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1) Dizion. 5° Ed. .
GRANDE e per apocope, innanzi a voci comincianti per consonante, GRAN.
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GRANDE e per apocope, innanzi a voci comincianti per consonante, GRAN.
Definiz: Add. Aggiunto di larghissimo significato, che nella sua propria e più generale accezione vale Che oltrepassa la misura ordinaria, Maggiore dell'ordinario; ed applicasi alla dimensione dei corpi, qualunque essi sieno, naturali e d'arte. Il suo contrario è Piccolo.
Dal lat. grandis. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 173: Fatto in quello luogo grandi pergami di legname,... in presenza di tutto il popolo, diede sentenzia ec.
Esempio: Dant. Inf. 11: Ci raccostammo dietro ad un coperchio D'un grande avello, ov'io vidi ec.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Di contra effigiata ad una vista D'un gran palazzo Micol ammirava, Sì come donna dispettosa e trista.
Esempio: Vill. G. 155: Per sua memoria [Manfredi di Bonetta] fece fare la gran campana di Manfredonia, la quale è la maggiore che si truovi di largheza, e per sua grandeza non può sonare.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 2, 507: Questo simulacro.... stava in una cappella di quattro archi, situata in un tempio grande.
Esempio: Car. Eneid. 2, 255: A che fine hanno Qui sì grande edificio i Greci eretto?
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 18: Qui trovarono Caron demonio che nella gran barca tragetta le anime all'altra riva.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 37: Già l'ariete alla muraglia appressa, Macchine grandi e smisurate travi Ch'han testa di monton ferrata e dura.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 33: Venia sublime in un gran carro assisa Succinta in gonna e faretrata arciera.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 44: Difficultadi, che insorgono ad ogni punto a cagione massime per li molti e grandi e pesantissimi ordinghi, che vi sono necessarj, ec.
Esempio: E Baldin. Vit. Brunell. 124: Occupando tutta la piazza e tutta la circonferenza esteriore della gran chiesa, fu cagione ec.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 4, 82: Nel campo dei Borghesi una gran pira Si forma, e son tagliati ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 17: Al cenno mio le parie Montagne i fianchi apriro, E dalle rotte viscere Le gran colonne usciro.
Definiz: § I. In senso più ristretto, dicesi di cosa anche piccola, a significare Che oltrepassa la misura conveniente, od occorrente all'uopo.
Definiz: § II. Usasi parimente come aggiunto di cosa, a fine di distinguerla per la dimensione dalle altre della medesima specie, e vale quanto Più grande, Maggiore, Principale. –
Esempio: Dant. Purg. 5: La pioggia cadde, ed a' fossati venne Di lei ciò che la terra non sofferse: E come a' rivi grandi si convenne, Ver lo fiume real tanto veloce Si ruinò, che nulla la ritenne.
Esempio: Vill. M. 254: Tutti i grandi fiumi stettono serrati di ghiaccio lungamente, per modo che niuno si poteva navicare.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 194: Va a tutte le gran chiese di Faenza, pregandoli e prezzandoli a uno a uno, che tutte le loro campane alle cotante ore dovessono sonare.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 224: Baccio, insieme col Cronaca ed altri,... si trovò alle deliberazioni che si fecero della sala grande di palazzo.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 267: Nel libro grande di zecca, sotto alquante tratte di maestri di zecca, è notato il peso, ec.
Definiz: § III. Serve altresì a semplicemente significare Quale una cosa o persona e nella sua dimensione o nel suo volume, Che ha tale o tal altra dimensione. –
Esempio: Dant. Parad. 22: E tutti e sette mi si dimostraro Quanto son grandi, e quanto Son veloci, E come sono in distante riparo.
Esempio: Viagg. Terr. sant. 375: In sul detto monte Calvario, che è nel corpo di detta chiesa, ha una cappella grande bene due tanti che non è la detta cappella degli Strozzi.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 182: Sopra la detta tavola, in un semicirculo grande quanto il foro della cappella, fece la Trasfigurazione del Signore, e gli Apostoli a basso, che furono tenute delle migliori figure che mai facesse.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 132: Io non credo già.... che fusser queste nostre [terme] cosi grandi, quali si mostrano l'Antoniane e le Diocliziane.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 322: Lo xilon.... è un'erba piccola in foggia di frutice, grande quant'un fagiuolo.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 26: La visiera Alta tenea dal volto, e sovra un'erta, Tutta, quanto ella (Clorinda) è grande, era scoperta.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 159: Essendo noi dimandati quanto sia grande qualche corpo, se diremo esser tanto lungo, diremo imperfettamente;... nè si sarà risposto sufficientemente, dicendo esser tanto lungo e tanto largo, senza dir ancora esser tanto alto.
Esempio: Baldin. Art. Int. 16: Uno (de' ritratti) n'era di sua mano, grande quasi quanto il naturale.
Definiz: § IV. Si prepone ad alcuni adiettivi di qualità, ai quali aggiunge forza come di superlativo. –
Esempio: Bracc. R. Dial. 89: Contraddite a voi stesso, stimandomi adesso capace d'aver saputo ideare tante varie lezioni,... quando finora mi avete predicato per un grande ignorante.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 40: Se il giungere ad avere un poderetto Parve ad Orazio una gran bella cosa,... Io, ec.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 20: Oh se mi fossi la testa fracassata, Perdeva il gran bel suddito il Granduca!
Definiz: § V. Nel familiare discorso, invece di premetterlo all'aggettivo che qualifica un nome, si premette talora al nome stesso. Così diciamo per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore È una gran strada noiosa. È un gran libro bello. È un grand'uomo virtuoso.
Definiz: § VI. Si aggiunge ad alcuni sostantivi come per dar loro forza di accrescitivo; e sempre per dar maggior forza, premettesi anche agli accrescitivi stessi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 27: Grandi amici erano stati inante Che per Ginevra si fesson rivali.
Esempio: Lottin. Avved. civ. 102: È un proverbio, che colui ch'è grandissimo nimico, è grande amico.
Esempio: Cellin. Pros. 62: Per attutire quella gran bestia, cominciò a favellare.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 58: Gran fabro di calunnie adorne in modi Novi, che sono accuse e paion lodi.
Esempio: Red. Lett. 2, 237: Grandi uccelloni, che si trovano nel mondo!
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 241: Ho letta, riletta, e sempre con dir nel mio me, gran tentennone che è il signor Francesco [Redi], la sua nobile, gentile e nervosa lettera encomiastica sopra la mia parafrasi del salmo Magnificat.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 89: Un mio grande amico, un mio amico grande, non si dice indifferentemente?
Esempio: Giust. Vers. 37: Don Luca davvero È un gran galantuomo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 313: Dal mulin ritornava un certo Maso, Grand'amico d'entrambi, e al raggio incerto Della luna.... Vide ch'era di Gosto l'uscio aperto.
Definiz: § VII. Aggiunto a parte di qualsivoglia cosa fisica o morale, vale Che è molto in comparazione di tutta intera la cosa stessa. –
Esempio: Senec. Pist. 247: Catone Censorino si tenea contento d'un cavallo e di meno, conciossiacosachè la valigia n'occupava una gran parte.
Esempio: Leggend. Lazz. Mart. Madd. 1: Nel tempo che Ottaviano imperadore regnava, fu in Ierusalem uno barone.... il quale era ebreo ed aveva.... signoria di molti castelli e ville, e signoreggiava una grande parte di Ierusalem.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 1: Magnanimo signore, ogni vostro atto Ho sempre con ragion laudato e laudo, Ben che col rozzo stil, duro e mal atto, Gran parte de la gloria vi defraudo.
Definiz: § VIII. Grande, premesso ai nomi di cariche e di dignità, denota primato e maggioranza. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 31: Mainardo da Susinana gran capitano.
Esempio: Vill. M. 4, 333: Messer Niccola Acciaiuoli grande siniscalco del regno di Puglia.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 102: Uno Foscherello da Matelica, che era gran caporale in una compagna (compagnia) d'uno che avea nome Boldrino, facea sua camera in Matelica.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 102: Non si trovava.... niuno più che non cedesse all'impeto loro;... insino a Virginio Orsino,... capitan generale dell'esercito regio, gran contestabile del regno di Napoli, congiunto ad Alfonso, ec.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. I, 46: Vogliamo che il nostro luogotenente s'intenda essere.... il commendatore maggiore,... e in sua assenza il gran connestabile,... e successivamente il gran cancelliere., ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 64: Ha.... sopra un poggio.... il maravigliosissimo convento de' frati Certosini, detto la Certosa, edificato già a guisa di castello dal gran siniscalco degli Acciaiuoli.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 58: Ricordatevi, quando sarete gran maestro, che ancor io son ambizioso di una croce.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 629: Prudentemente i re di Napoli costituirono gli uficj del gran conestabile e del gran giustiziere, perchè l'uno reggesse gli eserciti nella guerra, e l'altro moderasse i piati e le cose criminali nel tempo della pace.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 15: In Aragona si mossero questioni poco fondate sopra il governo che, per testamento del re Ferdinando, restò appoggiato all'arcivescovo di Saragozza suo figliuolo, a cui s'oppose, non senza qualche ostinazione, il gran giustiziere don Giovanni de Lanuza.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 158: La cupidità del gran mastro dell'Ordine di Malta alla guerra non essendo più raffrenata dal timore dei Francesi, a cagione dell'intervento degl'Inglesi nel Mediterraneo, prese animo, ec.
Definiz: § IX. Per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 22: E il gran proposto volto a Farfarello, Che stralunava gli occhi per ferire, Disse: Fatti in costà, malvagio uccello.
Definiz: § X. Pur come aggiunto di alcuni nomi indicanti dignità, ufficio, e simili, serve a denotare Che è primo in un dato ordine gerarchico, Che è il capo di coloro i quali hanno una data dignità: e comunemente premettesi al sostantivo. –
Esempio: Dant. Inf. 27: I' fui uom d'arme, e poi fui cordigliero, Credendomi, sì cinto, fare ammenda: E certo il creder mio veniva intero, Se non fosse il gran Prete, a cui mal prenda, Che mi rimise nelle prime colpe.
Esempio: Bibb. N. 4, 557: Allora Eliachim, lo grande sacerdote del Signore, circuì tutto Israel, e parlò dicendo: ec.
Esempio: E Bibb. N. 8, 313: E Zorobabel figliuolo di Salatiel, e Iesù figliuolo di Iosedec, sacerdote grande, e tutto il popolo che v'era rimaso, udì ia voce del suo Iddio e le parole di Aggeo profeta.
Definiz: § XI. Si soggiunge o premette a nome proprio di persona a guisa di soprannome, come titolo di onore e di gloria; nel qual caso prende dinanzi a sè l'articolo. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 11: Parve loro di rivedere l'aspetto la velocità e 'l moto d'Alessandro il grande.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 12, 18: Poich'ebbe avuto Bellisario il grande, Signor, dei Goti l'ultima vittoria, Il dominio d'Idrunto per mercede Al buon Macario genitor mio diede.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 89: Il grande Alessandro che era, come è noto, piccolo di statura, pur si dice tuttora, e si dice bene, Alessandro il grande.
Definiz: § XII. Grande, vale Che ha molto ampia superficie, Che ha moltissima estensione. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Quando vidi costui nel gran diserto, Miserere di me, gridai a lui, Qual che tu sii, od ombra, od uomo certo.
Esempio: Tav. Rit. 1, 42: Di lae era una grande valle.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 190: Sentendo che gli suoi poderi eran grandi e ben tirata la borsa,... corse a formargli un processo gravissimo addosso.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 27: Ignoto è 'l gran mar che solchi.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 134: Quindi assalirsi, a ratte nubi eguali, Che da' venti sospinte in un cozzando Scuotono i lampi onde il gran ciel si turba.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 8, 50: Ei così dice, e per le gran campagne Dagli altri intanto si sospira e piagne.
Definiz: § XIII. E per Che ha superficie più estesa di quella che ordinariamente una cosa suole avere nel suo genere. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 307: Sono.... certi cavoli, che hanno le foglie grandi, sottili, e alquanto crespe per tutto.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 530: Si ritrova una terza spezie di endivia, la quale fa le foglie grandi.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 44: Ciò detto, l'armi chiede; e 'l capo e 'l busto Di finissimo acciaio adorno rende, E fa del grande scudo il braccio onusto, E la fatale spada al fianco appende.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 139: I quali questa scorsa sostennero valorosamente per essere armati di corsaletti di ferro e celate di rame, e coperti di gran targhe, co' le quali ributtavano i colpi dell'armi in esse.
Esempio: Salvin. Iliad. 561: Nel grieve orribil scudo spinse La ferrea lancia; e intorno al grande scudo Mugghiò la punta della dura antenna.
Esempio: E 562: D'Enea guerrier la poderosa lancia Il gran scudo non ruppe, poichè l'oro Rattennela.
Definiz: § XIV. E per Che si estende molto, Che si dilata ampiamente. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Poca favilla gran fiamma seconda.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 17: Usa lo colore significazione, per similitudine dicendo che, come da piccola favilla nasce spesse volte uno grande fuoco ed una grande fiamma; così ec.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 49: Quest'anno.... fu amaro a' Fiorentini per un fuoco che s'apprese in borgo S. Apostolo, il quale fu sì grande e impetuoso che, ec.
Esempio: Mont. Poes. 1, 60: Tu ben sai che l'ombra D'un trono è grande per coprir delitti (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XV. E figuratam. detto di cose morali, come credito, autorità, reputazione, fama, e simili. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 18: Sendo [Dietisalvi di Nerone] uomo astutissimo, ricchissimo e di grande credito, non contento allo stato e riputazione grande aveva, si congiunse ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 150: Nelli due governi passati, i grandi vi acquistavano grande autorità, la quale era loro finalmente ad infamia e vituperio;... e pochissimi anche vi avevano luogo, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 33: Concluso ciò, fama ne vola, e grande Per le lingue degli uomini si spande.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 23: Fra i principi italici per nobiltà di sangue, per ricchezze e ampiezza di stato, e per virtù di guerra, due fra gli altri a gran nome e a gran riputazione eran montati, Berengario duca del Friuli e di Verona, e Guido duca di Spoleto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 51: Grande intorno Fama ne corse; e della madre insieme Dicea caso nefando.
