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20) Dizion. 1° Ed. . FERITÀ. Apri Voce completa pag.338

1) id: 33fed8c5ced846a5bf9a1c3a36c65fd9) Esempio: Petr. cap. 3. Tardi pentito di sua feritate.

21) Dizion. 1° Ed. . TARDI. Apri Voce completa pag.873

1) id: 4709d43d09ce452a86ac92e1bee61391) Esempio: Petr. cap. 3. Tardi pentito di sua feritate. 2) id: 84862badcc2646109027bb9ff4da7ea6) Definiz: ¶ In vece di con indugio, con tardezza. L. tardè. 3) id: 4a1b5355fe2442768cd49dad982e808b) Definiz: ¶ In vece di nome, cioè ora tarda, e intempestiva, per esser travalicato il tempo opportuno, inverso la sera, passato un pezzo del giorno. Lat. hora vespertina.

22) Dizion. 1° Ed. . IN PRIMA IN PRIMA Apri Voce completa pag.447

2) id: fe9128b699bd449bb87685176405d9a9) Esempio: Medit. arb. cr. Risurgendo in sua propria persona in prima in prima apparì glorioso [oggi modo basso] 3) id: 1b17e774c01949ceaebf66852d5fa39e) Esempio: Boc. n. 85. 9. Gnaffe tu le dirai in prima in prima, ch'io le voglio mille moggia di quel buon ben da impregnare.

23) Dizion. 1° Ed. . DAMA Apri Voce completa pag.246

2) id: 4917b7af454c4b7286375426db0e1623) Definiz: E DAMA per DAINO. 3) id: 7a56d75d26eb4da3b55b188aee7baa93) Esempio: Bocc. n. 5. 8. Dama, nascono in questo paese solamente galline, senza gallo alcuno. 4) id: 7e7a11e61dfb4732842fb50e39e56221) Esempio: G. V. 7. 151. 1. Ed eziandio la mastra Chiesa di nostra Dama. 5) id: a6b17363dd28402d8f26b8e7426353fb) Definiz: Oggi DAMA, comunemente intendiam per la donna amata. Lat. amasia. 6) id: fca23b9ee460442ebea798763d2de65e) Esempio: E Bocc. nov. 2. 12. E a nostra Dama di Parigi, con lui insieme andatosene.

24) Dizion. 1° Ed. . MENA Apri Voce completa pag.520

1) id: 10b99e41d85945988644f66b5865d756) Esempio: Rim. ant. E sono in tali mene, ch'io dico, ec.

25) Dizion. 1° Ed. . ARRISCHIARE Apri Voce completa pag.78

1) id: 7ba6def3ab864f3c96c0bbaff15d4cf0) Definiz: mettere in cimento, in pericolo, ed in arbitrio della Fortuna. Lat. experiri, periclitari, in discrimen adducere. 2) id: aea1302998b64d64845169b774ea2c4e) Definiz: In signifi. neut. pas. avere ardire. L. audere. 3) id: 4e6e16e687674aa0a4fd15055ba4a583) Esempio: Filoc. li. 2. 370. E in ciò arrischierò la persona, e la vita. 4) id: ba856a63c32c4d05a8002b4812b2a732) Definiz: Diciamo in proverbio. Chi non s'arrischia non acquista Lat. Timidi nunquam statuerunt trophaeum. Vedi Fl. c. 279.

26) Dizion. 1° Ed. . A Apri Voce completa pag.1

1) id: 396f60d3597846c69e31d29fa64b8c27) Definiz: in vece d'INFRA, IN CAPO, IN TERMINE. 2) id: f1d415cceeb44f049f864acee1fb4a0a) Esempio: N. ant. 46. 1. Tolse per moglie una gentildonna della terra: menolla, e fece a due mesi una fanciulla. Lat. duobus exactis mensibus.

27) Dizion. 1° Ed. . GARGARISMO Apri Voce completa pag.377

1) id: 5bd0417ccd3a45709a4a9be17f02a89b) Esempio: Cr. 6. 17. 1. Alla doglia del capo, per freddo, si faccia gargarismo della colatura della sua decozione in aceto.

28) Dizion. 1° Ed. . REGNAME. Apri Voce completa pag.692

1) id: a7d8adbc059546329d3cdbf29f106c16) Esempio: Rim. ant. P. N. E alla Reina di regname degna.

