Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
DESTARE
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DESTARE.
Definiz: Svegghiare, risvegghiare, guastare, e rompere il sonno. Latin. expergefacere, somno excitare.
Esempio: Petr. Son. 8. La donna, che colui, ch'a te ne 'nvia, Spesso dal sonno lagrimando desta.
Esempio: Dan. Inf. 4. Ruppemi l'alto sonno nella testa Un greve tuono sì, ch'io mi riscossi, Come persona, che per forza è desta.
Esempio: Boc. Nov. 21. 15. Lui destò, ed egli incontanente si levò in piè.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 5. 23. Alcuni, per farli destare, non bisogna dar loro, ma basta scuotergli.
Definiz: §.Per metaf. Far vivo, eccitare. Latin. excitare.
Esempio: Petr. Son. 26. Levata era a filar la vecchierella Discinta, e scalza, e desto avea il carbone [cioè ravvivato]
Esempio: Boc. Nov. 12. 15. Il concupiscibile appetito avendo desto.
Esempio: E Bocc. Nov. 16. 1. Quante volte alcuna cosa si parla, tanto è un destar delle nostre menti.
Esempio: E Bocc. Nov. 96. 10. Si sentí nel cuor destare un ferventissimo disiderio di piacer loro.
Esempio: Dant. Purg. 18. Ad ogni cosa è mobile, che piace, Tosto, che dal piacere in atto è desto.
Esempio: Petrar. Canz. 8. 6. Che 'l mio cuore a virtute Destar solea con una voglia accesa.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 5. 12. Come uno ha sottile ingegno, destano l'animo, e lo fanno attento.
Definiz: §. In signif. neutr. pass. Lat. expergisci, expergefieri.
Esempio: Bocc. Nov. 86. 14. Pinuccio destati, torna al letto tuo, ec. Alla fine pur sentendosi dimenare, fece sembiante di destarsi.