Definiz: § XVI. Grande, chiamano i medici il polso quando l'arteria viene per l'onda sanguigna a distendersi così da giudicarla più grossa che nelle condizioni ordinarie; Espanso. –
Esempio: Libr. Cur. Febbr. 9: Il polso è grande per necessitade del fiato rendere.
Esempio: Targ. Osserv. medic. 6: Il polso tutte le volte che le l'ho tastato, l'ho trovato uguale e grande piuttosto che no, ma molto celere.
Definiz: § XVII. Grande, detto di giro, circuito, circolo, perimetro, ed altresì di lince, vale Che determina, circoscrive, abbraccia, molto spazio; Molto ampio, Vasto. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 52: Queste tutte, o la maggior parte, erano tenute non di gran giro,... ma erano forti per le brighe e guerre ch'erano in que' tempi.
Esempio: Vill. G. 2, 207: Adoardo, con licenza del Conte, salì in sul migliore [destriero], menandolo a grandi rote.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 24: Ed Astrabora quinci, il cui gran giro È di tre regni e di due fè capace.
Definiz: § XVIII. Detto in particolare di città, castello, ed altresì di palazzo, stanza, corte, e simili, vale Che abbraccia molto spazio, Che ha molta estensione. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 15: Cominciarono gli uomini a edificarvi delle case e abitarvi, e in poco tempo si fece un castello buono e grande.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 103: Era un palagio con bello e gran cortile nel mezzo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 54: Nel golfo di Laiazzo in ver Soria Sopra una gran città si trovò sorto, E sì vicino al lito, che scopria L'uno e l'altro castel che serra il porto.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 28: Nel Foro entrai. Grande è la stanza.
Definiz: § XIX. E in senso più ristretto, e con una determinazione, vale Che ha l'estensione, l'ampiezza, il circuito, indicati dal compimento. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 75: Questa città è grande in giro da ventiquattro miglia.
Definiz: § XX. Si usò anche come aggiunto di principe grande, a significare Che ha ampio dominio, e quindi molta potenza. –
Esempio: Bert. Eseq. 26: L'esercitare il suo talento in cose.... eccelse con ampio e splendido proponimento è proprio de' re e de' principi grandi, che quando vogliono possono ogni gran cosa fare.
Esempio: E Bert. Eseq. 27: Mantiensi [la nobiltà] nelle schiatte per continuanza d'opere egregie ed illustri; ma non pare che questa possa nè deva considerarsi nella maestà de' principi grandi e delle persone regali, esaltate da Dio sopra ogni nobiltà.
Definiz: § XXI. Per Ampio, Spazioso, Largo, detto di fori, aperture, e simili. –
Esempio: Vasar. Lett. M. 346: Nella quale [camera] manca di pietra a murare tre finestre grandi,... e fare le finestre di legname, mattonarle, e finire le facciate di pittura.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 26: La legge mi dava da pensare, Essendo deboluccio nel latino; Ma un amico: la porta è grande assai; Vacci, vacci, mi disse, e passerai (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXII. Figuratam. –
Esempio: Vill. G. 215: Lo re di Tunisi co' suoi Saracini veggendosi a così mal punto, e temendo di perdere la città e 'l paese d'intorno, fecero cercar pace col re Carlo, e con li altri Signori con grandi e larghi patti.
Definiz: § XXIII. Dicesi in particolare di foglio di stampa, per Che ha il maggior sesto possibile. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 291: Una.... raccolta di notizie e d'erudizioni settentrionali, stampata ultimamente in Londra, in gran foglio.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. N. 370: Questa edizione è tralle rarità delle prime stampe. Un bellissimo esemplare ne ho io veduto.... in foglio grande a due colonne, carattere mezzo gotico.
Definiz: § XXIV. Si disse di alcune vocali e della pronunzia loro, per Largo o Aperto. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 168: Prese il secondo inganno, assegnando la greca s, che alla nostra e chiusa, ovvero stretta, risponde sicuramente, alla pronunzia dell'e grande o aperta; ed il greco ω, il quale del nostro o largo il suono ci rappresenta, alla voce del nostro o chiuso, che col loro omicron segnano i Greci sempre.
Definiz: § XXV. Detto di respiro, sospiro, e simili, vale In cui avviene una compiuta distensione del polmone. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 185: Il santoccio credendo queste cose, tanto l'affezion del figliuol lo strinse, che egli non pose l'animo allo 'nganno fattogli dalla moglie; ma gittato un gran sospiro, disse ec.
Esempio: Marchett. Lucrez. 424: Il respirar frequente O grande e raro.
Definiz: § XXVI. Figuratam. detto di disegno, ed altresì di maniera, stile, e simili, vale anche Che ha ampiezza e magnificenza, Grandioso, Largo. –
Esempio: Armen. Precett. Pitt. 38: Se dunque a questi signori è in animo di accomodarsi o di pitture o di fabriche o di altre cose tali per dove essi sappiano che il dissegno vi debbia essere grande, non è da credere, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 486: Forme di tanta dignitade e tanta, E sì largo pennello, e stil sì grande: Certo lume divin, che in tutta quanta La venerata immagine si spande, Mi assicuran che, ec.
Definiz: § XXVII. Grande, in senso particolare, vale Alto.
Esempio: Dant. Purg. 5: Indi la valle, come il dì fu spento, Da Pratomagno al gran giogo coperse Di nebbia, e il ciel di sopra fece intento Sì, che il pregno aere in acqua si converse.
Esempio: Tav. Rit. 1, 42: Ed essendo in cima della grande montagna, ella sì dismonta, che ec.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 153: Sotto Nemrot i terreni dilatavano la terra, e per signoreggiare la terra edificavano la grande torre di Babel.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 90: Grande, in sua origine e nativa proprietà, vale alto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 10: Prende aspetto di monte, e va sublime I.... fianchi elevando e la gran schiena.
Definiz: § XXVIII. Figuratam. detto di cose morali. –
Esempio: Rim. Ant. F. Amor. Fir. 2, 80: Grand'era l'onoranza Che l'uomo mi facea Nel tempo, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 10: Nè mai in alcun altro paese o tempo, furono in così grande onore tenuti, come in Italia sotto Giuseppe, gli scienziati che sollevano, ed i letterati che abbelliscono, la vita incresciosa e trista.
Definiz: § XXIX. Pure per Alto e che si distende molto coi rami, detto di alberi o piante. –
Esempio: Dant. Purg. 24: Noi venimmo al grande arbore, ad esso Che tanti prieghi e lagrime rifiuta.
Esempio: Pallad. Agric. 116: Desiderano [i peri] il terreno fatto come il voglion le vigne, ma nel terreno lieto diventeranno gli arbori grandi e di molto frutto.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 193: Nasce [la nepa] nei boschi sotto le piante grandi, e nei monti non coltivati.
Definiz: § XXX. E per Alto, dicesi altresì di persona, e della sua statura. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 24: Vedi or che fa tal femina Se si sa contrafare, La sua persona piccola Non la sa grande fare.
Esempio: Vill. G. 179: Questi era grande come gigante, e di maravigliosa forza.
Esempio: Ar. Comm. 2, 41: Mostra che è stato un grande, asciutto, che ha grosso il naso, ed è canuto, e che parli in fretta. C. Io credo che voglia dire il Nebbia, ch'altro non è in casa così fatto.
Esempio: Bern. Orl. 56, 14: E colse un conestabil nella pancia, Ch'era un uom grande, e portava la ronca.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 23: Quando ecco furïando a lui s'avventa Uom grande, ch'ha sembiante e guardo atroce.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 220: Persone belle d'aspetto, grandi di statura, gagliardi di forze.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 298: Sien grandi le Amazzoni, Che vogliono altere Coll'armi guerriere Dar morte o morir.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 15: Mi credete voi sul serio Di così poco criterio, Ch'io volessi proferire A una grande una piccina, Che sarebbe quanto dire Un pulcino a una gallina?
Definiz: § XXXI. Dicesi anche di animali. –
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 704: Grande il cavallo, e di misura adorna, Esser tutto dovria, quadrato, e lungo.
Esempio: Red. Lett. 2, 232: Ha ella.... trovato mai un asinaccio marchiano così grande e così grosso, da poterlo paragonare alla mia asinonissima asinità?
Definiz: § XXXII. E detto delle lettere dell'alfabeto, vale Maiuscolo.
Definiz: § XXXIII. Per Collocato in alto, Molto elevato, Eminente. –
Esempio: Dant. Parad. 30: In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni, Per la corona che già v'è su posta Primachè tu a queste nozze ceni, Sederà l'alma che, ec.
Definiz: § XXXIV. Pure per Molto elevato, detto figuratam. di soggetto da trattarsi in qualsivoglia arte. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 362: Parlando di cose grandi con termini famigliari.
Definiz: § XXXV. Per Alto, Elevato, detto di prezzo, mercede, e simili. –
Esempio: Panant. Epigr. 134: Strepitaron due dame, e nol volere (un brillante), Dissero, a sì gran prezzo. Ah so cos'è, La scaltra aggiunse: lo vorreste avere Al prezzo istesso ch'è costato a me.
Definiz: § XXXVI. Figuratam. detto di ricompensa, premio, e simili. –
Esempio: Nor. Oraz. I, 4, 61: Le quali virtù sono io quasi costretto di raccontarvi, a consolazione nostra, e gloria di lui, conciossiachè al nostro danno gran ricompensamento sarà un sì bello esempio, se per nostro interesse proprio lagrimiamo.
Definiz: § XXXVII. Per Eccelso, Magnanimo, Sublime. –
Esempio: Tass. Gerus. 20, 107: Non fogge i colpi, e gemito non spande; Nè atto fa se non se altero e grande.
Esempio: Mont. Poes. 1, 6: Piegossi allor per riverenza il cielo All'Arbore adorato, e curvo agli occhi Si fe' coll'ale il cherubino un velo. Al grand'esempio inteneriti e tocchi, Di penitenza, i figli umilemente Abbassaro la fronte ed i ginocchi.
Esempio: E Mont. Poes. 1, 13: Donzella,... sul tuo bel viso Tutta la gloria del grand'atto ardea.
Esempio: E Mont. Poes. 1, 19: Tentar del mare i vortici Forse è sì gran pensiero, Come occupar dei fulmini L'invïolato impero?
Esempio: Niccol. Poes. 2, 9: Date alla molle Italia un grande esempio Di giustizia crudel contro voi stessi.
Definiz: § XXXVIII. Grande, vale anche Cresciuto, Arrivato al debito compimento del crescere, Adulto. –
Esempio: Stor. Apol. volg. 23: Ella è oggimai sì grande e sì savia, ch'io non la mariterei sanza sua parola.
Esempio: Libr. Ruth 5: Se voi gli voleste aspettare infinoattantochè eglino crescessono, e che vengano agli anni che sieno grandi, in prima sareste vecchie, che voi possiate rimaritarvi.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 187: Questo gli bisogna più fare da grande, che essendo pargoletto.
Esempio: Giannott. Op. 2, 335: Dice el proverbio: a chi ne vuol ne dia La sorte de' figliuoli, e grandi tutti, Perchè conosca ben la suo' pazzia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 554: Pon mente, se e' son due i quai si azzuffino, E se ne sia un grande e l'altro piccolo, Ciascuno sgrida il grande, e mette cuore Al piccolo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 357: La quale [fanciulla] è grande, ed è rimasta senza padre, e la madre giovane, e con poco o niente.
Esempio: Dav. Tac. 1, 5: Fece Germanico.... generale,... e adottarlo da Tiberio, che pure aveva un figliuolo già grande.
Definiz: § XXXIX. Nello stesso senso, dicesi così degli animali, come delle piante. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 118: Poi diposto il fiore (il grano), indi a quaranta dì si fa grande infino al venimento della maturità.
Esempio: Esop. Fav. 29: Quando i figliuoli furono grandi, la Tassa della casa avea grande incarico, e però le disse: io ti priego che tu ti ritorni alla tua casa. Rispose la Tassa: ben conosco che m'avete fatto a piacere assai, ma ancora vi priego che mi lasciate istare infino alla state, perocchè li miei figliuoli siano più grandi, chè per lo verno si morrebbono di freddo, e non potrebbono uscire de' fanghi.
Esempio: Vett. Colt. 71: Non sempre giova [il concime], anzi alcuna volta, secondo i temporali che seguono, nuoce, e senza fallo alle viti grandi non si dee dare, se già elle non fossero molto vecchie e stentate.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 228: Si deono anco quando son cresciuti (i poponi) e fatti grandi che hanno il fiore, spuntare, e, semprechè rimettano ne' rami, divettargli.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 118: Si scelgano 25 o 30 piante di lentisco delle più grandi e rigogliose che si trovino in luoghi caldi e non troppo dominati da' venti.
Definiz: § XL. Vale pure Molto avanzato, Molto inoltrato; detto di giorno, notte, ora. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 93: Ed essendo già grande ora da mangiare, disse quello viandante a questo fratello di Valeriano: Vieni, ec.
Esempio: Bemb. Asol. 100 t.: Sì come coloro i quali, a gran notte addormentati con pensiero di levarsi la mattina per tempo, e dal sonno sopratenuti, si sognano di destarsi e di levarsi,... così noi, ec.
Esempio: E Bemb. Rim. 80: Farò qual peregrin desto a gran giorno.
Esempio: E Bemb. Stor. 3 t.: Ma non la potendo impetrare (la tregua), per molto che se ne trattasse, a gran notte la ròcca di Roverè abbrusciarono.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 423: Sogliono.... Ordinar sul mattin, non a gran giorno.
Esempio: Bart. D. Giapp. 2, 258: Fatto dì grande, a' tre di gennaio, tutti e ventiquattro, tratti fuor della carcere, ec.
