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260) Dizion. 3° Ed. .
SEMPRE
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pag.1502



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Esempio: Dan. Par. 1. Del suo lume fa 'l Ciel sempre quieto.


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Esempio: E Bocc. Nov. 83. 3. E con quanti sensali avea in Firenze, teneva mercato, il quale sempre si guastava, quando al prezzo del poder domandato si perveniva [qui ogni volta]
261) Dizion. 3° Ed. .
PIETA
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pag.1213



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Esempio: Dan. Inf. 1. La notte ch'io passai con tanta piéta.


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Esempio: E Dan. Inf. Cant. 7. Or discendiamo omai a maggior piéta.
262) Dizion. 3° Ed. .
IL
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pag.825



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Esempio: Dan. Inf. 1. Che m'avea di paura il cuor compunto.


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Esempio: Petr. Son. 1. Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono.


3) id: 1ac348416df84d838a9f77e9b2ceaf55)
Definiz: §. Quando si pospone a' monosillabi A, CHE, CO, DA, DE, SE, SU, lascia la sua vocale, e si congiugne con quella, che gli precede, dicendosi, e scrivendosi Che 'l, Col, Dal, Del, Se 'l, Sul,
263) Dizion. 3° Ed. .
O
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pag.1101



1) id: 51dc71017b684155975b01c1aa742f2f)
Esempio: Dan. Par. 2. O voi, che siete in piccioletta barca.


2) id: 54b00640f5cb4550a503f081569db7c8)
Esempio: Petr. Canz. 5. 1. O aspettata in Ciel beata, e bella.
264) Dizion. 3° Ed. .
ORO
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pag.1129



1) id: 6871ec7a20744d25828e8853c6a1e988)
Esempio: Dan. Purg. 7. Oro, e argento fine, e cocco, e biacca.


2) id: 53f69cba85cf4477aa0b2dc284de20e7)
Esempio: Dan. Par. 23. Nell'esilio Di Babbillonia, ove si lasciò l'oro.


3) id: 766ba244c08a423db385b61531bd15ac)
Esempio: Bern. Orl. 1. 9. 40. Il qual di Francia s'era già partito, Con quella bella lancia d'oro in oro.


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Esempio: Nov. Ant. 7. 1. Un giorno tolse questo Re molto oro, e diello a questo suo figliuolo.


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Esempio: Segn. Pred. 1. Non i bezoari Orientali, non le perle macinate, non gli ori potabili, ec.


6) id: ee848b043b6d4a578cb0705e1b224323)
Definiz: §. D'oro in oro, trattandosi di pagamento: vale Pagare in moneta d'oro. E per metaf. In eccellenza.


7) id: 29abcf00006e48449b9d9817359f6410)
Esempio: Tac. Dav. An. 1. 7. Eravi un Pevennio stato capo di commedianti, poi soldatello, linguacciuto, e per appiccare una mischia, avvezzo già tra partigiani de' recitanti, valeva tant'oro.


8) id: 7406831304af4d13a19f7060ec1ee9d4)
Definiz: §. Stare nell'oro: vale Stare ottimamente, in grande abbondanza.


9) id: 6db0a4095ede42bea8667a0aee6b57fb)
Definiz: §. Oro potabile: vale Ridotto per arte chimica, come molti credono in bevanda.


10) id: b9257585deee4fec97fda4815feacf79)
Esempio: Bern. Rim. Che quando ell'è di quella d'oro in oro, Non vale inacetarsi, o mangiar l'aglio.


11) id: 079f6454cdc54af0a039858e0caf0d90)
Esempio: Petrar. Son. 38. L'oro, e le perle, e i fior vermigli, e bianchi.


12) id: 10742f64c0264d4988b4d0d64bb8559f)
Esempio: Boez. Varch. 2. pr. 5. E qual di loro è meglio? l'oro massiccio, o buona quantità di danari contanti?


13) id: 62f4a31cbafe44aba2111a674b374a02)
Esempio: Ciriff. Calv. 3. Argento, e oro massiccio, e coniato.


14) id: efb040ce9c474497929fcaf368b2f1f6)
Esempio: Cecch. Servig. 2. 4. Trovandomi io da sedici libbre d'oro filato, ec.


15) id: d65660f9bcc141bca95cb27020067adb)
Esempio: E N. ant. Nov. 82. 3. E mostrò loro l'oro, che v'era.


16) id: 615af06f97cd4a27b92c33668d1e5231)
Esempio: Fir. Lucid. 4. 4. Io me ne vo più presto andare a casa mio padre, e rigovernare le scodelle, che star con teco nell'oro a gola.


