in un altro, non si ricordava più di tornare a bomba, e fornire il primo, pagava già (secondochè testimonia il Burchiello) un grosso, il qual grosso non valeva peravventura in quel tempo più che quei cinque soldi, che si pagano oggi, ec.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 465: Come veggendo noi alcun pover uomo ignudo, batter i denti a mezo dicembre, tutto impiagato e livido divenuto, mossi a pietà, un grosso o un giulio gli doniamo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 209: Oltre che non fu questo il suo nome, ma uno aggiunto al proprio, per far differenza da altri quattrini, e grossi, e fiorini; tal nome in scritture antiche non si legge mai.
Esempio: Capor. Rim. 151: Per notar quanto pan si dava al grosso. Dav. Camb. 430: Per Ispagna si cambia a maravedis,... Per Fiandra a grossi di 72 allo scudo.
Esempio: Mellin. Ricord. 65: Una borsa di velluto.... piena di giulj, grossi e crazie, le quali monete, ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 283: Nel 1461 si batterono grossi alla solita lega d'argento popolino, cioè d'undici e mezzo di fino, di valuta di soldi sei e danari otto.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 72: Per me se mi dan qualch'altro grosso, M'importa assai, le tingo anco di rosso!
Definiz: § I. Si disse pure Grosso d'argento. –
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 194: E battesi in Firenze una moneta d'ariento, cioè grossi d'ariento, ec.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 419: Avvenne che uno frate.... trenta grossi d'argento.... morendo lasciò.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 130: Costui, veggendosi questi denari su un desco, che erano tutti grossi d'ariento,... cominciò a dire in sè medesimo, ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 254: Doveva [il pesatore] anco pesare i grossi e grossoni d'argento, de' quali ho qualche dubbio che posteriormente ne fosse ordinato un sigillo particolare.
Definiz: § II. E per estensione, vale Qualunque piccola moneta, o piccola quantità di denaro. –
Esempio: Capor. Rim. 336: Quell'io, che senza pur buscarmi un grosso, Servii già un uomo, ec.
Definiz: § III. Denaro di grossi. –
V. Denaro, § II.
Definiz: § IV. Fiorino di grossi, si disse Il fiorino immaginario, valutato in grossi. –
Esempio: Savonar. Pred. 7: Guarda usanza che è a Firenze: tu hai tanti fiorini, tante ragioni di ducati, fiorini d'oro, ducati d'oro in oro, fiorini di monte, fiorini di grossi; e tutte sono trappole da inganni per còrre chi non sa queste vostre usanze: tante malizie sono, quante cose si truovano oggi al mondo.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 272: Vi era il fiorino largo di grossi, che nel 1501 era 19 per cento peggio che il fiorino largo d'oro in oro; ec.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 276: Le altre monete immaginarie.... furono il fiorino a oro,... il fiorino largo di grossi;... ed il fiorino di moneta.