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1) Dizion. 5° Ed. .
INSINO, che anche scrivesi disgiuntamente IN SINO.
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INSINO, che anche scrivesi disgiuntamente IN SINO.
Definiz: Prep. denotante il termine al quale giunge e nel quale ha fine il moto, il corso di altra azione qualsiasi, l'estensione del modo d'essere, e simili, di persona o di cosa; e usasi anche in maniere figurate. Regge comunemente il termine stesso mediante la particella A. –
Esempio: Mazz. Lett. 2, 2: Insino a casa m'è venuto oggi e ieri in persona.
Esempio: Morell. Cron. 223: Appresso vedi la grandezza del paese, e quanto è tenuto grande per lunghezza, cioè da S. Godenzo insino a' confini di Vernio.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 91: Erminia intanto la pomposa vesta Si spoglia, che le scende insino al piede.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 16: E l'accompagna (Goffredo) stuol calcato e folto Insino al limitar del padiglione.
Definiz: § I. Pur denotante il termine, cui arriva, o può arrivare, il corso, l'intensità, la violenza, e simili, di un'azione, regge, in dipendenza di alcun verbo, e mediante la particella A, anche un Infinito, e vale A segno di, Al punto di, Tanto da, e simili. –
Esempio: Esop. Fav. M. 66: Vivevano in gran paura, sicchè non ardivano uscire fuori per veruna lor faccenda, insino a farsi venire il barbiere a casa per paura di non andare a bottega.
Esempio: Dav. Scism. 360: Quivi gli ambasciadori d'Arrigo ne parlarono in camera del Papa.... con tanta arroganza, insino a protestargli di chiamarlo a concilio, ch'ei si pentì ec.
Definiz: § II. Denota altresì il termine di tempo, al quale si estende, o giunge, la durata di una cosa, di un dato stato, di un'azione, e simili. –
Esempio: S. Bern. Contempl. 62: Guardate che voi non rompiate alcuno suo osso, e non vi rimanga nulla di quello insino alla mattina.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 12: Poi non sono in stato da potervi meritar io; solo vi dirò alcuna cosa, per mostrarvi che da cuore io v'amo, e intendo questa vostra onesta amistà mantenere insino a morte.
Definiz: § III. E nella medesima relazione di tempo, regge anche, per mezzo della particella A, certi avverbj, come Insino a Ieri, Ora, Oggi, Qui, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Insino a qui l'un giogo di Parnaso Assai mi fu.
Esempio: Bibb. N. 3, 504: E venne il messo a lui, e nunciògli dicendo: egli hanno portate le teste de' figliuoli del re. Ed egli disse: ponetele nell'entrata della porta, e fatene due monti insino a domattina.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 233: Non solamente lui intenda insino a qui che sia cognosciuto quello che ha fatto, ma ancora che ec.
Esempio: Cellin. Vit. 569: Provvegga che a me non sia mancato della santissima giustizia, siccome insino a ora più d'un anno la m'è stata straziata.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 119: Molte sue opere, la maggior parte spirituali,... corrono insino a oggi tuttavia per le stampe.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 448: Il che vi farà chiarire, che non sarete imputato, come hanno fatto insino a qui.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 71: O verginella, Che le mie leggi insino ad or serbasti, ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 203: Vivevano i mortali in quella suprema miseria che eglino sostengono insino ad ora, e sempre sosterranno.
Definiz: § IV. E per mezzo della stessa particella regge il participio passato. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 169: Vegghiò così orando e dicendo l'uficio insino a passata mezza notte.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 224: Non era lecito, secondo la dottrina dell'Apostolo, di tenere l'ira insino a posto il sole.
Esempio: E Cavalc. Att. Apost. 150: Paolo.... entrò nel tempio per purificarsi..., e stettevi insino a compiuta la purificazione per sette giorni.
Definiz: § V. Insino, sia che si riferisca a limite di spazio e di tempo, o a limite di quantità anche determinato da un adiettivo numerale, al quale arriva, o si estende, un dato atto, un dato modo di essere, o una data cosa, talvolta regge il suo termine altresì con la particella In. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 155: Questa (l'infanzia) basta insino ne' sette anni comunalmente.... L'altra etade, la puerizia, basta da sette anni insino ne' quattordici.... L'adolescenzia basta da' quattordici insino ne' trenta.... La gioventude basta da' venticinque insino ne' quaranta.... L'altra etade (la vecchiezza) è da' quaranta ovvero cinquanta insino ne' settanta ec.
