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Dizion. 4° Ed. .
VOLERE
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VOLERE.
Definiz: | Nome. Volontà. Lat. voluntas. Gr. βουλή. |
Esempio: | Bocc. proem. 7. Ristrette da' voleri, da' piaceri, e da' comandamenti de' padri
ec. nel piccolo circuito delle loro camere racchiuse dimorano. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 40. Di buon volere fecero graziosa, e lieta
pace. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 14. Se io d'una cosa, che onestamente far non
si puote, non sapessi d'un mio voler far tuo. |
Esempio: | Fiamm. 5. 66. Colui, che nell'altrui forze con suo volere è ritenuto, tutta di se
m'ha tratta fuori. |
Esempio: | Petr. son. 200. Che la ragion, ch'ogni buon'alma affrena, Non sia dal voler vinta
(cioè: dall'appetito) |
Esempio: | E Petr. cap. 8. E con la lingua a suo voler lo strinse.
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Esempio: | Dant. Par. 3. Foran discordi gli nostri desiri Dal voler di colui, che quì ne
cerne. |
Esempio: | G. V. 12. 19. 4. Avieno mal volere contro al popolo. |
Esempio: | Com. Inf. 33. Non più umano, ma iniquo voler s'appella. |
Esempio: | Bemb. rim. 99. Lungi da lei di mio voler sen vanno. |
Esempio: | Cas. lett. 14. Approvando con la sua molta autorità il buon volere del Re.
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