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440) Dizion. 4° Ed. .
LASAGNOTTO.
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pag.22



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Esempio: Fir. Luc. 1. 3. Con un poco di vitella morbida per amor de' lasagnotti.
441) Dizion. 4° Ed. .
REPLICA.
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pag.107



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Esempio: Fir. disc. an. 19. Se pur talora cercano persuadergli la verità, e' cagliano alla prima replica.


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Esempio: EFir. disc. an. 82. Ed ella senza molta replica disse, che farebbe ciò, ch'essi volessero.


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Esempio: Cas. lett. 64. E con questo corriero si rimanda la minuta della replica dettata dal sig. Ambasciadore.
442) Dizion. 4° Ed. .
DEVOTISSIMO
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pag.85



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Esempio: Fir. disc. an. 25. Io devotissimo di quella, insieme cogli altri vassalli suoi fedelissimi la preghiamo.
443) Dizion. 4° Ed. .
REGALO.
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pag.92



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Esempio: Fir. disc. an. 43. Se nulla gli era rimasto, aveva a servire a' regali della corte.
444) Dizion. 4° Ed. .
INTESSUTO
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pag.886



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Esempio: Fir. disc. an. 86. Fruttificato hanno con larga copia le bene intessute fallacie (quì per metaf.)


2) id: bdfd93795a1448cc929759dd1ab34217)
Esempio: Vit. Pitt. 6. Portava nel mantello a lettere d'oro intessuto il suo nome.
445) Dizion. 4° Ed. .
PUTTA.
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pag.782



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Esempio: Fir. disc. an. 90. Si deliberò di allevare una di queste putte, che voi chiamate ghiandaie.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 2. 2. Qualcosa il muove a ciò putta scodata.


3) id: 3f5cb876f5e54f339464dc8e6976b614)
Esempio: E Buon. Fier. 4. 1. 1. Che fatto poi Putta scodata, o pur pipistrel vecchio, Mi s'arriccian le penne in ripensando A certe storie, a certi lavoríi.
446) Dizion. 4° Ed. .
AVIDITÀ, AVIDITADE, e AVIDITATE
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pag.339



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Esempio: Fir. disc. an. 11. Per seminare tanto scandolo, che ne nascesse avidità della rovina l'un dell'altro.
447) Dizion. 4° Ed. .
OCCORRENZA
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pag.384



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Esempio: Fir. disc. an. Conciofossecosachè per alcune sue occorrenze gli bisognasse quella notte albergar fuor di Prato.


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Esempio: Red. lett. 2. 16. In qualsisia occorrenza, che crederà trovarmi abile a servirlo, mi ha sempre da spendere con ogni confidenza maggiore.


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Esempio: E Red. lett. 61. Le esibisco all'incontro in ogni altra sua occorrenza la mia servitù.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 6. 39. Ed avviso gli dia d'ogni occorrenza.
448) Dizion. 4° Ed. .
BOSCAIUOLO
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pag.454



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Esempio: Fir. disc. an. 14. Tagliava sopra 'l monte di Chiavello un boscaiuolo certe legne per ardere.
449) Dizion. 4° Ed. .
ALTERATO.
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pag.136



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Esempio: Fir. disc. an. 13. Disse al cugino: non t'accorgi tu, come il nostro Re sta alterato?


2) id: 93e4095877b147f6b21f653e37602b5f)
Esempio: E Fir. disc. an. 85. Il miglior consiglio, che egli mi paia poter pigliare in questa cosa, è non mostrare a sua Maestà sembiante d'alterato.


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Esempio: Malm. 8. 11. Nè per questo alterato egli ne resta.
450) Dizion. 4° Ed. .
CAPRONE.
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pag.559



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Esempio: Fir. disc. an. 35. Si riscontrò in due caproni salvatichi, i quali aspramente combattevano l'un coll'altro.
451) Dizion. 4° Ed. .
ORIGLIARE
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pag.427



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Esempio: Fir. Trin. 5. 4. Chi è quella, che sta a origliare? ell'è la fornaia.


2) id: 5edbe6942f154291bf70854c369f0581)
Esempio: E Tac. Dav. ann. 2. 33. Risolvette, quando mangiano, e come non uditi tra loro si discredono, origliarli.
452) Dizion. 4° Ed. .
CARTOLAIO.
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pag.580



1) id: 6ab64dc0bde64367ae65645ddfc29adc)
Esempio: Fir. nov. 2. 211. Lo menò in bottega d'un cartolaio chiamato Iacopo di Giunta.
453) Dizion. 4° Ed. .
IMPICCATELLO
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pag.745



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Esempio: Fir. Luc. 4. 5. Il malan, che Dio ti dia, e la mala pasqua, impiccatello.


2) id: 818c1194dc944594a3cc309cb1b567a4)
Esempio: Lasc. Streg. 4. 2. Forcuzza, impiccatello?


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Esempio: E Sibill. 1. 3. Tristerello, ghiotterello, impiccatello, le forche t'aspettano a gloria.
454) Dizion. 4° Ed. .
SGUARDOLINO.
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pag.521



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Esempio: Fir. Luc. 3. 4. Non hanno mai altro da loro, che ec. uno sguardolino attraverso.
455) Dizion. 4° Ed. .
CIPOLLATA.
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pag.670



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Esempio: Fir. Trin. 2. 3. E chi ha detto questa bella cipollata alla tua padrona?
456) Dizion. 4° Ed. .
REQUISIZIONE.
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pag.110



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Esempio: Fir. lett. donn. Prat. 330. Un mio dialoghetto, che a' giorni passati io composi a requisizione d'una cosa a me carissima.
457) Dizion. 4° Ed. .
GRATTATICCIO
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pag.664



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Esempio: Fir. nov. 5. 240. Sapeva, che egli non era uomo, che temesse grattaticci.


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Esempio: Malm. 6. 101. E perchè tu non temi grattaticcio, Mentre stima non fai delle bravate, Quest'altra volta le saran pecciate.
458) Dizion. 4° Ed. .
AGIAMENTO.
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pag.94



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Esempio: Fir. nov. 7. 268. Chiamata la Sabatina, la menò di quella camera nell'agiamento.
459) Dizion. 4° Ed. .
UMBÈ.
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pag.303



1) id: 4bc96525d32d437fa5554476a09e1f2c)
Esempio: Fir. Trin. 2. 2. Umbè, volevalo forse tor per me; Che ne vuo' tu sapere?


2) id: cb79c4c237c24993b3fbfb72a889fc06)
Esempio: Lasc. Pinz. 2. 2. Umbè, che Dio ce ne porti.


3) id: b0721b75556547d89d2b225ee61a29d1)
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Umbè, che c'è di mal? di' via.


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Esempio: E Spin. 5. 2. Umbè, che so io?


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Esempio: E Lasc. Pinz. 2. 3. Umbè, Giannino, che è della Fiammetta ec.