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320) Dizion. 4° Ed. .
COMPASSARE
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pag.724



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Definiz: Misurar col compasso. Lat. circino metiri.


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Definiz: §. Per metaf. vale Misurare per l'appunto col discorso. Lat. perpendere, metiri. Gr. διαμετρεῖν.


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Esempio: Dittam. 2. 5. E per quel, che si parla, e si compassa, A così fatto vizio.
321) Dizion. 4° Ed. .
DISALLOGGIARE
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pag.153



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Esempio: Segr. Fior. disc. 2. 17. Senza che tu abbi alcun rimedio ti disalloggia.


2) id: 898e6de3b32147cda2826c2d57233eff)
Esempio: E Segr. Fior. disc. 3. 18. Come se gli avessino disalloggiati i nimici.
322) Dizion. 4° Ed. .
FESTICCIUOLA
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pag.441



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Esempio: Fir. rim. burl. 125. Però stan volentier presso un convento Le donne, come a dir santo Agostino, Ch'a ogni festicciuola vi dan drento.
323) Dizion. 4° Ed. .
FIGLIOCCINO
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pag.455



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Esempio: Fir. rim. 51. Però finch'io vi vengo a visitare, Che fie tosto, e baciato il figlioccino, Che, finch'e' poppa, vi si può fidare.
324) Dizion. 4° Ed. .
PIANEROTTOLO.
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pag.601



1) id: f5aa6bdb5a9247bdb5461d7b18830847)
Esempio: Fir. nov. 3. 217. Una volta trall'altre gli venne veduta Laldomine per una finestra assai bassa, che era sopra il pianerottolo della scala.
325) Dizion. 4° Ed. .
SOPRASSALTO
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pag.601



1) id: f4bddf8500e540d9b48898b78972d523)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 412. Desidera con un segno di rivoltura mostrarla distinta con un poco quasi di soprassalto colorito, ma non rosso.
326) Dizion. 4° Ed. .
ASINACCIO
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pag.285



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Esempio: Fir. As. 186. Io so, che egli non vi è ancora uscito di mente quello, che voi deliberaste far di quello asinaccio infingardo.


2) id: c42eb2c061714b1a9f39da755f774f10)
Definiz: §. I. E talora dicesi ad uomo zotico, ignorante, indiscreto, o caparbio. Lat. asinus. Gr.ὄνος.
327) Dizion. 4° Ed. .
AURETTA
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pag.342



1) id: 2f9b70734b3f47a4b933bd9a8e669054)
Esempio: Fir. As. 2. 44. Che dirai tu, quando gli scorgerai ec. (i capelli) sopra delle bianche spalle darsi in preda alle lascive aurette?
328) Dizion. 4° Ed. .
LATTUGACCIA.
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pag.30



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Esempio: Fir. As. 272. E spesso spesso egli, ed io avevamo una medesima cena, ma breve; certe lattugacce tallite, che era come mangiare scope.
329) Dizion. 4° Ed. .
VERGHEGGIATO
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pag.240



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Esempio: Fir. dial. bell. donn. 404. Le palpebre quando son bianche, e vergheggiate con certe venuzze vermigliette, fanno grande aiuto alla universal bellezza dell'occhio.


2) id: 7b72a94e171442a2b52b5754c8fc6b85)
Esempio: Franc. Sacch. nov. 140. Andaronsene così vergheggiati, chi sciancato, e chi col viso enfiato, e chi col braccio guasto.
330) Dizion. 4° Ed. .
NANFA
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pag.316



1) id: be2b630fb8ab4b2b894e3783efe92360)
Esempio: Bocc. nov. 80. 10. Qual d'acqua di fior d'aranci, qual d'acqua di fior di gelsomino, e qual d'acqua nanfa.
331) Dizion. 4° Ed. .
RUZZANTE.
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pag.285



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Esempio: Carl. Fior. 146. Siete roppo ruzzante, e troppo beffardo.
332) Dizion. 4° Ed. .
DOTTOREVOLISSIMO
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pag.247



1) id: 8e47ae4c10e84131928ad98584535f0d)
Esempio: Carl. Fior. Colla solenne legalità della dottorevolissima persona vostra.
333) Dizion. 4° Ed. .
LEGALITÀ.
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pag.39



1) id: 0caaa0330c964758abff0ca547e4d130)
Esempio: Carl. Fior. Autenticando le lor parole colla solenne legalità.


2) id: 886cdef0c057478c82944279dada1ca1)
Esempio: Borgh. Col. mil. 423. Elle sono della medesima condizione, natura, e dirò così, legalità ec. che tutte l'altre.
334) Dizion. 4° Ed. .
CIRCOLATOIO.
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pag.670



1) id: 3eac8bcd1a394fe6a7e72f7998cca8c9)
Esempio: Ricett. Fior. L'oro si metta in circolatoio di vetro.
335) Dizion. 4° Ed. .
AMELLO.
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pag.150



1) id: 2dffb3a9144d44bc9f582afc84e3bb93)
Definiz: Erba, che fa il fior giallo, e rosseggiante. Lat. amellus. v. Diosc.


2) id: 2a3b72f922244489ae0ef9754842692e)
Esempio: Cr. 9. 99. 5. Mele darai loro ec. ovvero radici d'erba, che da' foresi si chiama amello.
336) Dizion. 4° Ed. .
RASO.
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pag.74



1) id: d9571535494c47c5814ff3d850bcda82)
Esempio: Fir. As. 50. Le cui cortine parte eran di broccato, e di velluto, alcune altre di teletta d'oro, e di finissimi rasi, e dommaschi.


2) id: 6fa55d96dd8f44cdb0a15ea26669a75d)
Definiz: §. Raso, per Rasura. Lat. rasura, deletio. Gr. συσμός.
337) Dizion. 4° Ed. .
RANNATACCIA.
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pag.63



1) id: ad142bcbddd747828557f36f8ce17179)
Esempio: Fir. rim. burl. 116. Che dirò io di quella allegra faccia, Che lustra come fa lo stagno vecchio Netto con uova peste, o rannataccia?
338) Dizion. 4° Ed. .
SCERPELLINO
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pag.375



1) id: b28e8eb9d13049488174ba261c4ba5db)
Esempio: Fir. As. 258. Perciocch'egli erano avvezzi a star tra 'l fummo, egli avevano quegli occhi scerpellini, sicchè e' vedevan poco, o niente di lume.
339) Dizion. 4° Ed. .
PASTORELLO
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pag.519



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Esempio: Fir. Rag. 132. Dove assai sovente certe pastorelle, che a i piccioli greggi cercano trar la sete, ragunandosi, porgono altrui grandissimo disio di fermarsi.