Lessicografia della Crusca in rete

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80) Dizion. 3° Ed. .
GHIOVA
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pag.762



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Esempio: Ovvid. Metam. Strad. Allora quivi, colla crudel mano, roppe gli aratri volgenti le ghiove.
81) Dizion. 3° Ed. .
ADIZZARE.
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pag.34



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Esempio: Ret. Tul. Adizzava l'animo delle genti.
82) Dizion. 3° Ed. .
MENOMAMENTO
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pag.1021



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Esempio: Ret. Gell. Tull. E un'altra sentenzia, che s'appella menomamento, ec. questo cotal menomamento dee usare il dicitore.
83) Dizion. 3° Ed. .
STUDIEVOLMENTE.
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pag.1637



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Esempio: Ret. Tull. Se un ruffiano di mala condizione, lo quale studievolmente ha morto una vedovella, priega. ec.
84) Dizion. 3° Ed. .
FABBRILE
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pag.623



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Esempio: Ovvid. Met. Strad. Dedalo nominatissimo per ingegno dell'arte fabbrile, ordinò lo lavorío (cioè per architettura)
85) Dizion. 3° Ed. .
CONCLUSIONE
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pag.375



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Esempio: Ret. Tull. M. Conclusione è la sesta parte della diceria, la quale si può fare in tre modi.
86) Dizion. 3° Ed. .
USURPAMENTO
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pag.1815



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Esempio: Ciriff. Calv. Strad. Non si teneva, ne ragion ne giustizia, e attendevasi a tiranneria, e usurpamenti.
87) Dizion. 3° Ed. .
VITUPERAZIONE.
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pag.1793



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Esempio: Lett. Tull. Quint. Non mi pare, che noi possiamo schifar grandissimo biasimo, e vituperazione.
88) Dizion. 3° Ed. .
ADASPERARE.
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pag.29



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Esempio: Retor. Tull. E un altro ornamento, che s'appella raddoppiamento, il quale si fa quando vogliendo aggrandire, o adasperare alcuna cosa. (Qui per metaf.)
89) Dizion. 3° Ed. .
ALLA DISTESA.
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pag.63



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Esempio: Retor. Tull. Sì che è meglio mettere in sospeccion l'uditóre, e dargli ad intendere le cose tacitamente, che specificare alla distesa le cose.


2) id: 7955902548a5436fa661fe55344fad27)
Esempio: E Retor. Tull. appresso. Il secondo si dice più alla distesa, per due contrarie sentenzie.
90) Dizion. 3° Ed. .
ATTESO
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pag.167



1) id: ad8ccbd6909144968bb07c6cdb5b8f16)
Esempio: Retor. Tull. E faccialo tale, che adoperi l'una di queste tre cose, cioè, o che renda l'uditore più atteso, o che 'l renda più ammaestrato.
91) Dizion. 3° Ed. .
PARLATORE
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pag.1157



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Esempio: Retor. Tull. Se la parola sarae nella favella degnitosa, il parlatore dicerà il detto suo, con lavando, o con menando un poco la man dritta.
92) Dizion. 3° Ed. .
FESTERECCIO
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pag.676



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Esempio: Allegor. Metam. Strad. Andavano li vicini di di, e di notte, cantando loro laude, vestiti di panni festerecci.
93) Dizion. 3° Ed. .
GIOVINCELLO
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pag.770



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Esempio: Vit. Plut. Strad. E dicesi, che Filippo suo padre era giovincello, quando egli conobbe Olimpiade la madre d'Alessandro.
94) Dizion. 3° Ed. .
VANTAMENTO
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pag.1748



1) id: 42ac11ebe85241d3a6f1d778c3fec9b4)
Esempio: Retor. Tul. E vegnendo con loro, dicendo molte parole di suo vantamento.
95) Dizion. 3° Ed. .
ARINGHIERA
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pag.136



1) id: e9e262c13ea2477d9f00269c0e85c5e7)
Esempio: Rett. Tull. Chi ne' ragionamenti tra gli amici è bugiardo, come nelle aringhiére sarà veritiere? (qui per lo stesso, che Aringheria)
96) Dizion. 3° Ed. .
FRATILE
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pag.722



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Esempio: Pover. Avved. Poem. in Pros. Strad. E in capo d'un mese lasciò Carlo i panni fratili, e vestissi l'armi.
97) Dizion. 3° Ed. .
DISTESO
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pag.558



1) id: 580a1468aaf94de683598c9ff64296f6)
Esempio: Ret. Tull. Sicchè vi è meglio mettere in sospeccion l'uditore, e dargli ad intendere le cose tacitamente, che specificare alla distesa le cose.


2) id: 5f72066b3ed148b0b89841d189c50e47)
Esempio: E Ret. Tull. altrove. Il secondo si dice più alla distesa, per due contrarie sentenzie.
98) Dizion. 3° Ed. .
RADDOPPIAMENTO.
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pag.1308



1) id: 454435dcac634fcebe0bef4874205e59)
Esempio: Ret. Tull. G. S. E un'altro ornamento, che s'appella raddoppiamento, il quale si fa, quando vogliendo aggrandire, o vero adasprare alcuna cosa,ec.
99) Dizion. 3° Ed. .
LIVORE
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pag.963



1) id: 7bd8e91e32634243b3980c00b9773e9b)
Esempio: Ret. Tul. Per non essere offeso da alcun livóre d'invidia.