Lessicografia della Crusca in rete

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280) Dizion. 4° Ed. .
FEDERETTA
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pag.425



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Esempio: Cas. lett. 86. Ho avuto da madonna Elena una delle federette mirabilissima.
281) Dizion. 4° Ed. .
SANTISSIMAMENTE
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pag.319



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Esempio: Bocc. lett. Pr. S. Ap. 294. Ottimamente di', anzi santissimamente, ed amichevolmente.
282) Dizion. 4° Ed. .
DELICATURA
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pag.69



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Esempio: Car. lett. 2. 146. Delicatura, e splendore in voler pitture, scolture ec.
283) Dizion. 4° Ed. .
DIMENTICO
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pag.125



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Esempio: Bocc. lett. Pr. S. Ap. 290. Possibile è gli uomini sieno dimentichi.


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Esempio: G. V. 12. 108. 4. Quale Fiorentino, se uomo si può dire per virtude, puote essere dimentico della devozione ec.
284) Dizion. 4° Ed. .
DISRAGIONATO.
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pag.201



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Esempio: Guitt. lett. 25. Biasmar può l'uomo bene desío disragionato, ed uso d'esso.
285) Dizion. 4° Ed. .
DISAMOREVOLE
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pag.154



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Esempio: Car. lett. 1. 154. Merito per questo d'esser chiamato superbo, e disamorevole?


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Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 8. Padre ingrato, Padre disamorevol, padre crudo!
286) Dizion. 4° Ed. .
DISAVVENIRE
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pag.156



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Esempio: Guitt. lett. 14. Secolari usare secolo non disavviene, ma convien quasi loro.
287) Dizion. 4° Ed. .
DILATARE
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pag.114



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Esempio: Bocc. lett. Pin. Ross. 277. Il quale tanto tempo continuamente s'è dilatato.


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Esempio: E G. V. cap. 136. 3. E così feciono, dilatando, e menando il Re per parole (così ne' buoni T. a penna)


3) id: 0cc1b38935214afba793f0944d909b59)
Esempio: G. V. 10. 117. 2. I quali per ghiottornía della preda s'erano dilatati per lo paese.


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Esempio: E Dan. Par. 22. Così, m'ha dilatata mia fidanza, Come 'l sol fa la rosa, quando aperta Tanto divien, quanto ell'ha di possanza.


5) id: f48514b42ba740a3a50a78d49b512223)
Esempio: G. V. 11. 59. 6. Dopo molte parole scusandosi, non facieno contro al comune di Firenze, ma contro a' Tarlati loro nimici, e dilatano per parole, attendendo la cavallería di Perugia, che venía al soccorso.
288) Dizion. 4° Ed. .
MATTISSIMO
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pag.186



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Esempio: Guitt. lett. 13. Onde vien lui ciò, che dà mattissima orbata scienza.
289) Dizion. 4° Ed. .
MISERRIMO
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pag.258



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Esempio: Guitt. lett. 1. Noi là cheremo in este miserrime vili terrene (grandezze)
290) Dizion. 4° Ed. .
PERSUADERE
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pag.578



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Esempio: Cas. lett. 20. Prego V. Sig. Illustriss. che si persuada due cose.
291) Dizion. 4° Ed. .
RICEVUTA.
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pag.135



1) id: 0acfdd8c40654e4fbb98c60b2acad2e4)
Esempio: Bocc. lett. Pr. S. Ap. 291. O lieto dì, o ricevuta festevole.


2) id: b07b46a59172492ea145f848023967ca)
Esempio: But. Purg. 7. 1. Sordello fatte le ricevute con Virgilio ec. dimandò Virgilio chi egli era.
292) Dizion. 4° Ed. .
RISICATO
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pag.226



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Esempio: Car. lett. 1. 118. Vedete in che risicata deliberazione era ultimamente caduta.
293) Dizion. 4° Ed. .
SCOMPIGLIATAMENTE.
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pag.406



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Esempio: Car. lett. 1. 111. Il che fa, che scompigliatamente vi scrivo questa.
294) Dizion. 4° Ed. .
STAMATTINA
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pag.704



1) id: e25a1c149c9b43dfa90449c000bf41a7)
Esempio: Red. lett. 2. 153. Stamattina veramente è senza febbre, ed in tuono.
295) Dizion. 4° Ed. .
SORDETTO.
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pag.606



1) id: 23faf3c487f84fa790d9a714dd0c21c0)
Esempio: Guitt. lett. 13. A condizione nuova ha Dio trovata la religione sordetta.
296) Dizion. 4° Ed. .
SUPERFICIALMENTE.
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pag.816



1) id: a469a1b25a3a406abed597fb9c73fbf0)
Esempio: Vinc. Mart. lett. 36. Ma se si vorrà vedere superficialmente, parrà ec.
297) Dizion. 4° Ed. .
ASPERSORIO
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pag.287



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Esempio: Car. lett. 12. 1. Quella, che simiglia a una sferza, è l'aspersorio.
298) Dizion. 4° Ed. .
ACCAPACCIATO.
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pag.24



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Esempio: Car. lett. 1. 70. Stiamo in un certo modo stemperati, accapacciati, insalvatichiti.


2) id: 33f849a2fecb4f2fb0196fe808484b75)
Esempio: E Car. lett. 2. 191. Trovandomi ancora accapacciato, e pieno di lasciami stare.
299) Dizion. 4° Ed. .
CONTINENZA
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pag.788



1) id: 97d7b77dd7bb417094348c617e32271b)
Esempio: Bocc. lett. Sommariamente quì appresso di tutta l'opera vi pongo la continenza.


2) id: bb0b492db93248a9b50949f48280fc6c)
Esempio: Pecor. g. 5. nov. 2. Veggendosi il nuovo abito, e la bella continenza, che costoro tenevano.


3) id: 1a991e0ac9f34dc4afa94f16125bda5c)
Esempio: G. V. 6. 64. 4. Ebbe in se tanta continenza, e sincerità per lo suo comune, che più non ebbe del tanto il buono Romano Fabrizio del tesoro a lui proferto per gli Sanniti.