Esempio: E Bart. D. Giapp. 4, 183: Fatto già il dì grande, e data a' servi di Dio una poca di colezione, li rimisero a cavallo.
Definiz: § XLI. Nello stesso senso, dicesi dì età e di vecchiezza; onde la maniera Di grande età, usata in forza di aggiunto. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 326: Elli (Claudio), già di grande etade, tornossi a Roma a pregare per colui per li cui vizj s'era fuggito.
Esempio: E Liv. Dec. 1, 383: Voi vedete ch'io sono di grande etade, e voletemi mettere a queste riotte?
Esempio: E Liv. Dec. 2, 298: Ofilio,... uno gentile uomo d'alto pregio e di grande età,... disse, ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 200: Emacchion, di grande età, fue in quegli, amatore della dirittura e temente gl'iddiei.
Esempio: Dav. Tac. 1, 7: Venutane la vecchiaia grande, le infermità fastidiose, la morte alle spalle e le nuove speranze, discorrevano indarno alcuni quanto bella cosa era la libertà.
Esempio: Red. Cons. 1, 48: Dico, che codesto male.... in persone di grande età non solo sia difficile ad esser curato, ma ec.
Definiz: § XLII. E detto dell'inverno, o dell'estate, usasi a denotare Che è nel suo maggior vigore, nel suo colmo. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 236: Era di già il verno grande, e i tempi sinistri alla guerra.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 197: Van raccogliendo sol le somme spighe, Le quai soglion servar sotto i suoi tetti Nel più gran verno.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 255: Servono questi [fogliami] d'un ottimo cibo per mantenerle (le bestie) nella grande estate e nell'autunno, quando appunto si trovano.... maturi.
Definiz: § XLIII. Grande vale anche Lungo. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 407: Per mostrare singolare santità vanno incatenati, e con li capelli grandi, come vanno le femmine.
Esempio: E Vit. SS. PP. volg. 2, 345: I capelli di quella femmina erano grandi insino in terra.
Esempio: Stor. Apol. volg. 6: E tutte le botteghe erano serrate, e gli uomini colle barbe grandi per lo.... dolore che aviano della partita d'Apollonio.
Esempio: Leggend. SS. Z. 1, 170: Questo padre santo avea la gran barba e i capegli molto grandi.
Esempio: Cellin. Pros. 206: E fatto questo, subito mi messi a dirizzare uno stile grande nel mio cortile del mio castello, nel mezzo appunto; il quale stile usciva fuor della basa quaranta braccia.
Esempio: E Cellin. Pros. 268: Avendo questa fantasia di lasciarsi crescere la barba, vi fo intendere che in due mesi non sarà tanto grande che stia bene, chè non sarà più che due dita lunga, e sarà imperfetta; a tale che ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 201: Gli uomini, in gran barba e capel rabbuffato, con terribile guardatura, ec.
Definiz: § XLIV. E nello stesso significato dicesi di misura, ed altresì di distanza, intervallo, e simili. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 160: Questo è un dire tutte le cose, le quali con sì grandi intervalli separate sono e ordinate per la custodia dell'universo, lascino le guardie loro.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 215: Nè anco qui si doveva fermare [il Sarsi], ma di più doveva soggiungere una precisa determinazione alla distanza d'esso confine, dicendo, v. gr., io chiamo distanza mediocre quella d'una lega, grande quella ch'è più d'una lega, piccola quella ch'è meno.
Esempio: E Galil. Op. astronom. appr.: Tuttavia quando ei si ristringe al dimostrarlo, non gli basta più la breve e gran lontananza dell'oggetto, ma gli bisogna aggiungervi la maggiore e la minor lunghezza del telescopio.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 151, 1: Una veduta di prospettiva, che dimostri gran lontananza.
Definiz: § XLV. E per Lungo e largo. –
Esempio: Crudel. Pros. 173: Ma lasciando i fiori, i frutti, i gran viali e tutto quello che volete, da parte, mi rivolgerò solamente a' due solitarj amanti.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 191: Qual frutto non recherebbe quel grande e bello stradone delle Cascine, se fosse tutto piantato di mori com'è di pini?
Definiz: § XLVI. Pure per Lungo, detto di tempo. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 115: E 'l diavolo gli è ricoverato in corpo, e così istà grande pezza ch'e' pare morto.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 275: E poi dopo grande ora.... si partirono.
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Al popol tutto Favola fui gran tempo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 171: Continuando in più abbondanza di cibi e di beveraggi la cena per grande spazio di notte la prolungò.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 237: Poi .... consumando grand'ora della notte, il puosono su la ronzina.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 80: Non tu.... di questa morte Vincitor lieto avrai gran tempo il vanto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 192: Cornelia a queste parole cadde, e giacque grand'ora fuor del senno senza parlare.
Esempio: Dav. Tac. 1, 312: Era gran pezo di notte, e Nerone la consumava avinazandosi.
Esempio: Adim. L. Sat. 277: Ma quel che muove a riso è un tal segreto Tenuto ascoso agli uomini gran pezzo, Ch'or noto è a tutti, e non ha più divieto.
Esempio: Leopard. Poes. 147: Errai, candido Gino; assai gran tempo.... errai.
Definiz: § XLVII. In particolare detto del giorno, o della notte, vale Di lunga durata. –
Esempio: Nov. ant. B. 33: Messere Azzolino avea uno suo novellatore, il quale facea favolare quando erano le notti grandi di verno.
Esempio: Colonn. Guid. N. 432: Quando il sole perviene al Cancro salendo, conciossiacosachè più non possa salire, ivi stae faccendo li dì grandi e le notti picciole, la quale cosa avviene a mezzo giugno insino a mezzo luglio seguente.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 205: Or non vedi altresì, che sempre di state sono i dì grandi, e 'l verno piccioli?
Esempio: Petr. Rim. 1, 127: E 'l sasso, ove a' gran dì pensosa siede Madonna, e sola seco si ragiona (male la stampa: a gran dì).
Esempio: Bocc. Decam. 6, 195: Perciò che le notti eran grandi, ed ella non le poteva dormir tutte.
Definiz: § XLVIII. Pure per Lungo, Che si compie in lungo tempo, Che dura da molto tempo, detto di qualsivoglia atto, operazione, e simili. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 4: Penarono due anni a giugnere per lo gran viaggio e mali tempi.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 93: Ogni anno a certo tempo con gran digiuno soleva venire al monastero.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Galopparre.... Libr. Mascalc. Dato che avrai questo medicamento, fa' che il cavallo galoppi a grande viaggio.
Definiz: § XLIX. Per Durevole, Tenace, detto di sentimenti, affetti, e simili. –
Esempio: Panzier. Tratt. 67: Quando le cagioni dell'amistadi sono piccole e poche, l'amistadi non possono esser grandi e copiose.
Definiz: § L. Grande vale anche Grosso. –
Esempio: Dant. Inf. 11: In su l'estremità d'un'alta ripa, Che facevan gran pietre rotte in cerchio, Venimmo sopra più crudele stipa.
Esempio: Cellin. Pros. 61: Per venire a qualche notabile e segnalato esemplo, io ritornerò al gran diamante che io legavo a papa Pagolo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 68: Delle pietre ancora alcune sono molto grandi, ciò è che non possono esser maneggiate a lor voglia dalle mani delli uomini senza carruccio, palo, rullo.... Le pietre mezane non son bagnate dalle acque a bastanza se non in capo a nove giorni, e le grandi più tardi.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 530: Si ritrova una terza spezie di endivia, la quale fa i cesti molto grandi, e parimente.... i fusti molto più alti, grossi e teneri di tutte l'altre spezie e molto buoni nelle insalate.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 322: Fa [il vilucchio] certi fiori azzurri in guisa di campanelle piccole, e se ne ritrova di quello che le fa del medesimo colore, e delle bianche assai grandi, e questo ancora s'avvolge a ogni guida che gli sia data.
Esempio: Carlett. Viagg. 1, 73: V'è della lattuga con foglie lunghe un braccio, e con cesti grandi fuor di modo.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 7, 70: La donna.... Sopra un gran fardo superba sedea.
Definiz: § LI. Pure per Grosso, detto di persona, o del suo corpo. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 276: Giovane animoso e gagliardo di forza, essendo di persona raccolta, nerbuto, di color negro, e di naso grande.
Esempio: Car. Eneid. 9, 1103: Atterrò Bizia Dopo costoro, ma non già col dardo, E men col brando; ch'altro colpo er'uopo A sì gran corpo.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 33: E 'l cavaliero allotta Col gran corpo ingombrò l'umil caverna.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 246: Queste sorte di rape si accostumano per tutta la Lombardia, ove sono in pregio più di tutte l'altre, avendo opinione che queste sieno di grandissimo nutrimento, ed oltre a modo aumentative del seme genitale per far poi razza d'uomini di gran fattezze, e di più che ordinaria statura.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 300: Stavan mirando intorno.... i faretrati Sciti, Curvi le ciglia e le gran teste inchini.
Esempio: Galil. Op. lett. 158: Dovevano essere due gran facchini.
Definiz: § LII. Nel significato medesimo, dicesi di animale, o del suo corpo. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo, Le bocche aperse e mostrocci le sanne.
Esempio: Petr. Rim. G. 364: Che gran coda ha la volpe! e cade al laccio.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 183: Finge l'autore che Cerbero sia gran vermo: imperò che è grande cane.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 44: Presi un'aquila molto grande ed un avoltoio de' più graniti, e tagliai tutte intere le loro ale.
Esempio: Mont. Poes. 1, 8: L'ampio torace da un gran serpe è roso, Che il ventre nelle viscere gli spinge; E scendendo su l'anca tortuoso Con la gran coda il ventre gli recinge.
Esempio: E Mont. Poes.1, 32: Vedi sotto la zolla che l'implica Divincolarsi il bue, che pigro e lento Isviluppa le gran membra a fatica.
Definiz: § LIII. Trovasi detto del corpo della femmina, quando è incinta, per Gonfio, Grosso. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 295: Sonsi trovate la madre vecchia, e la moglie col corpo grande, e sei figliuoli, sole e sanza governo d'anima, e male governo del corpo.
Definiz: § LIV. Parlandosi di fiume, mare, ed altresì di piena, inondazione, e simili, vale Il cui livello è molto alto, La massa delle cui acque è molto copiosa. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Vidi gente alla riva d'un gran fiume.
Esempio: Marc. Pol. Mil. 4: Penarono due anni a giugnere, per.... e' mali tempi e gran fiumi che convenia di aspettare tempo da passare.
Esempio: Ugurg. Eneid. 81: Immantenente li venti conturbano e rivollono il mare, e fassi molto grande; noi, sparsi, siamo gittati per lo grande pelago.
Esempio: Vill. G. 687: Essendo venuta una gran piena in Arno, si rivolse una nave, ec.
Esempio: Vell. Cron. 32: Tornando dal Bagno al tempo di verno, ed essendo grande la Grieve, si mise a passare; il cavallo in su' ciottoli non si potè tenere, ec.
Esempio: Magal. Relaz. 20: Intorno alla ragione perchè questa così grande escrescenza e questo allagamento abbia a seguire nel cuor della state, molte cose sono state credute dagli antichi.
Esempio: E Lett. fam. 1, 197: Io dico quel che la superba fronte Oppone invitto alla tedesca rabbia Per nostro schermo, e a tre gran fiumi è fonte.
Definiz: § LV. Detto di recipiente, vale Di molta capacità, Ben capace, Largo e fondo. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 50: Fattasi il prenze venire una grande e bella coppa d'oro, e messo in quella il cuor di Guiscardo, per un suo segretissimo famigliare il mandò alla figliuola.
Esempio: Invent. Pal. Signor. 216: Uno bossolo d'ariento grande, ove si votano le fave.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 271: Pensò di ridurre in forma d'uomo il monte Atos, e nella man sinistra edificargli una amplissima città, e nella destra una gran coppa.
Definiz: § LVI. Vale altresì semplicemente Profondo. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 176: Si gittò giù per quel monte in grande precipizio.
Definiz: § LVII. E per Profondo e vasto, detto figuratam. di dottrina, scienza, sapere, erudizione. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 179: Il detto Papa commise le questioni a frate Latino cardinale, ch'era in Romagna per la Chiesa, uomo di grande.... scienza, il quale per lo mandato del Papa venne in Fiorenza.
Esempio: Tass. Lett. 3, 29: La sua gran dottrina non ha dato alcuno aiuto a la mia debil memoria.
Definiz: § LVIII. Pur figuratam. per Molto sapiente, detto di provvedimenti, ordinamenti, decreti, e simili. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 61: Intra i grandi e maravigliosi ordini delle repubbliche e principati antichi.... era quello, mediante il quale, di nuovo e di ogni tempo assai terre e città si edificavano.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: Sian di questa Invisibil giustizia i gran decreti, Come quelli del ciel, divisi in tutto Dall'intender mortale.
Definiz: § LIX. Grande, detto di quantità, vale Che è abbondevole, Copioso, Molto, e dicesi anche dell'abbondanza o della copia stessa. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 28: E un'altra cosa vi so dire,... egli si è la gran quantità di melarance, che n'è pieno il mondo.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 5: Aveva gran copia di beni temporali, e non minor abbondanza d'onorati parenti.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 40: Non può.... comprare tanti cittadini che faccia il bisogno, volendo ciascuno grande quantità di pecunia.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 56: Aveva drieto Bestie in gran quantità, d'ogni ragione.
Esempio: Biring. Pirotecn. 16: Chi cavasse ne trovarebbe (del ferro) quantità grande.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 9: Bisognando gran somma di danari,... non si ardivano mettere innanzi questa pratica.
Esempio: Caran. Sallust. 33: Oltre a ciò sollecitava i ladroni d'ogni maniera de' quali n'era gran copia in que' paesi.
