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4° Edizione
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360) Dizion. 4° Ed. .
A BIOSCIO.
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pag.17



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Definiz: A biotto, A traverso, quasi Obliquamente, Biecamente.


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Esempio: Alleg. 268. E chi potrebbe raccontare adesso, Per la caduta repentina il croscio Delle risa comuni a un dipresso? Vincenzio si gettò per quelle a bioscio.


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Definiz: §. Diciamo Andar le cose a bioscio, che vale Alla peggio. Lat. in peius ruere, pessum ire.
361) Dizion. 4° Ed. .
A BIOTTO.
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pag.17



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Definiz: Mezzo a giacere.


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Definiz: Oggi più comunemente A bioscio.


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Esempio: Pataff. A biotto sulla paglia e balenóe.
362) Dizion. 4° Ed. .
A BISDOSSO.
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pag.17



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Esempio: Red. Ditir. E sul destrier del vecchierel Sileno Cavalcando a ritroso, ed a bisdosso.


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Definiz: Avverbialm. posto, vale lo stesso, che A cavallo nudo. Lat. nudo equo.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 28. 24. Prese Agramante un certo ragazzone, Che sopra un gran caval viene a bisdosso.
363) Dizion. 4° Ed. .
A BIZZEFFE.
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pag.19



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Esempio: Pulc. Frot. Fior di pietra a bizzeffe.


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Esempio: Malm. 2. 3. E dove ei dava a' poveri a bizzeffe ec. Facea lor dar il pan colla balestra.


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Esempio: Buon. Fier. 4. 3. 9. Quel quinto è stato al certo Inventor di tal beffe, Ch'usa farne a bizzeffe.
364) Dizion. 4° Ed. .
A BOCCA.
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pag.19



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Esempio: Cas. lett. Che io possa fare questo officio a bocca in Italia, ec.


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Esempio: Alleg. 309. Per non averlo a replicare a bocca.


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Definiz: §. Per distinzione di A penna, cioè in iscritto. Lat. voce.


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Esempio: G. V. 12. 16. 12. Feciono richiedere a bocca tutta buona gente.


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Esempio: Alleg. 168. Dite a bocca alle Muse dunque da mia parte, ec.
365) Dizion. 4° Ed. .
A BRACCIA.
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pag.19



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Esempio: G. V. 7. 27. 8. Allora cominciarono a gridare, a prendergli a braccia.


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Definiz: §. A braccia, Dire a braccia, Predicare a braccia, vale Senza preparamento, e senza imparar a mente. Lat. extempore, Gr. αὐτοσχεδίως.


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Esempio: Nov. ant. 57. 5. Le dame scesero delle logge, e portarlone a braccia molto soavemente.
366) Dizion. 4° Ed. .
A BRANCHI.
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pag.20



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Definiz: Posto avverbialm. vale, A schiera, A molti per volta, In quantità. Lat. gregatim. Gr. ἀγεληδόν.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 31. Che ella avea messosi in casa gli adulteri a branchi.
367) Dizion. 4° Ed. .
A BRIGA.
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pag.20



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Esempio: Malm. 10. 36. Ch'e' non l'ha a briga tocche, che l'ha scosse.
368) Dizion. 4° Ed. .
A BRUNO.
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pag.20



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Esempio: Petr. canz. 5. 7. Tutte vestite a brun le donne Perse.
369) Dizion. 4° Ed. .
A BULINO.
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pag.20



2) id: 32c5c28f52e341ab8a027ea3ebde4914)
Esempio: Sagg. nat. esp. 169. Com'un cristallo intagliato a bulino.
370) Dizion. 4° Ed. .
A BUONO.
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pag.20



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Definiz: Andare a buono. Si dice degli uccelli di caccia quando vanno a dirittura a investir l'animale. Al contrario si dice Villeggiare quando vanno a spasso per l'aria girando, quasi veleggiare.
371) Dizion. 4° Ed. .
A BUON'ORA.
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pag.20



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Esempio: Bocc. nov. 78. 7. Io ho altresì a parlar seco d'un mio fatto, sì che egli mi vi conviene pur essere a buon'ora.


