Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
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160) Dizion. 4° Ed. .
TRIOCCO.
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pag.158



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Esempio: Menz. sat. 1. O Grecia illustre, in tal triocco, e ballo Saltella chi per far d'un giulio acquisto Peggio è d'un Sporo, o pur d'un Frigio Gallo.


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Esempio: E Menz. sat. 11. Che s'egli avea a finir tutto il triocco, Per Dio, ch'e' v'era ancor sino a compieta.
161) Dizion. 4° Ed. .
SUGATTO
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pag.806



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Esempio: Menz. sat. 4. O Pasqui, le tue funi, e i tuoi sugatti Fan miracol per Dio, se fan legare Questi bistorti, ed a sghimbescio fatti.
162) Dizion. 4° Ed. .
MONILE
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pag.277



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Esempio: Menz. rim. 1. 198. Dolce allor che compose Di bei ligustri, e fiori Monile al sen di latte.
163) Dizion. 4° Ed. .
SCARSAMENTE
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pag.368



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Esempio: Menz. rim. 1. 180. E se diran, che scarsamebnte adempio Ciò, che nel cuor disegno, Colpa fia dell'ingegno.
164) Dizion. 4° Ed. .
PEGGIO
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pag.534



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Esempio: Ar. sat. 1. Che, tuttochè stia mal, merta star peggio.


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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Io son pur una delle peggio maritate femmine, che sia al mondo.
165) Dizion. 4° Ed. .
BUFFONCELLO
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pag.480



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Esempio: Ar. Sat. 1. Vorrà la nana, un buffoncello, un pazzo.
166) Dizion. 4° Ed. .
CARNAME.
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pag.570



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Esempio: Menz. Sat. 9. Che se pover morío, che a far lumiera Di quel suo corpo al livido carname Non fu chi desse un moccolin di cera.
167) Dizion. 4° Ed. .
BAIARE
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pag.369



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Esempio: Ar. Sat. 3. E chi baiar vuol, bai.
168) Dizion. 4° Ed. .
CAMERIERE.
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pag.520



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Esempio: Ar. Sat. 3. Camerier, scalco, e segretario trova.
169) Dizion. 4° Ed. .
TESTURA.
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pag.74



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Esempio: Menz. sat. 4. Quindi è, che il volgo chiama rozza, e oscura Ogni più saggia, e gloriosa penna, Le frasi, i versi, i ritmi, e la testura.
170) Dizion. 4° Ed. .
TORCETTO
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pag.100



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Esempio: Menz. sat. 10. Questa il tortore, ed il tormento è questo, Che fia, che lo spaventi, e più l'accori Del torcetto, e del palco atro, e funesto.
171) Dizion. 4° Ed. .
ADIUTRICE.
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pag.63



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Esempio: Ar. Sat. 1. C'è mano adiutrice, Che sovviene alle pover bisognose.
172) Dizion. 4° Ed. .
INTAVOLARE
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pag.873



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Esempio: Menz. sat. 6. Che importa poi, che il Salta non le intavoli Nell'infame suo ruolo, e che perdoni Al sangue illustre, allo splendor degli avoli (quì per similit.)
173) Dizion. 4° Ed. .
SFOGNARE.
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pag.506



1) id: 9f43e32850604ee8ba32bee0ce033b52)
Esempio: Menz. sat. 2. Il figliuol della Togna, e della Geva, Che i cavolfiori concimò a Varlungo, Lo mostra il primo, che sfognasse d'Eva (quì figuratam. e vale: nascesse)
174) Dizion. 4° Ed. .
LANUTO
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pag.17



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Esempio: Menz. rim. 1. 222. E 'l pastor semplice, e muto Più non guida il suo lanuto Gregge al fonte cristallino.
175) Dizion. 4° Ed. .
MEMORANDO
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pag.201



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Esempio: Menz. rim. 1. 183. E fia, ch'oltre ogni rischio, ogni contrasto Vi porti, e 'l varco n'apra al memorando Acquisto.
176) Dizion. 4° Ed. .
PICCIONE.
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pag.609



1) id: c0b1ebd56fce43a3b19b54a8e3409447)
Esempio: Ar. Sat. 3. Mangian grossi piccioni, e cappon grassi.
177) Dizion. 4° Ed. .
CUCUZZA
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pag.877



1) id: 8fd54cfaa07f454cac123706eb2b5ced)
Esempio: Ar. Sat. 4. Non avendo più pel d'una cucuzza.


2) id: 0c0da1db05cf444d8e98e4a3de0a555d)
Esempio: Buon. Fier. 4. 1. 12. E la cucuzza non sarè sicura.
178) Dizion. 4° Ed. .
RUBBIO
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pag.278



1) id: 23e74a27f5c84bbebacb8428b67738be)
Esempio: Menz. sat. 10. E per quant'anni egli ravvolga al subbio, Mai non sia, che si muti, e nuova massa Ben fia, che aggiunga al scellerato rubbio (quì per metaf.)
179) Dizion. 4° Ed. .
SECCHIO.
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pag.447



1) id: a7f2acceb39e40229027a8ddb073589c)
Esempio: Menz. rim. 1. 290. Men vago allor, che dentro al secchio inonda, È il puro latte, onde la neve è vinta.


2) id: 0344fb747b6543239a4372e2864d7cb6)
Esempio: E Menz. rim. 603. Batti quel secchio; ecco che in gruppo or sono (parla dell'api)