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Dizion. 4° Ed. .
MALE
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pag.128
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MALE.
Definiz: | Sust. Nome generico. Contrario al Buono, e al Bene. Lat. malum. Gr.
κακόν. |
Esempio: | S. Ag. C. D. Il male non è veruna natura, ma il perdimento del bene si chiama
male. |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 13. Conoscendo, che gran male ne potea nascere (cioè:
scandolo, o rovina) |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 34. La qual cosa acciocchè venga in onor di
voi, e in male di chi meritato l'ha, io son quì venuto. |
Esempio: | E Bocc. nov. 38. 2. Della qual presunzione già grandissimi
mali sono avvenuti, e alcun bene non se ne vide giammai. |
Esempio: | E Bocc.nov. 98. 37. Questo è adunque il gran male, il gran
peccato, il gran fallo adoperato, da Gisippo. |
Esempio: | Lab. 334. Ricordar ti dei quanti, e quali, e come enormi mali per malizia operati
egli abbia coll'onde del fonte della sua vera pietà lavati (cioè: scelleratezze, e misfatti) |
Esempio: | Petr. son. 48. Mirando gli atti per mio mal sì adorni. |
Esempio: | EPetr. 204. O del mio mal partecipe, e presago (cioè:
danno, disgrazia) |
Esempio: | E Petr. 206. Il mal mi preme, e mi spaventa il peggio.
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Esempio: | E Petr. canz. 9. 1. Ov'ella oblía La noia, e 'l mal della
passata via (cioè: passione, pena, tormento) |
Esempio: | Amm. ant.12. 3. 9. Molle è il colpo dello appensato male. |
Esempio: | Dant. Inf. 1. Acciocch'i' fugga questo male, e peggio (cioè: danno, e
pericolo) |
Esempio: | E Dan. Par. 3. Uomini poi a mal più, ch'a bene, usi
(cioè: a scelleratezze, a impietà) |
Esempio: | Tass. Ger. 1. 82. E l'aspettar del male, è mal peggiore. |
Definiz: | §. I. Per Infermità corporale. Lat. morbus. Gr. κακὸν. v. Flos 42. |
Esempio: | Bocc. nov. 83. 6. Cuoprimi bene, che io mi sento un gran male. |
Esempio: | Cas. lett. 45. Si suol ricorrere ne' mali pericolosi non solo a i medici più
eccellenti, ma ec. |
Esempio: | Pass. 347. Chi gli porta addosso, non avrà mal del fianco, nè 'l mal maestro.
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Esempio: | Com. Inf. 6. Li golosi continuamente si lamentano per li fermi accidenti de'
soperchi omori, che nelle loro carni dalli detti tre modi piovono, siccome per male di fianco, di gotte, di podagre, e
di simili malattíe. |
Esempio: | Vit. Plut. Ed incontanente venne una infermità nell'oste di mal di ventre.
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Esempio: | Ar. Len. 3. 6. Oh che ti venga il mal di sant'Antonio, Non t'ho veduto io, che
gli accenni? |
Esempio: | E Ar. Supp. 2. 4. Oh che gli venga il mal di sant'Antonio;
Tutto codesto, ch'e' dice, è falsissimo. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 59. Se voi aveste, non vo' dir le gotte, Ma il mal di sant'Antonio,
e 'l mal franzese. |
Esempio: | E Ber. rim. 48. Verrebbe lor la punta, e 'l mal di petto.
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Esempio: | Bemb. stor. 3. 38. E già per contagione de' forestieri, e influsso de' cieli
quel crudel morbo, che mal francese si chiama, avea nella città fatto principio. |
Esempio: | Menz. sat. 2. Se non che a certi avari, e sitibondi Suol far talvolta il popol
senza legge Venir senza popone il mal de' pondi. |
Definiz: | §. II. Onde Male, che il prete ne goda, vale Mal da morire. Lat. morbus
lethalis. |
Esempio: | Varch. Ercol. 81. D'uno infermo, il quale, come dice il volgo, sia via là ec. o
abbia male, che 'l prete ne goda, s'usa dire: i medici l'hanno sfidato. |
Definiz: | §. III. Dir male ad alcuno , vale Dirgli villanía, Svillaneggiarlo. Lat. conviciari. Gr. λοιδορεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 38. 4. Molte volte ne gli disse male, e nel gastigò.
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Definiz: | §. IV. Al mal fagli male, proverb. che vale Aggiungner danno al danno, o male a male. Lat.
malum male perdas. Gr.
κακὸν κακῶς
ὄλεσαι. v. Flos 163. |
Esempio: | Dep. Decam. 107. Al mal fagli male, dice il proverbio; la povera Ciutazza era
stata dipinta brutta, e lorda pur troppo dal Boccaccio, senzachè egli uscisse uno d'accanto a farle peggio.
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Definiz: | §. V. Sempre non istà il mal dove e' si posa; risposta di colui, cui sono rimproverati i suoi danni,
volendo inferire, che gli stati talor si mutano dal male al bene. Lat. Non si male nunc, et
olim, Sic erit, Oraz. |
Esempio: | Salv. Granch. 2. 4. Sempre mai Non istà il mal, dov'ei si posa. |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 2. 6. Dice il proverbio, che sempre non sta, Fuor che 'n su'
gobbi, il mal dov'ei si posa. |
Definiz: | §. VI Cercar il mal, come i medici, o simili, vale Procacciarselo studiosamente, Addossarselo a
bella posta. Lat. sibi malum conciliare. Gr. κακὸν ἑαυτῷ
ἐπισπᾶσθαι . |
Esempio: | Bern. Orl. 3. 4. 62. Medico tu debbi esser naturale, Dipoichè a posta vai cercando
il male. |
Definiz: | §. VII. Tant'è il mal, che non mi nuoce, quant'è il ben, che non mi giova; e si dice del Non curarsi,
o non darsi pensiero d'alcuna cosa. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 3. Tant'è 'l mal, che non mi nuoce, Quant'è 'l ben, che non mi
giova. |
Definiz: | §. VIII. Cercare il mal per medicina; vale Andar cercando il proprio pregiudizio. |
Esempio: | Alam. Gir. 7. 26. Non fate come quel, che ben si trova, E va cercando il mal per
medicina. |
Definiz: | §. IX. Pure in proverb. si dice Dare a credere, che il mal sia sano; e vale Voler far credere
cose incredibili, o impossibili. |
Esempio: | Ambr. Cof. 5. 7. Voi volete una volta darmi a credere, Che il mal mi sia sano.
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Esempio: | Cecch. Mogl. 5. 9. Io credo, che a mano a mano tu mi vorrai dare ad intendere,
che il mal mi sia sano. |
v. FAR MALE.
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