Lessicografia della Crusca in rete

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DESTARE
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DESTARE.
Definiz: svegghiare, risvegghiare, guastare, e rompore il sonno.
Esempio: Pet. son. 8. La donna, che colui, ch'a te, ne 'nvia, Spesso dal sonno lagrimando desta.
Esempio: Dan. Inf. c. 4. Ruppemi l'alto sonno nella testa Un grave tuono sì, ch'io mi riscossi, Come persona, che per forza è desta.
Esempio: Bocc. n. 21. 15. Lui destò, ed egli incontanente si levò in piè.
Definiz: ¶ Per metaf. far vivo eccitare. Lat. excitare.
Esempio: Petr. Son. 26. Levata era a filar la vecchierella Discinta, e scalza, e desto avea il carbone [cioè ravvivato]
Esempio: Bocc. n. 12. 15. Il concupiscibile appetito avendo desto.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 1. Quante volte alcuna cosa si parla, tanto è un destar delle nostre menti.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 10. Si sentì nel cuor destare un ferventissimo disiderio di piacer loro.
Esempio: Dan. Purg. 18. Ad ogni cosa è mobile, che piace, Tosto, che dal piacere in atto è desto.
Esempio: Petr. canz. 8. 6. Che 'l mio cuore a virtute, Destar solea con una voglia accesa.
Definiz: E in signif. neutr. pass. Lat. expergisci, expergefieri.
Esempio: Bocc. nov. 86. 14. Pinuccio destati, torna al letto tuo, ec. Alla fine pur sentendosi dimenare, fece sembiante di destarsi.