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LEGGIERO, e talvolta familiarmente LEGGERO; ed anche LEGGIERE, forma oggi non comune, e LEGGIERI, che però vive soltanto nella maniera Di leggieri
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LEGGIERO, e talvolta familiarmente LEGGERO; ed anche LEGGIERE, forma oggi non comune, e LEGGIERI, che però vive soltanto nella maniera Di leggieri.
Definiz: Add. Che pesa poco, o per la quantità o per la qualità della sua materia; Poco pesante: ed è contrario di Grave.
Provenz. leugier, franc. léger, spagn. ligero; voci tutte derivate, come la nostra, dal lat. levis, mediante una probabile forma allungata leviarius. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 248: Ed aggìa buon somieri, E le some leggieri.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 92: Il fuoco di sua natura più tosto nelle leggieri emorbide cose s'apprende, che nelle dure e più gravanti.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 53 t.: La quercia produce le galluzze: delle quali una si chiama acerba, la quale è piccola,... soda, e non forata; l'altra è pulita, leggiere e forata.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 3: E l'onda Soavemente in su gli spinge e porta, Come suole innalzar leggiera fronda, La qual da vïolenza in giù fu torta.
Esempio: E Tass. Gerus. >20, 119: E 'l fiede in fronte. A fabbricare il fulmine ritorto Via più leggier cade il martel di Bronte; E col grave fendente in modo il carca, Che ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 299: Aveva addosso di grand'oro, di gran perle e di gran gioie.... Per corona una spezie di mitra d'oro leggiero, che per davanti terminava in punta, e da mezzo indietro s'inclinava sopra il collo un poco più ottusa.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 526: Leggiero è detto dal lat. levis, e da un derivato barbaro leviarius.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 62: Perchè si è adoperata una palla di legno, che è molto leggiere, e che perde molto per la resistenza dell'aria.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 26: La penna è più leggiera della vanga.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 285: Chè pur se dopo un milïone è mille Di secol noi (angioli dannati) sperassim rivedere Di quello amor le minime faville, Ancor sarebbe ogni peso leggiere.
Definiz: § II. Pur figuratam., detto di cosa, o condizione di cose, dura, molesta, o simile, per Tollerabile, Comportabile, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 261: Li suoi cittadini appresso Giugurta franchi, e con leggiere signoria, e però fedelissimi, erano.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 307: L'amistà le prospere cose fa più splendienti, e le avverse partendo e accomunando fa più leggieri.
Esempio: Bocc. Lett. 6: Tanto sono uso di perdere delle fatiche mie, che l'avere perduta questa mi sarà leggiere.
Esempio: Poliz. Pros. 24: Tutte le fatiche le quali dalla prima fanciullezza avevo sopportate, mi parevon leggieri.
Definiz: § III. E per Che ha poca densità o poco peso specifico, ovvero Che ha densità o peso minori di altro corpo. –
Esempio: Galil. Op. II, 223: Vedendo noi per esperienza, il moto in alto esser delle cose leggieri, e non delle gravissime, quale è la terra.
Esempio: E Galil. Op. IV, 108: Quando voi mostrate di metter nell'acqua l'assicella d'ebano, non vi ponete altramente un solido più grave in ispecie dell'acqua, ma un più leggiere.
Esempio: E Galil. Op. IV, 128: E però quando dice (Aristotile) le figure lunghe, come un ago, benchè leggieri, non restano a galla, si dee intender posate per lo lungo.
Esempio: Soder. Agric. 81: Quella [acqua] che ha tal qualità.... è sottile, leggiera, e poco fredda, la quale si confà ad ogni età, ed è ottima; quella poi che non ha questa qualità, benchè sia semplice, è grossa, grave, ec.
Esempio: E Soder. Agric. 86: Dalla terra densa..., dall'arena carbonara, dal sabbione maschio, dal tufo, dal silice, e dai sassi ben duri, escono [le acque] pure, dolci, limpide e leggiere.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 2: Secondo la varia tempera ch'ell'à (l'aria) dal sole o dall'ombra, dal caldo o dal freddo, siccome anche per essere aperta e libera, o ingombrata da nuvoli, o gravata di nebbia, si fa più rara o più densa, e sì più leggiera o pesante; onde con varia forza premendo il sottoposto argento ec.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 515: I venti australi rendono l'aria più leggiera, ed i tramontani la rendono più grave.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 124: Bisogna procurare che i contadini abbiano acqua da bere limpida, leggera, e scevra di particelle terrestri.
Definiz: § IV. E per Che ha propensione o inclinazione naturale a andare in alto, ad allontanarsi dal centro della Terra. –
Esempio: Bald. Vers. 89: Ivi nulla è che sia grave, leggiero, Umido, secco, fervido od algente.
Esempio: Galil. Op. VIII, 122: Ma non direi già così di cert'altra ragione.... di un tal filosofo..., il quale argomenta l'aria esser più grave che leggiera, perchè ec.
Esempio: Torric. Lez. 31: Fra gli elementi, la terra e l'acqua, che vanno verso il centro, son gravi: il fuoco, che da quello si parte, è leggiero.
Esempio: Bart. D. Tens$. 73: Leggiere aggiunto a leggiere, fa più leggiere, come grave aggiunto a grave ne multiplica la gravezza. Se dunque l'aria è leggiere, quanta più aria si addenserà di forza dentro un pallone, tanto egli diverrà più leggiere: ma l'autorità d'Aristotile, e molto più la bilancia coll'evidenza del peso, dimostra, il pallone, quanta più aria gli si è stivata in corpo, tanto riuscir più grave: adunque l'aria non è corpo leggiere.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 207: È antica e famosa questione, se quelle cose, che leggere comunemente si chiamano, lo siano di lor natura e vadano di propria voglia all'insù, o vero non altro sia il loro salire, che uno scacciamento fatto di esse dalle cose più gravi, le quali ec.
