Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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280) Dizion. 4° Ed. .
RABBRENCIARE.
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pag.29



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Esempio: Cecch. Dot. 3. 3. Ma io seppi Da un murator, che e' vi condusse or l'anno Per rabbrenciarla, ch'ella può star poco A stracciarsi.
281) Dizion. 4° Ed. .
PARATINO
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pag.487



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Esempio: Cecch. Mogl. 1. 3. V. I' parerò così semplicemente. C. Sì un po' di paratino adatto adatto, quasi che un rassettar la casa.
282) Dizion. 4° Ed. .
CHIAROSO.
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pag.644



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Esempio: Cecch. Esalt. cr. 4. 7. E che vino ec. avea quelle sei belle cose in oso, Polposo, grazioso, rubinoso, Odoroso, chiaroso, e poi copioso, Ch'è l'importanza, e quel, che salda l'osso.
283) Dizion. 4° Ed. .
GALUPPO.
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pag.567



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Esempio: Cecch. Dot. 4. 5. Voi il vedrete Da lontano, ch'egli ha un feltro bianco, Un cappel tanto fatto, e un galuppo Colla valigia.


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Esempio: E Buon. Fier. 2. 4. 28. Che per galuppi anch'io gli ho, non romei.


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Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 6. Ve' ve' quanti galuppi, Quanta canaglia di scroccon ne scappa A furia di baston.
284) Dizion. 4° Ed. .
MOVITIVA
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pag.300



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Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. Ma deh per vostra Fe dite, l'altra volta quand'ell'erano Vere, che movitiva gli vedeste Voi fare in casa?
285) Dizion. 4° Ed. .
SEGGIOLONE.
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pag.456



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Esempio: Cecch. Dissim. 5. 5. Pigliate un seggiolone, e postavela su, e fattovi sopra un padiglione di panni, sicchè l'aria non l'offenda ec.
286) Dizion. 4° Ed. .
RIGNARE
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pag.165



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Esempio: Cecch. Stiav. 1. 4. Io ti ricordo, ch' e' non ci ha sì debole Cavallo, che alla biada almanco Un tratto non rigni.


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Esempio: Lor. Med. 10. 5. Perchè il can, che morder vuole, Rade volte abbaia, o rigna.
287) Dizion. 4° Ed. .
APPOLLAIARE
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pag.234



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Esempio: Cecch. Mogl. 5. 2. Ma che ucce' nuovi in su le ventitrè Veggh'io di quà? O par che gli abbian voglia Di appollaiarsi.


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Esempio: E Buon. Fier. 4. 2. 5. Se questa feccia di gente Quà pensasse appollaiare.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 18. Vè dove eran duo' polli di mercato Iti ad appollaiarsi.
288) Dizion. 4° Ed. .
AVELLANA
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pag.332



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Esempio: Cr. 5. 3. tit. Dell'avellane, cioè nocciuole.


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Esempio: E Cr. num. 2. L'avellane son calde, e poco secche, e son più fredde delle noci.


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Esempio: E Cr. cap. 54. 1. Fa i suo' frutti (il seccomoro) come piccole avellane, i quali seminati, nascono.
289) Dizion. 4° Ed. .
RIBALDONACCIO.
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pag.124



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Esempio: Cecch. Dot. 1. 2. Che quel ribaldonaccio del fratello Ha consumato tanto, che a fatica Ci fia da darle la dota per monaca.


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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. E poi vogliono esser tenuti gentiluomini, e aver la coda dietro; ribaldonaccio.
290) Dizion. 4° Ed. .
PESTILENZIALE
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pag.588



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Esempio: Cr. 1. 3. 3. Sana l'aere putrido, e pestilenziale.
291) Dizion. 4° Ed. .
INVETRIATO
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pag.905



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Esempio: Cecch. Spir. 5. 2. Però bisogna quì far cuore, e fronte Invetriata, e dar del buono, e fare Sì ch'io lo plachi.


