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Dizion. 4° Ed. .
INVIDIA
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pag.906
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INVIDIA.
Definiz: | Lat. invidia. Gr. φσθόνος
φθόνος. |
Esempio: | Albert. cap. 49. La 'nvidia è dolore della benavventuranza altrui, ovvero dolore
dell'altrui utilitadi. |
Esempio: | But. Inf. 32. 1. Invidia è tristizia dentro nata nell'animo d'alcuno, per la
felicità altrui. |
Esempio: | E But. Purg. 13. 1. La 'nvidia è fredda, perchè è contraria
alla carità, e lo freddo fa l'uomo livido. |
Esempio: | E But. Purg. appresso: Invidia, cioè malevedere, o
contravvedere, imperocchè lo invidioso vede il bene al suo vicino, e non vorrebbe vedergliele. |
Esempio: | E But. Purg. appresso: È invidia odio dell'altrui felicità, o
vogliamo dell'altrui felicità nella mente d'alcuno innata tristizia. |
Esempio: | E But. Inf. altrove: Invidia è volontà, secondo la quale
disideriamo altri esser senza li suoi beni. |
Esempio: | Tratt. pecc. mort. Invidia è una tristizia, che ha la mente umana de' beni
altrui. |
Esempio: | Quist. Filos. C. S. Invidia è dolore della felicità, e ben del prossimo senza
utilità dello 'nvidiante. |
Esempio: | Fior. Virt. A. M. Invidia è contradio vizio della virtù dell'amore, ed è in due
maniere: l'una è a dolersi del bene altrui, l'altra a rallegrarsi del male altrui. |
Esempio: | Com. Purg. 16. Invidia è, secondo Agostino, dolore dell'altrui felicità.
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Esempio: | E Com. Purg. appresso: Invidia è tristizia provegnente dagli
altrui beni. |
Esempio: | E Com. Purg. appresso: Ha ella nome invidia
ab invidendo, quasi non possa vedere li beni altrui. |
Esempio: | Amm. ant. 29. 2. 3. Niuna virtù è, che non abbia contrario il male della 'nvidia,
e solo la miseria è senza invidia. |
Esempio: | Bocc. g. 4. p. 2. Perchè assai manifestamente posso comprendere, quello esser
vero, che sogliono i savj dire, che sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti. |
Esempio: | E lett. Pin. Ross. 282. Ma dove si vegga solo a' notabili uomini essere
invidia portata. |
Esempio: | Dant. Inf. 1. Là, onde invidia prima dipartilla. |
Esempio: | Petr. son. 139. O invidia nemica di virtute. |
Esempio: | Fr. Iac. Cess. Invidia si è un dolore dell'anima, il qual nasce dall'altrui
utilitade. |
Esempio: | Cavalc. Discipl. Spir. La 'nvidia è pessimo di tutti i vizj, perciocchè non ha nè
modo, nè fine, anzi quanto più quegli, a cui s'ha invidia, megliora, tanto più s'accende. |
Esempio: | Cosc. S. Bern. La 'nvidia è tignuola dell'animo, la quale si mangia il senno, e
'l sentimento, e arde il petto, trafigge la mente, e pasce il cuor dell'uomo, divora tutti i beni con ardor pestifero.
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Definiz: | §. Per Indivia, erba nota. Lat. intubus sativus. |
Esempio: | Lasc. Spir. 1. 1. E per istasera comperare due cesti d'invidia. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 1. 11. Cipolle, ramolacci, e invidia acerba. |
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