Definiz: § V. E per Che col suo peso poco aggrava, Poco gravoso; anche figuratam. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 158: Non è cosa terrena, pensata, Letta, audita o trovata, Che non sia sol afflïzzon di mente Umana.... Si che tornar ci convien al pensiero, Dolce ma non leggero, D'andar per quel cammin ch' à comandato Colui ch'à gli elementi e 'l ciel formato.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 84: E sosterria dalla nemica amante Giogo di servitù dolce e leggiero.
Definiz: § VI. E per Che fa poca impressione. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 46: Candido avorio sembravano le fresche sue e delicate carni, e sì gentili e morbide, da riserbare di ogni quantunque leggiero toccamento forma.
Definiz: § VII. E per Non aggravato, Scarso, Scevro, di checchessia; ed altresì Non impedito, Non impacciato, da checchessia; in senso così proprio come figurato, e usato anche assolutam. –
Esempio: Vell. Cron. 24: In poco tempo vi lasciarono il capitale e 'l guadagnato, e tornarono di qua leggieri d'avere.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 14: Mi reputo loda, in questa mia estrema età, essere, come sono, libero e leggiere da molte infermità, che induce la vecchiaia.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 6, 147: Ci pare che debbi ordinare che quelli uomini sgomberino il miglioramento loro ne' luoghi forti propinqui, e che quivi restino più leggieri possono.
Esempio: Car. Long. 23: Dafni, che leggiero, scalzo e mezzo ignudo si trovava..., si gittò subito a nuoto.
Definiz: § VIII. Figuratam., Che non si aggrava troppo nell'eseguire checchessia, detto di mano; ed anche dicesi di passo, di camminatura, o simili, quando si cammina non aggravandosi troppo sulla persona e movendosi con una certa sveltezza. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 289: Trovar donna tra fior sedersi all'ombra, E porger dolce suon con leggier mano, ec.
Definiz: § IX. Aggiunto di peccato, vale, nel linguaggio dei Teologi, Che offende men gravemente la legge divina; e talvolta è sinonimo di Veniale. –
Esempio: Varch. Invid. 70: E come ne l'Inferno (di Dante) i primi peccati che si truovano sono i più leggieri, così nel Purgatorio sono i più gravi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 318: Il peccato veniale è chiamato ancora da' Santi peccato veniale, peccato piccolo, peccato leggiero.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 324: I peccati leggieri di tali femmine sono le loro impazienze domestiche, i garrimenti, le grida...: i peccati gravi son quelli che ec.
Definiz: § X. Leggiero vale anche Facile, Agevole. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 6: Conoscendo e cherendo il regno vostro, lo qual è ad acquistare leggiero e certo.
Esempio: E Fr. Guitt. Lett. 10: Più leggiero è, camello intrare per cruna d'ago, che il ricco nel regno del cielo intrare.
Esempio: Dant. Purg. 8: Aguzza qui, lettor, ben gli occhi al vero, Chè il velo è ora ben tanto sottile, Certo, che il trapassar dentro è leggiero.
Esempio: E Dant. Conv. 122: A lo intendimento della qual Canzone bene imprendere, conviene prima conoscere le sue parti, sicchè leggiere sarà poi lo suo intendimento a vedere.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 623: Non è leggiere cosa ad infamare lo buono uomo.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 23: Quello che mi mosse è a me grandissima cosa ad avere acquistata, ed a voi è assai leggiere a concederlami con pace.
Esempio: E Bocc. Teseid. 1, 43: Esso mandò solenni avvisatori A discerner la più leggiera scesa (dalle navi alla terra); I qua'... Tornarono avvisati da' migliori Dove discender con minore offesa Potessero.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 138: Ajolfo rise, e disse: Santa Corona, la grazia sarà assai leggiere a voi. Disse el Re: Ella t'è conceduta.
Esempio: Sannazz. Arcad. 117: Onde mi si fa leggiero il credere che da vero in alcun tempo le Sirene vi abitassero.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 13: Dal re ottenerla (Ginevra) fia cosa leggiera, Qualor vi sia la volontà di lei.
Esempio: Bern. Orl. 14, 26: È leggier cosa dir che i corpi morti Pur pasto delle fiere e degli uccelli.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 2: Quasi che sia leggiera impresa (ahi stolto!) Il repugnare alla divina voglia.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 131: La torre o tosto renderassi, o come Altri nol vieti, il prenderla è leggiero.
Definiz: § XI. Pure per Agevole, Non faticoso, Che non reca fatica; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Questa montagna è tale, Che sempre al cominciar di sotto è grave, E quanto uom più va su, e men fa male. Però quand'ella ti parrà soave Tanto, che il su andar ti sia leggiero, Come a seconda giù l'andar per nave; Allor ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 413: Non per vie piane e leggiere, non per dolci sonni e dilicati riposi, si puote avere il cognoscimento della sapienza, nè venire alle celestiali ricchezze.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 64: Niuno può pervenire alla virtude, se non per lo destro sentiero; per l'altra via è leggiero discendimento al ninferno.
Definiz: § XII. Detto di persona, trovasi per Agevole, Trattabile. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 457: Dovemo vivere con uomo piacevolissimo e che sia leggiere a conversare.
Esempio: e che non sia angoscioso e molesto; perocchè dalle conversazioni si prendono i costumi.
