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1) Dizion. 5° Ed. .
FISSO, e oggi, ma solo in poesia, anche FISO.
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FISSO, e oggi, ma solo in poesia, anche FISO.
Definiz: Add. Volto e fermato in checchessia, detto di occhio, sguardo, e simili.
Dal lat. fixus, Partic. pass. di figere. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Tenendo gli occhi con fatica fisi A me, che ec.
Esempio: E Dant. Purg. 32: Tanto eran gli occhi miei fissi ed attenti A disbramarsi la decenne sete, Che gli altri sensi ec.
Esempio: E Dant. Parad. 21: Quel serafin che in Dio più l'occhio ha fisso ec.
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Mirano con certi tremanti e fissi adocchiamenti.
Esempio: Petr. Rim. 2, 95: E per aver uom gli occhi nel sol fissi, Tanto si vede men, quanto più splende.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 67: E poi che 'n lui, pensando, alquanto fisse Le luci ebbe tenute, alfin si disse, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 15: Umili intorno ascoltano i primieri, Le viste i più lontani almen v'han fisse.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 34: E tosto colà giunse, onde in lui fisse Tenean le luci i duo guerrieri, e disse ec.
Esempio: Vai Rim. 3: Tenendo al ciel le luci intente e fisse, In un languido ohimè proruppe, e disse.
Esempio: Pindem. Poes. 6: Par che lo sguardo al ciel rivolto e fiso, Nelle nubi si pasca.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 17: Con gli occhi fissi e con l'orecchie tese Tutti stan per attender, per vedere Carico di catene il gran demonio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 113: Tre o quattro ragazzetti.... stavano aspettando, con gli occhi fissi al paiolo, che venisse il momento di scodellare.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 534: Tutte con occhi incavati, con isguardi fissi.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 19: Sì come l'occhio nostro non s'adorse In alto, fisso alle cose terrene, Così giustizia qui a terra il merse.
Esempio: E Dant. Conv. 207: E voi, a cui utilità e diletto io scrivo, in quanta cechità vivete, non levando gli occhi suso a queste cose, tenendoli fissi nel fango della vostra stoltezza!
Definiz: § II. Usato coi verbi Guardare fissp, Riguardare fisso, Mirare fisso, e simili, vale Tenendo fisso lo sguardo, Con gli occhi fissi, e con una certa attenzione. –
Esempio: Dant. Inf. 4: E fiso riguardai Per conoscer lo loco dov'io fossi.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Io mi volsi vèr lui, e guardail fiso.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Ma ficca gli occhi per l'aer ben fiso, E vedrai ec.
Esempio: E Dant. Rim. 192: E perch'io non le posso mirar fiso (le cose che appariscono nell'aspetto di lei), Mi convien contentar di dirne poco.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 60: Omè! ch'i' ò perduto libertade Sol per un folle e matto mirar fiso I più begli occhi che fosser mai in terra.
Esempio: Petr. Rim. 1, 160: Perch'io miri Mille cose diverse attento e fiso, Sol una donna veggio e 'l suo bel viso.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 312: Miri Fiso negli occhi a quella mia nemica.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 346: Al Saladino tornò alla mente messer Torello, e cominciò fiso a riguardarlo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 178: Padre mio, io non ho veduto se non uno che vi guardò fiso e rise.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 11: Senza parlar guardò Zerbino fiso.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 17: Stupido il cavalier le ciglia inarca, Ed increspa la fronte, e mira fiso La nube e 'l carro ch'ogni intoppo varca.
Definiz: § III. E ripetuto per maggiore efficacia. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 31: E parvegli sì bello a quel mo' intriso, Ch'ei si pose a guardarlo fiso fiso.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 132: Quando Renzo, ch'era dinanzi agli altri, fu lì per entrare, colui, senza scomodarsi, lo guardò fisso fisso.
Definiz: § IV. E per Che tiene lo sguardo e la mente fissi in checchessia, Affissato; e lo stesso vale Fisso con gli occhi. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 17: Mentr'io sono a mirarvi intento e fiso.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 72: Quand'una donna.... Vedendomi sì fiso All'atto della fronte e delle ciglia; Meco, mi disse, meco ti consiglia.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 42: Pianger lui vede in guisa d'uom cui preme Pietà, non doglia, o duol non di sè stesso: E tacer lei con gli occhi al ciel sì fisa, Ch'anzi 'l morir par di qua giù divisa.