Esempio: Sassett. Lett. 159: A Sevilla aspettano dalle 10 alle 11 migliaia cantara di cucciniglia, che è partita grande a dismisura, e con tutto ciò questi che discorrono sono di parere che ella non sia per abbassare di 44 in 45 fiorini il cantaro.
Esempio: Soder. Coltiv. 120: Il cesenese è vitigno che fa gran copia d'uve e di vino.
Esempio: Capp. Econ. 375: Bisogno de' poggi è ritenere la terra che fugge; bisogno della pianura impinguansi della terra che vi scende, o impedirle le acque che in grandi masse precipitano.
Definiz: § LX. Per Che è in grande quantità, Molto abbondevole, Copioso. –
Esempio: Dant. Conv. 318: Vedemo li parvoli desiderare massimamente un pomo; e poi più oltre procedendo, desiderare uno uccellino; e poi più oltre desiderare bello vestimento, e poi il cavallo, e poi una donna, e poi ricchezza non grande, e poi più grande, e poi più.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 90: Acquistò gran preda, e mise al taglio dello spade quasi tutti gli uomini d'età da portar arme.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 198: Ammazzo di molti tordi, e magno di gran cavoli.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 237: Poichè misero in mostra [i Portoghesi] le preziose e colà nuove mercatanzie che portavano in vendita o in permuta, e 'l vivo e gran danaro per levar di quivi un pieno carico delle sete che v'abbondano,... altro non si richiese a fare che i maestrati.... gli avessero per i ben venuti.
Definiz: § LXI. Figuratam., dicesi anche di cose morali e intellettuali. –
Esempio: Savonar. Poes. 5: E gran pensieri boni Nel cor ti son venuti.
Definiz: § LXII. Detto di pioggia, neve, grandine, vale Che cade in molta copia e con impeto. –
Esempio: Vill. G. 155: I Fiorentini.... non lasciarono per lo forte tempo e grandi nevi ch'erano allora, che non tenessono l'assedio, ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 113: È come se in tempo di una pioggia grande ti trovassi in una campagna, ma provvisto in modo di cappello, di stivali e di panni che l'acqua non può passare, e sanza toccartene una sola gocciola, non che le carni ma nè anche le vesti vicine a quelle, arrivato a casa non truovi alla fine bagnato altro che quegli abiti estrinsechi; i quali ec.
Esempio: Soder. Agric. 31: Qualche volta le alte stelle hanno qualche poco di cerchio intorno, che denota tempo cattivo ed acqua grande.
Esempio: E Soder. Agric. appr.: Se due archi o più appariscano a tempo di gran pioggia e vento, compiuti ed assai durabili, particolarmente nella parte che tramonta il sole, danno espresso segno di serenità.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 4: Tentato il guado, il trovarono impossibile a passarsi, essendo, per gran piogge sopravvenute, molto alta la corrente e torbida.
Esempio: Red. Lett. 2, 236: Son comparse lettere d'un tal dottor Viali padovano, il quale era già Lettore in Pisa, che nel distretto bolognese sia caduta una gran pioggia di accia, che ha preso il contorno di dodici miglia.
Definiz: § LXIII. Detto di numero, ed altresì di qualsivoglia aggregazione, e simili, vale Che si compone, risulta, di molte persone o cose. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Ciò avvenia di duol senza martiri, Ch'avean le turbe, ch'eran molte e grandi, E d'infanti e di femmine e di viri.
Esempio: Senec. Pist. 246: Molto vedrei volentieri uno di questi Romani ricchi, con tutta la sua gran famiglia scontrare Catone nel mezzo del cammino.
Esempio: Lenz. Diar. 46: La gente de' compratori era grande e tanta che non sarebbe toccato per uno un mezzo staio [di grano].
Esempio: Vill. G. 75: E così crebbe in que' tempi molto la città di Firenze di popolo e di potenza;... ma però non era molto di gran popolo a comparazione d'oggi.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 112: Frate Cipolla,... sentendo la moltitudine grande esser venuta di contadini per dovere la penna vedere, mandò ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 69: I Guelfi adunque cacciati per le terre di Valdarno di sopra, dove avevano gran parte delle fortezze loro, si ridussero, ed in quel modo che potevano migliore contro alle forze de' nimici loro si difendevano.
Esempio: Car. Eneid. 1, 242: Come addivien sovente in un gran popolo, Allor che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 47: Non, s'esercito grande unito insieme Fosse in mio scampo, avrei più certa speme.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 374: Si ritirarono.... con gran numero di prigioni nell'isola Bombaino.
Esempio: Parin. Poes. 176: Al tuo santo simulacro, Cui gran folla urta di gente, Già mi prostro umilemente.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 10: Anche gli stormi degli uccelli.... ora sono tanti che passano e cosi grandi,... che penso ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 25: Come in tempo di fame o carestia, S'inurbano a gran torme i poverelli.
Definiz: § LXIV. In senso particolare, vale Copioso e bello. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 273: I fuochi furono grandi, le chiese sonavano, rallegrandosi ciascuno: ma il palagio de' Gianfigliazzi, che per le guerre faceva gran fuochi la sera, niente fece.
Definiz: § LXV. Per Che incoglie molto numero di persone; detto di epidemia, mortalità, e simili. –
Esempio: Vill. G. 192: In quella battaglia ebbe grande mortalità d'una parte e d'altra; ma troppo più della parte di Manfredi.
Definiz: § LXVI. Si usò come aggiunto di mercato grande, a significare Basso, Vile; onde Fare gran mercato, valeva Dare a vil prezzo. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. B. 129 t.: Madonna, egli (Iesù, Cristo) è traduto, Iuda si l'à venduto, Trenta denari n'à 'vuto, Fatto n'ha gran mercato.
Esempio: Marc. Pol. Mil. 101: Egli hanno di tutte cose, che a uomo bisogna per vivere, in grande abondanza, e per gran mercato.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 66: Gli convenne far gran mercato di ciò che portato avea.
Definiz: § LXVII. Grande, presso alcuna delle nostre Repubbliche, massime quelle di Venezia e di Firenze, si usò come aggiunto del Consiglio grande che, componendosi di quanti cittadini erano abili ai magistrati, aveva la suprema autorità dello stato, e lo governava più o meno direttamente, secondo i tempi, e secondo le varie repubbliche. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 40: Fatto dunque questo numero di cittadini, il quale si domanda il Consiglio grande, ed avendo lui a distribuire tutti li onori, non è dubbio che questo è il signore della città.
Esempio: Nard. Stor. 1, 52: E quasi per uno esempio proponeva alla considerazione degli audienti la forma del governo e Consiglio grande della città di Vinegia.
Esempio: Varch. Stor. 2, 126: Non mancò il principe di mettere innanzi un altro modo di governo; il quale fu, che si dovessono creare a vita ottanta cittadini, quaranta dal Papa e quaranta dal Consiglio grande.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 204: Parve.... che fosse ben fatto, che questa deliberazione.... si rimettesse al Consiglio maggiore;.. perchè, ragunato il Consiglio grande,... Raffaello.... si dirizzò in piedi, e.... favellò.
Esempio: Giannott. Op. 1, 6: Il Consiglio è la basa di tutto il corpo e il fondamento, ed ha similitudine d'una pianta; perchè il Consiglio rassembra le radici, che danno virtù a tutta la pianta; gli altri tre membri somigliano il tronco, che si regge sulle radici, come quelli sopra il Gran Consiglio, avendo dipendenzia da lui: gli altri magistrati sono i rami, de' quali esce il frutto che produce la pianta.
Esempio: E Giannott. Op. 179: Tutti i magistrati, rettori e consigli debbono essere eletti nel Consiglio grande.
Esempio: E Giannott. Op. 2, 36: Sono, adunque, i gentiluomini, signori della nostra città, e di tutto lo stato di mare e di terra.... Essi hanno fatto uno fondamento ed una basa sopra la quale si regge tutta la nostra repubblica: e questo è quello che volgarmente si chiama il Gran Consiglio.
Esempio: Pap. L. Comment. 3, 108: Il Ministro francese Lallemand mandò una nota al Gran Consiglio, nella quale aspramente rimproverando i delitti commessi dai sudditi veneti contro i cittadini francesi, ne chiedeva in nome della sua nazione una pronta vendetta.
Esempio: E Pap. L. Comment. 133: Si statuì.... esservi pace e amicizia fra le repubbliche francese e veneta; il Gran Consiglio di Venezia rinunziare al suo diritto di sovranità.
Definiz: § LXVIII. Grande, dicesi anche di atti esteriori, operazioni, e vale Veemente, Gagliardo, Fatto con forza, con violenza. –
Esempio: Sacch. Mim. G. 52 t.: La gran percossa per aspro camino A Pescia mi condusse a scemar sangue.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 98: Quei di fine arme e di sè stesso arginato, Ai gran colpi resiste, e nulla pave.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 55: Diè più morti che colpi: e pur frequente De' suoi gran colpi la tempesta cade.
Definiz: § LXIX. E figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 72: Così lo 'ndugiar, che non t'uccide immantenente, si è.... ira di Dio, somma, che mostra in te, che allora ha egli aperto l'arco, per darti grande colpo.
Definiz: § LXX. Pur figuratam. per Veemente, Violento, Acerbo, Pieno d'ira, detto di cose morali, come rimprovero, biasimo, e simili. –
Esempio: Vill. M. 60: Della qual cosa tornò grande repitio a' comuni di Toscana.
Definiz: § LXXI. E detto di vento, turbine, tempesta, vale Impetuoso; anche in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Esempio: Vill. G. 426: L'armata delli usciti ebbe sì gran fortuna, che si levaro di Genova, e otto di loro galee ruppero in terra a Chiaveri.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 261: A dì 15 detto, lunedì, dietro a mangiare, rimontamo in sulle galee al modo predetto, e.... per gran fortuna, le tre galee si tornorono indietro a Livorno, tutta la notte combattendo con la fortuna.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 116: Schianta i rami il gran turbo, e par che crolli Non pur le querce, ma le rocche e i colli.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 123: Fa diacci il verno e gran bufere e nevaj alle montagne.
Definiz: § LXXII. Figuratam., detto di tumulto, sommossa, e simili. –
Esempio: Vill. G. 796: Gli Ubertini e i Pazi rubellarono Castiglione lor castello e Campogiallo e la Treggiaia, sì che intorno al nostro contado avea gran bollore, stando la nostra oste in su quello di Lucca.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 5: La Signoria,... non però sanza grande tumulto e pericolo rispetto a quella parte che prese le arme, fece parlamento.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 63: Il tumulto nel campo de' Fiorentini fu grande, perchè campeggiando quelli eserciti, per l'ordinario senz'alcuna disciplina, vi si era aggiunta la negligenza.
Definiz: § LXXIII. Per Accanito, Fiero, Ostinato, parlandosi così di battaglia, di contesa, contrasto, come di difesa, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 33: Ma i Signori che erano in quel tempo, erano in gran discordia.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 268: L'altra parte, di cui era capo messer Rosso della Tosa, insieme colla maggiore parte de' consorti,... il popolo e molti popolani, vennono alla difesa del palagio, e feciono gran zuffa.
Esempio: Lenz. Diar. 48: Se non fosse il detto dì stato il buono provedimento e la buona guardia che si fece, forse per l'aventura v'avrebbe avuto grande mischia e battallia e uccisione e rubamento.
Esempio: Vill. G. 179: Il quale, dopo molta gran difesa e molti de' nimici abbattuti, fue atterrato morto in su la piaza.
Esempio: Vill. M. 114: Si fece aspra battaglia e durò lungamente però che catuno voleva mantenere lo onore del campo, e, non avendo pedoni che impedissono, faceano i buoni cavalieri grande punga.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 87: Quel dì, che 'n lite verrà d'Asia il regno, Tra due gran campi in gran pugna campale.
Esempio: Mont. Poes. 1, 68: Questa, e non altra, Fu la sorgente di sì gran contrasto.
Definiz: § LXXIV. Detto di passo, cammino, marcia, o di qualsivoglia moto, vale Affrettato, Forzato, Celere. –
Esempio: Vill. G. 205: Con tutta sua gente a gran giornate venne incontro a Curradino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 54: Quella, or per terren culto, or per foresta, A gran giornate e in gran fretta la guida.
Esempio: Bemb. Stor. 2, 134: I quali [soldati].... più a dentro ne' fini del Veronese.... su a gran cammino si spinsero.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 249: Lasciato ogni suo arnese, ne venne a gran giornate con tanta prestezza, che quasi avanzò la fama della sua venuta.
Esempio: Dav. Tac. 1, 137: Silio.... vanne ad Autun a gran passo.
Esempio: Salvin. Odiss. 189: Dell'erba i fiori teneri tu pasci Marciando con gran passo, ed il primiero Sei a giugner de' fiumi alle correnti.
Definiz: § LXXV. Dicesi in particolare d'impeto, rovina, caduta, e vale Precipitoso, Violento, Rapido e gagliardo. –
Esempio: Vill. G. 672: Il fiume d'Arno,... scendendo d'alpi con gran rovina ed empito, sommerse ec.
Definiz: § LXXVI. Parlandosi d'inclinazione, pendenza, ed altresì di piano inclinato, o simile, vale Ripido. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 130: Non v'è torrente che giù da qualunque sia grand'erta di montagna precipiti con gagliardia d'impeto e foga pari al furioso andar di quest'acque.
Definiz: § LXXVII. Grande, usasi anche per Intenso, e talora anche Eccessivo. –
Esempio: Libr. Cur. Febbr. 9: Lo modo di ciò conoscere si è quando il corpo tocco non è di grande caldezza.
Esempio: Vell. Cron. 23: Nel qual tempo fu uno grande freddo, e la maggior parte de' cittadini furono infreddati.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 111: Come voi vedete, il sole è alto ed il caldo è grande.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 63: Ciascuno era disarmato, di lungi dagli alloggiamenti, ed in quel luogo dove la volontà, o per fuggire il caldo ch'era grande, o per seguire alcun suo diletto, l'avea tirato.
