Lessicografia della Crusca in rete

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300) Dizion. 4° Ed. .
INCESO
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pag.775



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Esempio: Lor. Med. canz. 128. Quando a lui presente fia, Dì, ch'io son per modo inceso, E d'amor cotanto offeso, Che sol muoio per suo amore.
301) Dizion. 4° Ed. .
ROBICCIA
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pag.256



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Esempio: Lor. Med. canz. 106. 5. La mia borsa più danar non cola, Come solea, e pur la la stropiccia, Truovala vizza, e con poca robiccia.
302) Dizion. 4° Ed. .
CANOCCHIO.
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pag.536



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Esempio: Lor. Med. canz. La mia vecchia ha a fare il pane, Manderammi pe' canocchi, Fa che tenga aperti gli occhi, Ch'io verrò là nella vigna.
303) Dizion. 4° Ed. .
PUPILLETTA.
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pag.777



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Esempio: Rim. ant. Guitt. R. Quelle lor pupillette nere ardenti.
304) Dizion. 4° Ed. .
GIUOCO.
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pag.626



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Esempio: E Dan. Par. 31. Vidi quivi a' lor giuochi, ed a' lor canti Ridere una bellezza.


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Esempio: Petr. canz. 22. 2. Non è giuoco uno scoglio in mezzo l'onde.


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Esempio: Franc. Sacch. rim. 52. Poi a Pistoia un barbier più fino Rifece il giuoco.


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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 50. Così degg'io tener la morte a giuoco, Da che mi vien da così alto loco.


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Esempio: Morg. 19. 85. Da ora innanzi tra noi sia divisa La compagnía, se tu non muti giuoco.


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Esempio: Bocc. nov. 78. 4. Nascoso si stette a vedere quello, a che 'l giuoco dovesse riuscire.


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Esempio: Malm. 3. 13. Gloria cerca Lion più che moneta, Perocch'ei bada al giuoco, e fa progresso.
305) Dizion. 4° Ed. .
BRAVATA
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pag.465



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Esempio: Buon. Fier. 4. 2. 7. Ed alle lor bravate, e lor minacce Anch'io mi resi comprator forzato.
306) Dizion. 4° Ed. .
SOMELLA.
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pag.581



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Esempio: Lor. Med. Nenc. 20. Nenciozza mia, ch'i' vo sabato andare Sino a Fiorenza a vender due somelle Di schegge, che mi posi ieri a tagliare.
307) Dizion. 4° Ed. .
SCIAGURATAGGINE, e SCIAURATAGGINE
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pag.389



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Esempio: Lor. Med. Arid. 5. 6. Non ha altra paura, se non che la sciaurataggine di suo padre non voglia, che la tolga.
308) Dizion. 4° Ed. .
PLUMBEO.
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pag.642



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Esempio: Lor. Med. com. 148. Gli strali, li quali innamorano, che si dicono essere aurei, e non quelli plumbei, i quali sogliono cacciare Amore.
309) Dizion. 4° Ed. .
TUGURIO, e TIGURIO.
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pag.170



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Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 12. Ovvero a' lor tugurj, alle lor grotte Non manomesse, e illese le rimorchiano.


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Esempio: E Buon. Fier. 5. 1. 8. La frequenza, e l'uso De' lor tugurj.


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Esempio: Fir. As. 3. Essendo contento di così piccolo tugurio.
310) Dizion. 4° Ed. .
POLTRACCHINO
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pag.652



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Esempio: Lor. Med. canz. 30. 4. Diguazzarsi, donne, un poco, Dorme meglio il bambolino, Perchè piace questo giuoco, Come nasce il poltracchino (quì per similit. e in ischerzo)
311) Dizion. 4° Ed. .
GUATTERO
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pag.695



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Esempio: But. Inf. 21. 1. Non altrimenti i cuochi a' lor vassalli, cioè a' lor servi, e guatteri.


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Esempio: E Tac. Dav. stor. 3. 310. Entraronvi a furia quarantamila armati, e di bagaglioni, e guatteri più numero, e più crudi, e più disonesti.
312) Dizion. 4° Ed. .
LE
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pag.36



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Esempio: Dant. Par. 2. Le distinzion, che dentro di se hanno, Dispongono a' lor fini, e lor semenze.


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Esempio: E Dan. Par. 4. Queste son le quistion, che nel tuo velle Pontano igualemente.
313) Dizion. 4° Ed. .
MAGREZZA
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pag.123



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Esempio: Dant. Purg. 23. Per la cagione ancor non manifesta Di lor magrezza, e di lor trista squama.
314) Dizion. 4° Ed. .
VANTAGGIO
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pag.195



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Esempio: Dant. Inf. 16. Qual soleano i campion far nudi, e unti Avvisando lor presa, e lor vantaggio.


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Esempio: Malm. 4. 13. Dipinge, nè può farsi da vantaggio Generalmente in qualsivoglia cosa.


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Esempio: Com. Purg. 21. Tutti quelli, che erano valorosi in iscienza, in virtudi, o in arte, o in arme, da quelli signori eran tratti a Roma, e con molti onori, e vantaggi ricevuti.


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Esempio: Boez. Varch. 3. pros. 10. Non altramente, che sogliono i geometri, i quali poscia che hanno dimostrato le loro proposte, ne inferiscono alcune cose, che essi chiamano porismati, e noi potremmo per ventura dir vantaggi.
315) Dizion. 4° Ed. .
FLETO
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pag.478



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Esempio: Dant. Par. 27. Sparser lor sangue, dopo molto fleto.


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Esempio: Fr. Iac. T. 4. 8. 4. E la 've son strida, e fleto Ten'andrai sempre ad istare.
316) Dizion. 4° Ed. .
CENARE.
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pag.615



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Esempio: Bocc. Introd. 27. Nell'altro mondo cenarono colli lor parenti.


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Esempio: E Bocc. g. 7. f. 3. Senza alcuna mosca riposatamente, e con letizia cenarono.


3) id: e51dd8d0fc1a4791b3841bfac966f01d)
Esempio: E Bocc. nov. 61. 4. E Gianni alcuna volta vi veniva a cenare, e ad albergo.
317) Dizion. 4° Ed. .
INSTRUITO, e ISTRUITO
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pag.868



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Definiz: Add. da' lor verbi. Lat. instructus. Gr. παιδευθείς.
318) Dizion. 4° Ed. .
RAVVIARE.
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pag.79



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Esempio: Amet. 100. E verso i lor ricetti ravviarsi.
319) Dizion. 4° Ed. .
IMPAURITO, e IMPAURATO
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pag.737



1) id: 0e243b06e1c445d79b410b94c763f2fe)
Definiz: Add. da' lor verbi. Lat. perterrefactus. Gr. ἐκπεπληγμένος .


2) id: a75c2f357845404191fdc693cc753d27)
Esempio: G. V. 9. 45. 4. Lasciandosi l'oste de' Fiorentini addietro nell'Ancisa, come assediati, e molto impauriti, e peggio ordinati.