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4° Edizione
Diz Giu. totali
39620 841 40461 forme
34757 662 35419 occorrenze
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240) Dizion. 4° Ed. .
SCUSAZIONE.
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pag.439



1) id: ae6176f9d2eb4564ab79f6ba2e83f488)
Esempio: Serm. S. Ag. D. Sanza dilungamento di tempo, e sanza alcuna scusazione.
241) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
242) Dizion. 4° Ed. .
D
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pag.2



2) id: 5b68d5749a9a44e8af96ce9ce76b3a86)
Esempio: Ar. Fur. 35. 4. Che vent'anni principio prima avrebbe, Che coll'M, e col D fosse notato.


3) id: 3e45835e490f43aea9c751792379a105)
Esempio: But. Purg. 33 Nel quale un cinquecento diece, e cinque Messo di Dio anciderà la suia, E quel gigante, che con lei delinque. La lettera D rileva cinquecento, sicchè per questo intende uno D.


4) id: 8b804fdadfc744d1863cca4657307cdb)
Definiz: Lettera, che ha gran parentela colla T, e perciò molte voci latine nel farsi nostrali hanno mutato il T in D, come più dolce di suono, siccome Latro, LADRO: Potestas, PODESTÀ: Litus, LIDO. Ammette dopo di se solamente la R (oltre alle vocali) tanto in principio, quanto in mezzo della dizione, e nella stessa sillaba, con perdere alquanto di suono, come DRAGO, SALAMANDRA. Riceve avanti di se , nel mezzo della parola, ma in diversa sillaba, la L, N, R, S, come GELDRA, BANDO, VERDE, DISDICEVOLE. Ma la S avanti la D si trova di rado in mezzo di parola, e quasi sempre ne' verbi composti dalla particella DIS, come DISDIRE. Nel principio si trova più spesso, come SDEGNO, SDENTATO; e deesi sempre profferire la S, avanti nel secondo suono, e più rimesso, come nella voce ACCUSA, siccome si dice nella lettera S. Raddoppiasi nel mezzo, quando egli occorre, come FREDDO, ADDURRE.
243) Dizion. 4° Ed. .
CATTIVATO.
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pag.594



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Esempio: S. Agost. C. D. La qual buona natura oppressata, e cattivata crudelissimamente, e bruttissimamente maculata ec.
244) Dizion. 4° Ed. .
ATTISSIMAMENTE
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pag.319



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Esempio: S. Agost. C. D. Secondo l'opra di Dio attissimamente, ma secondo la conghiettura di costoro disadattamente.
245) Dizion. 4° Ed. .
CANDIFICARE.
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pag.529



1) id: 9543dd7895934a65a48351e3f8608dab)
Esempio: S. Agost. C. D. Del fuoco splendiente, che secondo 'l suo splendore, candifica le pietre, cocendole.
246) Dizion. 4° Ed. .
INDOVINAZIONE
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pag.802



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Esempio: S. Ag. C. D. Non con augurio, ma con indovinazione, nè con sogno d'alcuno pronunziavano esser cosa trista.
247) Dizion. 4° Ed. .
INEBBRIAZIONE
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pag.806



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Esempio: S. Ag. C. D. Piantagion della vigna, e la inebbriazion del suo frutto, e lo scoprimento del dormiente.
248) Dizion. 4° Ed. .
MORTE
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pag.290



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Esempio: S. Ag. C. D. Non si dee riputar mala morte, alla quale è innanzi andata la buona vita.
249) Dizion. 4° Ed. .
MALE
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pag.128



1) id: d2811d608d3141ecb4f25f65e9b4f87d)
Esempio: S. Ag. C. D. Il male non è veruna natura, ma il perdimento del bene si chiama male.
250) Dizion. 4° Ed. .
SEDUZIONE
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pag.454



1) id: 21e8e5af5be04991acfcd5a4c358e4b9)
Esempio: S. Ag. C. D. Guardate, che niuno v'inganni per vana filosofia, e seduzione secondo gli elementi del mondo.
251) Dizion. 4° Ed. .
DINUMERAZIONE
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pag.132



1) id: bc06f65c4a114d61a20013e27b680c66)
Esempio: S. Ag. C. D. La dinumerazion de' tempi, la qual non volle far lo scrittore nella città terrena.
252) Dizion. 4° Ed. .
SCIENZUOLA
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pag.394



1) id: e0d9b971f2da45e886885aaabc09ca26)
Esempio: S. Ag. C. D. Per questa cotal cagione vogliamo più tosto vanamente, che utilmente, mostrare la nostra scienzuola.
253) Dizion. 4° Ed. .
ESPERTAMENTE.
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pag.312



1) id: 30edb4a23aaf440d80c689d2e1146523)
Esempio: S. Ag. C. D. Questi atti li Romani tanto più espertamente esercitavano, quanto meno si davano alli diletti.
254) Dizion. 4° Ed. .
PERCOSSURA
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pag.562



1) id: 41092b696a444a80aa0fd449892827a6)
Esempio: S. Ag. C. D. Correggevole nella verga degli uomini, nelli ratti, e nelle percossure de' figliuoli degli uomini.
255) Dizion. 4° Ed. .
ONNIPOTENTISSIMO
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pag.406



1) id: 93087c0725b6416aa532529bcc013f2e)
Esempio: S. Ag. C. D. Per la cui onnipotentissima volontà, dice Platone, che non posson perire le cose nate.
256) Dizion. 4° Ed. .
PIANGOLENTE, e PIAGNOLENTE
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pag.601



1) id: 50ca419342f44ba193dfb84ae07e9c3e)
Esempio: S. Ag. C. D. Ove ricorda li giuochi piangolenti delli morti, come se fosse grande indizio di divinità.
257) Dizion. 4° Ed. .
SALUTEVOLISSIMO
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pag.313



1) id: 0a5c3394cc514fc8bce15a58b7f7aa3d)
Esempio: S. Ag. C. D. Li suo' peccati son cassi con tanta pietà, per la salutevolissima umiltà della penitenza.
258) Dizion. 4° Ed. .
CITARA.
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pag.676



1) id: 0502702f5b57436cb5804706112dd381)
Esempio: S. Ag. C. D. Anfione ec. per la suavità della citara addolcì le pietre, e tirólle a se.
259) Dizion. 4° Ed. .
NATURA
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pag.323



1) id: 2242ca53255041e4ab0f742115d1d7a6)
Esempio: S. Ag. C. D. Non è niuno vizio tanto contra natura, che guasti eziandío l'estreme vestigie della natura.