17) id: 9ecb31ccbdb34c589a2b5ca4ba5544ca)
Definiz: §. Ciò, che luce, non è oro: proverb. e vale Tutto ciò, che ha apparenza di buono, non è sempre buono. Lat. non omne quod apparet, verum est.


18) id: 287c5d949e024b908191b27bb27fd47b)
Esempio: Tac. Dav. An. 5. Ne scelse mica Tiberio a successore per bene, che gli volesse, o per cura della Repubblica ma volse scortolo d'animo arrogante, e crudele a petto a lui sembrare un'oro (cioè parere buono)
265) Dizion. 3° Ed. .
MITE
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pag.1046



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Esempio: Dan. Purg. 15. E 'l Signor mi parea benigno, e mite.
266) Dizion. 3° Ed. .
INFIMO
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pag.876



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Esempio: Dan. Par. 30. E se l'infimo grado in se raccoglie.


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Definiz: §. In forza di sust.


3) id: 00565b1f5c004a5a9841e00e68e8e1b9)
Definiz: §. In vece di Vile.


4) id: 1c1372bf15034b40ad845d183e47051f)
Esempio: Boc. Nov. 97. 3. E quello, che intorno a ciò più l'offendeva, era il conoscimento della sua infima condizione.
267) Dizion. 3° Ed. .
PINTURA
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pag.1218



1) id: 1a31c0647f164f40b34271c9ae81e389)
Esempio: Dan. Par. 27. In carne umana, e nelle sue pinture.


2) id: dfa7d92ca402442787073045977695fe)
Esempio: G. V. 12. 45. 2. E guastava le pinture d'entro, e storie di musaico.


3) id: bd4050501cce473593d7a26247eea747)
Esempio: Bemb. As. 2. Con questi colori i loro pingimenti variando l'amorosa pintura, riesca agli occhi de' riguardanti più vaga.


4) id: 429773f562a64a108a329852549f3bb8)
Esempio: Dittam. 5. 3. Quando il musaico con vetri dipinti Orna, e compone ben la sua pintura.
268) Dizion. 3° Ed. .
INOPE
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pag.891



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Esempio: Dan. Par. 19. L'uno in eterno ricco, e l'altro inope.
269) Dizion. 3° Ed. .
FALSEGGIARE
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pag.629



1) id: f64aa341ad5b45489e4e8030c7eb949c)
Esempio: Dan. Pur. 19. Induce falseggiando la moneta.
270) Dizion. 3° Ed. .
SEGUACE
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pag.1497



1) id: 3583e8d4b5454a7cae869dda20a31572)
Esempio: Dan. Purg. 18. Le tue parole, e 'l mio seguace ingegno.


2) id: 98a6dfee4ab2452da5439847419e624a)
Esempio: Dan. Inf. 19. O Simon mago, o miseri seguaci.


3) id: 2bd3cd1e02324d71a1ae2d4ee03306ae)
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 11. Per se natura, e per la sua seguace Dispregia.


4) id: 0f2a0333ee564bffbdf1c1baf47dab05)
Esempio: E Dan. Purg. 21. Che riso, e pianto son tanto seguaci Alla passion, da che ciascun si spicca.


5) id: 99a490d2dda04078af9bfccf4b8f50e1)
Esempio: G. V. 11. 7. 2. Il Figliuolo di Roméo de' Peppoli, Goggiardini, e loro seguaci.


6) id: 53379b21f3c64210b40c7009497272f3)
Esempio: Tass. Ger. 3. 13. La generosa, i suoi seguaci incita, Co' detti, e coll'intrepido sembiante.


7) id: ac0130f0bcea4755be72688464eb35b6)
Esempio: Pass. 235. Per la superbia cadde il primo Angelo, e rovinò di Cielo, con tutti i suo' seguaci.
271) Dizion. 3° Ed. .
BUIO
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pag.242



1) id: bc6ab8bfaa064834a95e235553ca95de)
Esempio: Dan. Purg. 16. Buio d'Inferno, e di notte privata D'ogni pianeta.


2) id: 144e87da6f634439a0f82ee883dd5978)
Esempio: Tac. Dav. Stor. 1. 246. Lacone generale, tutto al buio degli animi de' soldati, ec. gli fe svanire.


3) id: e67c42be312842149decdff6e3ff5a56)
Esempio: Dav. Colt. 200. Cogli l'uva per serbare, ec. tienla un dì al Sole, mettila al buio in sulla paglia.


4) id: f69deff2128f4a268fe36fb2b1f41513)
Esempio: E Bocc. Nov. 17. 50. Incitandogli il buio, e l'agio, e 'l caldo del letto.


