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CONSERVA.
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CONSERVA.
Definiz: Sost. femm. Edifizio murato, ove si raccolgono e si serbano le acque, condottevi per canali, a fine di adoperarle per lo più per irrigazioni, fontane e simili; Serbatoio.
Da conservare. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 380: Le conserve son quelle che serban l'acqua publica.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 344: Sopra la grotta poi accomodò l'artefice la conserva dell'acque per le fonti.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 78: Si vede ancora un giro di nicchie, che non si osservano nel Romano Anfiteatro, nè nel Veronese, e molte conserve d'acqua.
Esempio: Fag. Rim. 1, 30: Le vasche, le conserve, le peschiere.
Definiz: § I. E detto di Edifizio consimile costruito accanto alla cisterna, ove si raccolgono le acque affinchè si purifichino; Chiamato più determinatamente Conserva depuratoria. –
Esempio: Lorin. Fortif. 110: Si dee fabricar fuori del corpo della cisterna una conserva da ricevere l'acqua che vi concorrerà, sì che possa depor la materia che portasse co 'l suo corso.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 23: Continua il suo corso [l'acqua] per un condotto parimente sotterraneo e declive, finchè ella giugne alla pianura, ove è ricevuta in altra simile conserva depuratoria.
Definiz: § II. E per Vivaio, Peschiera. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 5: A Gallicano sono certe magnifiche conserve murate, per mantenervi vive le trote.
Definiz: § III. E per Ghiacciaia. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 111: Era [la neve] della calcata e pigiata nelle conserve.
Definiz: § IV. E per Luogo nei giardini, difeso da vetrate, stuoie e simili, ove si custodiscono nel verno quelle piante, che esposte all'aria non reggono al freddo. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 70: Sarà attentissimo [il giardiniere] nel.... chiudere alle ore debite gli stanzoni o conserve, e le stufe.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 72: Si seguita a tener custodite quelle piante, che sono negli stanzoni, conserve e stufe, con dar loro quella maggior quantità d'aria che sarà possibile.
Esempio: E Lastr. Agric. 2, 73: Si cavano dagli stanzoni e conserve tutti i garofoli, erbe odorose ec.
Definiz: § V. Per Luogo da conservare o riporvi checchessia. –
Esempio: Pros. Fior. I, 3, 7: Additò poscia, che dalle carte socratiche, cioè a dire dalle preziose conserve della filosofia, venivano con larga abbondanza somministrate le cose (qui figuratam.).
Definiz: § VI. Conserva dicesi anche per Adunamento, Raccolta e simili, di cose pregevoli, e che vogliansi conservare. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 119: Luigi Mozzenigo, nobile viniziano,... appo cui è gran conserva di rari libri e pregiati.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 131: Questo [ritratto] al presente s'ammira nella nobil conserva di pitture, di statue e d'anticaglie, raccolta dall'ottimo gusto e magnificenza del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana.
Definiz: § VII. Figuratam. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 48: E se pur ne l'animo mio era alcuna caverna o alcuna latebra,... ne la quale alcun mio grave difetto si nascondesse,... v'era anche conserva di cose più care che quelle non erano, che a prima vista si dimostravano.
Definiz: § VIII. Riferito a derrate o simile, vale Abbondante provvista fatta di esse, a fine di venderle a tempo opportuno. –
Esempio: Vill. M. 182: Feciono montare il grano nella ricolta, e ristrignere i granaj a chi n'aveva conserva.
Definiz: § IX. E detto di luce, calorico, e simili, vale Accumulamento che di esso avviene o si fa in un corpo. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 266: Vi sono alcuni corpi, ne' quali par che si faccia maggior conserva di luce.
Definiz: § X. Conserva dicesi Il sugo di alcuni frutti, come mele, pere, albicocche, ciliege, e simili, mescolato con zucchero chiarito; ed altresì Il sugo de' pomodori ridotto mediante il bollore a una certa densità, e adoperato agli usi della credenza o della cucina. –
Esempio: Red. Cons. 1, 128: Questa istessa polpa di cassia è da me fatta accomodare in forma di una conserva o confezione.
Definiz: § XI. E si disse anche per Confezione di frutta o fiori, fatta nello zucchero o in altra simil materia, specialm. per uso medicinale. –
Esempio: Ricett. Fior. 114: Le conserve de' fiori e dell'erbe si fanno pestando o tagliando dette erbe e fiori.
Esempio: E Ricett. Fior. 116: Bastano le conserve de' fiori e de' frutti un anno insino in due.
Esempio: Cant. Carn. 110: Noi abbiam da conserve, e far confette Erbe di gran valore.
Esempio: Tass. Lett. 2, 248: Se Vostra Signoria mi farà aver la ricetta ancora de la conserva, la quale vuol il signor Mercuriale ch'io prenda, mi sarà sopra modo caro.
Definiz: § XII. Conserva, Term. del linguaggio Marinaresco, vale Compagnia di più navi mercantili, appartenenti a diversi padroni, che facciano viaggio insieme per difesa l'una dell'altra; e per estensione, vale anche Squadra di legni da guerra, naviganti insieme. –
Esempio: Vill. G. 14: Per grande fortuna di mare si dipartiro la detta conserva delle navi.
