Lemma

1) Dizion. 2° Ed. . DESTARE Apri Voce completa pag.252 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 3 ° Ed. DESTARE Dizion. 4 ° Ed. DESTARE Dizion. 2 ° Ed. » DESTARE Dizion. 1 ° Ed. DESTARE Dizion. 5 ° Ed. DESTARE.

DESTARE. Definiz: Svegghiare, risvegghiare, guastare e rompere il sono. Lat. expergefacere, somno excitare. Esempio: Petr. Son. 8. La donna, che colui, ch'a te, ne 'nvia, Spesso del sonno lagrimando desta. Esempio: Dan. Inf. c. 4. Ruppemi l'alto sonno nella testa Un grave tuono sì, ch'io mi riscossi, Come persona, che per forza è desta. Esempio: Boccac. n. 21. 15. Lui destò, ed egli incontanente si levò in piè. Definiz: ¶ Per metaf. far vivo, eccitare. Lat. excitare. Esempio: Petr. Son. 26. Levata era a filar la vecchierella Discinta, e scalza, e desto avea il carbone [cioè ravvivato] Esempio: Bocc. n. 12. 15. Il concupiscibile appetito avendo desto. Esempio: E Bocc. nov. 16. 1. Quante volte alcuna cosa si parla, tanto è un destar delle nostre menti. Esempio: E Bocc. nov. 96. 10. Si sentí nel cuor destare un ferventissimo disiderio di piacer loro. Esempio: Dan. Purg. 18. Ad ogni cosa è mobile, che piace, Tosto, che dal piacere in atto è desto. Esempio: Petr. can. 8. 6. Che 'l mio cuore a virtute, Destar solea con una voglia accesa. Definiz: ¶ In sign. neutr. pass. Lat. expergisci, expergefieri. Esempio: Bocc. nov. 86. 14. Pinuccio destati, torna al letto tuo, ec. Alla fine pur sentendosi dimenare, fece sembiante di destarsi.