Lessicografia della Crusca in rete

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DISSERRARE, e talvolta anche DISERRARE.
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DISSERRARE, e talvolta anche DISERRARE.
Definiz: Att. Aprire, Dischiudere: contrario di Serrare. Ma oggi è voce propria più che altro del linguaggio poetico.
Dal basso lat. deserare. ‒
Esempio: Giamb. Oros. 374: La quale cosa veduta da' Galli, come se vinto avessero, tutti intesero e corsero nel vallo per quelle porte diserrare.
Esempio: Nov. ant. C. 134: La fanciulla disserrò l'uscio, e chiamollo sotto boce, e disse che accostasse il cavallo.
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 329: Lavi e accenda le lampane, diserri e serri le porte, e tenga netta e spazzata la chiesa dentro e di fuori.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 202: E con gran suono tutte le serrature della chiesa furono disserrate.
Esempio: Pucc. A. Centil. 76, 54: Questo al popol fu molto dispiacevole, Ma nïuno a parlar bocca disserra.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 78: Porta alcuna, in tal rischio di guerra, Senza grave cagion mai si disserra.
Esempio: E Tass. Rim. 4, 1, 218: Opra col tuo signor, che si disserri La mia prigione, o tu con un fendente Manda in pezzi le porte e i catenacci.
Definiz: § I. Per similit. e in ischerzo. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 345: Quando gli ebbono appunto dove vollono, e Stecchi disserra la cateratta, e schizza a costoro ciò che avea bevuto.
Definiz: § II. In locuz. figur. ‒
Esempio: Dant. Inf. 13: Io son colui che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che le volsi, Serrando e disserrando, sì soavi, Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi.
Esempio: E Dant. Inf. 27: Lo ciel poss'io serrare e disserrare, Come tu sai; però son duo le chiavi.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 75: Ecco subite nubi.... dal ciel, che tutte apre e disserra Le porte sue, veloci in giù discese.... Segue la pioggia impetuosa.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 3: Aveva quest'ultimo (cioè Apollodoro) già disserrato largamente le porte alla professione della pittura, quando ec.
Esempio: Mont. Poes. 2, 360: Ne' desir temprato, Frugal, dolce agli amici, ed opportuna‒Mente sai tu serrare e diserrare Il tuo granaio?
Definiz: § III. E figuratam. ‒
Esempio: Dant. Parad. 11: A cui, com'alla morte, La porta del piacer nessun disserra.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 106: Io son colui che volsi in morte e 'n guerra L'antica vita e la tranquilla pace, E chiusi 'l ciel che tua pietà diserra.
Esempio: Tass. Rim. 4, 1, 12: Ned ei, ch'il mondo illustra, e più lucente Simulacro di Dio, che 'l giusto e saggio, Ch'in sua vece e 'n sembianza il ciel disserra.
Esempio: Niccol. Arnal. 2, 11: Ugual destino Sarei lieto incontrar, chè del martirio Bella è la palma che disserra i cieli.
Definiz: § IV. Riferito a lettera o simile, trovasi per Dissigillare; comunemente Aprire. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 18, 51: La raccoglie Goffredo (la colomba) e la difende: Poi scorge, in lei guardando, estrania cosa, Che dal collo ad un filo avvinta pende Rinchiusa carta e sotto un'ala ascosa. La disserra e dispiega.
Definiz: § V. Per Allargare, Distendere, riferito specialmente a braccio; ma in tal senso pure è di raro uso. ‒
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 42: Mercurio a lui: I' ti farò sentire Se se' Sosia, o animale insano. E altamente il suo braccio diserra: Il primo colpo a piè se 'l pose in terra.
Definiz: § VI. Riferito a schiere, o a gente armata raccolta e ristretta insieme, vale Disgiungere penetrando a forza tra loro, Sbaragliare, Disperdere; ma oggi non è comune. ‒
Esempio: Malisp. Stor. fior. 158: Il conte Guido vicario, co' cavalieri e co' Ghibellini,... feciono vista di combattere: il popolo francamente si difendeva con balestra e gittare pietre dalle torri e dalle case; e veggendo il Conte non potere disserrare il popolo, volsono le 'nsegne e tornarono in sulla piazza di San Giovanni.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 342: Allora la Carità e la Speranza,... recandosi a memoria il grande vituperio e il disonore ch'era fatto alla Fede loro sirocchia,... cominciarono co' nemici di tale virtù a pugnare, che non era ischiera de' nemici sì forte e tanto istretta, che non la rompessono e diserrassono, e mettessonla in caccia (qui per similit.).
Esempio: Vill. G. 198: Veggendo ciò il Conte, e che non poteano diserrare il popolo, volse l'insegne.
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 136: Il valoroso duca d'Inghilterra.... Le strette schiere a sua posta diserra.
Definiz: § VII. Pure per Disperdere, Dissipare, Toglier via; riferito a tenebre, caligini, e simili; anche figuratam. ‒
Esempio: Niccol. Arnal. 1, 6: Coll'ali tue feconde, Consolator, disserra Le tenebre seconde Che ingombrano la terra.
Definiz: § VIII. Vale pure Far uscire, prorompere, scoppiare, ed altresì Mandar fuori, e simili; riferito a cose fisiche. ‒
Esempio: Dant. Inf. 12: La divina giustizia.... in eterno munge Le lagrime, che col bollor disserra A Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo.