Definiz: § XIII. Pure per Facile, Proclive, Corrivo, e simili, a checchessia o a far checchessia; in costrutto con la prep. A. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 7, 6: Non dee (il benefattore) essere leggiere a vendicare la 'ngratitudine; in però che forse non à il beneficiato facultà di potere ritribuire.
Esempio: Fior. Virt. 38: Chi è leggiero a disdegnarsi, tosto sarà corrente a far male.
Definiz: § XIV. Leggiero, detto di abito o veste, per Semplice, Non sfoggiato. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 261: Eransi introdotti abiti leggieri, vili e soldateschi, nella cittadinanza: e questa parte anche emendò (il granduca Cosimo I), ma più con premj, che con pene; se già non fu grandissima pena privare de' magistrati, e in un certo modo della civiltà, chi la dispregiava con l'abito.
Definiz: § XV. E detto pur di veste, abito, coperta, e simili, vale Che non aggrava o riscalda la persona; e dicesi di quelli che si sogliono usare nell'estate. Onde la maniera Essere leggiero, o Andare, leggiero, per Avere, Tenere, in dosso vesti leggiere.
Definiz: § XVI. E detto in particolare di arme, armatura, e simili, vale Che non aggrava la persona, e lascia i soldati più spediti a muoversi e a combattere. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 248: Daremo ad ogni battaglia quattrocentocinquanta uomini, de' quali ne siano quattrocento armati d'armi gravi, e cinquanta d'armi leggieri.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 20: Sorge il forte Goffredo, e già non piglia La gran corazza usata, o le schiniere: Ne veste un' altra, ed un pedon somiglia In arme speditissime e leggiere.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 83: Si armano gli uomini d'armi diverse a diversi usi ed a varj siti; onde elle sono offensive e difensive, gravi e leggiere.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 124: Quelli che appartenevano all'armatura leggiere, come Croati, Panduri, e simili, atti piuttosto a rubare che a combattere, s'avviavano alle montagne.
Definiz: § XVII. E figuratam., Armi leggiere, Soldati leggieri, Fanti leggieri o Cavalli leggieri, usato a denotare soldati, sia a piè sia a cavallo, forniti di armi leggiere, o, come comunemente dicesi, armati alla leggiera. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 334: Questo modo sendo buono.... mi parrebbe da imitare, mandando innanzi i cavalli leggieri come speculatori del paese.
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 440: Debbino detti spettabili Nove tenere sempre descritti sotto le bandiere e sotto loro capi, di quelli che vulgarmente si dicono cavalli leggieri, cinquecento cavalli almeno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 30: Mandato avea sei mila fanti arcieri Sotto l'altiera insegna d'Odoardo, E duo mila cavalli, e più, leggieri, Dietro alla guida d'Ariman gagliardo.
Esempio: Bemb. Stor. 144: S'era inteso essere state fatte occisioni de' nimici da' nostri medesimi cavai leggieri.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 9: La cavalleria e gli armati a la leggiera si sospinsero avanti..., seguitati a più lento passo dalla grave armadura, o vogliamo dire dalle legioni.... Da l'altra banda.... e la cavalleria e l'armadura leggiera, non men presto fattasi innanzi, gagliardamente gli ricevette.
Esempio: Dav. Tac. 1, 66: Stertinio, prestamente mandatovi con cavalli e fanti leggieri, a ferro e fuoco li gastigò.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 113: Rimessi insieme i suoi cavalli leggieri, avea con grandissima strage rotti i cavalli leggieri Spagnuoli e Borgognoni, che nell'estrema parte dell'esercito chiudevano il retroguardo.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 82: La cavalleria si partiva in torme, la fanteria in legioni,... in armi gravi e leggiere, ed in coorti.
Esempio: E Montecucc. Op. >2, 126: Nè mai più dappoi si servì d'altra cavalleria leggiera, che di qualche reggimento di Croati o d'Ungheria.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 126: Fu d'uopo il tenervi una truppa leggiera a difesa degli abitanti e forestieri.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 124: Le truppe piemontesi.... guernivano le alpi, alle quali, come abbiam detto, s'accostavano le genti leggieri dell'Imperatore, mentre le genti grosse austriache, stanziando nei luoghi bassi, ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 4, 62: Passava primieramente coi soldati leggieri sulle barche trovate a caso.
Definiz: § XVIII. E per Che ha poca consistenza, Fine, Sottile. –
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 35: Ermisini ricchi, e leggieri, e mezzani, di dua terzi (di larghezza), e di braccia uno.
Esempio: Legg. Band. C. 16, 72: Li rasi si devino fabbricare dell'infrascritte andate, e non di maggiore andata, nè più leggieri, ma sì bene più ricchi.
Definiz: § XIX. Detto di vino, vale Che ha poca forza, Di poco corpo. –
Esempio: Lastr. Agric. 3, 245: Il vino di Volnay è un vino estremamente leggiero, distinto per la sua delicatezza.
Esempio: E Lastr. Agric.4, 227: Quelle (nazioni) che escludono il tino, fanno vini sottili e leggieri, passandoli dallo strettoio alla botte, e quivi lasciandoli alla loro fermentazione.
Definiz: § XX. Detto di terra, terreno, o simili, vale Poco compatto o tenace, Sciolto, Dolce, Permeabile. –
Esempio: Soder. Coltiv. 4: La terra grave, che non si può vincere con alcuna sorte di lavoro, e la leggiere, che non si tenga insieme, son loro contrarie (alle viti).
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 172: Ma se il frumento fusse nato in luoghi montuosi, leggeri o magri, allora ec.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 19: Al contrario nelle terre leggiere, asciutte, non molto grasse e di poco corpo,... si piantino vitami d'uve di guscio gentile, ec.
