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3° Edizione
Diz Giu. totali
27505 593 28098 forme
17303 334 17637 occorrenze
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260) Dizion. 3° Ed. .
SQUAMA
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pag.1601



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Definiz: Propriamente la scaglia del pesce, e del serpente. Lat. squama.


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Esempio: Mor. S. Greg. Dagli occhi suoi caddono, quasi squame, cioè la durezza del coprimento carnale.
261) Dizion. 3° Ed. .
ALBERGHERIA.
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pag.58



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Esempio: M. V. 6. 61. Recato l'acconciamento del porto, ec. e del dirizzamento del cammino, e dell'alberghería.
262) Dizion. 3° Ed. .
DIRIZZAMENTO
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pag.528



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Esempio: M. V. 6. 61. Recato l'acconciamento del porto, ec. e del dirizzamento del cammino, e dell'alberghería.
263) Dizion. 3° Ed. .
SCHIANCIO
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pag.1462



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Definiz: Che partecipa del lungo, e del largo, siccome fa la diagonale del quadro, altramenti detta Schianciana.
264) Dizion. 3° Ed. .
TEDIO.
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pag.1671



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Esempio: Mat. V. 7. 14. E 'l tedio dell'ozio degli assediati, mitigava con alcun diletto del continuo esercizio.
265) Dizion. 3° Ed. .
A PERPETUO
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pag.115



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Esempio: E Cr. 12. 22. 7. Dichiaratosi dal Consiglio del Popolo, dee a perpetuo esser rimesso tra' Grandi.
266) Dizion. 3° Ed. .
USURAIO
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pag.1815



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Esempio: M. V. 7. 4. Sicurò tutti gli usurai del suo reame, dando loro licenzia di prestare pubblicamente.
267) Dizion. 3° Ed. .
LAIDO
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pag.931



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Esempio: G. V. 7. 40. 2. Avvenne una laida, e abbominevol cosa sotto la guardia del Re Carlo.


2) id: cd1fc3ddf06142ef8615fe585306dde6)
Esempio: Amm. Ant. 3. 7. 2. La quale ha luogo, non solamente ne' fatti, ma eziandio nelle parole, di non trapassare il modo del favellare, e che nessuna cosa laida, suoni nel tuo dire.
268) Dizion. 3° Ed. .
TUTT'ORA
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pag.1738



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Esempio: G. V. 7. 27. La schiera di Curradino tutt'ora scemava, e quella del Re Carlo tutt'ora cresceva.
269) Dizion. 3° Ed. .
LEVATO
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pag.954



1) id: dd075345602f4e7d8681b4ab06121ccb)
Esempio: E Bocc. Nov. 35. 7. Poi la mattina, levata, non avendo ardire, ec. [cioè uscita del letto]


2) id: d6f09d8ed2bd45dc95b5af4a747d3021)
Esempio: E Bocc. Nov. 47. 20. E levata del parto, e davanti a Finéo, ec. venuta (cioè uscita)


3) id: 77d9636400de4c2ca1b9358fa100ec07)
Esempio: G. V. 11. 91. 1. Queste infrascritte erano le gabelle, levate per noi diligentemente de' legistri del Comune [cioè tratte, cavate, o copiate. Lat. elicitus, descriptus]
270) Dizion. 3° Ed. .
ESERCITANTE
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pag.611



1) id: 4be84c7d40e14c2eb8a30125f66580b2)
Esempio: Cresc. 3. 7. 14. La pasta del frumento, ec. e però agli esercitanti si conviene (cioè affaticanti)
271) Dizion. 3° Ed. .
CONSIGLIARE.
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pag.391



1) id: bbe44937905841b9aac95859121f6bc8)
Esempio: G. V. 7. 8. 1. Li più de' suoi Baroni lo consigliavano del soggiorno infino alla mattina.


2) id: 9eefc38db6ec4dda8b5efce7cf78f96e)
Esempio: G. V. 7. 13. 4. E raunavansi i detti trentasei a consigliare ogni in dì per lo buono stato del Comune.


3) id: dd6297ea6625486288f18e81238dd5ba)
Esempio: G. V. 7. 13. 4. I quali dovessono consigliare le due Podestà.


4) id: f17a3ae6287c433f9bd2ffc55116da95)
Esempio: E G. V. 7. 79. 4. E di largo consigliava il migliore.


5) id: 1a92b445b8af43a4aa2217810b299811)
Esempio: G. V. 7. 5. 3. Il Conte Giordano, credendo, che consigliasse il migliore, acconsentì.
272) Dizion. 3° Ed. .
FORMARE
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pag.709



1) id: 82af25af50f84f8eb04ab8e6785fe227)
Esempio: M. V. 7. 23. E formò un processo, sotto 'l titolo del Vicariato, contro a M. Bernabò.
273) Dizion. 3° Ed. .
INFORMARE
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pag.879



1) id: 46ea731f71f54eb8aff43827ac458dc1)
Esempio: Petr. Son. 7. Ed è sì spento ogni benigno lume Del Ciel per cui s'informa umana vita.
274) Dizion. 3° Ed. .
GIELO
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pag.765



1) id: 385635eb10334facbec993dfd7f27f11)
Esempio: Cr. 3. 7. 6. Del mese di Gennaio, dopo 'l gielo, e di Febbraio, e di Marzo.
275) Dizion. 3° Ed. .
SPELONCA, e SPELUNCA
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pag.1582



1) id: b386afbd679f47b68bd708a2448d90ae)
Esempio: M. V. 7. 93. Tribolato i naviganti del Mare, e fatto di quel luogo spelonca di ladroni.


2) id: 3b419a3f7fc8495680d8e9ede7fe197a)
Esempio: E G. V. 12. 95. 7. Calese era un ricetto di Corsali, e spelonca di ladroni, e pirati di Mare.
276) Dizion. 3° Ed. .
SUGNACCIO.
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pag.1651



1) id: 1f19bb188a6c4290a0baaa0566f8cb69)
Esempio: Cr. 3. 7. 12. La farina del grano, ec. con sugnaccio, e vino cotta, la durezza mollifica.
277) Dizion. 3° Ed. .
RADIFICARE.
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pag.1309



1) id: b4b28fdebcd34eb0b3c0c059e091c264)
Esempio: Cr. 3. 7. 18. La virtù in verità del sale l'umidità secca, il formento la congiunzion radifica.
278) Dizion. 3° Ed. .
SPRONE
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pag.1596



1) id: 7edca36246414f4ca61114039b3074fa)
Esempio: G. V. 7. 102. 3. Colla spada tagliò le redini del suo cavallo, e diegli di sproni.


2) id: 039c29353b2d44628b7771c1468cd754)
Esempio: E Petr. Cap. 7. Talor ti vidi tali sproni al fianco, Ch'io dissi: qui convien più duro morso.


3) id: 0a16a336985f44c081d2a5b356f9ae89)
Esempio: G. V. 7. 130. 6. Si mossono con baldanza, a spron battuti, a fedir sopra l'oste de' Fiorentini.


4) id: bbcad0f5b2e94617b09e50334387ec9b)
Definiz: §. Sprone: si dice a quell'Unghione del gallo, ch'egli ha alquanto di sopra al piè, e simile a quello del cane; onde: cane spronato, che pur si dice in Lat. calcar.
279) Dizion. 3° Ed. .
STORMO
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pag.1628



1) id: 1578050f5dcf4db1acf2fdd1907ad712)
Esempio: G. V. 11. 117. 7. E quasi, per forza, feciono sonare a stormo la campana del popolo.