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4° Edizione
Diz Giu. totali
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40725 606 41331 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
40) Dizion. 4° Ed. .
SUO.
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pag.811



1) id: f2832585aca84d389e29b2b14d130593)
Esempio: Fior. Ital. D. Allora disse la suorsa alla Reina: Vuoi tu, ch'io ti meni tua sorella?


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Esempio: G. V. 12. 8. 22. Venere nel leone gradi otto, faccia di Saturno, e contradio alla suo triplicità.
41) Dizion. 4° Ed. .
SUORSA.
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pag.814



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Esempio: Fior. Ital. D. Allora disse la suorsa alla Reina: vuoi tu, ch'io ti meni sua sorella?
42) Dizion. 4° Ed. .
SCOSSA
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pag.426



1) id: 6f216b26047045b79a71e2c413da3692)
Esempio: Fior. Ital. D. Questa favola reca Dante in figura d'una scossa, che sentì nel Purgatorio, dicendo.


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Esempio: Lasc. rim. madr. 7. Per le gran scosse d'acque, e gran rovesci.
43) Dizion. 4° Ed. .
CHERUBINO.
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pag.637



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Esempio: Fior. Ital. D. Dallato a questo civorio, cioè dall'una parte, e dall'altra, fae due cherubini d'oro.
44) Dizion. 4° Ed. .
COMINCIATA
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pag.714



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Esempio: Fior. Ital. Tutte le cominciate, e tutte le finite dell'opere umane.
45) Dizion. 4° Ed. .
CIBORIO.
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pag.658



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Esempio: Fior. Ital. Sopra l'arca fue uno ciborio d'oro, che lo copriva.
46) Dizion. 4° Ed. .
FIDUCIALMENTE
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pag.451



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Esempio: Fior. Ital. D. In tutte le altre cose Moisè, e Aaron aoperaro fiducialmente ciò, che avevano fatto.
47) Dizion. 4° Ed. .
RAGGOMITOLARE.
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pag.45



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Esempio: Fior. Ital. D. Sgomitolandolo infinch'è giunto nel fondo, e poi tornando in su dietro allo spago, raggomitolandolo.
48) Dizion. 4° Ed. .
CONSAGRATO
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pag.768



1) id: 0d90c44a9c4e47c48d35c8ffba2ddaa3)
Esempio: Fior. Ital. D. A lui è consagrato lo primo mese dell'anno, e da lui è denominato Gennaio.
49) Dizion. 4° Ed. .
INFLESSIBILMENTE
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pag.820



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Esempio: Fior. Ital. E perchè egli era più forte, che Atlante, sostennelo inflessibilmente.
50) Dizion. 4° Ed. .
SVISCERARE.
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pag.810



1) id: fe08e8ce13614fe4888975c74fea3820)
Esempio: Fior. Ital. Lo sparviere, poich'ha presa la colomba, la sviscera, e sbudella.
51) Dizion. 4° Ed. .
COMMESTIONE, e COMMISTIONE
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pag.717



1) id: e1d11b403b5f45319e273c7c4bf6917f)
Esempio: Fior. Ital. Per commestione di queste quattro cose tutte le cose nascono.
52) Dizion. 4° Ed. .
CANESTRO, e CANESTRA.
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pag.533



1) id: 49309778c30040ca80f9956b5a9dcdb6)
Esempio: Fior. Ital. Cosse un cavretto, e mise alquanto pane in una canestra.
53) Dizion. 4° Ed. .
GRAPPO
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pag.660



1) id: 62d5e5b889d94d248d27abf3f4db4afc)
Esempio: Fior. Ital. D. Presegli il cavallo per lo freno, e dandogli di grappo, gittollo a terra dalla sella.


2) id: adad0ad63d4f440e8958bb888f5aeef5)
Esempio: Pecor. nov. 3. g. 1. Spense il lume, e dà di grappo a' panni suoi per non esser conosciuta.
54) Dizion. 4° Ed. .
SCAPESTRATO, e SCAPRESTATO
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pag.360



1) id: 6d96a82563a143ef8e006ffbd593791d)
Esempio: Fior. Ital. D. Andava con quel vigore, e con quella gagliardía, che vae il cavallo scapestrato, e sfrenato.
55) Dizion. 4° Ed. .
D
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pag.2



2) id: 5b68d5749a9a44e8af96ce9ce76b3a86)
Esempio: Ar. Fur. 35. 4. Che vent'anni principio prima avrebbe, Che coll'M, e col D fosse notato.


3) id: 3e45835e490f43aea9c751792379a105)
Esempio: But. Purg. 33 Nel quale un cinquecento diece, e cinque Messo di Dio anciderà la suia, E quel gigante, che con lei delinque. La lettera D rileva cinquecento, sicchè per questo intende uno D.


4) id: 8b804fdadfc744d1863cca4657307cdb)
Definiz: Lettera, che ha gran parentela colla T, e perciò molte voci latine nel farsi nostrali hanno mutato il T in D, come più dolce di suono, siccome Latro, LADRO: Potestas, PODESTÀ: Litus, LIDO. Ammette dopo di se solamente la R (oltre alle vocali) tanto in principio, quanto in mezzo della dizione, e nella stessa sillaba, con perdere alquanto di suono, come DRAGO, SALAMANDRA. Riceve avanti di se , nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, S, come GELDRA, BANDO, VERDE, DISDICEVOLE. Ma la S avanti la D si trova di rado in mezzo di parola, e quasi sempre ne' verbi composti dalla particella DIS, come DISDIRE. Nel principio si trova più spesso, come SDEGNO, SDENTATO; e deesi sempre profferire la S, avanti nel secondo suono, e più rimesso, come nella voce ACCUSA, siccome si dice nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo, quando egli occorre, come FREDDO, ADDURRE.
56) Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557



2) id: 9c727b8487f44461a9ded39dfb99325d)
Definiz: Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO, DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come POGGIO, OGGI, ec.
57) Dizion. 4° Ed. .
INFEMMINIRE
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pag.812



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Esempio: Fior. Ital. E sono dati a tutte quelle cose, che fanno l'uomo infemminire.
58) Dizion. 4° Ed. .
SAGRARE
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pag.298



1) id: f87051c11e66426cb730a4f4b05e268e)
Esempio: Fior. Ital. Sagravano a lui tutte le porte delle case, e de' templi.
59) Dizion. 4° Ed. .
CARITATEVOLMENTE.
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pag.569



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Esempio: Fior. Ital. Allora ec. mandò per Moisè, e caritatevolmente lo ricevette in casa.