Esempio: E Trinc. Agric. 1, 58: Suolo sano, asciutto e di buonissimo fondo, che abbia corpo, e non composto di terra leggiera, sottile e renosa.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 66: I contadini giudican le terre in riguardo alla coltivazione, principalmente dalla loro diversa durezza e tenacità; e però comunemente le distinguono in due classi; cioè in terre sottili, rade, leggiere o soffici, ed in terre grosse, dense, gravi o dure, che sono i diversi nomi che loro danno.
Definiz: § XXI. E detto di legname, vale Poco compatto di fibre.
Definiz: § XXII. Detto di colore, tinta, e simili, vale Dato in dose non grande, Non carico. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 5: Essendosi osservato che per leggera e sfumata che sia la tinta, nondimeno il cristallo non acquista niente.
Definiz: § XXIII. Detto di ombra, fantasma, imagine, o simili, per Che non ha consistenza, Vano, Aereo. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 185: Fuggesi l'imagine, simile alli lievi venti e a leggiere volubile sogno.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 99: Questi (Belzebù) di cava nube ombra leggiera (Mirabil mostro) in forma d'uom compose; E la sembianza di Clorinda altera Gli finse, e l'armi ec.
Definiz: § XXIV. Detto di sonno, vale Che facilmente s'interrompe, o si turba.
Definiz: § XXV. Detto di cibo o bevanda, vale Che non aggrava lo stomaco, Di facile digestione. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 269: Cibo leggier da chi è debol di stomaco.
Definiz: § XXVI. Detto di medicina, vale Che opera in modo temperato, blando. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 176: Non erano tali le infermità d'Italia, nè sì poco indebolite le forze sue, che si potessero curare con medicine leggieri (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXVII. Detto di vento, pioggia, o simili, vale Di poca forza, Di poco impeto. –
Esempio: Metast. Dramm. 2, 37: Abbia il rio passi più lenti; E sospenda i moti suoi Ogni zeffiro leggier.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 50: Dai vicin colli Le piume molli Mosse leggiero un vento.
Definiz: § XXVIII. Detto di malattia, vale Non grave, Non pericoloso. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 308: Quella vostra profezia Della colica leggera Per adesso non s'avvera.
Definiz: § XXIX. E detto di malato, vale Affetto di malattia non grave, Che non corre pericolo.
Definiz: § XXX. E per Rapido ne' suoi movimenti, Veloce. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 62: I dì miei, più leggier che nessun cervo, Fuggir com'ombra.
Esempio: E etr. Rim.2, 72: I' son d'altro poder che tu non credi.... Più leggiera che 'l vento.
Esempio: Car. Long. 30: Non mi potrai seguir nè giugnere, perciocchè la vecchiaia t'aggrava, ed io sono alato e leggiero.
Definiz: § XXXI. E per Breve, Corto, Fugace. –
Esempio: Dant. Vit. Nuov. 91: Quando ebbi pensato alquanto di lei, io ritornai alla mia debilitata vita; e veggendo come leggero era lo suo durare, ancora che sana fosse, cominciai a piangere.
Esempio: E Dant. Vit. Nuov. >95: Mentre io pensava la mia frale vita, E vedea 'l suo durar com'è leggiero, Piansemi Amor nel core.
Definiz: § XXXII. Leggiero vale anche Agile, Spedito, Destro; detto di persona, o di sue membra; ed altresì detto di animale. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 71: Dalfino è un grande pesce, e molto leggiere, che salta di sopra de l'acqua; e già sono stati di quelli che sono saltati di sopra de le navi.
Esempio: Dant. Inf. 1: Una lonza leggiera e presta molto.
Esempio: E 30: S'io fossi pur di tanto ancor leggiero, Ch'i' potessi in cent'anni andare un'oncia, Io sarei messo già per lo sentiero.
Esempio: E Dant. Purg. 12: Io m'era mosso, e seguia volentieri Del mio Maestro i passi, ed ambedue Già mostravam come eravam leggieri.
Esempio: E Dant. Purg.>24: Così tutta la gente che lì era, Volgendo il viso, raffrettò suo passo, E per magrezza e per voler leggiera.
Esempio: Avvertim. Maritagg. 14: Quella femina ch'àe gravi i piedi d'uscire ispesso fuori di casa, e le mani apparecchiate e leggieri per faticarsi e per fare l'opere de la casa sua insieme colle sue servigiale, ec.
Esempio: Liv. Dec. 2, 313: Egli fu leggiere e corrente a maraviglia, ond'egli fu chiamato Cursore per soprannome.
Esempio: Bocc. Teseid. 6, 53: Questi era tanto nel corso leggiere, Veloce e presto, che ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 31: Della quale (della lonza) l'Autore, descrivendo, pone tre condizioni: prima, che era leggiere; secondo, che era molto presta; terzo, che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 16: Ma tempo è omai di ritrovar Ruggiero, Che scorre il ciel su l'animal leggiero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. >7, 77: E fece briglia e sella Porre a un destrier più che la pece nero; Così Melissa l'avea instrutto; ch'ella Sapea quanto nel corso era leggiero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 13: E scorrendo pei boschi, talor prese I capri isnelli e le dammeleggiere.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 65: Come appaia diman l'alba novella Vo' che l'oste s'invii leggiera e presta, Sì ch'ella giunga alla città sacrata Quanto è possibil più, meno aspettata.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 20: Sorgi, poi disse; ed io leggiero e sano Sorgo, e non sento le nemiche offese.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 56: Vado e ritorno: e si partia ciò detto; Ed ascendendo in un leggier cavallo ec.
Esempio: Salvin. Opp. 167: Sono (le lepri) Nella strada battuta più leggiere.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 68: Così, se molto innanzi è la signora, Lo stuol de' cicisbei..., per raggiungerla, talora Corrono speditissimi e leggieri.