29) Dizion. 1° Ed. . ATTORNO Apri Voce completa pag.93

1) id: b8d0d1a9afc34f3c94de9324c32d94d2) Definiz: in giro, in cerchio, in circunferenza. Lat. circum, in gyrum. 2) id: 20d746cca27547a683814792c0e483d9) Definiz: ¶ In vece d'Or quà, or là. L. modò huc, modò illuc. 3) id: 4d878b3f56bb4cd7bd93d1cfaf099ab0) Esempio: Boc. proem. 7. Volendo essi, non manca l'andare attorno.

30) Dizion. 1° Ed. . MEDICARE Apri Voce completa pag.518

1) id: 7d8d90f797a34c4980f6299a7c6f01d8) Esempio: Petr. cap. 2. Va medicando, acciocchè in pace il porti.

31) Dizion. 1° Ed. . LIGUSTRO Apri Voce completa pag.485

1) id: 067b9c68384649f9b3196788ac9d3fb0) Esempio: Petr. cap. 11. In questi umani a dir proprio ligustri.

32) Dizion. 1° Ed. . INVOLTO Apri Voce completa pag.464

1) id: ea8312757a1546858a0d1382e93bfe0b) Esempio: Petr. cap. 6. E una donna involta in vesta negra.

33) Dizion. 1° Ed. . COTIDIANAMENTE Apri Voce completa pag.235

1) id: 15dbc088eb914e9da7ce51bb6a91ad58) Esempio: Alber. cap. 50. Cotidianamente sta in tormenti, chi sempre teme.

34) Dizion. 1° Ed. . PRESENTE Apri Voce completa pag.647

1) id: 1832db2f093f4e46adacc64e12d5cf3d) Definiz: Posto avverbialm. alla presenzia, in presenzia. Lat. coràm.

35) Dizion. 1° Ed. . MATTINATA Apri Voce completa pag.515

1) id: 7fc0c810e1024fea8ad50a88078c2992) Definiz: Il cantare, e 'l sonare, che fanno gli amanti, in sul mattino, davanti alla casa, della innamorata, come Serenata quel della sera. 2) id: be610fb3e646412388514d6394a9d691) Esempio: Sen. Pist. Dormia insino all'ora della terza passata, e questa era la sua mattinata. 3) id: 37c894bcd2ba45788f246eb0b820c6ba) Esempio: Pass. 310. Io canterò, e sonerò, per amor della gloria, e facevale la mattinata. 4) id: 29a7993078f64f859028ebe284696760) Definiz: E MATTINATA diciamo, per tutto lo spazio della mattina, come GIORNATA per tutto lo spazio del giorno.

36) Dizion. 1° Ed. . DETERMINAZIONE Apri Voce completa pag.256

1) id: 36d5effbcb5c41ea95c3c55df2c75792) Esempio: G. V. 11. 19. 4. In quanto sono consoni alla fede cattolica, e alla determinazion della Chiesa. 2) id: 4c353c73c3704a4bb4a13255953b54c2) Esempio: Maestruz. Secondo le determinazioni delle persone, fu ordinato nella legge di Moisè.

37) Dizion. 1° Ed. . MATRIGNA Apri Voce completa pag.515

1) id: 219b87f99260430aae3cf9bc926f40fc) Esempio: Petr. cap. 1. Consentire al furor della matrigna. 2) id: f20000276dbd47959fea0043ae4f10d1) Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. Il figliuol della mala matrigna, da favola nota, quando uno, rimaso senza la sua porzione, per contribuzion di ciascuno, ha poi più che gli altri. Flos. 16. 3) id: 4a72e1984023411e87054bd1405de57b) Esempio: Amm. ant. Per metaf. L'oziosità è madre delle ciance, e matrigna delle virtù.

38) Dizion. 1° Ed. . DIROZZARE Apri Voce completa pag.275

1) id: 12e029c5ea2446c09f5de3f5a5c29d13) Esempio: Albert. cap. 32. Chi perdona alla verga ha in odio lo suo figliuolo, ma chi l'ama, in fretta lo dirozza, e gastiga.

39) Dizion. 1° Ed. . PAVENTO Apri Voce completa pag.601

1) id: 874f423a727947688a629449a3175e05) Esempio: Rim. ant. Fr. Guitt. Tutt'or languisco, peno, e sto in pavento.

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