Esempio: Alam. L. Gir. 7, 15: Menava il verno la più gran freddura.
Esempio: Lottin. Avved. civ. 242: Gli ammalati, avendo la febbre ed il caldo grande, se beono alquanto d'acqua, par bene che in quel subito si ristorino un poco, ma non passa l'ora che si sentono da quel poco che hanno bevuto molto più infiammati che prima.
Esempio: Dav. Colt. 505: Se annesti d'ottobre o di verno togli, in vece di terra molle, cera; e di terra cotta, rena; le quali non ritengono a' gran freddi quel tanto sido.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Ora è un gran freddo, ed i denti si batte.
Definiz: § LXXVIII. Pure per Intenso, detto di febbre, malattia, e simili. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 61: Oh che gioioso e glorioso assempro, in dolore grave allegra gioi portare, in grande infermitate rendervi sano, e vincere vinciuto ogni nemico, giacendo affritto.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 50: Del mio male sto meglio, sendo assai assottigliate le febbre, benchè l'abbia ancora comodamente grandi.
Definiz: § LXXIX. E pure per Intenso, Molto vivo, detto figuratam. di sentimenti, affetto, passione, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Già contento requïevi Di grande ammirazïon; ma ora ammiro Com'io trascenda questi corpi lievi.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 15: Dissono voleano fusse morto: chè così fia grande l'odio della morte come delle ferite.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 195: Il signore mandò per lui, il quale v'andò con gran paura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 131: Grifon che poco a core avea quell'arme, Ma gran disio che 'l Re si satisfaccia, Gli disse ec.
Esempio: Caran. Sallust. 9: È cosa incredibile a raccontare, come la città crebbe prestamente dopo l'acquistata libertà, sì era fatto grande il desiderio dell'onore.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 14: Sappiate che nel tempo della guerra, e sempre, sono stata in gran pensiero di voi.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 5: Parecchi segni che mi avevano dato speranza grande, mi sono riusciti vani.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 123: Giove Del folgor sacro alla grand'ira elegge Capo esecrato?
Definiz: § LXXX. Parlandosi di odore, fragranza, profumo, e simili, vale Che per l'acutezza produce viva impressione nel senso dell'olfatto, Acuto. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 23: E, tutte allora fiorite, sì grande odore per lo giardin rendevano, che, ec.
Definiz: § LXXXI. Detto di lume, luce, raggio, vale Vivo, Intenso, Che splende vivamente. –
Esempio: Dant. Parad. 1: La novità del suono e il grande lume Di lor cagion m'accesero un disio Mai non sentito di cotanto acume.
Esempio: Parin. Poes. 140: Alfin più interna, e di gran luce e d'oro E di ricchi tappeti aula superba Sta servata per voi, prole de' Numi.
Definiz: § LXXXII. Ed altresì detto di oscurità, buio, tenebre, vale Molto denso, Fittissimo; anche figuratam. –
Esempio: Plut. Vit. 83: Una notte che facea forte tempo e grande obscurità, pigliò Alessandro una parte della sua gente, ec.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 6: Si truova essa (la medicina) tuttavia in un gran buio.
Definiz: § LXXXIII. Aggiunto a suono, voce, e simili, vale Molto alto, Forte; e aggiunto a rumore, e simile, vale Pieno di fracasso, Fragoroso. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 89: Un'ora cresce molto (il mare), E fa grande tumolto, Poi torna in dibassanza.
Esempio: Lenz. Diar. 46 t.: In questo si diedero le staia, e le grida erano grandi, de' comperatori, di pianto doloroso e di diversi sospiri e strida e simili cose.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 193: Furono ivi uditi grandi bussi e grandi romori.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 176: E con uno grande fistiare si gittò giù per quel monte.
Esempio: Vill. G. 672: Onde era grande il romore e 'l tumulto, che appena si poteva udire i tuoni.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 121: Tre sono le generazioni delle voci, cioè grande, ferma e molle. La grande voce dà solamente la natura, ma per medicina si preserva.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 266: E per questo faceano [i porci] sì grande le strida, e 'l gottoso i mugli, e 'l fante i dolori, e la famiglia il romore, per sì fatto modo che parea l'inferno.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 8: E in questi detti il gran rimbombo udissi.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 106: D'elmi e scudi percossi, e d'aste infrante Ne' primi scontri un gran romor s'aggira.
Definiz: § LXXXIV. Dicesi di lamento, querele, pianto, per Pieno di angoscia, Disperato. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 41: Ella continuamente andava faccendo grande pianto.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 240: Era per tutto grande il pianto e lamenti di coloro che morivano.
Definiz: § LXXXV. E di preghiera, istanza, per Batto con molto fervore. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 14: Da altra parte i Franzesi facevano grande instanza che il duca Giovanni fussi favorito.
Definiz: § LXXXVI. Grande si usa come aggiunto di qualsivoglia cosa morale e intellettuale, a designare Che è in notevole grado, Sommo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 73: Grande grazia di Dio sarebbe, se 'l peccatore, che non si de' amendare, morisse incontanente.
Esempio: Esop. Fav. S. 101: Niuno, perchè stia in istato di grande potenzia, prenda ardire di villaneggiare i miseri piccolini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 61: Come esser può che.... crescer abbia di sì piccol borgo Ampla cittade, e di sì gran bellezza?
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 7: Di che nel principio acquistò con loro grado grande, e nondimeno lo effetto fu che... non erano eletti a' magistrati.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 163: Replicatasi la seconda esperienza, tornò a capello come la prima, e ritornatasi a fare con l'istess'acqua dopo di aver bollito, non vi trovammo gran differenza.
Esempio: Fag. Rim. 1, 345: Ma grandi rimedj A mali grandi deonsi provvedere.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 262: I fiorini d'oro.... erano subitamente portati fuori della città, e disfatti dalle altre zecche vicine, e battutine altri fiorini o ducati inferiori di bontà intrinseca, con grande utilità di chi gli faceva battere e con grandissimo danno della città.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 7: In que' paesi privilegiati da Dio di una dolce temperie d'aria e di grande benignità di stagioni, può veramente il baco da seta esser lasciato vivere e fare il bozzolo sui mori.
Definiz: § LXXXVII. Detto in particolare di qualità, stato, condizione, abito, dell'animo, serve a denotare Che è in sommo grado. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 350: Uomo.... di grande temperanza.
Esempio: Vill. G. 170: Allora li Anziani elessero di loro lo Spedito di Porte San Piero, uomo di grande opera e ardire, ed era de' principali guidatori del popolo.
Esempio: Bibb. N. 8, 572: Per la qual cagione non solamente i Giudei, ma anco l'altre nazioni s'erano indignate, e con grande molestia sosteneano la ingiusta morte di uno tanto uomo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 38: Ivi ha del suo ben far corona e palma Quella, ch'al mondo sì famosa e chiara Fe' la sua gran virtute, e 'l furor mio.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 300: E moralmente queste grandi pietre significano grande ostinazione.
Esempio: Magal. Lett. At. 564: Io voglio addurvi un solo argomento della gran debolezza, o per meglio dire, della gran stupidità degli uomini, nel valersi di tutti i mezzi che egli hanno per ritrovare il vero di cose che paiono facilissime, e che son comunissime e trivialissime.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 5: Il contento di aver adempiute le parti che a buono e fedele storico si appartengono, è grande e quasi infinito.
Definiz: § LXXXVIII. Grande, vale anche Potente a produrre effetto, Molto efficace, detto di cose tanto materiali, quanto morali, e delle loro proprietà, qualità, virtù, e simili. –
Esempio: Tratt. Virt. Ramer. 28: Usi della predetta dicozione, perciò che molto è di grande efficacia a coloro che sentono di tisico.
Esempio: Cas. Pros. 3, 352: Quantunque le forze della natura siano grandi, nondimeno ella pure è assai spesso vinta e corretta dall'usanza.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 526: Quegli esempj ancora hanno gran forza, i quali sono famosi e celebrati, perchè e' pare che non abbiano contradizione.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 239: Opinione che diviene evidenza di fatto, quando si abbia la sorte di possedere un telescopio di gran forza.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: Il mondo Non ha gran forza che non sia mistero.
Definiz: § LXXXIX. E nello stesso senso dicesi di Qualsivoglia atto, mezzo, espediente, o checchè altro serva a conseguire un fine. –
Esempio: Tass. Gerus. 10, 59: E come poscia vi trovaste pronti.... a dar sì gran soccorso.
Definiz: § XC. E detto di ragione, argomenti, dimostrazioni, prove, vale Persuasivo, Convincente. –
Esempio: Varch. Boez. 142: Le allegre [pene] danno a' buoni grande argomento, onde traggano quello che di siffatta felicità giudicar debbiano.
Esempio: Tass. Lett. 2, 199: Grande argumento mi par che sia de la sua innocenza la vostra amicizia.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 44: Ma non pertanto rimase nella mente degli operaj e de' nostri cittadini stabilita la massima del potersi procedere ad un cimento sì arduo e pericoloso, quanto a gran ragione sembrava loro nel dar principio alla.... fabbrica.
Esempio: Magal. Lett. At. 564: Gran riprova in vero dell'aggiustatezza del nostro intendere e dell'abilità del nostro giudicare!
Definiz: § XCI. Vale altresì Certo, Sicuro, Evidente. –
Esempio: Dant. Purg. 13: O questa è ad udir sì cosa nuova, Rispose, che gran segno è che Dio t'ami; Però col prego tuo talor mi giova.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 160: Dunque il non potere mutarsi è un gran segno e argomento d'aver la volontà ferma.
Esempio: Cesar. Fatt. Ap. 1, 97: Quello che faceano gli apostoli dava gran segno che fosse opera di Dio, a cui era pazzia ed empietà voler contrastare.
Definiz: § XCII. Detto di custodia, guardia, cura, vale Diligentissimo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 119: I quali giunti in Soavia trovarono che la madre ne facea grande guardia.
Esempio: Stor. Mos. 13: Abbiatene grande guardia e sollecitudine, ed io ti daròne grande soldo, e pagherotti bene.
Esempio: Vill. G. 4, 67: Uguccione e sua gente faceano grande guardia, ec.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 90: Allora se ne vuole (della pietra da brunire) avere gran guardia, che non si percuota, nè tocchi ferro.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 150: Perchè il minacciargli (i nemici) da più parti, il necessitava a fare in più luoghi guardie grandi.
Esempio: Dav. Colt. 507: Nel trasporre abbi gran cura alla barba maestra, detta il fittone.
Definiz: § XCIII. E pure per Potente, Gagliardo, Generoso, e Che regge l'acqua, detto di vino. –
Esempio: Senec. Pist. 79: Questo addiviene, com'addiviene del vin grande e poderoso.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 195: Recano uno quarto di vino,... che era sì grande, che pochi uomini erano che n'avessono bevuto tre volte, che non rimanessino ammazzati. E perchè questo vino era così grande, e così vincea ciascuno, e però il signore il chiamava Orlando.
Esempio: But. Comm. Dant.: Quel delle gotte vuol li cibi dilicati, e vini grandi e grossi.
Esempio: Soder. Agric. 171: I gran vini, in quanto maggior vasi stanno, si mantengono più gagliardi; al contrario avviene ai deboli.
Esempio: Dav. Colt. 496: Vendemmia senz'acqua addosso, subito che è venuta la luna nuova, volendo grande vino e polputo.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 2: E per qualsisia gusto aver vivande; Che chi lesse le vuol, chi vuolle arrosto: Vin dolce e brusco, e vin piccino e grande.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 270: Non conviene (l'operazione di mettere mosto bollente nel tino), o almeno è superflua ai vini grandi e generosi.
Definiz: § XCIV. Grande, usasi per Che fa molta pressione, Molto grave, detto di peso, carico, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 59, 44: Poca favilla accende molta paglia; Muove gran peso piccola catena.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 169: Di tremendo avvenir sotto il gran peso Quasi gemer sembrava.
Definiz: § XCV. Figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 197: Andarono [i Pisani] insino nel porto di Genova,... e feciono grande onta a' Genovesi, e presono loro legni, e rubarono e guastarono in più parti della riviera.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. appr.: I Pisani si partirono, facendo grande scherno di Genovesi, e tornarono in Pisa.
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 202: Si vergogneranno [i dannati] fra loro medesimi l'uno dell'altro per tutti i modi; onde grande grande e grandissima pena e vergogna fia pur questa.
Esempio: Dant. Inf. 28: Or vedi la pena molesta Tu che, spirando, vai veggendo i morti: Vedi se alcuna è grande come questa.
Esempio: Vill. G. 723: Poi si misero a gran pericolo vegnendo in Padovana per le molte fiumare e canali che aveano a passare, ond'erano tagliati i ponti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 31: Oh (disse il Duca a lui) grande è cotesto Errore a che t'ha il folle Amor condutto!
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 66: Voi mi chiedesti vi trovassi una serva, che ò durato una gran fatica, perchè non ci se ne truova; e questa che io ò trovata non so se vi soddisfarà, parendovi che abbi troppo tempo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 140: Gran danno ne riceveano principalmente i non pratichi.
Esempio: Mont. Poes. 1, 61: A' tuoi tanti rimorsi esser non puote Che non perdoni il cielo il tuo delitto. Fu grande, è vero, ma ec.
Definiz: § XCVI. Pur figuratam. per Oneroso, Ingente, detto d'imposte, spese. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 265: I popolani sono gravati, e tolto il loro colle grande imposte.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 86: Questo poco di moto dell'armata de' Viniziani vi aveva fatto mettere in Pisa parecchi centinaia e centinaia di fanti; il che non era passato sanza spesa grande vostra.
Definiz: § XCVII. Vale anche Assai importante, Che ha molta importanza, o Che si riferisce comecchessia a cose assai importanti, di molto conto, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, Guardai e vidi l'ombra di colui, Che fece per viltate il gran rifiuto.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Ma certo poco pria, se ben discerno, Che venisse Colui, che la gran preda Levò a Dite, ec.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 25: Altre gran cose non feciono, ma del loro debile principio ferono assai.
