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4° Edizione
Diz Giu. totali
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280) Dizion. 4° Ed. .
AFFAITARE.
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pag.70



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Esempio: Guitt. lett. 13. Carissimi, del mondo miragli siete ec. a cui s'affaitan tutti i minori vostri.
281) Dizion. 4° Ed. .
CARCATO.
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pag.563



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Esempio: Guitt. lett. 21. Chi buon pregio vuol mantenere carcato, e affannato, grande mistieri gli è procacciare.
282) Dizion. 4° Ed. .
ALDACE.
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pag.112



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Esempio: Guitt. lett. 14. Mostrando alle genti vostro obbrobrio, spargendo, che non è meretrice aldace più ec.
283) Dizion. 4° Ed. .
AVVERSEVOLE
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pag.351



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Esempio: Guitt. lett. 3. Un uomo d'animo grande non sale in prosperevoli cose, nè in avversevoli scende.


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Esempio: E Guitt. lett. 25. Mostrare ec. in prosperevol parte, siccome in avversevole, e in periglio.
284) Dizion. 4° Ed. .
ACCORTISSIMAMENTE.
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pag.40



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Esempio: Cas. lett. 7. Accortissimamente m'avete già due volte punto di tiepidezza d'amore.
285) Dizion. 4° Ed. .
IMMATURO
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pag.729



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Esempio: Rim. ant. Guitt. 90. Non affrettar l'immatura partita.
286) Dizion. 4° Ed. .
DISPENSATORE.
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pag.191



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Esempio: Rim. ant. Guitt. 96. Ch'eo son dispensatore d'umiltate.
287) Dizion. 4° Ed. .
ABBENCHÈ.
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pag.9



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Esempio: Guitt. Rim. Abbenchè strettamente le dispiaccia (oggi: Benchè)
288) Dizion. 4° Ed. .
VOLLIENZA
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pag.322



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Esempio: Rim. ant. Guitt. Sempre feci d'amore la vollienza.
289) Dizion. 4° Ed. .
DESERVIRE
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pag.77



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Esempio: Guitt. lett. 14. Non dee uomo sì bene provvedere alcuno uomo, che deservito credendo essere appresso ec.
290) Dizion. 4° Ed. .
INFATUATO
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pag.811



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Esempio: Guitt. lett. 14. Infatuati miseri Fiorentini, uomo, che di vostra perta perde, e duole di vostra doglia.
291) Dizion. 4° Ed. .
MONTARE
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pag.279



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Esempio: Guitt. lett. 20. Quello Re d'ogni Re ec. fecesi uomo ec. volendo montar noi fino alla deità.
292) Dizion. 4° Ed. .
PIGREZZA
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pag.621



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Esempio: Guitt. lett. 43. Che gioverallo aver saputo i frequenti lunamenti della luna, e la pigrezza di Saturno?
293) Dizion. 4° Ed. .
PORGERE
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pag.662



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Esempio: Guitt. lett. 3. Chi mal sente, mal ama, e chi mal ama, al male porge la mano.
294) Dizion. 4° Ed. .
SCHIFARE
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pag.385



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Esempio: Guitt. lett. 20. Nullo è grande, for quello, che quanto ci è schifa, e a cielo bada.


2) id: 83ed2a218ae5479fa323225ad8a9911f)
Esempio: Cas. lett. 35. Se il precettore fusse di qualche condizione, non sarebbe astretto a fare alcuni officj, che si sogliono schifare, d'accompagnare il putto fuori, e simili altre cose.
295) Dizion. 4° Ed. .
SAVORARE
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pag.332



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Esempio: Guitt. lett. 20. Quelli, che savoraro dei suoi savori, aveano tutto esto mondo per men, che fango.
296) Dizion. 4° Ed. .
RANGULARE.
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pag.63



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Esempio: Guitt. lett. 34. E virtù seguendo, e rangulando quello, che teco portando non tolto ec. ti sia.
297) Dizion. 4° Ed. .
SAMBRA
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pag.313



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Esempio: Guitt. lett. 14. Doveano dimorare in nelle sale, e in le sambre vostre tra i dimestichi loro.
298) Dizion. 4° Ed. .
LIEVISSIMO
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pag.67



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Esempio: Guitt. lett. 43. Uomini sono di cervello lievissimo, e qual secca foglia si muovono ad ogni vento.
299) Dizion. 4° Ed. .
NIMO.
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pag.344



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Esempio: Guitt. lett. 37. Sono contrarj fra loro, che non ponno stare ad uno punto in nimo loco.


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Esempio: Malm. 7. 89. Ove trovando il passo, e porto franco, Intana dentro, e non vi scorge nimo.