Lessicografia della Crusca in rete

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pag.141



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Esempio: Ar. Fur. 28. 41. Ancor, ch'egli conosca, che diretta Mente a sua maestà danno si faccia.
401) Dizion. 4° Ed. .
GOCCIA
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pag.635



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Esempio: Ar. Fur. 24. 51. Se di sangue vedessero una goccia, Creder potrian, che fosse stato morto.


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Esempio: Ar. Fur. 23. 113. E nell'angusta via tanto s'intrica, Ch'a goccia a goccia fuore esce a fatica.


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Esempio: E Red. cons. 2. 33. Spirito di vitriolo gocce VI. ambra grigia gr. 11.
402) Dizion. 4° Ed. .
ILLUSIONE
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pag.715



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Esempio: Ar. Fur. 22. 32. Che tanti dì l'abbia offuscato quella Illusion sì l'animo, e le ciglia.
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OMBRELLA
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pag.401



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Esempio: Ar. Fur. 6. 21. Facean riparo a' fervidi calori De' giorni estivi con lor spesse ombrelle.


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Esempio: Ciriff. Calv. 4. 105. E' non è uom da mandargli l'ombrella, Anzi piuttosto il fuoco, o la cavezza.
404) Dizion. 4° Ed. .
SCRITTORE
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pag.430



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Esempio: Ar. Fur. 29. 29. Onde materia agli scrittori caggia Di celebrare il nome inclito, e degno.


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Esempio: Bocc. Com. Dant. Inf. 1. 4. Ma perchè questo poco resulta, il lasceremo nell'arbitrio degli scrittori.


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Esempio: Maestruzz. 2. 34. 2. Tutti coloro, che fanno statuti contro alla libertà della Chiesa, sono iscomunicati, e i loro iscrittori.
405) Dizion. 4° Ed. .
SCUDIERE
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pag.435



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Esempio: Ar. Fur. 26. 80. Datemi l'arme, disse, e il destrier mio, Agli scudier, che l'ubbidiron tosto.


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Esempio: E Bocc. nov. 91. 5. Stando sempre lo scudiere attento alle parole del cavaliere, vennero ad un fiume.


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Esempio: Bocc. nov. 19. 5. Oltr'a questo niuno scudiere, o famigliare, che dir vogliamo, diceva trovarsi, il quale meglio, nè più accortamente servisse ad una tavola d'un signore, che serviva ella.


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Esempio: Maestruzz. 2. 41. Puote lo scudiere, ovvero il servidore, participare con quegli iscomunicati, co' quali participano i loro signori?


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Esempio: G. V. 12. 92. 2. Il signore di Rasadirasi, e più altri cavalieri, e scudieri, che non sapemmo il nome.


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Esempio: Teseid. 7. 67. Siccome forse in quel tempo era in uso A chi dovea fare mutazione D'abito scuderesco in cavaliere, Come dovea, però ch'era scudiere.
406) Dizion. 4° Ed. .
COMPARABILE
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pag.722



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Esempio: Ar. Fur. 43. 10. E ti dirò 'l principio, e l'argomento Del mio non comparabile tormento.


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Esempio: Cas. lett. Il quale, come che sia sommo, e non comparabile con alcuno altro ec.
407) Dizion. 4° Ed. .
ABBRACCIATO.
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pag.15



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Esempio: Ar. Fur. 23. 106. Quivi soleano al più cocente giorno Stare abbracciati i duo' felici amanti.


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Esempio: E Ar. Fur. 29. 47. Orlando, che l'ingegno avea sommerso ec. Cader del ponte si lasciò riverso Col pagano abbracciato, come stava.


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Esempio: G. V. 6. 15. 2. Veggendosi abbracciato di figliuoli.
408) Dizion. 4° Ed. .
A CAPO BASSO.
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pag.21



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Esempio: Ar. Fur. 1. 40. Pensoso più d'un ora a capo basso Stette, signore, il cavalier dolente.
409) Dizion. 4° Ed. .
CLAUSTRO.
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pag.681



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Esempio: Ar. Fur. 19. 78. Ch'appropinquare, e risonar pel claustro Udì di trombe acuti suoni, e chiari.