Esempio: Vill. G. 801: Grandi mutazioni e diverse rivoluzioni avvennero in questi tempi alla nostra città di Firenze.
Esempio: Bern. Orl. 50, 30: Il negromante, vista la ferita Che non era però di gran momento, Poichè la pelle insieme ebbe cucita, La medicò con erbe e con unguento.
Esempio: Segner. Pred. 451: Adempite ancora voi con premura così gran parti?
Definiz: § XCVIII. E in più ristretto senso, vale Prezioso. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 52: L'ultime grazie, le quali render gli debbo giammai, di così gran presente da mia parte gli renderai.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 1: Canto l'armi pietose e 'l capitano, Che 'l gran sepolcro liberò di Cristo.
Esempio: E Tass. Gerus. 1, 5: S'egli avverrà che in pace Il buon popol di Cristo unqua si veda, E con navi e cavalli al fero Trace Cerchi ritor la grande ingiusta preda, ec.
Esempio: Forteguerr. Cap. 201: E chi non sa, di quell'antico errore Quanto al Verbo costò la grande emenda, E qual diede per noi segno d'amore?
Definiz: § XCIX. Per Urgente, Estremo. –
Esempio: Vill. M. 494: Sendosi in Firenze, che 'l paese, ov'era destinato, avea gran bisogno di lui, per tutto si credette che, giunto, prendesse viaggio.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 520: Iddio per sua misericordia metta pace per tutto; chè bisogno ce n'è, e grande.
Definiz: § C. Grande, usasi anche per Molto florido, Molto prospero, Picco, Felice; detto così di condizione, stato, come di persona che goda di tale stato e condizione. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 463: Cristo per me far grande, Sè volse annichilare.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 45: Si resse il popolo alquanti anni in grande e potente stato.
Esempio: Vill. G. 246: In questi, tempi la città di Pisa era in grande e nobile stato, ec.
Esempio: Barber. Docum. Am. 335: Ahi tesoro, che comprar non ti puoi, E che fai grandi i tuoi!
Esempio: Bocc. Decam. 5, 60: Martuccio venne nella sua grazia, e per conseguente in grande e ricco stato.
Esempio: Morell. Cron. 233: Seguì il traffico de' suoi passati, rimase assai grande nella morte del padre.
Definiz: § CI. Per Molto potente nello Stato, e dicesi anche di popolo, regno, nazione, famiglia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 73: Or vedete se fu ben grande re.
Esempio: Dant. Parad. 16: E vidi così grandi come antichi, Con quel della Sannella, quel dell'Arca, E Soldanieri e Ardinghi e Bostichi.
Esempio: Vill. G. 1, 127: Per loro tirannia vollono guastare lo 'mperio, con giura e ordine di certi grandi Toscani.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 327: Chi era grande mi pare che rimanga.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 34: Li regni piccoli per la unione si sono fatti grandi, e li grandi per la discordia si sono dissipati.
Esempio: Machiav. Stor. Proem. 1, 153: Nondimeno la nostra [città] pareva che sempre diventasse maggiore; tanta era la virtù di quelli cittadini, e la potenza dello ingegno e animo loro a fare sè e la loro patria grande, che ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 6: Erano allora nella città molte case nobili, che si chiamavano di famiglia, le quali pe' tempi addietro, sendo grandi, e soprafacendo gli uomini di manco forze, erano state, per opera di Giano della Bella, private de' magistrati, ec.
Esempio: Caran. Sallust. 69: Ma ora già non si cerca, se noi viviamo o con buoni o con cattivi costumi, nè come sia grande e splendido l'imperio romano.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 11: Or perchè, s'io m'appongo, esser dee volto Al gran re dell'Egitto il tuo cammino.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 384: Sarebbe un rovinare il re, il far Guisa sì grande.
Esempio: Mont. Poes. 1, 55: Ecco il più grande, Il più temuto regnator di Grecia, Or fatto sì dolente ed infelice, Che crudo è ben chi nol compiange!
Definiz: § CII. E in particolare detto di città, vale Fiorente per popolo, ricchezze, industrie, traffici, e simili. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 50: Se dunque per l'elemosine particulari Dio premierà grandemente ognuno, quanto premio darà a chi governerà bene una città grande, per il governo buono della quale si pascano infiniti poveri, si provvede a molti miseri?
Esempio: Machiav. Stor. Proem. 1, 153: Le quali (divisioni) avriano avuto forza di annullare ogni grande e potentissima città.
Esempio: Car. Eneid. 3, 183: È.... Creta.... Isola chiara, e regno ampio e ferace Che cento gran città nodrisce e regge.
Esempio: Pindem. Poes. 361: Ma donde siede Tra la selva, che a lei corre d'intorno, La gran città che dell'Insubria è capo,... Ecco voce scoccar, che ec.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 293: Il simile dico della musica: la quale nelle altre città non si trova esercitata così perfettamente, e con tale apparato, come nelle grandi; dove gli animi sono meno disposti alle commozioni mirabili di quell'arte.
Definiz: § CIII. Per Opulento, Che rende bene, Che frutta molto, detto di cose. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 350: Era stato questo conte (Arrigo di Lussemburgo) in corte, per procacciare uno grande arcivescovado della Magna per uno suo fratello.
Definiz: § CIV. Pure per Opulento, Lucroso, detto di profitto, guadagno, mercato, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 270: A messer santo Lorenzo gli parea fare nulla a dare il corpo suo; grande mercato n'ebbe; ma i mondani non ne vogliono appena dare neente, non se ne curano, pure il sonno non ne vorrebbono perdere (qui figuratam.).
Definiz: § CV. Per Che si fa con pompa, con solennità, ed altresì con sfarzo, con abbondanza, suntuosamente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 193: Ciascuno per sè tenea grande corte.
Esempio: Dant. Parad. 12: Poichè il tripudio e l'altra festa grande, Sì del cantare e sì del fiammeggiarsi, ec.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 359: Con gran festa fu riceuto [Arrigo] dal popolo in Milano.
Esempio: Vill. G. 170: Da' Sanesi furono ricevuti a grande festa.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 67: La cena fue grande e magna.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 296: Morì Giovanni della Luna tre dì fa.... Feciogli grande onore.
Esempio: Martin. T. N. 2, 164: Un uomo fece una gran cena e invitò molta gente.
Definiz: § CVI. Onde Grande si usò, conformemente al francese, come aggiunto di Messa grande, a significare Quella cantata. –
Esempio: Grazz. Pros. 45: Mentre che la messa grande solennemente si cantava, vide ec.
Definiz: § CVII. Per Solenne, detto di giuramento. –
Esempio: Salvin. Odiss. 35: Così disse [Telemaco]; e il grande Giuramento de i Dei giurò la vecchia.
Definiz: § CVIII. Grande, detto di persona, vale Insigne, Inclito, Famoso, per virtù, valore, dottrina, sapienza, per magnanime imprese, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 17: Lo primo tuo rifugio e il primo ostello Sarà la cortesia del gran Lombardo, Che in su la scala porta il santo uccello.
Esempio: Petr. Rim. 2, 246: Al grande Augusto, che di verde lauro Tre volte, trïonfando, ornò la chioma.
Esempio: Car. Eneid. 10, 570: Per onor di voi,... Per le vittorie del gran duce Evandro,... Non ponete ne' pie' vostra fidanza.
Esempio: Cellin. Vit. 92: Mi dette tanto animo quelle parole di quel grande uomo, che io subito mi messi con grandissima sollecitudine a fare il detto modello.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 38: Tace, e la guida ove tra i grandi eroi Allor dal volgo il pio Buglion s'invola.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 49: Questo anno, memorabile per la morte di sì gran donna, fu ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 128: Siccome tutti gli altri grandi uomini della reale Accademia vi sono stati ammessi dalla infallibile giustizia di Vostra Maestà, così io solamente vi sono per mera sua grazia.
Esempio: Martin. T. V. 8, 412: Per la qual cosa non solo i Giudei, ma anche le altre nazioni furono scandolezzate e commosse per la ingiusta morte di sì grand'uomo.
Esempio: Mont. Poes. 1, 18: Ed or fastose oblïano [le belle arti] L'onta del goto orrore, Or che il gran Pio le vendica Del vilipeso onore.
Esempio: Giord. Op. 2, 390: Italia in questi tempi ultimi poverissima quanto mai non fu di uomini grandi, ne ha in breve distanza di paese con piccolissimo intervallo di età dati due al mondo,... Gioachino Rossini e.... Giacomo Leopardi.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 228: Se il professor Vaccà si fosse messo A difender le cause in tribunale, E l'avvocato Landi.... A curare i malati all'ospedale, Di questi due grand'uomini e preclari Che si sarebbe fatto? due somari.
Definiz: § CIX. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Godi, Firenze, poi che se' sì grande, Che per mare e per terra batti l'ali, E per lo inferno il tuo nome si spande.
Esempio: Capp. Longob. 195: Il papato e le città fecero grandi e splendidi quei due secoli che a Gregorio seguitarono.
Definiz: § CX. Pure per Insigne, Preclaro, Glorioso, Maraviglioso, detto di opere, imprese, fatti, casi, avvenimenti, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 6: E dentro alla presente margherita Luce la luce di Romeo, di cui Fu l'opra grande e bella mal gradita.
Esempio: E Dant. Conv. 396: Che fanno queste onoranze..., se per colui che delli suoi antichi ragiona e mostra le grandi e mirabili opere, s'intende a misere e vili operazioni?
Esempio: Tass. Gerus. 2, 48: Sol di te degne credo L'imprese malagevoli e le grandi.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 26: E giacque col suo corpo anco coperto Il suo gran caso, ch'or tra voi si tace.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 49: Fra le cui grandi opere, degnissima e grandissima fu quella del dono, ch'ella (la contessa Matilde) fece a san Pietro di tante città e castella, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 106: Marzio aspirando ad un magistrato, dovuto a' suoi gran fatti e sue valorose prove, non l'ottenne.
Esempio: Mont. Poes. 1, 20: Il gran prodigio immobili I riguardanti lassa; E di terrore un palpito In ogni cor trapassa.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 5: Di conforto non poco sarammi il raccontare, come farò, con uguale sincerità le cose liete, utili e grandi, che fra tanti lagrimevoli casi, ec.
Definiz: § CXI. E nello stesso significato, dicesi di opere letterarie, scientifiche, e simili. –
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 54: Questo teorema contiene tutta la trigonometria sferica, siccome lo ha fatto vedere il celebre cavalier De Lambre nel suo grande trattato di astronomia teorica e pratica.
Esempio: E Piazz. Lez. astron. 1, 71: Tutte queste parti.... si possono vedere.... nella grande opera del cav. De Lambre.
Definiz: § CXII. Usato in particolare come aggiunto di fatto o cosa, vale Singolare, Maraviglioso, Straordinario. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 306: Gran cosa mi parrebbe che tu il risapessi giammai.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 279: Lo Pistoia rispose, a lui parere gran fatto; ma, dovendovi a pochi dì tornare, vedrebbe chi di loro fosse che dicesse il vero.
Esempio: Biring. Pirotecn. 16: Se fusse vera sarebbe gran cosa.
Esempio: Red. Lett. 1, 55: Il che non sarebbe gran fatto, perché veggiamo ogni giorno per pratica, che ec.
Definiz: § CXIII. E per Inclito, Chiaro, Illustre, detto di titolo, ufficj, dignità, ed altresì di nome, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 139: Oh come al tuo venir gli archi e le volte De' gran titoli tuoi forte rimbombano!
Esempio: Mont. Poes. 1, 60: Temuto e grande Era il mio nome, e mi chiamava al trono Il voto universal. Facil fu dunque Oprar l'inganno.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 362: Qualche parente de' più titolati, di quelli il cui solo casato era un gran titolo.
Definiz: § CXIV. Detto di persona, vale Ragguardevole, Illustre, per nobiltà di natali, Nobile; e dicesi anche di famiglia, prosapia, stirpe. –
Esempio: Vill. M. 5, 85: In Vinegia morì il Doge loro, e funne fatto un giovane di quarantasei anni, il quale non era di gran famiglia, nomato Lorenzo Celso.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 58: Iddio.... mi pose avanti agli occhi.... questo giovane,... gli cui costumi ed il cui valore son degni di qualunque gran donna.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 41: Ma german di cognome e di domino Nella gran casa de' Guelfoni è inserto.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 46: Il duca di Rohan, di gran sangue, che fa come da capo degli Ugonotti.
Esempio: Buonarr. Aion. 2, 113: Parendo lor che si fusse abbassato, Non stimando Figlin di gran casato.
Definiz: § CXV. E pure, detto così di persona, come di famiglia, si usò a significare Che appartiene all'ordine dei grandi. E presso la repubblica di Firenze, grandi si chiamarono i cittadini e le famiglie che per gli Ordinamenti di giustizia furono privati degli ufficj. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 45: I nobili e grandi cittadini insuperbiti faceano molte ingiurie a' popolani, con batterli e con altre villanie.
Esempio: Stor. Pistol. 1: Si divise la città di Firenze, e fecero di loro due parti per modo, che non fu nè maschio nè femmina, nè grande nè piccolo, nè frate nè prete, che diviso non fosse.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 230: Altro avresti detto se tu m'avessi veduto a Bologna, dove non era niuno grande nè piccolo, nè dottore nè scolare, che non mi volesse il meglio del mondo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 193: Più tosto tenea costume e apparenza con onestà di grande cittadino che di signore.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 84: Monsignor Nunzio mi pregò ch'io gli dicessi quali erano le famiglie chiamate da noi grandi, credo io, perchè pensasse che queste fussero le nobili, sebbene io l'avvertii che non era il medesimo grande che nobile.
Definiz: § CXVI. Si usò altresì per Che ha molta autorità, Autorevole, Che è sommamente stimato e riverito. –
Esempio: Vill. G. 341: Nel detto anno.... i Fiorentini fra loro ebbono gran discordia, per cagione che messer Corso Donati non li parea essere così grande in Comune come volea e gli parea esser degno.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 244: E costui (Gesù Cristo) è fatto nel popolo sì grande, che s'egli ci levasse romore addosso, noi potremmo essere pericolati.
