1)
Dizion. 4° Ed. .
MURARE
Apri Voce completa
pag.309
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
MURARE.
Definiz: | Commettere insieme sassi, o mattoni colla calcina, per far muri, e edificj. Lat. aedificare, struere. Gr. οἰκοδομεῖν,
συντάττειν. |
Esempio: | G. V. 1. 7. 4. Fece Atalante murare la detta città di fortissime mura, e di
maravigliose pietre. |
Esempio: | Bocc. nov. 73. 20. Calandrino, vuoi tu murare, che noi veggiamo quì tante pietre?
|
Esempio: | Amet. 40. Si veggono ancora le sparte reliquie della terra, che ec. al suono della
cetera d'Apollo fu d'altissime mura murata. |
Esempio: | Dant. Par. 18. Dentro al templo, Che si murò di segni, e di martiri. |
Esempio: | Borgh. Rip. 357. Egli in Mantova si murò, e dipinse una casa (cioè:
fabbricò per suo uso) |
Definiz: | §. I. Per Circondar di mura, Rinchiudere. |
Esempio: | Ricord. Malesp. 141. E delle pietre si murò poi la città d'oltr'Arno.
|
Esempio: | Cronichett. Amar. 122. Quelli della terra vi feciono una Chiesa, e muraroglivi,
e istettonvi quattrocento anni. |
Definiz: | §. II. Per similit. Costruire. |
Esempio: | Tes. Br. 5. 34. Questo nido murano, e fasciano d'una erba, che ha nome sacchiel.
|
Definiz: | §.III. Murare, neutr. pass. figuratam. per Attaccarsi fortemente. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 156. Come egli hanno il sale, si muran subito insieme, e
s'indurano, come sasso. |
Definiz: | §. IV. Murare a secco, vale Murare senza calcina. |
Esempio: | Stor. Pist. 55. Uguiccione giunse alla postierla delle mura di s. Frediano, che
era murata a secco, e smuraronla. |
Definiz: | §. V. E figuratam. vale Far cosa poco durevole. |
Esempio: | M. V. 9. 70. Per questa simigliante fortuna avemo considerato, che i tiranni
murano a secco |
Definiz: | §. VI. Murare a secco, si dice anche in ischerzo il Mangiare senza bere. |
Esempio: | Malm. 9. 7. Dove, per aver meglio il suo dovere, Fece in principio un bel murare
a secco; Quando fu pieno, al fin chiese da bere. |
Definiz: | §. VII. Murare, e piatire, è dolce impoverire, maniera proverb. Lat. edificia, atque lites pauperiem faciunt. v. Flos 136. |
|