2) id: debda817d1c34d23b1f932a39b6a9b32)
Esempio: Ar. Supp. 4. 5. Oh Dio, che audacia, Che viso invetriato!


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Esempio: Lasc. Streg. 4. 5. Ve' viso invetriato, s'ella non ha aria di strega.


4) id: a0566fe3433c428aa8bad4d76ec51e68)
Esempio: Serd. stor. 6. 221. Per difendersi da' venti, usano finestre molto ben serrate, e invetriate.
292) Dizion. 4° Ed. .
INVENDICATO
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pag.900



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Esempio: Cecch. Spir. 5. 5. Sicchè (non si potendo la mia ingiuria Ricompensar per modo alcuno) io voglio, Ch'ella non resti invendicata.


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Esempio: Tass. Ger. 6. 5. Non farà già, che senza oprar la spada Inglorioso, e invendicato io cada.
293) Dizion. 4° Ed. .
ZANA
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pag.352



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Esempio: Cecch. Corr. prol. Come son certi boriosi, che bramano Di mostrar quelle belle zane al popolo.


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Esempio: Cecch. Servig. Che voi mandiate un zana, e non andiate Aggirando.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 13. Zane, vasi, orciuo', fardelli.


4) id: cc4379c67ad14c6288cadd33b2355239)
Esempio: E Buon. Fier. 2. 3. 12. O belle zane D'aranci, e di cedrati, e di lumíe.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 6. Io mando un zana a 'nsegnarle la zecca.


6) id: bd55f218ad344df1ab7f4e77568eff8a)
Esempio: Malm. 3. 59. Una zana è il suo scudo, e nell'armata Conduce tutta Norcia, e la vallata.


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Esempio: Pataff. 6. Un cardelletto egli è, ch'appicca zane.
294) Dizion. 4° Ed. .
STINIERE
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pag.747



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Esempio: Cecch. Servig. 3. 3. Fu fatto una sera correr tutta Via Ghibellina, ed aveva la spada, Il giaco, la segreta, la rotella, I guanti, gli stinieri.


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Esempio: Segr. Fior. art. guerr. 2. 32. Aveano le gambe, e le braccia coperte dagli stinieri, e da' bracciali.


3) id: eaae6a96937541e2b139a3f82581c147)
Esempio: Car. lett. 1. 51. In dosso una corazza all'antica, sopra una veste rossa succinta, in piede un paio di stinieri d'argento.
295) Dizion. 4° Ed. .
PORCONE
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pag.662



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Esempio: Cecch. Dissim. 3. 5. O s'ella si mette in un munistero, quel porcone non mi verrà a dar noia attorno (quì detto ad uomo per ingiuria)
296) Dizion. 4° Ed. .
RUGIOLONE
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pag.282



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Esempio: Cecch. Donz. 4. 7.Ho visto tante maschere, appiccato Più di cinquanta salterelli, dato Più di dugento zimbellate, tocco Più d'altrettanti rugioloni.
297) Dizion. 4° Ed. .
SCIOPERATONE.
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pag.399



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Esempio: Cecch. Spir. 2. 1. Acciocchè ec. non uscisse fuori La voce d'una spiritata, e si Volgesse quà una schiera di certi Scioperatoni.
298) Dizion. 4° Ed. .
CALONACO.
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pag.513



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Esempio: Cecch. Corr. 2. 1. E fare A' vicini tali scherzi, è cosa, che Agli otto non parre' troppo calonaca (cioè lecita, permessa)
299) Dizion. 4° Ed. .
PARATO.
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pag.487



1) id: c83c9285001a4d3a8531bae90228f70b)
Esempio: Cecch. Mogl. 2. 1. E forse che Pandolfo nelle nozze della figliuola ec. non vorrà fare un parato, e una festa pomposa, e bella.


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Esempio: Salvin. disc. 2. 12. De i vostri ritratti vestì meglio, che di qualsivoglia parato, la nostra stanza.