Definiz: § XXXIII. Per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 109: Se m'osta un sasso, io (parla un ruscello) placido e leggiero Bacio il piede al nemico, e passo altronde.
Definiz: § XXXIV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 17: Non basta ben, ch'Amor, Fortuna, e Morte Mi fanno guerra intorno, e 'n su le porte, Senza trovarmi dentro altri guerrieri? E tu, mio cor..., fere scorte Vai ricettando; e sei fatto consorte De' miei nemici sì pronti e leggieri.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 72: Tarde non furon già queste preghiere...; Ma sen volaro al ciel pronte e leggiere, Come pennuti augelli, innanzi a Dio.
Definiz: § XXXV. E nel medesimo senso, costruito con un compimento. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Volentieri Parlerei a que' duo, che insieme vanno, E paion sì al vento esser leggieri.
Esempio: EDant. Inf. 21: E quanto mi parea (un diavolo) nell'atto acerbo, Con l'ale aperte, e sovra i piè leggiero!
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 547: Con l'ale aperte; però che venia volando, e sopra i piè leggiero: imperò che andava co' piedi e volava con l'alie!
Esempio: E Dant. Inf. 2, 275: Ed amendue; cioè Virgilio ed io Dante, Già mostravam come eravam leggieri; ad andare; imperò che andavamo più ratti che prima, sgravati già del peccato de la superbia.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 317: Le scale del ciel sono di vetro, Ed al volo convien esser leggieri, Nè la roba si può trascinar dietro (qui in locuz. figur.).
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 1: Sui piè leggieri, Par che il suolo non tocchino.
Definiz: § XXXVI. E detto di atto o moto della persona, per Pronto, Rapido; ovvero Piccolo, Appena avvertibile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 8: Sciolto che fu il Pagan con leggier salto Da l'ostinata furia di Baiardo, Si vide ec.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 88: Mentre il fanciullo.... Di qua turba e di là tutte le schiere.... Cauto osserva Argillan, tra le leggiere Sue rote, il tempo in cui l'asta sospinga.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 83: Alzando la barba con un moto leggiero della testa all'indietro, disse: ebbene? Lucia rispose con uno scoppio di pianto.
Definiz: § XXXVII. Detto di veicolo, macchina, e simili, vale Che muovesi e agisce speditamente, celermente, per la sua costruzione o per la sua mole. –
Esempio: Dant. Purg. 2: E quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggiero, Tanto che l'acqua nulla ne inghiottiva.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 42: Li legni leggieri e sottili sono quelli che mellio vanno per mare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 73: Fatto avea intanto il re Agramante sciorre E ritirar in alto i legni gravi, Lasciando alcuni e i più leggieri, a tòrre Quei che volean salvarsi in su le navi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 23: Alzando gli occhi al mare, Vide Orlando venire a vela in fretta Un naviglio leggier, che di calare Facea sembiante sopra l'isoletta.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 7: Gonfio il torrente è sì, ch'a questa volta I navigi portar ben può sul dorso; Ma questo è sì leggier, che 'l sosterrebbe Qual altro rio por novo umor men crebbe.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 151: Nella retroguardia si fermò il Vicerè, per intertenere i legni leggieri de' nemici.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 494: Però se il loro corno destro sarà il più forte e ben armato loco dell'ordinanza nemica, metteremo nel nostro sinistro le galee di manco peso, anzi galeotte, ed altri vascelli leggieri armati di remieri scapoli.
Definiz: § XXXVIII. Leggiero, vale altresì Di poco rilievo, Poco importante; o semplicemente Piccolo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 171: Non lo servirò altro che di cotali cose leggieri, come di ragunare il popolo alla predica, e di cacciare gl'impedimenti delle prediche sue.
Esempio: Petr. Rim. 1, 52: Più dico; che 'l tornare a quel ch'uom fugge, E 'l cor che di paura tanto sciolsi, Fur della fede mia non leggier pegno.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 196: In assai cose m'ho reputata la fortuna contraria e sonmi di lei doluto, ma tutte sono state leggieri a rispetto di quello che ella mi fa al presente.
Esempio: Machiav. Rim. 373: Ed or raddoppia l'orzo a' suoi corsieri, Acciocchè presto presto si risenta Cose, che queste vi paian leggieri.
Esempio: Varch. Ercol. 109: Fare il caso, o alcuna cosa, leggiere, è dire meno di quello che ella è; come fanno molte volte i medici, per non isbigottire gli ammalati.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 33: Narra, e 'l caso in narrando aggrava molto, Che Rinaldo l'uccise, e che fu spinto Da leggiera cagion d'impeto stolto.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 113: Ei non crede già, nè 'l vuol ragione, Ch'ella ch'è duce, e non è sol guerriera, Elegga all'uscir suo tale stagione Per opportunità che sia leggiera.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 195: Alle quali [scienze] poscia passando, col mezzo della logica, e delle mattematiche e della filosofia più che mediocremente s'impossessò, e fecevi entro non leggier frutto.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 67: Anche i danni de' Russi però non furono leggieri, tuttochè eglino fossero bastevolmente provveduti di viveri.
Definiz: § XXXIX. E per Di poca conchiusione, Poco efficace, Frivolo; detto di discorso, ragione, risposta, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 7: E quantunque a voi in ciò tutta appartenga la mia difesa, nondimeno io non intendo di risparmiar le mie forze; anzi, senza rispondere quanto si converrebbe, con alcuna leggiera risposta tormegli dagli orecchi.