Esempio: Stor. Aiolf.: Si trovarono in mezzo di 22 galee, e cinque navi grosse, che erano in conserva di molte altre navi.
Esempio: Falc. Istruz. 49: Ancora si vede o in squadre di galere, o in conserve d'alcuni vasselli,... svariazioni di punti.
Esempio: Red. Esp. nat. 103: Purchè avesse qualche vascelletto di conserva, in evento che il mare improvvisamente si gettasse a burrasca.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 4, 72: Accompagnava la conserva il vascello d'alto bordo il Rumilli con tre fregate.
Definiz: § XIII. Vale pure Ciascuna delle navi della conserva; ed estensivam. è detto anche di Legno che navighi insieme con un altro, e gli sia come compagno di viaggio. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 17: Si vegga da noi se la barchetta, Che fu nostra conserva, e dove 'l meglio Di mie robe imbarcai,... Fusse ancora arrivata.
Definiz: § XIV. Figuratam. trovasi detto di Persona che accompagni un'altra per sua difesa, servigio ec. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 6: Ferito ei non v'hanno Già ch'io m'avvegga. I. Voi non rispondete: Vo' pur venire anch'io vostra conserva, E dovunque vo' andiate Vi servirò di mula.
Definiz: § XV. Di conserva, e talora anche In conserva, coi verbi Andare di conserva o in conserva, Venire di conserva o in conserva, Navigare di conserva o in conserva e simili, detto di navi, vale In compagnia, Insieme; e nello stesso significato usasi pure assolutam. Di conserva, unito con la particella Con. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 378 t.: Dipoi andarono tutte [le navi] in conserva insino a Faselide.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 503: È impossibile che cinquanta barche, movendosi tutte con velocità differenti, si uniscano giammai, e per lungo spazio vadano di conserva.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 22: Partimmo dall'isola di S. Iacopo in conserva d'un'altra nave.
Esempio: E Carlett. Viagg. 1, 24: La nave, che veniva con noi di conserva,... investì la nostra navetta.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 141: Giù dunque a seconda per le correnti il P. Matteo Ricci di conserva colle navi del Mandarino, ec.
Esempio: E Bart. D. Mem. ist. Comp. 4, 313: Era su la Santacroce, cioè su la nave del tanto suo intimo e caro Diego Pereira, e di conserva con essa un'altra non so di cui.
Definiz: § XVI. Per similit., Di conserva, coi verbi Andare, Camminare di conserva, Procedere di conserva e simili, detto di persone, vale Insieme, In compagnia. –
Esempio: Lipp. Malm. 4, 15: Or perchè Franco ed egli ogni maniera Proccuran sempre di piacere altrui, Di Perlone dan conto; e dove egli era, Di conserva n'andar con gli altri dui.
Esempio: Not. Malm. 1, 339: Di conserva n'andar. Andarono insieme. Detto marinaresco, che ha questo significato.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 261: La legge divina vuole, che andando tutti noi di conserva alla patria del Paradiso, se venga ec.
Definiz: § XVII. Per estensione e figuratam., detto di cose, per In unione, Insieme. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 17: E d'altra parte Gran cavoli, cui rape e petronciani Van di conserva.
Esempio: Riccat. I. Op. Pref. 2, 23: Sin qui la certezza non cammina di conserva coll'evidenza.
Definiz: § XVIII. In conserva, aggiunto di alcun frutto, vale Ridotto in conserva, Confezionato. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 393: Presentocci,... essendo noi a desinare, quaranta scatolette di più confezioni, sei torchj di cera,... due alberelli di gengiavo in conserva.
Definiz: § XIX. Far conserva di una cosa, vale Conservarla, Averne cura, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 48: Sprezzata ancella, a chi fo più conserva Di questa chioma, or ch'a te fatta è vile?
Definiz: § XX. E riferito a parole, detti, avvertimenti, esempj e simili, vale Raccoglierli e conservarli nella memoria, nell'animo, a fine specialmente di farne suo pro; che più comunemente dicesi Far tesoro. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 118: E de' suoi detti conserve Si fanno con diletto in alcun loco.
Esempio: Car. Eneid. 3, 629: E 'l mar de la Sicilia.... Cercar ti converrà, pria che vi fondi Securo seggio. Io di ciò chiari segni Darotti, e tu ne fa' nota e conserva.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 64: Così parlava: e l'altro attento e cheto Alle parole sue d'alto consiglio, Fea de' detti conserva, e mansueto Volgeva a terra e vergognoso il ciglio.
Esempio: Rucell. Or. Operett. var. 61: Di molti detti e proposizioni del nostro Filosofo feci preziosa conserva.
Esempio: Mont. Poes. 1, 395: Sulla rupe di Tenedo seduto Stavasi intanto ad ascoltar Nerèo Quei tremendi destini, e in suo pensiero Facea conserva delle cose udite.
Definiz: § XXI. Tenere in conserva, riferito a frutti, vale Conservarli, Custodirli, e simili. –
Esempio: Alam. A. Rim. 75: A voler sempre aver de' fichi freschi, Tenetegli in conserva tra la lana.