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Esempio: Mor. S. Greg. 4. 6. Le porte di questo ventre allora aperse il serpente predetto, quando entrò dentro dal claustro della mente del primo uomo.
410) Dizion. 4° Ed. .
ARTIMONE
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pag.280



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Esempio: Ar. Fur. 19. 48. Di cui per men travaglio avea 'l padrone Fatto l'arbor tagliar dell'artimone.
411) Dizion. 4° Ed. .
CIACCO.
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pag.654



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Esempio: Ar. Fur. 35. 21. E son chiamati cortigian gentili, Perchè sanno imitar l'asino, e 'l ciacco.


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Esempio: Guar. Past. fid. 4. 1. Che far ne debbo, Se non gettarne il fradiciume al ciacco?


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Esempio: Bocc. nov. 88. 2. Essendo in Firenze uno da tutti chiamato ciacco, uomo ghiottissimo, quanto alcun altro fosse giammai.
412) Dizion. 4° Ed. .
CEDERE.
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pag.610



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Esempio: Ar. Fur. 29. 18. E nel mancar di fede Tutta a lui la bugiarda Affrica cede.


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Esempio: Ar. Fur. 2. 9. E donde l'uno cede, L'altro aver posto immantinente il piede.


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Esempio: Buon. rim. 24. La cagione all'effetto inferma cede, Ed è dall'arte vinta la natura.


4) id: b6173cd65dd4421fbb777a94a833173e)
Esempio: M. V. 9. 98. Per lo Re di Francia, e suo primogenito rinunziare, trasportare, e cedere ogni lor ragione, e della corona di Francia.


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Esempio: Segn. stor. 7. 198. Non mai avrebbe ceduto Milano al Re, ancorchè fingesse di non curarsene molto.
413) Dizion. 4° Ed. .
LUTTA
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pag.106



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Esempio: Ar. Fur. 28. 34. Quindi mirando vide, in strana lutta Ch'un nano avviticchiato era con quella.


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Esempio: Ar. Fur. 43. 48. Nè prima ella, nè quinta Fu delle donne prese in sì gran lutta.


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Esempio: Boez. Varch. 4. 7. Il cielo ha poi Chi quaggiù vince le terrene lutte.
414) Dizion. 4° Ed. .
CONFUSAMENTE
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pag.760



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Esempio: Ar. Fur. 10. 115. Frettoloso or da questo, or da quel canto Confusamente l'arme si levava.
415) Dizion. 4° Ed. .
CALVO.
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pag.515



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Esempio: Ar. Fur. 38. 47. L'onorata vittoria, che t'aspetta, Volterà il calvo, ov'ora il crin ne mostra.
416) Dizion. 4° Ed. .
TRAPUNTARE.
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pag.132



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Esempio: Ar. Fur. 46. 80. Eran degli anni appresso, che duomilia, Che fu quel ricco padiglion trapunto.
417) Dizion. 4° Ed. .
UMBILICO.
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pag.303



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Esempio: Ar. Fur. 14. 104. Siede Parigi in una gran pianura, Nell'umbilico a Francia, anzi nel cuore.
418) Dizion. 4° Ed. .
TUBA.
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pag.168



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Esempio: Ar. Fur. 34. 59. Finchè dien segno l'angeliche tube, Che torni Cristo in sulla bianca nube.


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Esempio: Morg. 27. 195. Sarebbe mai quel dì, che il mondo aspetta, Quando e' verrà quella terribil tuba?
419) Dizion. 4° Ed. .
VILIPENDERE
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pag.272



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Esempio: Ar. Fur. 14. 41. Colui, che tutto 'l mondo vilipende, Disegna di veder tosto la prova.