Lessicografia della Crusca in rete

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120) Dizion. 4° Ed. .
STESO
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pag.741



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Vide molti lacciuoli del nimico stesi per terra (cioè: distesi)


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Esempio: E G. V. 10. 41. 3. Era sì steso per audacia di quella sua scienza in cose proibite (cioè: involto, infervorato)


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Esempio: Boez. Varch. 5. rim. 5. Di molte, e varie forme Calcan la terra diversi animali, Questi con piatto steso corpo enorme Spazzan strisciando col petto la polve (cioè: disteso)
121) Dizion. 4° Ed. .
RAGGIUOLO.
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pag.45



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Esempio: Cavalc. Tratt. penit. Queste tenebre caccia il raggiuolo della verità.
122) Dizion. 4° Ed. .
FAVOLATRICE
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pag.418



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Esempio: Tratt. Viz. Come si contengono le donne favolatrici con i loro bambini.
123) Dizion. 4° Ed. .
NERBUTO
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pag.336



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Esempio: Lor. Med. canz. 106. 3. E vuol carne nerbuta senza l'osso.


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Esempio: Cas. Oraz. 50. Sono per lo più indizio di gagliarda, e forte, e nerbuta natura.


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Esempio: Cant. Carn. Paol. Ott. 35. Bisogna, che chi fa questo mestiero Sia ben fatto, e ossuto ec. Ma sopra tutto giovane, e nerbuto.
124) Dizion. 4° Ed. .
GOFFO
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pag.638



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Esempio: Lor. Med. canz. Com'io veggo ta' lunatichi, Muffaticci, goffi, e rozzi.


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Esempio: Fir. rim. 19. E' poeti Vi dien l'erba alla fin languidi, e goffi.


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Esempio: Tass. Am. 2. 2. Insomma tu se' goffo insieme, e tristo.


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Esempio: Fir. Trin. 1. 1. E' non è più il tempo de' goffi.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 52. Rinaldo resta goffo, e si dispera Pensando pur, che cosa è questa strana.
125) Dizion. 4° Ed. .
CIARLIERO.
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pag.657



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Esempio: Lor. Med. canz. Gialla, nera, e stomacosa, Più ciarliera, ch'una putta.
126) Dizion. 4° Ed. .
TORMENTOSO
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pag.102



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Esempio: Med. Arb. cr. Fatiche, e lassezze, e fami, e seti tormentose, e crudeli.


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Esempio: Alam. Gir. 8. 7. S'accordò l'altro, e quel le sue dogliose Cure gli narra tormentoso in atto.


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Esempio: Amm. ant. 37. 3. 6. Essa medesima difesa dalla grande ventura, e tormentosa, e sollicita.


4) id: f0734ac57f114fc781aa87bf87b755d2)
Esempio: Lod. Mart. Virg. 4. Virg. E la mortal saetta Dal tormentoso fianco non si svelle.
127) Dizion. 4° Ed. .
ASSASSINAMENTO
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pag.294



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Esempio: E disc. an. Mille ruberie, mille omicidj, mille assassinamenti accaggiono.
128) Dizion. 4° Ed. .
ABBONDEZZA.
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pag.11



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Conoscendo, ec. l'abbondezza della bontà di Dio, e ricevendo li suoi benificj.
129) Dizion. 4° Ed. .
VELAMENTO
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pag.215



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Sostenere, e odiare non è virtù di mansuetudine, ma velamento di furore.


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Esempio: Varch. Ercol. 293. Plutarco, Porfirio ec. il lodano ancora eziandío in coteste stesse sporcizie, dicendo, che elle sono favole, sotto i velamenti delle quali con maraviglioso ingegno trovati si cuoprono di grandissimi, e bellissimi, e utilissimi misterj.
130) Dizion. 4° Ed. .
DEVOTISSIMAMENTE
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pag.85



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Esempio: Med. Arb. cr. Devotissimamente, e con molto studio, e sollecitudine gli lavò.
131) Dizion. 4° Ed. .
INCREATO
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pag.788



1) id: 26fa7aaee6604f4593ed3fc19716bad4)
Esempio: Med. arb. cr. L'unigenito figliuol di Dio, verbo increato ec.
132) Dizion. 4° Ed. .
IMPREZZABILE
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pag.753



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Esempio: Med. Arb. cr. Sacrificio piacevole a Dio è prezzo imprezzabile.
133) Dizion. 4° Ed. .
BOCIARE
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pag.445



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Esempio: Lor. Med. canz. Bociandomi su pe' canti, Ch'i' tengo barattería.


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Definiz: §. Bociare, si dice dello Squittir del segugio seguitante la fiera, o la traccia d'essa, onde viene il proverb. Bociare in fallo, cioè Parlar senza fondamento, e a caso. Lat. falsos rumores serere.
134) Dizion. 4° Ed. .
PENOSAMENTE
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pag.548



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Esempio: Med. Arb. cr. Si riposano penosamente in quegli aspri sermenti.
135) Dizion. 4° Ed. .
SFIBBIATO.
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pag.503



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Esempio: Lor. Med. Beon. 6. Quello sfibbiato è Pippo Giugni mio.
136) Dizion. 4° Ed. .
FILATOIO
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pag.459



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Esempio: Lor. Med. Nenc. 9. Guadagna al filatoio di buon danari.


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Esempio: Malm. 8. 18. Evvi una madia zoppa da un piede, E un filatoio colla sua ciscranna.
137) Dizion. 4° Ed. .
SOFFREGAMENTO
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pag.564



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Esempio: Med. Arb. cr. Con istridor pauroso di soffregamento di denti.
138) Dizion. 4° Ed. .
SOLATÍO.
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pag.568



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Esempio: Lor. Med. canz. 75. 3. Posso potar la vigna Solatía.
139) Dizion. 4° Ed. .
RITORTOLA
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pag.243



1) id: e99aee0d22114bb38793d5f5d897c358)
Esempio: Lor. Med. Nenc. 10. Che m'ha legato con cento ritortole.


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Definiz: §. Onde in proverb. Aver più fasci, che un altro ritortole, e Aver più ritortole, che fastella; si dicono del Trovar subito riparo a tutte l'accuse, o rimedio a qualunque inconveniente.