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Dizion. 3° Ed. .
INVIDIA
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pag.917
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INVIDIA.
Esempio: | Alb. cap. 48. La 'nvidia è dolore della benavventuranza altrui, ovvero dolore
dell'anima, dell'altrui utilitadi. |
Esempio: | But. Invidia è tristizia nata dentro nell'animo d'alcuno, per altrui felicità.
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Esempio: | E But. altrove. La 'nvidia è fredda, perchè è contraria alla
carità, e lo freddo fa l'huomo livido. |
Esempio: | E But. appresso. Invidia, cioè mal vedere, e contravvedere,
imperocchè vede il bene al suo vicino, e non vorrebbe vederlo. |
Esempio: | E But. di sotto. È invidia odio dell'altrui felicità, o
vogliamo dell'altrui felicità, nella mente d'alcuno, innata tristizia. |
Esempio: | E But. in altro luogo. Invidia è volontà, secondo la quale
disideriamo altri esser senza li suoi beni. |
Esempio: | Tratt. Pecc. Mort. Invidia è una tristizia, che ha la mente umana de' beni
altrui. |
Esempio: | Quist. Filos. C. S. Invidia è dolore della felicità, e ben del prossimo, senza utilità dello 'nvidiante. |
Esempio: | Fior. Virt. Ag. M. Invidia è contradio vizio della virtù dell'amore, ed è in due
maniere: l'una è a dolersi del bene altrui, l'altra a rallegrarsi del male altrui. |
Esempio: | Com. Purg. 16. Invidia è, secondo Agostino, dolore dell'altrui felicitadi.
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Esempio: | E Com. Purg. appresso. Damasc. lib. 2. Invidia è tristizia
provegnente dagli altrui beni. |
Esempio: | E Com. Purg. di sotto. E però ha ella nome invidia,
ab invidendo, quasi non possa vedere li beni altrui. |
Esempio: | Amm. Ant. 29. 2. 3. Niuna virtù è, che non abbia contrario il male della 'nvidia,
e la sola miseria è senza invidia. |
Esempio: | Boc. g. 4. proem. Perchè assai manifestamente posso comprendere, quello esser
vero, che sogliono i savj dire: che sola la miseria è senza invidia, nelle cose presenti. |
Esempio: | Fr. Iac. Cess. Invidia si è un dolore dell'anima, il qual nasce dall'altrui
utilitade. |
Esempio: | Cavalc. Disciplin. Spirit. La 'nvidia è pessimo di tutti i vizzj, perciocchè non
ha ne modo, ne fine, anzi quanto più quegli, a cui s'ha invidia, megliora, tanto più s'accende. |
Esempio: | Cosc. S. Bern. La 'nvidia è tignuóla dell'animo, la qual si mangia il senno, e 'l
sentimento, e arde il petto, trafigge la mente, e pasce il cuore dell'huomo, divora tutti i beni, con ardor pestifero.
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Esempio: | Petr. Son. 140. O invidia nemica di virtude. |
Esempio: | Boc. Lett. Da invidia, e da falsa opinione stata gittata. |
Definiz: | §. Per Indivia: Erba nota. |
Esempio: | Lasc. Spirit. 1. 1. E per istasera, comperare due cesti d'invidia.
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