Definiz: § V. E figuratam. per Intento od Attento; nel qual senso pure usasi di raddoppiarlo per maggiore efficacia. –
Esempio: Dant. Inf. 30: Ad ascoltarli er'io del tutto fisso.
Esempio: Parad. 7: Al mio parlar distrettamente fisso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 13: Stassi d'Amon la sbigottita figlia Tacita e fissa al ragionar di questa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 33, 83: Senza prender riposo erano stati Gran pezzo tanto alla battaglia fisi, Che ec.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 103: E mentre questo a quel più fisso intende, Sente di nuovo mal quell'altro punto.
Esempio: Tagl. Lett. filos. 60: Stando.... sempre fiso fiso a considerare lo stesso soggetto delle piante, ec.
Definiz: § VI. E nell'istesso senso, detto di mente, pensiero, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Se ben s'accoppia Principio e fine con la mente fissa.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 121: Florio.... a niuna cosa.... aveva tanto l'intendimento fisso, quanta alla sua Biancofiore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 4: Per romper quella mente intera e salda, Ch'ella avea fissa al Creator del tutto.
Esempio: Varan. Vis. 5: L'alto stupor, da cui rimasi colto, L'alma mia ne' sorpresi occhi ritenne, Fisa all'obbietto dalle fiamme involto.
Definiz: § VII. Fisso, vale anche Che non crolla, Che non vacilla; ovvero Che non si muove, Che non è in movimento; Fermo, Stabile. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Quelle anime liete Si fero spere sopra fissi poli, Fiammando forte a guisa di comete.
Esempio: E Dant. Conv. 127: Ciascuno cielo, di sotto del cristallino, ha due poli fermi, quanto a sè: e lo nono gli ha fermi e fissi e non mutabili, secondo alcuno rispetto.
Esempio: E Dant. Conv. 203: Per lui (Aristotile) quivi è provato, questo mondo, cioè la terra, stare in sè stabile e fisso in sempiterno.
Definiz: § VIII. E in particolare detto di stella fissa, astro fisso, od altro corpo celeste, vale Che costantemente ritiene la stessa posizione e la stessa distanza rispetto alle altre stelle od astri: e contrapponesi a Errante. –
Esempio: Mart. N. Lett. 84: Pel mezzo della nobil filosofia s'ascolta in che modo questa macchina si volge, el continovo faticar del sole, gli errori della luna, quai stelle sien le fisse, e quai l'erranti, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 20: Ned aspetto di stelle erranti o fisse, Nè risposta d'inferno il ver predisse.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 74: Così dicendo il capo mosse; e gli ampj Cieli tremaro, e i lumi erranti e i fissi.
Esempio: Soder. Agric. 21: D'Arturo, delle Pleiadi, e d'altre più segnalate stelle fisse.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 394: Le stelle, o siano fisse o siano erranti, mostrano di mantener sempre la loro figura.
Esempio: E Galil. Comm. ep. 1, 82: Il quale [occhiale], oltre alla Luna, mi ha fatto ritrovare una moltitudine di stelle fisse non mai più vedute, che sono più di dieci volte tanto, quanto quelle che naturalmente son visibili.
Esempio: Segner. Pred. 473: Alziamo gli occhi alle stelle: ma chi sa dirne.... la grandezza, chi 'l numero delle fisse? chi le influenze, chi l'ordine delle erranti?
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 5, 46: E già mostra pomposa in ciel facea Di sua vaghezza ogn'astro fisso e errante.
Esempio: Magal. Lett. scient. 32: Una piccola stelluzza simigliante alle fisse.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 11: Distingueremo dunque due classi di corpi celesti, una di fissi, e l'altra di erranti. Riporremo nella prima quelli che non hanno alcun movimento relativo, o sia che conservano sempre lo stesso luogo rispetto agli altri;... nella seconda collocheremo gli altri.
Esempio: Pindem. Poes. 369: Volve a te pur d'intorno il seminato D'astri fissi e d'erranti azzurro cielo.
Definiz: § IX. In locuz. figur. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 258: Sciocco, non ha possanza Natura, a cui virtute il ciel prescrisse Di far luci sì belle. N. Son elle erranti, o fisse? A. Fisse, ma degli amanti Fan gir (nol provi tu?) l'anime erranti.