5) id: 44b3e5411c6745fd8ae663f240fa2a77)
Esempio: Allegr. 63. E quel che già fece composizioni al buio.


6) id: 451aa5f66287446f89deb75808bd2d7a)
Definiz: §. Dicesi Far le cose al buio, e Vivere al buio: cioè A caso, e senza considerazione. Latin. temerè aliquid agere, temerè vivere.


7) id: 488b380c26b24efda5138299645a4072)
Esempio: E Tac. Dav. Stor. sotto. Attendendo Galba di tutto al buio a sagrificare.
272) Dizion. 3° Ed. .
LUNARE
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pag.972



1) id: b8a32d387958434a9d2c3c951d2f29a9)
Esempio: Dan. Purg. 22. E questa dismisúra, Migliaia di lunarj hanno punita.


2) id: 44802443810445ba85e92f41e759d77c)
Esempio: Cr. 2. 22. 12. In tutto 'l nuovo lunare infino alla Luna piena, non è da far piantamento.


3) id: 362816c5a2304c65af819af9794e89fd)
Esempio: Gio. Vill. 11. 2. 4. E nel cominciamento, e gran parte di quel lunare.


4) id: e827706cfe57434483b510f6899e0a96)
Esempio: But. Lunare si chiama una innovazion di Luna, che si fa in venzette dì, e ore nove, cioè, che la Luna compie di girare tutto 'l Zodiaco.
273) Dizion. 3° Ed. .
PATIRE
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pag.1169



1) id: c50b876b02e04bedbb5e7a2596a371e6)
Esempio: Dan. Purg. 25. L'un disposto a patire, e l'altro a fare.


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Esempio: E Dan. Par. 4. Se violenza è, quando quel che pate, Niente conferisce a quel che sforza.


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Esempio: Dan. Conv. 1. E questi prendano la mia vivanda col pane, che la farò loro, e gustare, e patire.


4) id: 4e2f599702f844fc97bf365cf05f68d8)
Esempio: E Vit. Dant. 78. Posto ch'ella fusse, la principale intenzione non lo pativa.


5) id: 4acfac2db45e4939a419f794836c60de)
Esempio: E Vit. Dant. appresso. Quando la sufficienza ci fusse stata, e la materia l'avesse patito.


6) id: b4bdec74bf9d4053acf35df3ab0a35a8)
Esempio: Amm. Ant. 33. 1. 6. Quello, che tu hai fatto, tu pati.


7) id: 8ddb947132094b549442573dac1b15a6)
Esempio: Bern. Orl. 1. 4. 4. Ma il Conte Orlando, non lo può patire.


8) id: 0ade1305af914f2db1d90d48a84fe492)
Esempio: Cr. 2. 6. 1. Dico, che la materia della foglia, in tutte le piante, e l'umore acquoso non ben digesto, alquanto patíto, ovvero digesto.


9) id: c4114dfabb7a46a48d6499805a1eb1ee)
Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 78. Che se per sorte nasceva Cristiano, La nostra fe ne pativa le pene.


10) id: 0af14f20403b4bde95483b05e4264bb3)
Esempio: Boc. g. 3. p. 5. Quante, e quali, e come ordinate poste fossero le piante, che erano in quel luogo, ec. niuna n'è laudevole, la quale il nostro paese patisca, di che quivi non sia abbondevolmente (cioè ami, gli s'affacciano, provino in esso)


11) id: 633d64d15ceb447da940e21a1a3b06a9)
Definiz: §. Patire di che che si sia, che riceva danno, in se stesso, e patimento, come:


12) id: 46bccfa7f17f4ae4a7c45d4587d7ed68)
Esempio: E Cr. 5. 10. 16. Se troverrà lo stomaco mondificato, e voto d'umori, si patisce bene, e genera laudabil sangue.


13) id: b0ed0a826c704e01955617fbf0d05fe4)
Definiz: §. Patire: il diciamo frequentemente, per Ricevere afflizione, e dolore, come


14) id: fa59c33c81ce4691805482f124637fed)
Definiz: §. Patir le pene: Esser soggetto alle pene, e attualmente sopportar le pene.


15) id: 84c0ccffe20e48e28bb48a09649cadcf)
Esempio: E Bocc. Nov. 36. tit. Il Podestà la volle sforzare, ella nol patisce.


16) id: 17c6fe2330ea4e45b16cd2f3d7be3646)
Esempio: E Bocc. Introd. n. 7. Anzi, o che natura del malóre nol patisse, ec.