Esempio: Galil. Op. VIII, 121: Che si dovrebbe dire de gli auti discorsi, per altro molto ingegnosi? Salv. Converrebbe dire che fussero stati veramente aerei, leggeri e vani.
Definiz: § XL. E poeticam. per Inefficace, Inadeguato. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Ricorditi, lettor, se mai nell'alpe Ti colse nebbia...; Come, quando i vapori umidi e spessi A diradar cominciansi, la spera Del sol debilemente entra per essi; E fia la tua immagine leggiera In giungere a veder, com'io rividi Lo sole in pria, che già nel corcare era.
Definiz: § XLI. E per Piccolo, Scarso, Insufficiente. –
Esempio: Vill. G. 302: Il Conte, vedendo ritenuta sua figliuola e sè dal Re a leggier guardia, si partì privatamente di Parigi e fuggissi in Fiandra.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 13, 24: Renditi, O vergine, sicura, E dall'anima scaccia i rei pensieri. Non attendono qui con leggier cura Ai rischi delle donne i cavalieri.
Definiz: § XLII. E per Scarso di quantità, o di misura, Poco. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 62: Per mangiar leggiero Vive l'òm sano, e per lo troppo more.
Esempio: Bocc. Laber. 204: Costei,... corsa la casa mia per sua..., quantunque assai leggier dote recata v'avesse,... m'incominciò a rimproverare.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 44: E postisi a uno leggiero desinare..., fu domandato il giovane ec.
Esempio: Allor. A. Cap. 379: Venuta l'ora poi che par ch'occida Il chiaro giorno, e che la leggier cena Ho presa, par ch'il cor mi si divida.
Definiz: § XLIII. E per Scarso, Sprovvisto, di checchessia. –
Esempio: Bern. Orl. 14, 31: Maraviglia mi fo d'un tanto errore D'Angelica, ch'avendo per tanti anni Fornita la città fin di savore, La rocca avesse sì leggier di panni.
Definiz: § XLIV. E per Di poco pregio, Vile. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 85: Non potendosi aver certezza del grado delle parole, nè discerner le nobili dalle basse, ne' (nè i) gravi modi o magnifichi da' leggieri o plebei.
Definiz: § XLV. E per Umile, Basso. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 8: Uomo di condizione assai leggiere, ma ricco e bene inviato.
Definiz: § XLVI. Per Breve, Succinto, detto di notizia, relazione, e simili. –
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 40: Ma stimo che non sia forse per dispiacere, giacchè ho mentovati incidentemente i lumaconi ignudi, se darò di essi qualche leggier notizia.
Definiz: § XLVII. Leggiero, detto di persona, vale anche Che opera con poca prudenza, con poco senno; Incauto, Imprudente, Vano; ed anche Dappoco. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 357: Femmina ch'è gran parliera Tenuta è matta e leggiera.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 82: Egli aveva mostrato.... al popolo quanto era leggiero, e che correano più tosto alle frasche ed alle cose nuove, che a quelle della Santa Scrittura.
Esempio: Poliz. Rim. C. 12: Sempre è (la donna) più leggier ch'al vento foglia, E mille volte il dì vuole e disvuole.
Esempio: Machiav. Comm. 292: Meglio è che costei leggier sia, S'io voglio indurla a far la voglia mia.
Esempio: E Machiav. Comm. 305: Ma sai tu donde vien, ch'una è tenuta Prudente, grave, onesta e costumata; L'altra, stolta, leggier, sfrenata, infame?
Esempio: Cas. Pros. 3, 143: E quando io diceva a V. M. che esso era tutto vano e tutto leggiere, non me lo voleva credere.
Esempio: Varch. Stor. 1, 358: Cominciò a dire apertamente per tatto, come leggiere e sboccato ch'egli era, che chi vincesse quella provvisione, non potrebbe essere se non un tristo.
Esempio: Car. Lett. Fam. 2, 255: E per l'avvenire vi prometto che farò il medesimo, non per esortazioni o preghiere o minacce che voi mi facciate (chè non voglio che m'abbiate per tanto leggiero, che mi muova per esse), ma perchè ec.
Esempio: Giust. Vers. 39: Con aspri precetti Licurgo severo Corresse i difetti Del Greco leggiero.
Definiz: § XLVIII. E figuratam., detto di cervello, carattere, umore, e simili. –
Esempio: Machiav. Comm. 292: Ma sol questo mi duole, L'avere a far con un cervel leggiero.
Esempio: Segn. B. Stor. 344: Francesco Vettori.... scriveva a Filippo Strozzi molte lettere, con le quali gli discorreva saviamente a non voler lasciar sollevarsi dalli umori leggieri di Baccio Valori.
Definiz: § XLIX. E per Che si rimuove dal proposito, si muta, facilmente; Incostante, Volubile. –
Esempio: Varch. Boez. 124: Chi, essendo leggiero ed incostante, muta voglie e pensieri a ogni ora, non è in nulla dagli uccegli differente.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 3: Nel mondo mutabile e leggiero, Costanza è spesso il variar pensiero.
Esempio: Bald. Vers. 103: Trasilo è quel che scrisse, il più leggiero D'ogni altro amante.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 29: E in questo modo ognuno dice, il Francese esser leggero, l'italiano serio, lo Spagnolo religioso, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 97: Dalla favola s'intende Ciò che segue in uom leggiero; Se la sorte o sale o scende, Sale o scende il suo pensiero.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 69: Perchè la sorte instabile e leggiera Gli fe' ec. (qui figuratam).
Definiz: § L. Onde Leggiero di cervello, Leggiero di fede, valgono Che facilmente muta di pensiero, o Che non mantiene ciò che ha promesso. –
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 32: Onorio, veggendo i Fiorentini assai leggieri di fede, ancora temette non si partissono dalla fede.
