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4° Edizione
Diz Giu. totali
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100) Dizion. 4° Ed. .
DIVORATORE
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pag.226



1) id: e04063354c8940e5bbd3a0468c244a47)
Esempio: M. V. 1. 31. ll divoratore fuoco della livida invidia.
101) Dizion. 4° Ed. .
MATTO
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pag.186



1) id: a4edb419d8b54ddd8a6c79abe86c91fa)
Esempio: M. V. 7. 27. Se ne vanno con matto ardimento.


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Esempio: Fior. Virt. A. M. Il matto, andando per la via, crede, che tutti gli altri sien matti, perch'egli è matto.


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Definiz: §. V. E pure in proverb. per dinotare Conoscersi meglio da checchessia il proprio bisogno, che da qualunque altro fuori,


4) id: d355191f249447ce9511180994e47170)
Definiz: §. VII. Matto, per Mattato, add. da Mattare.


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Esempio: Filoc. 6. 89. Ma se voi aveste ben riguardato il giuoco, prima che guastatolo avereste conosciuto, che io era in due tratti matto da voi.
102) Dizion. 4° Ed. .
RIBUTTAMENTO.
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pag.127



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Esempio: M. V. 9. 45. Per lo ributtamento, che fatto n'avieno.
103) Dizion. 4° Ed. .
OBOLO, e OBOLE.
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pag.377



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Esempio: M. V. 9. 98. Gli quali vaglino un obole d'Inghilterra.
104) Dizion. 4° Ed. .
MANDATA
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pag.142



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Esempio: M. V. 9. 44. Recandosi in gran gloria questa mandata.
105) Dizion. 4° Ed. .
SEGUENZA
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pag.461



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Esempio: M. V. 9. 50. tit. Seguita la seguenza della compagna.
106) Dizion. 4° Ed. .
VERIFICARE.
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pag.242



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Esempio: M. V. 1. 9. Così verificando la parola di Salomone.
107) Dizion. 4° Ed. .
APPARITA
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pag.226



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Esempio: M. V. 9. 31. Di notte, innanzi l'apparita del giorno.
108) Dizion. 4° Ed. .
TEDIOSO.
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pag.25



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Esempio: M. V. 9. 51. Loro guerre erano inferme, e tediose.
109) Dizion. 4° Ed. .
TENTAMENTO.
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pag.55



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Esempio: M. V. 1. 76. Ma invano s'affaticava con questi tentamenti.
110) Dizion. 4° Ed. .
DENTE
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pag.72



1) id: dac23514f4bd4739ae888be1c104f231)
Esempio: M. V. 8. 26. Con quattro denti canini lunghi da ogni parte della bocca.


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Esempio: M. V. 9. 31. Tale gente ec. furono per natura vile, e codarda cacciare dietro a chi fugge, e dinanzi si dilegua a chi mostra i denti.


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Definiz: §. V. Tener l'anima co' denti, vale Esser mal cubato, o mal concio da infermità. Lat. aegrotare. Gr. νοσεῖν.


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Definiz: §. XI. Tenere altrui a denti secchi, vale Non gli dar da mangiare. Lat. victum non praebere.


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Esempio: Dant. Purg. 7. Quivi sto io co' parvoli innocenti, Da' denti morsi della morte, avante Che fosser dell'umana colpa esenti.


6) id: 6c0f423d4e214460bfc7aed578f6259b)
Esempio: Morg. 4. 25. Dicea Rinaldo: or da toccar col dente Non credo, che si trovi insinchè fore Usciam del bosco.


7) id: ca1844628a904621a1c7e429fe5a9c22)
Definiz: §. VII. Pigliare il morso co' denti, vale Stare ostinatissimo; metaf. presa da' cavalli. Lat. mordicus tenere, froenum mordere. Gr. ὀδὰξ κρατεῖν, χαλινοφαγεῖν, Callim.


8) id: 4d90e085f08f45a78902734bff8f4b9d)
Definiz: §. XVIII. La lingua batte, o va dove il dente duole, proverb. esprimente, che Si ragiona volentieri delle cose, che premono, o che dilettano. Lat. ubi quis dolet, ibidem et manum habet. v. Flos 257.
111) Dizion. 4° Ed. .
FORTUNEVOLE
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pag.508



1) id: 39b75aafecfd488da9cc12f09946a82d)
Esempio: M. V. 2. 61. Ed erano da riservare per li casi fortunevoli della guerra.


2) id: 1c4d083b005b48b492a5e040f5cbac27)
Esempio: Bemb. Asol. Qualora da oscuro, e fortunevole nembo sospinti erravano.


3) id: 866015dd2b774778a7680af330e91a1f)
Esempio: Boez. Varch. 1. 6. Non crederò in modo alcuno mai, che cose tanto certe si muovano da fortunevole temerità.
112) Dizion. 4° Ed. .
PEGGIORARE, e PIGGIORARE
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pag.534



1) id: 946737e2fa414817a64fea18acb09b56)
Esempio: M. V. 1. 37. E da se nol potea partire sanza peggiorare sua condizione.


2) id: 883717be41924c79a46cb56704829553)
Esempio: G. V. 7. 146. 1. Da allora innanzi il reame di Francia sempre andò dibassando, e peggiorando.
113) Dizion. 4° Ed. .
CANINO.
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pag.533



1) id: b23ca3e06a5b414496bd7b3b0bcad97b)
Esempio: M. V. 8. 26. Con quattro denti canini lunghi da ogni parte della bocca.
114) Dizion. 4° Ed. .
TOCCO
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pag.90



1) id: 97ad6653cb44432daaa3e1848d828081)
Esempio: M. V. 10. 100. Tocco da divina spirazione, quasi consapevole di sua morte ec.
115) Dizion. 4° Ed. .
DOMENEDDIO
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pag.236



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Esempio: M. Aldobr. P. N. 1. Domeneddio per sua grande possanza tutto il mondo stabilío.
116) Dizion. 4° Ed. .
MONDIFICAZIONE
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pag.275



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Esempio: M. Aldobr. P. N. 158. Vale alla stranguria, e dissuria, e mondificazione di matrice.
117) Dizion. 4° Ed. .
MASCHILE
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pag.177



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Esempio: M. Aldobr. P. N. 111. Le carni maschili sono più calde, che le femminili.
118) Dizion. 4° Ed. .
SILERMONTANO
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pag.531



1) id: 55c885abdadf4336a8f34f7052b87263)
Esempio: M. Aldobr. P. N. 207. Prendete seme di finocchio libbre due, silermontano libbre una.
119) Dizion. 4° Ed. .
FOMENTAZIONE
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pag.486



1) id: 435dbd16c63c4e6380d58c86ae66cf0f)
Esempio: M. Aldobr. P. N. 158. La fomentazione dell'acqua della sua dicozione vale alla stranguria.