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Esempio: E Bocc. nov. 7. 8. Pensò di poter essere movendosi la mattina a buon'ora.


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Esempio: Alleg. 131. Perchè, sì come al cortigian perfetto, Bisogna esser in piè sempre a buon'ora.
372) Dizion. 4° Ed. .
A BUON'OTTA.
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pag.20



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Definiz: A buon'ora.


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Esempio: Fir. Trin. E tornate l'hanno in terreno a buon'otta.


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Esempio: Bocc. nov. 85. 11. A buon'otta l'avrebber saputo far questi giovani di tromba marina.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 8. Era meglio per me, che me lo negasse a buon'otta


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Esempio: Pass. 16. Or v'avvedete a buon'otta, amatori delle cose vane, e non perdete più tempo.
373) Dizion. 4° Ed. .
A BUSSA.
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pag.21



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Definiz: Posto avverbialm. A busso.


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Esempio: Ambr. Cof. 3. 4. Avrem danari a bussa.
374) Dizion. 4° Ed. .
A BUSSO.
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pag.21



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Esempio: Pataff. A cafisso, e a busso, e a fusóne.


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Definiz: Posto avverbialm. vale A cafisso, Abbondantemente. Lat. affluenter. Gr. χύδην.
375) Dizion. 4° Ed. .
A CAFISSO.
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pag.21



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Esempio: Pataff. A cafisso, e a busso, e a fusóne.


3) id: c08f9848c55748109cf3970d21f9a537)
Definiz: Posto avverbialm. A fusóne, In chiocca. Lat. affluenter. Gr. χύδην.
376) Dizion. 4° Ed. .
A CAGIONE.
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pag.21



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Esempio: E Albert. 2. 10. Che noi ec. oneste cose a cagione degli amici facciamo.


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Esempio: Albert. 6. Dio non si puote meglio conoscere, che per rompere di pane a cagione di far limosina.


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Esempio: Cr. 3. 23. 1. La veccia doppiamente usiamo, ovvero per seme da cogliere, ovvero a cagione di segarla per nutricamento degli animali.
377) Dizion. 4° Ed. .
A CALCA.
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pag.21



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Esempio: M. V. 3. 76. Il popolo mobolato per paura della carestía passata ec. si fornì a calca (così ne' buoni T. a penna)


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Esempio: Salust. Iug. R. Tutti, armati, e disarmati a calca si tragittavano.
378) Dizion. 4° Ed. .
A CAMBIO.
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pag.21



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Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 26. Chi darà a cambio, o fiderà i suoi danari a uno, che sia usato a fallire?


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Esempio: Dav. Camb. 99. Bisogna aver gli occhi d'Argo in avvertire a chi tu dai a cambio, a chi tu rimetti, a chi rifida colui, che ti ritorna il tuo.


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Definiz: §. Dare a cambio, Pigliare, o simili a cambio, vale anche Dare, Pigliare ec. in presto danari con interesse. Lat. foenerari. Gr. δανείζειν.


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Esempio: Dav. Camb. 96. Dannosi i danari a cambio non per bisogno d'avergli altrove, ma per riavergli con utile; e pigliansi non per trarre i danari suoi d'alcun luogo, ma per servirsi di quei d'altri alcun tempo per interesse.
379) Dizion. 4° Ed. .
A CAMPO.
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pag.21



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Esempio: E G. V. 6. 6. 2. Tornando, si puosono a campo a Siena.


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Esempio: G. V. 1. 36. 1. Cesare si pose a campo in sul monte, che soprastava la città.


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Esempio: E G. V. 8. 20. 4. Non avea podere di uscire a campo contro al Re di Francia.