Esempio: Bern. Orl. 36, 32: Era costui un uom senza paura, Ma leggier di cervel più che la paglia.
Definiz: § LI. Detto di componimento, libro, o simile, vale Che ha pensieri di poca sostanza, e stile poco elevato, poco efficace, e simili; e detto di scrittore, vale I cui scritti hanno tali difetti; Frivolo. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 42: Chi troverà lo stile troppo basso, A chi non piaceranno gli argomenti, Chi mi dirà pesante, chi leggero, ec.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 78: Ed essendo i versi, miei Tanto insipidi e leggieri, ec.
Definiz: § LII. Detto di musica, del suo stile o carattere, di modulazione, e simili, vale Non severo, Non austero, Allegro. –
Esempio: Varch. Boez. 35: Venga.... la dolce persuasione della Rettorica...; ed insieme con esso lei canti la Musica.... ora più leggieri modi, e quando più gravi.
Definiz: § LIII. Fiorini leggieri di camera, si dissero i Fiorini d'oro di ventiquattro carati, ma di peso di due denari e venti grammi solamente. –
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 262: La Signoria..., con legge del dì 10 giugno 1402, ordinò che da lì in poi nella nostra zecca si battessero fiorini d'oro della solita lega di carati 24, ma di peso di due danari e venti grani solamente, cioè quasi quattro grani meno che gli antichi, e che di questi terzi fiorini se ne facesse un nuovo sigillo, che io dirò quinto; e penso sia quello che trovo nominato Sigillo di fiorini leggieri di camera, perchè uguali nel peso a i fiorini d'oro papali. E qui si noti, che se i fiorini leggieri di camera si mettevano dentro alle borse del Sigillo, dovevano necessariamente ec.
Definiz: § LIV. Leggiero, in forza di Sost., vale Cosa leggiera; e in particolare Cosa che ha scarsa, o minore, gravità, Che ha poca propensione a cadere, Corpo leggiero; e in questo senso è Term. proprio dei Fisici. –
Esempio: Savonar. Pred. 8: Tutte le creature servano l'ordine che gli è stato imposto dalla natura: el grave tende in giù, el leggiere in su.
Esempio: Galil. Op. VIII, 122: Ma non direi già così di cert' altra ragione.... di un tal filosofo..., il quale argomenta, l'aria esser più grave che leggiera, perchè più facilmente porta i già vi all'in giù che i leggieri all'in su. S.... Adunque, per questa ragione, l'aria sarà molto più grave dell'acqua, avvenga che tutti i gravi son portati più facilmente in giù per aria che per acqua, e tutti i leggieri più agevolmente in questa che in quella.
Definiz: § LV. E per Persona leggiera, di poca serietà di propositi, di poco senno. –
Esempio: Giord. Op. 2, 388: Spiegò una filosofia ingrata agl'impostori, lugubre ai leggieri, evidente ai non molti intelletti che cercano e non temono il vero.
Definiz: § LVI. Leggiero, in forza d'Avverb., tale In modo leggiero, agile, Leggermente, Agilmente. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 317: Quella (Cammilla) volerebbe per l'alte cime della 'mmacolata biada, e col corso non avrebbe maculate le tenere reste; e quella, leggiere levata, correrebbe per mezo il mare.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 300: Dà grazia In donna, ed è bello, Piè piccolo e snello Che danzi leggier.
Definiz: § LVII. Trovasi per Non gravemente, Non seriamente. –
Esempio: Bocc. Teseid. 7, 9: Amorosa dee questa battaglia Esser, se ben discerno, e non odiosa.... Però con lor le lasciam dimorare, E noi viviam come insieme dovemo, E leggier per amor ne combattemo.
Definiz: § LVIII. Ed anche si usò per Agevolmente, Facilmente; Di leggieri. –
Esempio: Rim. Aut. P. N. B. Abbr. M. 130: Considerando l'altera valenza, Ove in piacer mi tene 'maginando Beltade lo penserò, Sovenmi di speranza, e di soffrenza Ne le gravose pene Di disianza portar più leggiero.
Esempio: Rim. Ant. P. Lott. Dat. 1, 435: Tant'è magna di Dio e valorosa La potenza, che cose ogni sostiene, Ch'a' monti può leggier dar mutamento.
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 71: Se pallia sete mobile e molte, assai leggiero fummerete nel fuoco vostro; ma se auro buono, affinerete.
Esempio: Dant. Conv. 162: Nè gli uditori erano tanto bene disposti, che avessero si leggiero le non fittizie parole apprese.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 101: S'è posto in grado Altero, Recordi che leggiero Fortuna pon gli alteri in bassi lochi.
Esempio: Alam. L. Gir. 22, 105: E chi crede leggier, nè guarda a cui, Solo ha di sè cagion di lamentarsi.
Definiz: § LIX. Alla leggiera, posto avverbialm., vale In modo leggiero o scarso, Scarsamente. –
Esempio: Cecch. Esalt. 2, 2: Oltre a che S'io ordinerò in casa alla leggiera, Il padre, ch'è avvezzo a far banchetti E tavolaccio, se la terrà là ec.
Definiz: § LX. E per In modo superficiale, Con leggerezza, Superficialmente; ovvero Senza darsi troppa cura di checchessia, Senza occuparsene troppo a lungo, o simili. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 128: E vedete bene, che dal far l'Aristarco in poi addosso a questo e a quello, nel resto se la passano (certi gazzettieri) assai alla leggiera.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1,136: Ho ricevuta la Teorica del Cassini, alla quale ho data una scorsa così alla leggiera.
