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Dizion. 3° Ed. .
GELATINA, e GIELATINA.
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GELATINA, e GIELATINA.
Definiz: | Brodo rappreso, nel quale sia stato, per lo più cotto, piedi, capo, e cotenne di porco, o altra carne viscosa, e
infusovi entro aceto, o vino. Alcuni la dicono in Lat. iusculum coactum. |
Esempio: | Boc. Lab. n. 191. Le gelatíne, la carne salata, e ogni altra cosa acetosa, e
agra, perchè elle rasciugano, erano sue nimiche mortali. |
Esempio: | Petr. Frott. Qui 'l Mar, qui l'acque dolci, Le gelatíne, e i solci, ec.
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Esempio: | Cr. 5. 11. 1. Anche si mettono nella gelatina, acciocchè rendan quella di buono
odore. |
Esempio: | Volg. Mes. Sieno i cibi loro, cose che spengano lo fervore del sangue, come
gelatine, e cose acetose. |
Esempio: | Bellinc. Che vuol torre a guarir la gelatina, Quand'ell'è riscaldata, e
raffreddata. |
Esempio: | Burch. Perciò nessun ci mangi gelatina, Se non, che gli verrà la
parlasía. |
Definiz: | §. Per similitud. |
Esempio: | Dant. Inf. 32. Potrai cercar, ma non trovar mai ombra Degna più d'esser fitta in
gelatina. |
Esempio: | Morg. Tutta la notte vi si borbottava, Ognun voleva Gano in gelatina [cioè
fracassato, disfatto, e morto. Latin. perditus. Gr. ὕδωρ καὶ γαῖα
γενόμενος] |
Esempio: | E Morg. altrove. Pensi, ch'i' faccia gelatina, o solci, Che i
piedi dentro, e la testa esser vuolci? |
Esempio: | Cecch. Dot. 4. 1. Bisogna lassar'ir [come si dice] Il Mondo in gelatina
(cioè rovinato, precipitato) |
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