Esempio: Dav. Scism. 362: Il Roffense era in carcere: a Tonstallo Dunelmense scrisse, che non vi venisse: aveva in pugno la nobiltà nuova fatta da lui, e luterana: due duchi di seguito grandi (magnae auctoritatis), Carlo Brandon di Soffole,... e Tommaso Avvardo di Norfolc.
Definiz: § CXVII. E aggiunto di persona, come di sembiante, aspetto, e simili, vale figuratam. e poeticam., Che mostra nobiltà, Maestoso. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 45: Ubbidirò i sergenti e mossi furo Da quella grande sua regal sembianza.
Esempio: Mont. Poes. 1, 36: Ancor dell'alta origine divina I sacri segni riconosco; ancora Sei bello e grande nella tua rovina.
Definiz: § CXVIII. Grande, usato come aggiunto di scrittore, oratore, filosofo, artista, o di qualsivoglia persona che professi un'arte od una scienza, vale Eccellente, Egregio, Valentissimo. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 156: Per questo tempo venne in Fiorenza uno saracino ch'avea nome Boozeccha, grande maestro di giuoco di scacchi.
Esempio: Dant. Inf. 15: In somma sappi, che tutti fur cherci, E letterati grandi, e di gran fama, D'un medesmo peccato al mondo lerci.
Esempio: E Dant. Conv. 305: Non è da lasciare, tuttochè il testo si taccia, che messere lo Imperadore in questa parte non errò pur nelle parti della difinizione, ma eziandio nel modo del difinire, (avvegnachè, secondo la fama che di lui grida, egli fosse loico e cherico grande).
Esempio: Bocc. Decam. 1, 201: Fu oltre ad ogn'altro grande e presto versificatore.
Esempio: Bald. Vers. 87: E quei caprar che noi teniam sì grandi Ne l'arte del sonare, e ch'io credea Che fossero divini, il paragone Mi fece giudicar da nulla e vili.
Esempio: Red. Lett. 1, 225: Il Menzini è un gran litterato; ma non sa governarsi.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 89: Servami d'un illustre esempio.... il grande imitatore de' Greci elegiaci Properzio; il quale ec.
Esempio: Lambr. Elog. 4: Quindi una successione, che potrebbe dirsi una scuola toscana, di grandi mercanti, di grandi politici, di grandi storici, di grandi letterati, di grandi filosofi, e, in più vicini tempi, di grandi scrittori di pubblica economia.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 423: Con tant'altre di quelle qualità che fanno il grande scrittore.
Definiz: § CXIX. E pure a denotarne l'eccellenza, si usa altresì come aggiunto di qualche opera di scienza o d'arte. Così diciamo per esempio:
Esempio: Esempio del CompilatoreL'Abele del Duprè è una grande statua. I Promessi Sposi sono un gran libro.
Definiz: § CXX. E per Segnalato nel far checchessia. –
Esempio: Vell. Cron. 51: Era grande mangiatore, e di cose grosse si sarebbe meglio pasciuto, che di sottili.
Esempio: E Vell. Cron. 64: Le brigate e l'usanze non lasciò, per le quali, essendo grande mangiatore e bevitore, si facea assai danno.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 120: Bevitore grande, tanto che alcuna volta sconciamente gli faceva noia.
Definiz: § CXXI. Grande, detto dei sensi o dei loro organi, ed altresì di alcuna facoltà dello spirito, vale Che riesce molto bene negli atti suoi proprj, Che è tale da servir molto bene al proprio ufficio. –
Esempio: Bracc. R. Dial. 73: A fare il letterato non serve l'aver letto molti libri, e scartabellato molti codici: ma si richiede una gran cognizione e un gran criterio.
Esempio: Red. Lett. 3, 17: Il signor dottor Giovanni Tommasi.... è uomo di grande intelligenza nelle più occulte operazioni della natura, e nel saperne fare le dovute esperienze.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 48: Indizio è un naso maestoso e bello Di gran.... e di gran che? di gran cervello.
Definiz: § CXXII. Detto di anima, cuore, e simili, vale Che sente altamente, Capace di nobili e alti propositi, ed altresì Molto generoso. –
Esempio: Albizz. R. Commiss. 3, 307: Voi mi dite della mia virtù e grande animo, ec. Sono contento mi diate questa fregatura, ec.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 177: In.... errore sono coloro i quali si pensano che il fare.... doni.... sia cosa d'animo grande.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 23: Ivi solo discese, ivi fermosse In vista de' nemici il fero Argante, Per gran cor, per gran corpo e per gran posse, Superbo e minaccevole in sembiante.
Esempio: Bianchin. Sat. ital. Ded.: Facultà che è propria dell'anime grandi e degl'intelletti più sublimi.
Esempio: Mont. Poes. 1, 37: Ferve d'alme sì grandi, e non indarno, Il genio redivivo.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 118: Poco diversi pensieri credo che sieno quelli di alcuni, che avendo animo grande e nato alla virtù, entrati nel mondo e provata l'ingratitudine, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 16: Ascolti nella notte, Che fa l'alma più grande e il cor più mesto, Quest'inno del dolore.... ahi! l'inno mio.
Definiz: § CXXIII E con più ristretto senso, detto pure di animo e cuore, vale Valoroso, Intrepido, ed altresì, Saldo, Forte. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 419: Un giorno, sentendo il Paffiera Cavalcanti, giovane di grande animo, che messer Pazzino era ito, ec.
Esempio: Vill. G. 231: Conoscendo ch'era ardito e di gran cuore.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 82: Accusata la donna, la fece richiedere. La donna, che di gran cuore era, sì come generalmente esser soglion quelle che innamorate son da dovero, ancora che sconsigliata.... ne fosse, del tutto dispose di comparire.
Esempio: Morell. Cron. 248: Fu di gran cuore, e massimamente nelle sue disavventure fu molto franco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 36: L'àncora con la gomona in man prese; Poi con gran cor l'orribil mostro attese.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 6: Avvengachè questo re fusse in ogni sua operazione di gran cuore, savio e discreto; nondimeno ec.
Esempio: Nerl. Comment. 236: Veniva il Ferruccio, rimosso da sè ogni timore, con grand'animo e molto ardire a quella impresa.
Definiz: § CXXIV. Per Almo, Divino, Onnipotente, Glorioso, detto di deità, o del nome di essa. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 180: È del gran Giove Creta quasi gran cuna.
Esempio: E Car. Eneid. 10, 2: Aprissi la magion celeste intanto E del cielo il gran Padre in cima ascese Del suo cerchio stellato.
Esempio: E Car. Eneid. 10, 26: Tal fece ragionando il gran monarca Breve proposta.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 28: Altri adora le belve, altri la grande Comune madre.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 547: La perfetta impronta Dov'è, dov'è, che in esso Stampò 'l gran Fabro?
Esempio: Mont. Poes. 1, 32: Tutta del suo bel manto Primavera Copria la terra; ma la vasta idea Del gran Fabbro compita ancor non era.
Esempio: E Mont. Poes. 1, 346: E mal soffrendo del saturnio Giove Il superbo pensier, che alla tremenda Sua deità nè tempio ancor sorgesse,... nè suonar s'udisse Su le labbra terrene il suo gran nome, Di sè mandar quaggiù ec.
Esempio: E Mont. Poes. 1, 347: Pietà n'ebbe il gran padre, e di lor pure Fatto pensoso, ec.
Definiz: § CXXV. Si usò per Altero, Disdegnoso, Superbo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 263: E messer Corso, per l'animo grande che avea, alle piccole cose non attendeva, e non si dichinava.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 191: Vi so dire che l'è fatta tanto grande, che io non l'aggiungo più punto.
Definiz: § CXXVI. Aggiunto ad ora, mattina, e simili, nelle maniere avverbiali A grand'ora, Di gran mattina, vale Sollecito, Presto. –
Esempio: Plut. Vit. 8: E per questo Focione di grande mattina ragunò il Consiglio d'Atene, e fecegli sapere la voluntà di quelli della Megara.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 184: Sendo mona Lesandra a le Selve, al luogo di Giovanni Bonsi, mandai questa mattina a grande ora il famiglio mio, e scrissi ec.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 504: Nemica oltre a questo dell'ozio e della pigrizia, levandosi di letto a grand'ora, e tardi in quello ritornando,... si farà conoscere per donna diligente e valorosa.
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 72: E così partitosi, una mattina a grand'ora, con tutto l'essercito e carriaggi, e passato l'Apennino, si tornò verso Bologna.
Definiz: § CXXVII. Grande di checchessia, detto di persona e di cosa, vale Abbondevole, Ricco, Copioso, di ciò che è espresso dal compimento; ovvero Che è ragguardevole, preclaro, e simili, per quello. –
Esempio: Dant. Conv. 328: Se la obblivione del suo basso anticessore non fosse venuta, siccome s'oppone, ed ello fosse grande di nobiltà, ec.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 226: Troia fu grande di ricchezze e d'uomeni.
Definiz: § CXXVIII. Di grandi, o Di gran, premesso a un sostantivo di numero plurale, usasi familiarmente a denotare numero alquanto grande di persone o di cose; Molti. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 187: Qualcuno un po' grosso di campane Intese che ci son di gran befane.
Definiz: § CXXIX. Alla grande, posto avverbialm. vale Con magnificenza propria dei grandi signori, Splendidamente, Sontuosamente, Con sfarzo. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 433: I quali (Enrico e Cunegonda) alcune chiese e badie e monasterj vecchi ristorarono, e di nuovo molti n'edificarono, e tutti alla grande, o, a dire più propriamente, alla imperiale, dotarono.
Esempio: Bonc. Disc. pol. 19: Nel volergli ricevere (gli ambasciatori) troppo alla grande e sontuosamente.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 25: Condannata anch'ella (la lingua romana) per soverchia rigidezza e gravità, come quella che era non cascante di vezzi, non adornata di ricci, lisci e profumi, quasi donna di mondo; ma vestita alla grande e con decoro, come Conviensi a casta e veneranda matrona (qui in locuz, figur.).
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 74: Vi mandò Mosè: il qual però avea Dio fatto allevare nella corte già del medesimo Faraone sin da fanciullo, e allevare alla grande.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 22: Effetto dello stesso amore, e della stima ch'egli fece di lui, fu il dichiararlo architetto di san Pietro, ed in ogni occasione ricompensarlo alla grande.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 134: Onde nel caso Io ti possa trattar, Creme, alla grande.
Esempio: Fag. Rim. 5, 37: Lasciam le ville e le villeggiature, Gli alloggi, ch'ivi fannosi alla grande, I giardini, i viali e le verzure.
Esempio: Nell. Iac. Forest. 3, 6: Egli, che sa come si vive alla grande, sarebbe il primo a proporsi.
Definiz: § CXXX. Vale altresì Alla foggia, All'usanza, secondo il costume, dei grandi. –
Esempio: Baldin. Art. Int. 16: Rappresentato in figura d'un giovane di vago aspetto.... con capelli distesi, con berretta in capo alla grande, gioiellata.
Definiz: § CXXXI. In grande, e, come anche trovasi, Nel grande, è maniera avverbiale che significa In grandi dimensioni, In grandi proporzioni. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 6: Molte invenzioni di macchine riescono in piccolo, che in grande poi non sussistono.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. appr.: Molte macchine si potranno far più perfette in grande che in piccolo.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 44: Per accurati e ben pensati che siano i modelli, massime in piccole proporzioni, nel mettersi poi ad effetto nel grande,... bene spesso ogni altra cosa riescono da tutto ciò che fu immaginato e creduto.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 29: Se l'affetto non m'offusca la mente, mi persuado che.... le seguenti mie proposizioni, che tendono al riparo di questi mali, non sieno per riputarsi immaginarie o chimeriche, ma bensì reali e vere, l'uniche e sole e tutte riuscibili in grande per questo fine.
Esempio: Rucell. L. Oraz. 20: Mi fia d'uopo ricorrere all'arte di quell'industre pittore, che in piccola tela qualche storia ristringere dovendo, di nobili avvenimenti copiosa, pochi de' più segnalati e più plausibili giudiziosamente risceglie, e figurare in grande, e a parte a parte di condurre s'ingegna.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 7: Il terzo è ancor egli una copia del primo, ma fatta in grande.
Esempio: E Lett. scient. 120: La villa si riduce.... a uno di quei modelli di legno o di tela dipinta, che si mettono talvolta sulla facciata di qualche fabbrica, dove si voglia far qualche aggiunta... per riconoscere in grande, se fanno l'effetto che promettono in piccolo sul disegno.
Definiz: § CXXXII. In grande, parlandosi di commerci, traffici, azienda, e simili, vale Che si esercita, si fa, in grandi proporzioni, e parlandosi di mercante, intraprenditore, vale Che fa, esercita, un traffico, un commercio, in vasta misura. –
Esempio: Capp. Econ. 369: In quali luoghi della Toscana, e come potrebbe introdursi la coltivazione in grande, e quali conseguenze ciò avrebbe sulla morale o il ben essere dei lavoratori?
Esempio: E Capp. Econ. 377: La divisione di proprietà salva il giornaliero dall'avarizia e dall'oppressione degli affittuarj in grande, i quali ec.
Definiz: § CXXXIII. Grande e grosso, è locuzione familiare usata a significare Che una persona è omai adulta; ed Essere grande e grosso e bue davvero, dicesi di Persona che avendo omai pienamente sviluppato il corpo, non ha poi il corrispondente grado di cultura intellettuale. –
Esempio: Fag. Comm. 4, 357: Questo mio figliuolo.... si ritroverà grand'e grosso senza saper fare i fatti suoi, e gli sarà mangiato il suo; chè oggidì non mancan furbi che stanno alla colta, e se veggono un balordo, non se lo lasciano scappar dall'ugna (qui figuratam.).