Definiz: § LXI. Aggiunto di armato, pure in forza avverbiale, vale In modo leggiero, Con armatura leggiera. –
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 248: Farei.... cinquecento [fanti] armati alla leggiera, i quali chiamerei veliti estraordinarj.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 41: Nel campo longobardo un giovane era,... Capitan degli armati alla leggiera.
Esempio: EAr. Cinq. Cant. 1, 46: Baldovin se ne va con buona scorta De' cavalieri armati alla leggiera.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 9: Il che fatto, tutto in un tempo, la cavalleria e gli armati a la leggiera si sospinsero avanti.
Esempio: Sassett. Lett. 97: Fu messa la mensa, e avendo già più che mezzo desinato, comparsero in sala due briganti armati alla leggiera, non meno dentro che fuori (qui figuratam. in ischerzo).
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 140: Ma la parte maggiore, a ricovrarsi sopra' colli intesa, fu dagli armati alla leggiera disfatta.
Esempio: Dav. Tac. 1, 284: I barbari la diedono all'erta; e i nostri lor dietro, con gli armati alla leggiera come alla grave.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 32: Ostinossi in dare assalti a piccoli corpi, ed a piccole terre forti e munite, il che non è debito delle truppe armate alla leggiera.
Definiz: § LXII. E aggiunto di soldato, fante, cavallo, e simili, denota Soldato, sia di fanteria sia di cavalleria, fornito d'armi leggiere; Soldato, Fante, ec. leggiero. –
Esempio: Caran. Elian. 13: E questo è la cagione, perchè molti hanno posto i peltati, cioè que' dalle rotelle, co' veliti, ciò è fanti alla leggiera.
Esempio: E Caran. Elian. 1, 65: S'ammaestreranno eziamdio i soldati alla leggiera ne' medesimi precetti.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 41: Con trecento cavalli a la leggiera, Con tanto ardire il giovane li caccia, Che ec.
Definiz: § LXIII. Di leggieri, e come, anche si usò Di leggiere, o Di leggiero, vale Agevolmente, Facilmente. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Nostra virtù, che di leggier s'adona, Non spermentar con l'antico avversare.
Esempio: E Dant. Conv. 162 var.: Nè gli uditori erano tanto bene disposti, che avessero si di leggiero le non fittizie parole apprese.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 28: Tutti gli arbori.... che si tagliano verso il settentrione, son maggiori e più belli, ma si viziano di leggieri.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 130: S'avvisò che, se i due fanciulli conosciuti fossono, per avventura potrebbono, di leggiere, impedimento ricevere.
Esempio: EBocc. Decam. 4, 80: Madonna, voi potreste dir vero; ma tuttavia non sappiendo chi questi si sia, altri non si rivolgerebbe così di leggiero.
Esempio: Fior. Virt. 63: Di leggiero non sarà vizioso chi averà continuamente il gastigatore seco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 4: Vede la donna Un'alta maraviglia Che di leggier creduta non saria.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 44: Non n'ebbi, già fu, voglia; or l'aggio, e spero Che mi potrà succeder di leggiero.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 69: Sì che per l'uso la femminea mente Sovra la sua natura è fatta ardita: Nè così di leggier si turba o pave Ad ogni immagin di terror men grave.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 591: Passando per Mantova, di leggieri potrete veder il padre don Angolo Grillo.
Esempio: ETass. Lett. 3, 37: Son certo che niun altro potrebbe più di leggieri farmi questo favore.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 263: E la cagione del persuadergli agevolmente fu questa, che non propose Dario, o popoli di Persia troppo lontani e da non temere che venissero di leggieri; ma ec.
Esempio: Marchett. Lucrez. 221: E crederai sì di leggiero Che sian offesi d'ogn'intorno i sensi?
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 39: Se retto e saggio fosse il sistema di Socrate, chiunque abbia fior di senno di leggieri può concepirlo.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 140: Io voglio Che noto sia con quale agevol modo D'una quistione io sciolgo Il più difficil nodo, E come di leggieri Io tocco il fondo degli altrui pensieri.
Definiz: § LXIV. E per Senza alcuna difficoltà, In modo semplice, piano. –
Esempio: Car. Long. 38: Ma la faccenda de' Metinnesi non finì però così di leggieri; perciocchè ec.
Definiz: § LXV. E per Alla leggiera, Senza entrare in molti particolari, Con brevità, o simili; usalo più specialmente nella maniera Passarsi, o Spacciarsi, di checchessia. –
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 2: E però passeremo nostra materia di leggieri, e verremo a quello ch'è di necessità.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 315: Quanto di' de' fatti di 52 ho 'nteso; parmi tu abbia ragione; e 'ntendo a che cammino vorrebbe andare: passerommi co lui di leggiere.
Esempio: Machiav. Rim. 365: Nè fu caso a passarlo di leggiero; Perchè se fece voi vili ed abietti, fu di quel regno il primo vitupero.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 51: E non mi mancherebbe l'esempio di molte venerande vedove, le quali.... hanno fatto in modo ch'egli è stato necessario confessare che la morte de' lor mariti è stata la salute della casa loro: ma me ne voglio passare di leggieri, perchè non giudico esser onesto ec.
Esempio: Varch. Boez. 28: Delle frodi e fellonie degli accusatori hai fatto bene a passartene di leggiero, toccandole così succintamente; perchè di vero elle stanno meglio nella bocca del volgo, che le racconta tutte ampiamente, non lasciandone passare pure una sola.
Esempio: Dav. Tac. 1, 181: Gli altri uomini guardare a quello che fa per loro: a' principi non convenire; ma il primo occhio avere alla fama: però seco non se ne spaccierebbe di leggieri, come potria ec.