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4° Edizione
Diz Giu. totali
78063 1987 80050 forme
56089 1153 57242 occorrenze
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20) Dizion. 4° Ed. .
RIFUGGITO
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pag.162



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Esempio: Serd. stor. 7. 278. Dava ricetto occultamente a' rifuggiti, e a' malfattori.
21) Dizion. 4° Ed. .
LIVORE
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pag.80



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Esempio: Rett. Tull. Per non essere offeso da alcun livore d'invidia.


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Esempio: E Dan. Par. 7. La divina bontà, che da se sperne Ogni livore, ardendo, in se sfavilla.
22) Dizion. 4° Ed. .
PULIMENTO
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pag.768



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Esempio: Rett. Tull. È un'altra sentenzia, che s'appella pulimento (quì figuratam.)
23) Dizion. 4° Ed. .
SBRIGAMENTO
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pag.345



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Esempio: Rett. Tull. 86. È un altro ornamento, che s'appella isbrigamento.
24) Dizion. 4° Ed. .
RIDICIMENTO
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pag.152



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Esempio: Ret. Tull. E un altro ornamento, che si chiama ridicimento.
25) Dizion. 4° Ed. .
SOMMARIAMENTE
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pag.581



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Esempio: Rett. Tull. Se dice il fatto sommariamente, non per parte.
26) Dizion. 4° Ed. .
ONESTEGGIARE
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pag.405



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Esempio: Rett. Tull. Strad. Onesteggia sì l'amico, che non diventi nimico.
27) Dizion. 4° Ed. .
ARZENTE
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pag.280



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Definiz: §. I. Per metaf. Ret. Tull. per metaf. disse degli occhj.


2) id: 27ee6bb6233c4bfcb183db64fb48ff02)
Esempio: Rett. Tull. Stando cogli occhi arzenti, col capo rabbuffato, colla pelle bistorta.


3) id: c8eaf85572654c2583214441d322f38e)
Esempio: Sagg. nat. esp. 2. Riempiendolo fin a un certo segno del suo collo con acqua arzente.
28) Dizion. 4° Ed. .
LENO
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pag.46



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Esempio: Rett. Tull. Parlerà il dicitore con boce lena, e tremante.


2) id: d98587be1993432fb692543a01e7bbcb)
Esempio: Com. Par. 1. Quegli la conforta a più leno correre: quella non si fida, ma fugge (cioè: lento, e piano)
29) Dizion. 4° Ed. .
CONGHIETTURALE
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pag.761



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Esempio: Retor. Tull. Strad. Per lo quarto modo della controvesia conghietturale.
30) Dizion. 4° Ed. .
CONCEDIMENTO
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pag.737



1) id: b4182be865b045c5bca068831e064e49)
Esempio: Rett. Tull. È un altro ornamento, che si chiama concedimento.
31) Dizion. 4° Ed. .
PIETA.
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pag.617



1) id: cf8eb007be854c14b3d72b8c2d77ee3d)
Esempio: Dant. Inf. 7. Or discendiamo omai a maggior pieta.


2) id: ecf7bb75697d4b7ab6a2d34a4c0203b0)
Esempio: But. ivi: A maggior pieta, cioè a maggior tormento.
32) Dizion. 4° Ed. .
CALZA.
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pag.515



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Esempio: Pataff. 7. In calze a campanil macchie non tola.


2) id: f0e621fd0690454b9f3f84b04bd3b4aa)
Esempio: E Pataff. 7. Tira le calze a te, disse Tirante.


3) id: 2356a1c45c184a3ebb3b7f80ade3ee24)
Definiz: §. VIII. Calza a staffa, o a staffetta, Calza, che in vece di peduli termina in una staffa.


4) id: 5e57373b5bbf440a92d41e0ca9d0c766)
Definiz: §. II. Per similit. diciamo Calza a un Pezzo di panno a guisa di borsa attaccato alle cornamuse, che piglia il vento.


5) id: 6360c1f6e89f49bd87fc280c7105e208)
Definiz: §. III. Calza diciamo anche a una Sorta di arnese, col quale si danno i serviziali.