Esempio: Saccent. Rim. 1, 226: Figliuol mio grande e grosso e bue davvero, Che sedici anni fa ti messi al mondo, E innanzi te ne vai ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 29: Senza un quattrino al mio comando, E colla madre vedova restato, Grande e grosso, nè prete, nè avvocato, Che far dovea?
Definiz: § CXXXIV. Esser grande con alcuno, o presso alcuno, o Esser grande nell'amore, grazia, e simili, di alcuno, vale Essergli caro, accetto, Goderne il favore. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 47: Ritruoval vivo in Tunisi, palesaglisi, ed egli grande essendo col re per consigli dati, sposatala, ricco con lei in Lipari se ne torna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 30: Perchè non hai tu dunque a me il rispetto Per l'amicizia nostra, che domande Ch'a te aver debba, e ch'io t'avre' in effetto, Se tu fossi con Lei di me più grande?
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 93: Depresse non solamente i propinqui di sangue, ma tutti quasi coloro ch'erano stati grandi nell'amore e nella grazia di Francesco.
Definiz: § CXXXV. È un gran dire, usasi a denotare: È una cosa veramente singolare a dirsi. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 443: È un gran dire.... che i più faccendoni mi devan proprio venire a cercar me, che non cerco nessuno, e tirarmi per i capelli ne' loro affari.
Definiz: § CXXXVI. Essere un gran che, o assolutam. Un gran che. –
V. Che, pronome relativo, § LVIII.
Definiz: § CXXXVII. Far grande, e, conte anche trovasi, Mostrare grande, parlandosi di occhiali, telescopi, lenti, e simili, vale Ingrandire apparentemente gli oggetti. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 150: Bisogna anco che lo strumento (il telescopio) sia eccellente, e che mostri grande assai.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 49: Perchè io mi era arrecata a fastidio l'apparenza delle gran cose nel trovarmi una sera a una cena; e perchè anche a quel servizio io ho di bisogno degli occhiali, avendone un paio non più usati, nè sperimentati, tosto che io me li fui messi, diedi di mano a un uccelletto, perocchè gli occhiali mostravan grande, creduto un piccion grosso.
Definiz: § CXXXVIII. Fare il grande, o Farsi grande, di una data cosa, vale Vantarsi e far pompa di essa. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 562: Fassi signor dal levante al ponente: E come fosse ver nè più nè meno, Ne va facendo il grande infra la gente.
Definiz: § CXXXIX. Grande, in forza di Sost., vale Persona di alta corporatura. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Io cominciai: Maestro,... Chi è quel grande che non par che curi L'incendio, e giace dispettoso e torto Sì che la pioggia non par che il maturi?
Esempio: E Dant. Inf. 18: Il buon Maestro, senza mia dimanda, Mi disse: Guarda quel grande che viene, E per dolor non par lagrima spanda: Quanto aspetto reale ancor ritiene!
Esempio: Tass. Gerus. 2, 91: Quel grande già, che incontra il cielo eresse L' alta mole d'error, forse tal era.
Definiz: § CXL. Vale pure Persona adulta. –
Esempio: Lenz. Diar. 54: Si feciono serrare con legni tutte le bocche che sono d'intorno alla piazza d'Orto san Michele, e guardare che non v'entri niuna persona, nè grande, nè piccolo, nè uomo, nè femmina.
Esempio: E Lenz. Diar. 61 t.: A tutte le bocche dell'entrate della piazza predetta stavavi alquanta famillia a guardare che non vi entrasse, per veruna cagione, nè grande, nè piccolo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 12: Dentro non vi trovò piccol nè grande, Chè 'l borgo ognun per tema avea lasciato.
Definiz: § CXLI. Dicesi anche per Persona di alto animo, insigne per sapienza, scienza, dottrina, per virtù, sommi meriti, imprese magnanime, e simili. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 33: Avendo fatti i grandi della Grecia in questo tempo molte prodezze, Erodoto stima che ec.
Esempio: Fosc. Poes. C. 29: Io quando il monumento Vidi ove posa il corpo di quel grande Che, temprando lo scettro a' regnatori Gli allor ne sfronda, ec.
Esempio: E Fosc. Poes. C. 31: Con questi grandi abita eterno, e l'ossa Fremono amor di patria.
Esempio: Giord. Op. 2, 389: Grande (il Tasso) in quel secolo di grandi, e gigante a questa età di nani.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 26: Dunque che brami? T. Salvar quel grande.
Definiz: § CXLII. Vale altresì Persona ragguardevole, di molta conto per nascita, ricchezze, alti ufficj, autorità, potenza, e simili. –
Esempio: Esop. Fav. S. 27: Ammonisceci l'autore che non sia niuno grande che si studi d'offendere al piccolino.
Esempio: E Esop. Fav. S. 28: Per la volpe [s'intende] i piccoli uomini, sanza i quali i grandi non possono usare le loro grandezze.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 69: Egli è molto più agevole ad espugnar le case de' grandi,... che non son quelle de' manuali?
Esempio: Tass. Gerus. 1, 20: I grandi dell'esercito s'unirò (Glorïoso senato) in dì solenne.
Esempio: Vai Rim. 38: Chi con esempio tal credè confondere I grandi odierni, ah! che s'inganna molto, E non gli voglio il disinganno ascondere.
Esempio: Bert. Eseq. 26: L'avere sentito della misericordia della nostra reina il piccolo e il grande, e, come i suoi medesimi, lo straniere e il peregrino, la ferono celebre e rinomata per tutto il mondo.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 151: Sentì.... lodare un valente medico.... che continuo era per le case de' grandi.
Esempio: Saccent. Rim. 1, 239: Una matrona che patisce d'etica, Che sol dei grandi. nelle case pratica, Parla aggiustata più che la grammatica, ec.
Esempio: Parin. Poes. 224: Penètra Ne' recessi de' grandi; E sopra la lor tetra Noia le facezie e, le novelle spandi.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 115: Sono i quattrini Che distinguono i grandi dai piccini.
Definiz: § CXLIII. Figuratam. e poeticam. riferito agli Spiriti celesti. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Tu credi il vero, che i minori e i grandi Di questa vita miran nello speglio, In che, prima che pensi, il pensier pandi.
Definiz: § CXLIV. Grande, vale pure Magnate, Ottimate. E presso la repubblica di Firenze, Grandi più particolarmente si chiamarono quei cittadini che, appartenendo per lo più alle famiglie nobili, furono dagli Ordinamenti di giustizia privati dei magistrati della città, massime del priorato e dei collegj. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 49: Deliberorno che qualunche famiglia avessi auto cavaliere tra loro, tutti s'intendessino essere grandi, e che non potessino essere de' Signori, nè Gonfalonieri di giustizia ec.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 57: I potenti cittadini (i quali non tutti erano nobili di sangue, ma per altri accidenti erano detti Grandi) per sdegno del popolo molti modi trovorno per abbatterlo.
Esempio: Vill. G. 289: Sì ordinaro certe leggi e statuti molto forti e gravi contro a' grandi.
Esempio: Stef. March. Istor. 2, 5: Ebbe consiglio con gli grandi, che già così era loro nome trascorso infino da primo popolo, che così chiamavano li gentili.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 186: Non c'era modo (perocch'egli era de' grandi e detto esecutore è sopra loro con gli ordini della iustizia) che non lo volesse condennare.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 185: Gli antichi nobili, chiamati grandi, di essere privi degli onori pubblici sopportare non potevano.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 7: Fece una provisione.... che quelle tali famiglie che vulgarmente si chiamavano de' grandi, fussino fatte di popolo.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 13: Non potendo comodamente farsi da persona, che non ecceda, e di gran lunga non sopravanzi, tutti gli altri grandi del regno.
Esempio: Nerl. Comment. 6: Le divisioni de' grandi infra loro venivano a indebolirgli di tal maniera, che male potevano opporsi alle forti leggi e a' gagliardi ordini formati contro di loro.
Esempio: Giannott. Op. 1, 83: Crescendo la insolenza de' grandi, fu costretto il popolo creare il gonfaloniere della iustizia.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 115: Ragunarono il Consiglio della città, ove intervenivano i grandi (così eran chiamate le famiglie nobili in Firenze) e il popolo, e proposono ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 161: Fu esaltato poi al consolato non meno per favore de' grandi che del popolo.
Esempio: Bart. D. Miss. Mog. 4: Oltre al non poter niun grande avere, nè in eredità, nè per compera che far ne volesse, stati e vassalli da voler mettere in armi, ove si congiurino a ribellare.
Definiz: § CXLV. Grande, è titolo che si dà in Spagna a quei personaggi di Corte, i quali hanno il privilegio di tenere il capo coperto alla presenza del re. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 78: Molti di voi separati non meno onorerò, di quel che farei qualsivoglia de' grandi di Spagna o de' principi di Francia.
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 3, 74: Quanto all'onore di Grande in persona del principe di Sulmona, questa è cosa che mai ci è passata per il pensiero.
Esempio: Pindem. Poes. 345: Chi è quel grande, che di Spagna giunse? Grande senza dubbio è; ma pendo incerto, Se di prima, o seconda o terza classe.
Definiz: § CXLVI. Grande, pure in forza di Sost., vale Ciò che è grande; Grandezza. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 69: Dicesti che le donne han piccol naso; Ma il grande è relativo, già lo sai.
Definiz: § CXLVII. Grande chiamasi anche La maggior forma della scrittura corsiva, nella quale alle lettere si dà molta altezza, e che si suole usare nelle scuole per sciogliere la mano ai discepoli.
Definiz: § CXLVIII. E per Ciò che è nobile, Ciò che è insigne, per splendore di virtù, per elevatezza di pensieri, per eccellenza di arte e di scienza. –
Esempio: Machiav. Disc. 397: Ma perchè simili esecuzioni hanno il grande ed il generoso, una repubblica debole non le sa fare.
Esempio: Pindem. Poes. 177: E col latte amoroso, onde ci crebbe, In noi stillò quanto è di grande in noi.
Esempio: E Pindem. Poes. 361: Oh qual vergogna.... che il retto, il vero, il generoso, il grande Splenda nei carmi, e forse in cor non sieda!
Esempio: Leopard. Poes. 49: Chi stolto non direbbe il tuo mortale Affanno anche oggidì, se il grande e il raro Ha nome di follia?
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 219: Mi lice Sperar, ch'ella, gustato il grande, il bello Che l'ingegnosa mente creatrice Radunò di scultura o di pennello Nel famoso Museo ec.
Definiz: § CXLIX. Poeticam. trovasi per Alterigia pomposa, Fasto superbo, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 140: Entra,... e del tuo grande ingombra Gli spazj fortunati.
Definiz: § CL. Parlandosi di tuoni musicali, trovasi per Grave. –
Esempio: Car. Long. 48: E discorrendo per tutta l'arte della musica,... sonò quando il grande, che si convene alle vacche, quando l'acuto, che aggrada alle capre, e quando l'allegro che diletta alle pecore.
Definiz: § CLI. Grande, usato assolutam., trovasi per Gran cosa, Gran che. –
Esempio: Stor. Pistol. 297: Grande fue tenuto, che 'l Conte vinse quasi tutta la Guascogna in meno di quattro mesi, e non trovò chi l'appettasse, non ostante che 'l re di Francia avesse più di quattro cotanta gente, che non avea egli.
Definiz: § CLII. Far del grande, o Fare il grande, sono maniere usate per Stare in contegno, Aver sussiego, Ostentare gravità, e simili. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 164: E spesso ancora in presenza di secolari, per far del grande, comandano non con umile modestia di religiosi e padri; ma con alterigia e parole da signori.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 96: Perch'ella è vergognosa e fa del grande (qui figuratam.).
Esempio: Varch. Stor. 1, 215: Stavano in sulle loro, e facevano, come volgarmente si dice, del grande.
Esempio: E Bern. Suoc. 3, 5: Poi che voi avete avuto questo poco di roba più, voi avete alzato la cresta, e fate molto del grande.
Esempio: Cellin. Vit. 352: Appena sarà egli giorno che lei verrà qui da per se; dovecchè se voi la mandassi a domandare o a visitare, la farebbe il grande e non ci vorrebbe venire.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 42: So tu sapessi che chi non l'ha grosso Il sacco de' ducati, E non ne spende e spande, Faccia del dotto pur, faccia del grande, Sta solamente ben fra gli sgraziati, Non fra gl'innamorati.
Definiz: § CLIII. Star sul grande, o in sul grande, vale Tener contegno grave e borioso, superbo, come usano alcuni grandi personaggi. –
Esempio: Varch. Ercol. 120: Stare in sul grande, in sul grave, in sul severo, in sull'onorevole, in sulla riputazione, e finalmente in sul mille, significano quasi una cosa medesima, cioè, così col parlare, come coll'andare, tenere una certa gravità conveniente al grado, e forse maggiore.
Esempio: Salv. Spin. 1, 1: Io non so s'e' si stanno in sul grande, o se pure egli abbiano in testa qualch'altro umore.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 298: Cappita, perchè avete quattro soldi State tanto sul grande!
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 403: Cocchiere, avanti. Sta sul grande, e parte.
Esempio: Pindem. Poes. 324: Ma stette Sul grande, oltraggi non sofferse; aperto Gli venne un club ec.
Definiz: § CLIV. Grande, in forza di Avverb., vale Grandemente, Violentemente, Fortemente. –
Esempio: Tav. Rit.: Tristano viene, e dàgli tal della spada sopra l'elmo, che lo fe' cadere in terra sì grande, che non sa se si è notte o giorno.
Esempio: Mirac. Mad. R. 165, 3: La reina vegnendogli incontro, e vogliendolo abbracciare, lo 'mperadore le diede sì grande, che la fece cadere in terra.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 72: Solatosi subitamente nell'aere un groppo di vento e percosso nel mare, sì grande in questa cassa diede, e la cassa nella tavola sopra la quale Landolfo era, che, riversata, per forza Landolfo andò sotto l'onde.