Esempio: Savonar. Poes. 5: La peste Iddio disserra, E suo iudicio espande.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 78: Chi vide mai dal ciel cadere il foco Che con sì orrendo suon Giove disserra, E penetrare ec.
Definiz: § IX. E figuratam. ‒
Esempio: Ug. Pac. Rim. Z. 466: Di queste dee, ch'han sì d'amor la chiave, Qual più disio diserra tra le genti?
Esempio: Mont. Poes. App. 113: Ben se' tu cruda ognor [o guerra]; ma se disserra Teco amor anco gl'infortunj suoi, Ove trovar pupilla che non pianga?
Definiz: § X. E pur figuratam., per Muovere, Suscitare, e simili. ‒
Esempio: Dant. Purg. 15: Orando all'alto Sire in tanta guerra Che perdonasse a' suoi persecutori, Con quell'aspetto che pietà disserra.
Definiz: § XI. Riferito ad armi, vale Vibrare, Scagliare; e riferito a colpi, Lasciar andare, Menar con forza. ‒
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 182: Sì che il gigante piegossi nel busto, E il Povero un fendente gli diserra In su la destra spalla, e il brando iscende Giù per traverso e 'nsino a' fianchi il fende.
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 39: Ulivier ritto si levò di terra, E trasse a quel Pagan con Altachiara, E nella trippa una punta diserra.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 23, 21: Diserra un dardo con molto furore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 20: Più colpi tuttavia disserra al vento, E quinci e quindi spinge il suo cavallo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 44: Per ogni botta almanco, che disserra, Cader fa sempre un cavalliero in terra.
Definiz: § XII. E riferito a destriero, vale Spingerlo contro alcuno a tutto corso. ‒
Esempio: Franc. Son. 35: La lancia con gran festa afferra: E 'l veloce destrier sprona e disserra, Per venirtene a dare una satolla (qui figuratam.).
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 36: Rinaldo guarda se conosce Gano: Viddelo un tratto, e Baiardo disserra.
Definiz: § XIII. Disserrare la lingua, trovasi per Porsi, Mettersi, a parlare; comunemente Scioglier la lingua. ‒
Esempio: Canig. Ristor. 74: Chi per lodarsi la lingua disserra, Derisïone spesse volte acquista.
Definiz: § XIV. Neutr. pass. disserrarsi Aprirsi, Dischiudersi; anche figuratam. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 54: Fugge il fellon, nè vede ove si vada;... Va ne la rete; e quella si disserra, Tutto l'annoda, e lo distende in terra.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 90: Oggi per te [o Vergine beata] cantando si diserra Il santo Olimpo, e vien l'uccel divino, Che ripon l'alme in pace e trae di guerra.
Definiz: § XV. Per Aprirsi, Allargarsi, Distendersi. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 64: Rinaldo si diserra nelle braccia, E con un pugno morto appiè sel caccia.
Definiz: § XVI. Per Discostarsi l'un dall'altro, Separarsi: ma non trovasi detto che di animali. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 170: La natura dell'asino è questa: che quando molti ne sono insieme, dando d'uno bastone a uno, tutti si disserrano, e qual fugge qua, e qual fugge là, tanto è la lor viltà.
Definiz: § XVII. Per Uscire, Prorompere, Sprigionarsi, e simili, e propriamente con una certa furia o impeto; anche figuratam. ‒
Esempio: Dant. Parad. 23: Come fuoco di nube si disserra, Per dilatarsi sì che non vi cape, E fuor di sua natura in giù s'atterra; Così ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 241: Nè lieto più del carcer si disserra Chi 'ntorno al collo ebbe la corda avvinta.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 231: Tu l'alma, se dal corpo si disserra, Tornar potrai di novo al corpo unita.
Esempio: Mont. Poes. 1, 35: Bocca dond'esce il riso che penètra Dentro i cuori, e l'accento si disserra, Ch'or severo comanda, or dolce impetra.
Definiz: § XVIII. E detto di fiume, vale Avere origine, Scaturire. ‒
Esempio: Dant. Inf. 27: Io fui de' monti là intra Urbino E il giogo, di che Tever si disserra.
Definiz: § XIX. E pur detto di fiume, torrente o simile, in costrutto con un termine retto dalla particella In, vale Metter foce, Sboccare, Scaricarsi. ‒
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 29: E vi corse anche più d'una sassata, Onde quel fiumicel che si disserra Nell'Elsa, poi si disse Rio pietroso.
Definiz: § XX. Per Gettarsi con impeto, Avventarsi, Scagliarsi, e simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 72: Brandimarte.... contra il re Gradasso si disserra, Ch'avea abbattuto Orlando parimente.
Esempio: Mont. Iliad. 16, 1216: Poi ratto addosso All'auriga d'Achille si disserra, Di ferirlo bramoso.
Definiz: § XXI. E per Slanciarsi, Precipitarsi, verso un dato luogo. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 64: L'incognito campion che restò ritto,... Non si curò di rinovar la guerra; Ma dove per la selva è il camin dritto, Correndo a tutta briglia si disserra.
Definiz: § XXII. Quindi Disserrarsi al corso, vale Darsi a correre precipitosamente. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 11: Sì che Guicciardo al corso si disserra.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 218: Lo stesso orrore e strazio il figlio teme Ippocoonte, e al corso si disserra.