Definiz: § X. E figuratam. per Immutabile, Irrevocabile, Saldo, e simili; detto di legge fissa, determinazione fissa: ed altresì di opinione fissa, pensiero fisso, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 53: Perchè fondato e fisso è il suo pensiero, Da non cader per cento mila scosse.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 46: Tutte quelle cose che dal cerchio della luna in giù si contengono.... hanno.... per fissa e incommutabile legge di mai non potere in uno stato medesimo.... durare.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 293: Forse che allora si potrà fare il resto; ma io nol credo, tanto lo veggo di fissa opinione.
Esempio: Zanott. F. M. Lett. 72: Senza opporsi a quella così fissa e così immobile determinazione.
Definiz: § XI. Detto di termine fisso, punto fisso, e simili, vale A cui è volto costantemente il pensiero, la mente, il desiderio, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 28: Io sentiva osannar di coro in coro Al punto fisso che gli tiene all'ubi.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Termine fisso d'eterno consiglio.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 23: Acciocchè, siccome in termine fisso, lasciando le transitorie cose, in lui si fermi ogni nostra speranza, se trovare non ci vogliamo ingannati.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 857: Termine fisso; cioè termine fermo,... cioè che la Vergine Maria fu ed è quello termine fermo, in che si diliberò e consilliò la somma Sapienzia ab eterno di fare la redenzione umana e pilliare carne umana di lei.
Definiz: § XII. Detto di persona, vale Fermo, Irremovibile; e riferiscesi a pensiero, proposito, volere, fede, e simili. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 74: Essendo adunque Marzio uomo sempre sincero e fisso ne' suoi pensieri, ec.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 34: Sprezzando tutte queste cose, e stando fisso ed immobile nella fede, professa di tenere e credere tutto quello, che ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 609: Molti... stavan fissi in volere che tutta l'opera da principio s'impiegasse nella sola riformazione.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 1, 680: Rimaser tanto più fissi in questo pensiero, perciò che intesero un discorso, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 8: Il cardinale stava fisso su questo, che egli è pronto alla risegna promessa della Badia.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 10, 75: Ma l'aspro vecchio, fiso in suo decreto, Si chiude a tutti.
Definiz: § XIII. E usato assolutam. vale Fermo, Saldo, Che non si lascia smuovere nè persuadere, Ostinato; detto anche di natura, temperamento, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 63: Cotali cose ricordando Anchise, non si mutava del suo proposito, e stava fiso, ed in sì crudele intenzione di non volere fuggire la morte.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 657: Ciò fu che Pietro Guerrero,... uomo di gran testa ma fissa,... richiese da' presidenti.... facultà d'usar quivi la cappa breve.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 332: Si ritruovano alcune nature fisse, presso le quali non muore mai la memoria delle ingiurie ricevute.
Esempio: Magal. Lett. At. 4: Bisogna essere di un temperamento stravolto, austero, fisso, insensibile a' piaceri.
Definiz: § XIV. E pur detto di persona, e riferito a lavoro, vale Che vi attende del continuo. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 76: Si trovò sì fattamente travagliato da una sciatica,... che, non potendo più star fisso al lavoro, fu necessitato quasi abbandonare la pittura.
Definiz: § XV. Detto di abitatore fisso, vale Che ha fermata la sua dimora in un luogo; e detto di dimora fissa o domicilio fisso, vale Fermato in un dato luogo. –
Esempio: Targ. Viagg. 9, 92: Si contano in tutta la sua vasta estensione (della maremma toscana) pochissimi abitatori fissi e domiciliati.
Definiz: § XVI. Detto di punto, linea fissa, e simili, vale Che non si muove; Determinato, Invariabile; ed è Term. segnatamente dei Matematici. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 379: Il quale asse fisso e immutabile si mantenga perpetuamente nella medesima inclinazione e direzione verso i medesimi punti del firmamento.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 132: Quel lato fisso, intorno a cui gira il triangolo, si dirà asse del cono generato da esso.
Esempio: Agn. Ist. anal. 1, 151: Una delle due incognite, per esempio X, deve avere origine da un punto fisso.
