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4° Edizione
Diz Giu. totali
64275 1565 65840 forme
44185 933 45118 occorrenze
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280) Dizion. 4° Ed. .
POZZA
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pag.686



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Esempio: Lor. Med. Nenc. 19. Nenciozza mia, i' me ne voglio andare, Or che le pecorelle voglion bere, A quella pozza, ch'i' ti vo' aspettare.
281) Dizion. 4° Ed. .
FAVAGELLO
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pag.416



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Esempio: Lor. Med. canz. 31. La virtù del favagello, S'il dicessi a chi non sallo, Non è gnuna in questo ballo, Che non volesse sapello.
282) Dizion. 4° Ed. .
SCONCIO.
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pag.409



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Esempio: Lor. Med. canz. 6. 2. Quando agli uomin vi mostrate, Fate d'esser sempre acconce, Benchè certe son più grate, Quando altri le vede sconce.


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Esempio: G. V. 12. 8. 19. All'uscita di Giugno fece fare una sconcia giustizia.


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Esempio: Dant. Inf. 19. Quivi soavemente spose il carco Soave per lo scoglio sconcio, ed erto.


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Esempio: E Bocc. g. 6. f. 4. Non per dovere nelle opere mai alcuna cosa sconcia seguire.


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Esempio: Bocc. nov. 50. 4. Se ne cominciò forte a turbare, e ad averne col marito di sconce parole.
283) Dizion. 4° Ed. .
ESAMINARE.
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pag.302



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Esempio: E Bocc. nov. 31. 21. Esamina la lor virtù, i lor costumi, e le lor maniere, e d'altra parte quelle di Guiscardo ragguarda.


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Esempio: G. V. 11. 3. 10. Perocchè in quello, che Dio esamina, si loda la virtude della pazienza in noi.
284) Dizion. 4° Ed. .
PRETESTO.
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pag.715



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Esempio: Lor. Med. rim. 31. Sotto fals'ombra, e sotto rio pretesto Persuadendo a te, che gentilezza, Che vien dal cuore ha causato questo.
285) Dizion. 4° Ed. .
SIGNORESSA
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pag.529



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Esempio: Esp. Salm. Il lor bisogno aspettano dal lor signore, dalle loro signoresse, e da simili.
286) Dizion. 4° Ed. .
INRICCHITO, e IRRICCHITO
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pag.856



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Definiz: Add. da' lor verbi, Arricchito. Lat. ditare.
287) Dizion. 4° Ed. .
A TUTTO POTERE
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pag.326



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Esempio: Dittam. Fuggon commerzio a tutto lor potere.
288) Dizion. 4° Ed. .
FIGLIUOLANZA, e FIGLIOLANZA
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pag.455



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Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 1. Figliuolanze, ricchezze, Danni, disgrazie, e mali, Indovinate lor da' lor costumi.
289) Dizion. 4° Ed. .
IMPASSIBILITÀ, IMPASSIBILITADE, e IMPASSIBILITATE
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pag.736



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo stesso è impassibilità, e immortalità.
290) Dizion. 4° Ed. .
REPETIZIONE.
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pag.107



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Repetizione è confermamento del precedente capitolo.
291) Dizion. 4° Ed. .
SGOMENTATO
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pag.516



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Andava tutto sgomentato errando, e vagando.
292) Dizion. 4° Ed. .
PROSUNZIONE.
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pag.753



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. L'ardimento, e prosunzione mostra d'essere amistà.
293) Dizion. 4° Ed. .
COLLOCUZIONE
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pag.700



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Esempio: E med. cuor. In lezioni, meditazioni, collocuzioni con Dio.
294) Dizion. 4° Ed. .
MENTALMENTE
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pag.209



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Esempio: Med. Arb. cr. Guata, e contempla mentalmente con saviezza.
295) Dizion. 4° Ed. .
LEONINO, e LIONINO.
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pag.50



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Esempio: Med. arb. cr. La crudezza leonina della Giudaica ferocitade.


2) id: df126d0356ec416bbdcb9e4e8e971a6b)
Esempio: Dant. Inf. 27. L'opere mie Non furon leonine, ma di volpe.


3) id: 26bcdb01ccf5432995198151654f56d7)
Esempio: Franc. Sacch. rim. 48. Se quella leonina, ov'io son nato, Tenesse dritto il giusto gonfalone (quì in forza di sust. e figuratam. intende della città di Firenze)
296) Dizion. 4° Ed. .
SCANDALO, e SCANDOLO
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pag.358



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Esempio: E Med. cuor. A niuno volli mai fare scandalo.


2) id: 1552475b50fa4c91947c071834a6a5e7)
Esempio: Fir. As. 238. Ingannando quelli buoni omiciatti, e semplici donnicciuole, danno lor fralle mani, in iscandolo, e disonor grande de' veri religiosi, e della nostra religione.


3) id: 8afbe243de1d4cd48e31347a609524c9)
Esempio: G. V. 7. 10. 4. Onde nacque poi grande scandalo tra loro.
297) Dizion. 4° Ed. .
UOMICIATTO
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pag.329



1) id: e27b5a49e40945fcbe1e45752fb5b084)
Esempio: Lor. Med. Arid. prol. Egli è un certo uomiciatto, che non è nessun di voi, che veggendolo non l'avesse a noia.
298) Dizion. 4° Ed. .
NASO
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pag.320



1) id: de281b1d519144e7aa4a6e24c0bd6c7a)
Esempio: Lor. Med. Beon. 1. L'altro, che drieto con dolce riso, Con quel naso appuntato, lungo, e strano, Ha fatto anche del ber suo paradiso.


2) id: 5ee3cb4499134c8ab69f9ccb37cd1067)
Esempio: Morg. 20. 68. Rinaldo tutto pareva turbato, Che non son usi esser lor tocco il naso.


3) id: 5590d28197b1431aaa112ce6fa580bb8)
Esempio: Cavalc. Med. cuor. I quali il diavolo mena per lo naso di vizio in vizio, e di male in peggio.


4) id: 45a092b838ee4b9e84e8ba9ed09295f8)
Esempio: Cecch. Donz. 4. 8. E vederlo restar con tanto di Naso.


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Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 17. E poi l'afferri colla mia 'mbasciata, Ch'è per darli nel naso.


6) id: ab1b0d9e772d4a72b4183c622826db75)
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 4. Messere i' vo', che in queste nozze D'Erasto noi facciamo il naso rosso.


7) id: a324e86362db476088960053f1252e89)
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 6. Che luschi in dar di vista a' proprj affari N'andar presi pel naso dagli attori.


8) id: a791614788d04d46a305c73046f0ccd2)
Esempio: G. V. 7. 60. 4. Ma non si ricordò il Re Carlo del proverbio antico del comune popolo, che dice: se t'è detto: tu hai meno il naso, ponviti la mano (e val, che Non è da farsi beffe degli avvertimenti anco nelle cose piccole, o inverisimili)
299) Dizion. 4° Ed. .
INCALCARE
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pag.765



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Esempio: Lor. Med. canz. 107. Questo boccon mi pare aspro, ed acerbo, E quanto più nella bocca mel serbo, Tanto più pigne, e 'ncalcami la ciccia.