Definiz: § VI. E nelle suddette relazioni regge il suo termine anche direttamente; ma è maniera che oggi non userebbesi se non talvolta in poesia. –
Esempio: Dant. Inf. 26: L'un lito e l'altro vidi insin la Spagna.
Esempio: E Dant. Purg. 32: Ma perchè l'occhio cupido e vagante A me rivolse, quel feroce drudo La flagellò dal capo insin le piante.
Definiz: § VII. Nelle stesse relazioni, e in modo diretto, regge comunemente avverbj di luogo e di tempo. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 49: E non sappiamo se de' peccati che noi abbiamo fatti insino qui, noi potremo tornare alla misericordia di Dio.
Esempio: Dant. Inf. 32: Livide insin là dove appar vergogna Eran l'ombre dolenti nella ghiaccia.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Or questi che dall'infima lacuna Dell'universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 94: Ringraziando.... lei, ch'a tanta spene Alzò 'l mio cor; che 'nsino allor io giacqui A me noioso e grave.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 130: Disse la donna: io voglio che noi andiamo insin giù all'uscio.
Esempio: Tolom. Lett. 44 t.: Il piacer del ragionar de la bontà e sapienza sua m'ha insin qua in non so che modo trasportato.
Esempio: Cellin. Vit. 374: Dissi a Ascanio, che si ricordassi quanti gran benefizj lui aveva auti da me, e che per insino allora lui era stato fanciullo di poco cervello.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 18: Vengon sotto Gazel quei che le biade Segaron nel vicin campo fecondo, E più suso, insin là dove ricade Il fiume al precipizio suo secondo.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 39: Trafitto è l'altro insin là dove il riso Ha suo principio e 'l cor dilata e spande.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 5: Al signor Principe scrivo per ragguagliarlo dell'operato insin qui in esecuzione de' suoi ordini.
Definiz: § VIII. Insino, denota altresì il punto del luogo, o spazio, dal quale ha suo primo cominciamento il moto, o un altro atto qualsiasi; e il punto del tempo, donde incomincia la durata o il progresso di un'azione, di un dato modo di essere, e simili: e regge il suo termine, che rispetto al tempo può essere anche un avverbio, mediante la particella Da. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 263: Se l'avesse fatto di necessità, siccome egli è eternale, così il mondo sarebbe essuto insino d'abeterno com'egli.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 80: L'angelo, che fu già custode eletto.... al buon Raimondo, Insin dal primo dì che pargoletto Sen venne a farsi peregrin del mondo, ec.
Definiz: § IX. E nella medesima relazione, con ellissi della particella Da. –
Esempio: Mazz. Lett. 1, 28: Io gli mandai insino no ier l'altro, per questa cagione, perchè gli stesse a ricordo i fatti vostri, uno di que' fiaschi.
Esempio: Machiav. Comm. V. 125: Io venni insino iersera, ma io non mi sono appalesato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 91: O credi tu ch'io non abbia pensato Al tutto, insin quand'io detti principio A questa cosa?
Definiz: § X. E in costrutto con un participio presente. –
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: Oh perchè dunque mi gridi? Non sai tu che egli aveva, insin vivente Suo padre, cominciato a voler fare A suo modo?
Definiz: § XI. Talvolta il termine, così di luogo come di tempo, è retto dalla particella In, in vece di Da, per lo più in grazia di sintassi ellittica, la quale si risolve mediante il verbo Essere. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 13: Tu cominciasti insino in Aspramonte A dargli a intender che fussi gagliardo, E facessi gran cose a quella fonte.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 123: Avevano [i Fiorentini] insino nell'anno mille quattrocento quattro comperato Pisa da Gabriel Maria Visconte legittimo signore.
Definiz: § XII. Pur nella stessa relazione, si usò Insino a, per Insino da, e più specialmente dinanzi all'avverbio Ora. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 36: Quello èe il tesoro di vita eterna, il quale io ti serbo, e insino a ora io te ne investisco.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 103: Io sì manderò a voi de' miei compagni, e.... insino a ora io accetto la vostra proferta caritativa.
Esempio: Fior. Virt. 24: Insino a ora chiunque di voi chiederà in prima, io adempierò la sua domanda.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 259: Ricordo come insino a dì 23 di dicembre 1503, io tenni al battesimo.... una figliuola di Pellegrino d'Urbano Cattani ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 68: Qui fu insino a' dì 4 del presente per via di Napoli, come le cose del Cristianissimo declinavono in Italia; e che tutto lo stato di Milano era in revoluzione.