17) id: 0e0f32b9eef140d3a2beea70cbeeb9ba)
Esempio: Bemb. Stor. 3. 39. Avendo i Pisani grande carestia di vettovaglia, e molto patendone.


18) id: 81942400469e4777aa1f79d2a93ecde9)
Esempio: Serm. S. Ag. Sia chiuso adunque l'occhio, e pata, acciò non vegga quello, che diletta.


19) id: c744d9876f584ca980b477c3d1bd10de)
Definiz: §. Patir freddo, caldo, dolore, e simili: vale Essere afflitto da quelle cose. Lat. frigore laborare.


20) id: b3799b126e654fcc86e424deefa10672)
Esempio: E Bocc. Nov. 69. 21. Il cuore non mi patirebbe, per niuna maniera di vederti, ec.


21) id: 047d5642538f44a5999eacca533ddd29)
Definiz: §. Patir d'una cosa: cioè Averne carestía: come Patir di pane, di danari, e simili cose necessarie. Lat. egere, indigere.
274) Dizion. 3° Ed. .
ERTO
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pag.605



1) id: 9551e50511a243f28a30d3f4cd1117e8)
Esempio: Dan. Purg. 7. Tra erto, e piano era un sentiero sghembo.
275) Dizion. 3° Ed. .
DIMORA
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pag.516



1) id: d015f90c1214476faec5612f601daeb4)
Esempio: Dan. Purg. 17. E prenderai Alcun buon frutto di nostra dimora.


2) id: 7dfbf80a613f401ab4f222c992591723)
Esempio: E Dan. Parad. 6. Tu sai, ch'e' fece in Alba sua dimora, Per trecent'anni.


3) id: 28c9ec25c6e54d21bd6e95bb9259edf2)
Esempio: Poet. Ant. Guid. Cavalc. Lo qual da Marte viene, e fa dimora [qui far dimora: vale Dimorare]
276) Dizion. 3° Ed. .
GELSA
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pag.752



1) id: cb01cd529df04c80a82301a65246ebd0)
Esempio: Dan. Purg. 33. E 'l piacer loro un Piramo alla gelsa.


2) id: cd11e23b124245d2897e2abcd2d9a819)
Esempio: Ricettar. Fior. Sugo di more di siepe lib. 1. e di more gelse una mezza.


3) id: 331b30f1614f4b69b2adba1818342a09)
Definiz: §. In forza di add.


4) id: c60005f38a0c4ba2803fe0aef8d1d9ef)
Esempio: Amet. 15. Ti serbo gelse, mandorle, e susíne.
277) Dizion. 3° Ed. .
PAPPO
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pag.1151



1) id: 43d30dd9cde9452d89a97d91ddc20573)
Esempio: Dan. Purg. 11. Innanzi che lasciassi, il pappo, e 'l dindi.
278) Dizion. 3° Ed. .
SCEMPIO
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pag.1458



1) id: fd6264b338d54a6d8b0621eccc8aef88)
Esempio: Dan. Purg. 16. Prima era scempio, e ora è fatto doppio.


2) id: 2e313e7e45fb40ffb0d2baef6d0238fe)
Esempio: E Dan. Purg. Cant. 12. E colle dita della destra scempie, Trovai pur sei le lettere.


3) id: fd7aac5addde404c9742c52bd9b2652b)
Esempio: E Dan. Infer. 25. Uscir gli orecchj delle gote scempie (cioè mancanti, e difettose)


4) id: 7bc7ce650b224d89ae1af90d1e6bcf0c)
Esempio: E Dan. Par. 17. Sarà la compagnia malvagia, e scempia, Colla qual tu andrai in questa valle


5) id: 4b52b0e27539494385336964ddfea7cb)
Definiz: §. Scempio: lo prendiamo anche in significato di Scempiato: cioè, per Di poco senno. Lat. simplex, fatuus, stolidus.


6) id: 97c31a25a72541e1ab5338af5f08a029)
Esempio: Bern. Rim. E non vorrei però parere un scempio.
279) Dizion. 3° Ed. .
GUSTARE
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pag.820



1) id: e3402e2fa39b4fa5b0eda4e358bbd079)
Esempio: Dan. Purg. 28. Se quinci, e quindi pria non è gustato.


2) id: 2597655609a84f12b0ca79ecd8204f16)
Esempio: E Dan. Par. 26. Or, figliuol mio, non il gustar del legno, Fu per se la cagion di tanto esilio (cioè il mangiare)


3) id: af638012cf6a40338514045c5498c933)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E la donna nostra intese bene queste parole, e gustolle.