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Dizion. 2° Ed. .
VOLERE
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pag.940
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VOLERE.
Definiz: | Aver volontà, intenzione, voglia, animo. Lat. velle, gr. βούλεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 32. Io temo, che costui non m'abbia voluto dare una notte, chente
io diedi a lui. |
Esempio: | E Bocc. n. 78. 6. Tu hai fatto male, il quale, se tu vuogli,
ch'io ti perdoni, ec. |
Esempio: | Dan. Par. 4. Io vo' saper se l'huom può soddisfarvi. |
Esempio: | Bocc. nov. 14. 15. A se medesimo dimostrò quello, che aveva, senza voler più,
dovergli bastare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 43. Ora io non ti vo' dir più. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 22. E so di molte belle cose, e di belle
canzonette, e votene dire una. |
Esempio: | E Bocc. nov. 20. 18. Non dir più così, voglitene venir meco.
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Esempio: | G. V. 7. 130. 5. Non lasciò perciò di volere essere de' feditori. |
Esempio: | Petr. son. 90. Sennuccio io vo' che sappi in qual maniera. |
Esempio: | Boc. nov. 43. 12. vogliamtelo aver detto, acciocchè, ec. [cioè te lo abbiam
voluto dire] |
Esempio: | E Bocc. nov. 11. 14. Il giudice, ec. del tutto era disposto a
volerlo fare impiccar per la gola. |
Esempio: | Conv. 43. Iddio, che volle in questa vita, privar noi di questa luce. |
Definiz: | L'usiamo per metaf. nelle cose inanimate. |
Esempio: | Dav. Colt. Eccetto il bossolo, e 'l ginepro, e l'ulivo, che non vogliono esser
tagliati. |
Definiz: | ¶ Per avere opinione. |
Esempio: | Conv. car. 96. Plato, e altri vollono, che esse procedessero dalle stelle, ec.
Pitagora volle, che tutte fussono d'una nobiltà. |
Definiz: | ¶ Voler bene, o male, vale amare, o odiare. Lat. amore, o vero,
odio prosequi. |
Esempio: | Boc. nov. 79. 22. Se altro mai non mi vi facesse voler bene, si vi vo' bene, ec.
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Esempio: | E Bocc. num. 29. Dove non era niun, ne grande, ne piccolo,
ec. che non mi volesse il meglio del Mondo. |
Esempio: | Bocc. nov. 88. 9. Ne gli lasciò in capo capello, che ben gli volesse
[cioè gli guastò, e scompigliò tutti i capelli] |
Definiz: | Con lo 'nfinito DIRE vale significare. Lat. sibi velle, significare. I Greci,
come noi βούλεσθαι
λέγειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 16. Che vuol dir Gumedra? |
Esempio: | E Bocc. num. 17. Tu vuo' dire Ipocrasso, e Avicenna.
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Definiz: | ¶ E volle essere: fu per essere, mancò poco, ch'e' non fu. Lat. parum
abfuit, quin. |
Esempio: | G. V. 100. 12. 1. Per trattato de' Tarlati d'Arezzo volle esser tradito, e tolto
a' Fiorentini il Castello di Laterino. |
Definiz: | ¶ Per esser dovere, convenire. Latin. debere, convenire. I Greci
βούλεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 80. 23. Ma che, fatto è: vuolsi vedere altro. |
Esempio: | E Bocc. nov. 1. 13. Li quali a Chiesa non son voluti
ricevere, non ci si voglion più sostenere. |
Esempio: | E Bocc. nov. 32. 19. Comare, egli non si vuol dire, ma lo
'ntendimento mio, ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 80. 34. Chi ha a far con Tosco, non vuole
esser losco. Ed è proverbio. |
Esempio: | E Bocc. nov. 50. 16.Elle si vorrebber vive vive metter nel
fuoco. |
Definiz: | E da volere, stravolere, che è volerne troppo, oltre al convenevole. |
Esempio: | Tac. D. ann. Come l'altre del divino Giulio scompigliassono con lo
stravolere. |
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