Definiz: § XIII. Insino, fa anche ufficio di particella copulativa, denotante eccesso o straordinarietà, sia rispetto al punto donde muove una data azione, sia rispetto alla qualità di chi la compie o del come si compie, e simili; e vale Anche, Eziandio. –
Esempio: Savonar. Pred. 13: Quanti ne furono qua, quando venne il re di Francia, che dicevano di volere fare penitenzia; ed insino da Roma me ne fu mandato a dire.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 30: Chè dove non han pasco nè ricetto Insin le fere abbandonano i lochi.
Esempio: Bern. Orl. 20, 45: Io non saprei già dir quale sciagura Togliesse a tutti quel giorno l'ardire, Che insino Astolfo che non ha paura, Fu questa volta de' primi a fuggire.
Esempio: Gell. Circ. 224: Gli nutrisce e sostenta (la cicogna i genitori) insino col proprio sangue.
Esempio: Bus. Lett. 98: Tutti vi concorrevano, insino al cavaliere de' Pucci.
Esempio: Red. Esp. Insett. 33: Ed insino quel sublime scrittore, quel fulgidissimo lume delle scuole moderne, Pietro Gassendo, per cosa vera la racconta.
Definiz: § XIV. E nel medesimo senso regge comunemente tanto il soggetto quanto l'oggetto della proposizione per mezzo della particella A, seguita da articolo determinato o indeterminato. –
Esempio: Pulc. L. Bec. 3: Insino al re varrebbe a gaveggiarti. Savonar. Pred. 14: Insino alle donne sono diventate come dottori.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 16: Vedete or voi quanta forza ha l'amore: Che 'nsino a gli animali irrazionali Hanno compassïon del lor signore.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 223: La sera poi cenarono alla tavola di Zanobi, dove ebbero insino alla gelatina, e insino a' berlingozzi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 175: Questa è stata la mia di quei biscotti; e insino alla vostra cugina mi voleva far la parte di quanto ne aveva a tòrre stasera.
Definiz: § XV. Insin che, e Insino che, che anche scrivonsi congiuntamente Insinchè e Insinochè, sono maniere congiuntive, le quali valgono lo stesso che Finchè, che oggi è assai più comune. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 145: Con fischio dolce suona l'uccellatore insino che 'nganna gli uccelli.
Esempio: Imit. Crist. 78: Molti l'amano (Gesù) insino che non patiscono alcuna cosa avversa. Molti il lodano e benedicono insino che ricevono da lui qualche consolazione.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 24: Esce alfin della selva, e per ignote Strade il conduce della luna il raggio Verso un romor che di lontano udiva Insin che giunse al loco ond'egli usciva.
Definiz: § XVI. Insino che, si usò per Insino da che, Insino da quando. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 104: Uno sciancato insino che nacque, sicchè mai ito non era,... si levò ritto e fu sanato e andò.
Esempio: E Cavalc. Dial. S. Greg. 249: Un religioso uomo e degno di fede mi disse, insino che io era ancora monaco nel monastero, che alquanti venendo a Roma di Cicilia, essendo quasi in mezzo del mare veddero portare al cielo l'anima d'un santo romito, lo quale era rinchiuso nella contrada di Sannio.
Definiz: § XVII. Insino a tanto che, che anche scrivesi unitamente Insinattantochè, è maniera congiuntiva, che vale lo stesso che Fintantochè. –
Esempio: Bibb. N. 1, 35: Userai del pane tuo, insino a tanto che tu ritornerai nella terra, della quale fatto se'.
Esempio: E Bibb. N. 9, 107: E adirossi il Signore contra costui, e dettelo ai tormentatori che il tormentassero insino a tanto che rendesse tutto il debito.
Esempio: Firenz. Pros. 95: Nè mi parrà mai esser donna, nè viver certamente, insino a tanto ch'io non la fo tombolar giù di tanta felicità.
Definiz: § XVIII. E con la interposizione di alcun'altra parola fra Insino a tanto e Che; talvolta con la ripetizione di Insino, per rinforzamento. –
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 254: Noi eziandio quando di nuovo piantiamo gli alberi, insino a tanto gli diamo dell'acqua ed inaffiàngli, insino che veggiamo loro essere barbati e radicati in terra.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 14: Dopo molto pensar, consiglio prende In quella solitudine secreta Insino a tanto almen farne soggiorno, Ch'agevoli fortuna il suo ritorno.
