Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
VOLERE
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VOLERE.
Definiz: Dirizzare l'operazioni della volontà a qualche oggetto, Aver volontà, intenzione, voglia, animo. Lat. velle. Gr. βούλεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 11. 14. Il giudice, ec. del tutto era disposto a volerlo fare impiccar per la gola.
Esempio: E Bocc. nov. 14. 15. A se medesimo dimostrò quello, che aveva, senza voler più dovergli bastare.
Esempio: E Bocc. nov. 20. 18. Non dir più così, voglitene venir con meco.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 23. Vogliamtelo aver detto, acciocchè tu poi, se questo avvenisse, non ti possi di noi rammaricare.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 32. Io temo, che costui non m'abbia voluto dare una notte, chente io diedi a lui.
Esempio: E Bocc. num. 43. Ora io non ti vo' dir più.
Esempio: E Bocc. nov. 78. 6. Tu hai fatto male, il quale se tu vuogli, ch'io ti perdoni, pensa ec.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 22. E so di molte belle cose, e di belle canzonette, e votene dire una.
Esempio: Amet. 11. Ella ancora nata di Dio, vorrà di Dio avere figliuoli, e non d'uno semplice cacciatore.
Esempio: E Amet. 55. E tu sola vuogli tenere nuova maniera tra tante possenti di bellezza, e di deità.
Esempio: Dant. Par. 4. Io vo' saper se l'uom può soddisfarvi.
Esempio: G. V. 7. 130. 5. Non lasciò perciò di volere essere de' feditori.
Esempio: Petr. son. 89. Sennuccio, io vo' che sappi in qual maniera Trattato sono.
Esempio: Conv. 114. Anzi fece ciò la natura universale, cioè Iddio, che volle in questa vita, privar noi di questa luce.
Esempio: Vit. Barl. 3. Se tu vuoi udire alcuna ragione da me, or caccia dal tuo palagio, e da te due nemici, e poi ti risponderò di tutto ciò, che tu vorrai.
Esempio: E Vit. Barl. 5. Volse poi sofferirne morte.
Esempio: But. Inf. 22. 1. Manifesta ec. quello, che per questo ha volsuto intendere.
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. 198. Noi nel vogliavano menare, ed elli fuggì.
Esempio: Bern. rim. 1. 2. Mai non volse levarcisi d'appresso.
Esempio: E Ber. rim. 1. 115. Ch'al sagrestan vorremmo le rendesse.
Definiz: §. I. Volere alcuno, vale Domandarlo, Ricercarlo, Chiedere di parlargli, o di averlo a se.
Esempio: Ar. Len. 3. 3. Ti vuol Flavio. C. A lui ne vengo, e buone nuove apportogli.
Definiz: §. II. Volere, per Esser dovere, Convenire, Richiedersi, Esser necessario. Lat. debere convenire. Gr. βούλεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 1. 13. Questi Lombardi cani, li quali a Chiesa non sono voluti ricevere, non ci si vogliono più sostenere.
Esempio: E Bocc. nov. 32. 19. Comare, egli non si vuol dire.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 16. Elle si vorrebbon vive metter nel fuoco.
Esempio: E Bocc. nov. 80. 23. Ma che? fatto è: vuolsi vedere altro.
Esempio: E Bocc. num. 34. Chi ha a far con Tosco, non vuol esser losco.
Esempio: Lab. 169. Elle non ti metteranno in disputare, o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia.
Esempio: Capr. Bott. 7. 137. Ma questi (pinocchi) vorrebbono stare alquanto prima in molle.
Esempio: E Capr. Bott. 7. 140. Il vino ec. non virrebbe passar l'anno.
Esempio: Dav. Colt. 195. Eccetto il bossolo, e 'l ginepro, e l'ulivo, che non vogliono essere tagliati.
Definiz: §. III. Per Esser presso aseguire, Mancar poco, che non segua. Lat. parum abesse quin. Gr. ὀλίγου δῶν δεῖν.
Esempio: G. V. 12. 100. 1. Per trattato de' Tarlati usciti d'Arezzo volle esser tradito, e tolto a' Fiorentini il castello di Laterino.
