Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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200) Dizion. 4° Ed. .
LUCIGNOLATO
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pag.93



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Lucignolati, e unti di pescina.


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Esempio: Car. lett. 2. 234. Giove si fa capillato, e barbato, ma con barba, e capelli raccolti, e lucignolati.
201) Dizion. 4° Ed. .
ADATTANZA.
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pag.53



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Esempio: Rim. ant. R. Per giusta, e convenevole adattanza.
202) Dizion. 4° Ed. .
BOIA
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pag.446



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Esempio: Bern. rim. Scorgi, boia, i costumi tuoi ruffiani.


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Esempio: E Ber. Orl. 1. 4. 57. E strigne i denti, e fra color si caccia Per gastigar quel boia dell'Alfrera.
203) Dizion. 4° Ed. .
A DIGIUNO.
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pag.61



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Esempio: Bern. rim. Una mattina a buonora a digiuno.


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Esempio: Cr. 4. 36. 1. Ma per consuetudine, i Bolognesi a stomaco digiuno gli assaggiano.
204) Dizion. 4° Ed. .
ADOPERATO.
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pag.65



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Esempio: Bern. rim. 96. Egli ha una berretta adoperata.
205) Dizion. 4° Ed. .
ACCOCCOLARE.
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pag.31



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Al tuo riscontro non s'accoccolò.


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Esempio: Ant. Al. rim. Dirai a lui: Se tu vi t'accoccoli, Come a fattor che raccolga de' bioccoli, Daratti sotto ove manca la pelle.
206) Dizion. 4° Ed. .
SBIADATO
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pag.339



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Esempio: Bern. rim. 1. 109. Una mula sbiadata damaschina.
207) Dizion. 4° Ed. .
FURO
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pag.552



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Traditor, ladro, furo, e malandrino.


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Esempio: Com. Inf. 25. Furo è quello, che di notte toglie, e di dì si guarda.


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Esempio: Amm. ant. 5. 2. 8. Il furo delle cose molto serrate si sollicita.


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Esempio: E Amm. Ant. 5. 2. 9. Come la preda chiama, e invita il furo.
208) Dizion. 4° Ed. .
INGRUGNATO
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pag.840



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Allo ingrugnato becco d'amor pien.
209) Dizion. 4° Ed. .
GABBARE.
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pag.558



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Esempio: Dant. rim. 3. Coll'altre donne mia vista gabbate.


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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 53. Non gabbareste la vista, e 'l colore, Ch'io cangio allor, quando vi son presente.


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Esempio: G. V. 8. 57. 4. La Contessa, come savia, si gabbò delle parole.


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Esempio: Bern. Orl. 2. 1. 29. Che una Regina in forma di serpente Gabbò, di lei faccendosi marito.


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Esempio: Bocc. nov. 19. 4. E gabbando, il domandò, se lo 'mperadore gli avea questo privilegio, più che a tutti gli altri uomini, conceduto.
210) Dizion. 4° Ed. .
DISASPRIRE
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pag.155



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Esempio: Varch. rim. past. Intenerisco, e me stesso disaspro.
211) Dizion. 4° Ed. .
DALLE DALLE
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pag.5



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Esempio: Bern. rim. 36. Tutta mattina dalle dalle dalle.
212) Dizion. 4° Ed. .
FARFALLA
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pag.404



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Però colle farfalle usa dolcezza.


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Esempio: Salv. Granch. 1. 2. Io ne potrei bello E essere tenuta una farfalla.
213) Dizion. 4° Ed. .
FARNETICARE
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pag.404



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Farnetica ciascun, quanto più puote.
214) Dizion. 4° Ed. .
OLTRAPAGATO.
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pag.394



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Esempio: Dant. rim. 27. Parmi esser di mercede oltrapagato.
215) Dizion. 4° Ed. .
RAGAZZINO.
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pag.43



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Esempio: Bern. rim. 1. 33. Attenetevi al vostro ragazzino.
216) Dizion. 4° Ed. .
RAPERONZO, e RAPERONZOLO.
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pag.65



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Esempio: Franc. Sacch. rim. Venite quà, correte, Raperonzoli cogliete.


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Esempio: Burch. 2. 2. Che poi vi pagherem di raperonzoli.
217) Dizion. 4° Ed. .
RICAMATO.
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pag.129



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Esempio: Bellinc. rim. Ricamata di stelle avea la gonna.


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Esempio: Red. Oss. an. 4. Tutto internamente di piccoli rialti, e rabeschi alla rinfusa ricamato.
218) Dizion. 4° Ed. .
AUGURE
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pag.338



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Esempio: Franc. Sacch. rim. D'indocini, di auguri, e negromanti.


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Esempio: E Franc. Sacch. rim. appresso: Auguri ci ha, e non son gente poca.
219) Dizion. 4° Ed. .
ABBENCHÈ.
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pag.9



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Esempio: Guitt. Rim. Abbenchè strettamente le dispiaccia (oggi: Benchè)