6) id: d4d1fcbb3eb54f6184be82f28533a984)
Esempio: Libr. Son. 8. Fare' della tua gola un degno cecco, E della lingua a una calza il becco.


7) id: dc074fa9fb7a433a8514d4106b825278)
Definiz: §. VII. Tirar le calze a uno, vale Scalzarlo, Cavargli di bocca i suoi segreti. Lat. expiscari. Gr. μεταλλᾷν.


8) id: d7fd64e42fc740ffa1b418751ec7ce2c)
Definiz: §. IV. Calza diciamo anche a un altro Arnese, col quale si cola il vino, o altre cose. Lat. saccus vinarius. Gr. κνημίς.


9) id: 7eb8be93bf2546f5a52824ac27baff06)
Esempio: Bocc. nov. 60. 10. E senza riguardare a un suo cappuccio ec. e alle sue scarpette tutte rotte, e alle calze sdrucite, le disse.


10) id: e0834db52e0140a88b6ae0d676f17f7f)
Definiz: §. IX. Tu non avrai le calze, dicesi quando uno non è stato il primo a dare una nuova. Lat. vetera vaticinaris. Gr. οὐχ ἕξεις εὐαγγέλια.


11) id: 52ca142d88be41ba9836360d9c167a77)
Esempio: E Bocc. nov. 68. 21. Vestiti di romagnuolo, colle calze a campanile, e colla penna in culo, come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentiluomini.


12) id: a483918b386c449ba73ec532bbf85c6d)
Esempio: Bern. rim. Chi avesse, o sapesse chi avesse Un paio di calze di messer Andrea ec. Intanto il paggio si truova in prigione, Ch'ha rubato le brache a Monsignore.
33) Dizion. 4° Ed. .
VITUPERAZIONE.
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pag.294



1) id: 4e6389e23f304456860b72a07ecc64da)
Esempio: Com. Inf. 7. A vituperazione dell'avarizia fa imprimamente questo.


2) id: d49aaaffef9541d09122d5de1f814f30)
Esempio: Lett. Tull. Quint. Non mi pare, che noi possiamo schifar grandissimo biasimo, e vituperazione.
34) Dizion. 4° Ed. .
BULLETTA
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pag.483



1) id: f0e678728c764eb2bff30a57cc8ebc8c)
Esempio: Pataff. 7. Fammi anche la bulletta a questa omai.
35) Dizion. 4° Ed. .
CHIAMATO.
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pag.639



1) id: 9ed25c82636d45f2bd9208bc843c5cae)
Esempio: Petr. canz. 7. 7. Anzi tempo chiamata all'altra vita.
36) Dizion. 4° Ed. .
RICOMPERAMENTO, e RICOMPRAMENTO
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pag.140



1) id: 77ab6dd7c54843cba328bfc3023c7c36)
Esempio: But. Par. 7. 1. A nostra redenzion, cioè a ricompramento di noi uomini.
37) Dizion. 4° Ed. .
FIOCO
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pag.468



1) id: d0ec3a0a66534a28aec3b5bb191dac18)
Esempio: Rett. Tull. M. Incomincerà questi a cantare con una boce fioca, e con un turpissimo modo.


2) id: 51ef69e0dcf84c09ba8fd71e55ace26a)
Esempio: Ovvid. Pist. Il quale, a guisa di scoglio, pendeva sopra le fioche acque (quì chiama fioco il romor del mare.)
38) Dizion. 4° Ed. .
DINUNZIARE, e DINONZIARE
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pag.132



1) id: 23d68e3d01644fb0acb00d44de639255)
Esempio: Retor. Tull. Quando alcuno malificio v'è dinunziato, dite pure, ben faremo.
39) Dizion. 4° Ed. .
BARBARISMO
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pag.384



1) id: a4e68c98b1f1424584cc8db882e3ec60)
Esempio: Retor. Tull. Dividesi nelle due parti, che s'appellano solecismo, e barbarismo.


2) id: 2968ad82ae6a47e19eb7fba0111617eb)
Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 18. E scoccolare barbarismi a isonne.