Definiz: § XVII. E per Fissato, Fermato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 78: Qual serpe che ne l'asta, ch'alla sabbia La tenga fissa, indarno i denti metta, ec.
Esempio: Giust. Vers. 216: Tener potrebbe in capo con un chiodo Fisso il cappello.
Definiz: § XVIII. E figuratam. –
Esempio: S. Ag. Espos. Salm. 24: Tenete fisso in tutto l'animo, che tu non presumisca di pervenire al regno per tua giustizia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 57: Ma s'io v'era con saldi chiovi fisso, Non devea specchio farvi.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 144: Ma or sì fisse Sue parole mi trovo nella testa, Che mai più saldo in marmo non si scrisse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 15: Verso il marito cangiò tosto voglia, Che fisso qualche tempo ebbe nel core.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 4: E fisso ribadito in quella pratica, Divenne veramente un capo armonico.
Definiz: § XIX. E per Determinato, Statuito; ed altresì Irrevocabilmente assegnato, destinato, prescritto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 227: Così son le sue sorti a ciascun fisse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 26: Come l'uom nè per star nè per fuggire Al suo fisso destin può contradire.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 64: Fisso è nel ciel, ch'al venerabil segno Chini le mura, apra Sion le porte.
Definiz: § XX. Fisso, Term. della Chimica. Aggiunto di certe sostanze, e vale Che non è volatizzabile, di modo che regge a un fuoco gagliardissimo senza ridursi nè in gas nè in vapore, se non si scomponga. –
Esempio: Tratt. Vetr. 151: Questo olio fisso overo stagnante è ingrediente perseverante,... col quale tu puoi fissare molti corpi e spiriti.
Esempio: E Tratt. Vetr. 155: Parti el sale dal zolfo con orina con detto distillato, e rimane calcinato e bianco e fisso, el quale secca e serba.
Esempio: Red. Cons. 1, 27: Ell'è un fluido salsuginoso, fisso, tartareo, il quale non dalle vene, ma bensì dall'arterie è deposto ne i tendini, ne i ligamenti e ne' periostei o membrane, che vestono i capi degli ossi.
Esempio: E Red. Cons. 1, 92: Medicamento profittevole per attutire il vaporoso ribollimento degli umori, e per tenere egualmente unite le loro parti volatili con le fisse.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 242: Basta avere una chiara notizia del modo col quale.... si formano le cristallizazioni dei sali fissi e lissiviali, cioè del sal comune, del vetriuolo, dell'allume, ec.
Esempio: E Targ. Rag. Agric. 113: Oltre di ciò racchiudono dentro di loro una gran quantità ed una gran diversità di sali, sì volatili che fissi, capaci ec.
Definiz: § XXI. E Term. di Fisica, detto di certi corpi, vale Le cui molecole sono tra loro aderenti per modo, da poter esser assai difficilmente disgregate. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 47: Metallo imperfetto e lebroso e poco fisso, come apparentemente dimostra per la facil sua liquabilità.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 443: Giudicai dover la sustanza della calamita esser non fissa e serrata, ma porosa, o per meglio dire spugnosa.
Definiz: § XXII. E detto di terreno fisso, vale Non cedevole, Compatto. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 184: Dobbiamo aver riguardo alla qualità del terrapieno, il quale, se sarà arenoso e non molto fisso, avrà bisogno di più gagliardo sostegno.
Definiz: § XXIII. Fisso, usasi anche per contrapposto di Portatile, o Mobile, e vale Stabile. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 290: Se l'oratorio pubblico fosse così ragguardevole, e che dopo dal Vescovo solennemente fosse consacrato, non vi si può ereggere altare stabile e fisso.
Esempio: E Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 291: Rimane però esecrato tanto l'altare fisso, che 'l portatile.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 148: Otto quinte, due fisse, e sei a libretto.
Definiz: § XXIV. Fisso, detto di stipendio fisso, salario fisso, paga fissa, e simili, vale Che non varia nel più o nel meno, ma che rimane nella quantità che è stata convenuta; ed altresì Che non è provvisorio, ma permanente.
Definiz: § XXV. E detto di prezzo fisso, al quale si vendono alcune merci, vale Che è quello che dal venditore è posto alla sua merce, senza alcuna diminuzione.