Definiz: § XIX. D'insino che, si usò per lo stesso che Insino che. –
Esempio: Regol. S. Bened. 40: S'e' frati mangiano a sesta, quel frate a nona; s'e' frati a nona, quegli a vespero; d'insin che, per convenevole satisfazione, conseguiti venia.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 147: Nè d'insino ch'io sarò viva, Non gli farò nessuno onore, Nè no 'l terrò per mio segnore.
Definiz: § XX. D'insin a tanto che, si usò per lo stesso che Insino a tanto che. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 4 var.: Cominciaro a discordarsi insieme per corruzione di costumi e per difalta di disciplina; poi appresso incominciaro a cadere e a traboccare; d'insin a tanto che sì duramente siam peggiorati, che noi non possiamo li nostri vizj sofferire, nè amendare.
Definiz: § XXI. D'insino a, trovasi per lo stesso che Insino a. –
Esempio: Regol. S. Bened. 40: Ma privato dalla mensa (il frate colpevole), questa sarà la ragione, che nell'Oratorio, salmo nè antefana (antifona) non imponga, nè lezione reciti, d'insin a satisfazione.
Definiz: § XXII. D'insino, si usò come reggente un termine donde incominci checchessia, in correlazione con Insino a, reggente il termine di fine. –
Esempio: Strin. Cron. 113: Lastricammo la piazza di Mercato vecchio di 'nsino quanto pertiene alle nostre case, insino al mezzo del Mercato.
Definiz: § XXIII. Per insino, reggente, per mezzo della particella A, talvolta anche taciuta, un termine di moto, di durata o estensione di azione, di tempo, di quantità, usasi, più che altro familiarmente, per lo stesso che il semplice Insino. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 99: Racconta ancora Columella un altro modo d'innestare, e dice che per insino alla midolla l'arbore si fori con succhielli, i quali usano i Gallici.
Esempio: Vill. M. 13: E ciò far dee il re di Francia per insino alla festa di san Giovanni Batista.
Esempio: Petr. Vit. volg. 20 t.: Nel suo tempo si legge che dal principio di Roma per insino allora intercessono mille anni.
Esempio: Bocc. Laber. 243: Una grazia l'ha fatta per insino a qui la sua natura più che a te; che ec.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 4, 99: Vogliamo che diate.... quattro botti di vino a' marinai della detta barca, il resto del vino per insino a botti XXXVI fate vendere, e che i denari si tengano a nostra petizione.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 106: Avanti all'entrata l'Imperadore con tutta la corte l'andò ad incontrar per insino a Monsignor de Nao, una giornata lontano.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 457: Durò questo costume per insino alla fine dell'imperio di Iustiniano.
Definiz: § XXIV. E per mezzo della particella Da, o anche Di, regge il termine donde muove o ha principio una data azione, condizione, stato, e simili. –
Esempio: Cellin. Pros. 283: Mi comanda che io debba domandare e porre pregio alla mia opera del Perseo, la quale, per insino del mese d'aprile del 1554, nella Loggia della Piazza di Sua Eccellenza lasciai scoperta e finita del tutto.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 34: A voi, signor Sodo, quanto alla caccia diciamo che v'avemo in questo mestiero per molto intendente. E di questo eravamo risoluti per insino d'allora che, essendo ricerco d'andare a quella dei cignali, rispondeste che volevate prima imparare a rampicarvi.
Esempio: E Car. Lett. fam. 2, 268: Mi disse volervi scrivere per insino della settimana passata, e mi maraviglio non l'abbia fatto.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 406: E questo anco mi sono sempre promesso da lei per insino da ch'io me le dedicai qui per servitore.
Esempio: Leopard. Poes. 139: E sì mi piacque Sua celeste beltà, ch'io, per insino Già dal principio, conoscente e chiaro ec.
Definiz: § XXV. Per insino a tanto che, vale lo stesso che Insino a tanto che. –
Esempio: Bibb. N. 9, 106: E quello non volle farli misericordia; e puoselo in pregione per insino a tanto che pagasse e rendesse il debito.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 481: Per questo modo cavò le fave di mano dalla stolta moltitudine, facendo una legge che comandava che il Catasto dormisse per insino a tanto che nuova legge il destasse.
Definiz: § XXVI. Per insino, usasi pure come maniera congiuntiva, invece del semplice Insino, significante Anche, Eziandio. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 235: Ma se la caccia vogliono a un dare, Per insino alle pecore lo mordano.
Esempio: Car. Long. 88: Perchè avemo dunque a dispregiare un fanciullo, di cui per insino alle capre s'innamorano?