Esempio: E G. V. 12. 44. 2. All'entrante Marzo del detto anno volle esser tradito Fucecchio.
Esempio: Filoc. 2. 214. Credo, che a voi sia manifesto, che io oggi sono stato in vostra presenzia voluto avvelanare.
Esempio: But. Purg. 20. 2. Astrea amata da Iove, volendo essere sforzata da lui, fuggì.
Definiz: §.IV. Volere, e Voler dire, vagliono Avere opinione, Giudicare, Riputare. Lat. censere, existimare. Gr. νομίζειν.
Esempio: Conv. 187. Plato, e altri vollono, che esse procedessero dalle stelle ec. Pitagora volle, che tutte fussono d'una nobiltà.
Esempio: Bern. rim. 1. 3. Voglion certi dottor dir, ch'ella fusse Coperta già d'un qualche barberesco.
Definiz: §. V. Voler dire, vale anche Significare. Lat. sibi velle, significare. Gr. σημαίνειν, δηλοῦν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 16. Che vuol dire Gumedra?
Definiz: §. VI. Voler bene, vale Amare. Lat. amare. Gr. ἀγαπᾶν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 22. Se altro non mi vi facesse voler bene, si vi vo' bene, perchè veggio, che innamorato siete di così bella cosa.
Esempio: E Bocc. num. 29. Dove non era niuno grande, nè piccolo, nè dottore, nè scolare, che non mi volesse il meglio del mondo.
Esempio: Malm. 2. 20. Tra lor non fu mai lite, o differenza, Ma d'accordo volevansi un ben matto.
Esempio: E Malm. 3. 42. Dice: o de' miei, chi mi vuol ben, mi segua.
Definiz: §. VII. Voler male, vale Odiare. Lat. odio prosequi. Gr. μισεῖν.
Esempio: Bern. Orl. 1. 14. 3. Nè può se non da gran vilta venire, Anzi da cosa fiera, coma quello Mostro d'ogn'intelletto, e pietà privo, Che gliene vorrò mal, mentrech'io vivo.
Definiz: §. VIII. Voler bene, figuratam.
Esempio: Bocc. nov. 88. 9. Con le pugna ec. tutto il viso gli ruppe, nè gli lasciò in capo capello, che ben gli volesse (cioè: gli guastò, e scompigliò tutti i capelli)
Definiz: §. IX. Voler la gatta, in modo proverb. vale Far da senno.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 49. Se vi è alcun, che ancor la gatta voglia, Venga, io l'aspetto, e questo ghiotto scioglia.
Esempio: E Bern. Orl. 2. 28. 6. Che, come si suol dir, voglia la gatta.
Definiz: §. X. Non voler la gatta, vale il contrario.
Esempio: Malm. 12. 51. Perch'al duello non volle la gatta.
Definiz: §. XI. Voler la baia, o simili.
Esempio: Varch. Ercol. 100. Quando uno cerca pure di volerci persuadere quello, che non volemo credere, per levarloci dinanzi, e torci quella seccaggine dagli orecchi, usiamo dire: tu vuoi la baia, o la berta, o la ninna, o la chiacchiera, o la giacchera, o la giostra, o il giambo, o il dandolo de' fatti miei.
Definiz: §. XII. Voglia Dio, Dio volesse, e simili; maniere esprimenti Desiderio. Lat. utinam.
Esempio: Cron. Vell. 21. Voglia Dio, che non si muti per la presente donna, che ha.
Definiz: §. XIII. In proverb. Chi tutto vuole, nulla ha; il senso è chiaro.
Esempio: Varch. Ercol. 165. Certe minuzie parte non possiamo , e parte non dobbiamo curare, e anco il proverbio dice, che chi tutto vuole, nulla ha.
Definiz: §. XIV. A volere che, per Affinchè.
Esempio: Salvin. disc. 1. 173. In tutte le dette virtù in somma, a voler che fermino profonde dentro del cuore le radici, stabilità si richiede.
Esempio: E Salvin. disc. 271. A volere che il nutritivo umore con unita forza, e proporzionata circoli per la pianta ec. ci vuole un governo, che a prima vista sembra ruvido.