Definiz: § XXVI. Fisso, vale poeticam. Affisso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 49: Son fisse intorno teste e membra nude De l'infelice gente che v'arriva.
Definiz: § XXVII. Fisso, trovasi usato poeticam. e con maniera latina per Infisso, Infilzato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 89: Fisso nel tronco lo trasporta in terra Lontan dal suo destrier più di sei braccia.
Definiz: § XXVIII. E pure con maniera latina, per Trafitto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 29: Con atti e con parole a poco a poco Le scopre il fisso cor di grave punta (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXIX. E pur poeticam. detto di voce fissa, vale Attaccato, Fermo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 39: Per l'ossa andommi e per le vene un gielo, Ne le fauci restò la voce fissa.
Definiz: § XXX. Fisso e Fiso, col verbo Dormire fisso o fiso, si usò per In modo profondo. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 75: Mai non dormi' così fiso, sanza potermi mai destare.
Esempio: Morell. Cron. 349: M'addormentai, e, dormito per ispazio d'una ora molto fisso e sanza alcuno impaccio,... m'apparve in visione, ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 88: Quando più fiso la notte dormia.
Definiz: § XXXI. Fisso, in forza di Sost. Mercede, Salario, fisso, determinato; ed usasi più spesso nelle maniere Avere un tanto di fisso, Dare, e simili, un tanto di fisso.
Definiz: § XXXII. E Term. dei Chimici, vale Sostanza fissa. –
Esempio: Bart. D. Tens. 130: Dovendo ogni sustanza volatile che vien divisa ab estrinseco dal suo fisso, avere ab estrinseco qualche forza che la divida.
Esempio: E Bart. D. Ghiacc. 141: Ben so, che riunendo il volatile del sal nitro col suo medesimo fisso, che pareva congiungere freddo a freddo, il riuscimento della pruova fu seguirgliene tutto il contrario di quel che parea da promettersi.
Definiz: § XXXIII. In forza di Sost. femm. dicesi talora dagli Astronomi per Stella fissa. –
Esempio: Galil. Com. ep. 1, 175: Io già ho scritto immensa esser la moltitudine delle fisse invisibili al semplice occhio naturale; ma queste, come che, ec.
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 343: Introdusse il valersi del pendolo nella misura de' tempi e moti celesti, de' diametri apparenti delle fisse e de' pianeti, nella durazione degli ecclissi,... principalmente ottenendo da tale strumento, più e più accorciato di filo, una minutissima divisione e suddivisione del tempo, ancora oltre ai minuti secondi a suo piacimento.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 140: Supponiamo dunque di essere nel primo caso, e supponiamo in oltre per maggiore facilità, che la fissa, ed il fenomeno sieno stati veduti ad un istesso momento di tempo nel filo che rappresenta l'orario. Sia PAS questo circolo orario, in cui sia la fissa S, ma il luogo apparente del fenomeno A: questi, ec.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 143: Quando anche non si trovasse una fissa assai vicina al fenomeno per poterli veder amendue ad un tempo nel campo del cannocchiale, basterà tuttavia, che il parallelo della fissa, e quello che a un dipresso descrive il fenomeno, non sieno molto lontani.
Definiz: § XXXIV. Fisso e Fiso, in forza d'Avverb., vale Fissamente, Con lo sguardo fisso; usato coi verbi Guardare, Mirare, e simili; e per maggiore efficacia suol esser ripetuto. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Ed ecco del profondo della testa Volse a me gli occhi un'ombra, e guardò fiso.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 18: Dice questo testo, che Beatrice si volse in sul sinistro fianco a guardare fisso al sole.
Esempio: Med. L. Op. 2, 84: Quando al bel fonte ti lavasti il viso, Poi queta la tempesta da te mossa, Miravi nel tranquillo specchio fiso.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 40: Eccoti venire una donnola,... la quale, guardando fiso fiso, non mi levava mai occhi d'addosso.
Esempio: Grazz. Pros. 228: I quali, mezzo mezzo impauritine non si arrischiavano a guardarlo fiso in volto.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 58: Lo guarda la fanciulla fisso fisso.
Definiz: § XXXV. E figuratam. –
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 24: Se fiso mira la moderna Accademia, tutta licenza, tutta lusso, tutta ambizione, tutta apparenza, conoscerà ben tosto ch'ella non è più dessa.