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1) Dizion. 5° Ed. .
FRANCO.
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pag.440


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FRANCO.
Definiz: Add. Non sottoposto a condizione servile, Sciolto da servitù, schiavitù, e anche captività; comunemente Libero.
Dal lat. barbaro francus, che significava Nato libero, o Ingenuo, Nobile, Valoroso, e fu per ciò anche denominazione di quella gente germanica che invase e conquistò la Gallia. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 55: Franchi pria volere morire, che vivere servi e sotto signoria.
Esempio: Vill. G. 1, 106: Fece legge, che quale ancella, cioè serva, ingrossasse di Saracino, fosse franca.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 68: E sarà in vostro arbitrio il restar anco, Vogliate, o tutti o parte; ma con patto Che chi vorrà restare, e restar franco, Marito sia, ec.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 9, 6: Dimmi, se 'l Re costei per grazia chiede, Pensi che fia la sua richiesta invano? Che fia dappoi, se per egual mercede, Franco darà qualche prigion romano?
Esempio: Salvin. Disc. 1, 189: Le arti liberali, non per altro son così dette, come è noto, se non dall'essere elle degne d'un uomo libero, cioè nato franco ed ingenuo.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc.: Siamo popolo d'Iddio, e dobbiamo esser franchi.
Definiz: § II. Pure per Libero, Non sottoposto all'altrui signoria o giurisdizione, Non soggetto a potestà o dominio straniero, a dispotismo, o a tirannide; e in senso più determinato, Che si governa con leggi e magistrati proprj: detto di luoghi, città, popoli, e simili; e per estensione anche del loro reggimento. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 61: Erano fedeli de' conti Guidi, e per loro danari si ricomperarono, e puosonsi in quello luogo dov'è ora Prato, per essere in luogo franco.
Esempio: Dant. Inf. 27: E quella [città] a cui il Savio bagna il fianco, Così com'ella sie' (siede) tra il piano e il monte, Tra tirannia si vive e stato franco.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 696: Si vive in stato franco; cioè libero, imperò che nessuno la signoreggia.
Esempio: Cas. Pros. 3, 9: Oltre a ciò, crediamo noi che i Genovesi ritengano la libertà loro pura, e senza alcuna macchia di tirannia? Crediamo noi che Andrea Doria non sia più possente in quella nobil città, che lo stato franco non patisce?
Esempio: Adr. G. B. Stor. 2: Ne vissono sempre [i Genovesi] con gran sospetto; e ne ebbero molte noie, come ancora ha fatto ogni altro principato d'Italia, o franco o vassallo che sia stato.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 4: Non tanto per ricchezze, quanto per numero di figliuoli, fu il più potente re del Peloponneso, perchè allogò molte figliuole a' principali, e più figliuoli fece capi in città franche.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 62: Si era [Ginevra], sotto nome di terra franca, e sotto pretesto di vivere in libertà di coscienza, ridotta in forma di repubblica.
Esempio: Giobert. Rinnov. 1, 504: Ogni municipio che si libera dall'oppressione è in sostanza una piccola repubblica, e questa voce in origine fu sinonima di franca cittadinanza.
Definiz: § III. E per similit. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 77: Eleggono [le api] loro re.... E perch'elli sia re e signore, di ciò elli è più umile e di grande pietade.... E non per tanto ch'elli sia signore, l'altre sono tutte franche, ed hanno loro dilibera signoria.
Definiz: § IV. E figuratam. e poeticam., detto di stato o condizione dell'uomo. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 51: Quella, per cui con Sorga ho cangiat'Arno, Con franca povertà serve ricchezze, Volse in amaro sue sante dolcezze, ec.
Definiz: § V. E costruito con un compimento, vale Indipendente da quello, Non soggetto a quello. –
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 701: Nell'altro caso, ella (l'Italia) non potrà nè anco essere democratica, se prima non è una e franca dagli stranieri.
Definiz: § VI. E per Libero da impedimenti, Senza intoppi od ostacoli; anche figuratam. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 265: La balordaggine non suffraga al mancamento de' requisiti essenziali, quali sono quei che allora (in tempo di peste) costituiscono il passo franco.
Esempio: Targ. Disam. 14: In vece di lasciargli (all'Arno) libero e franco tutto il canale che egli si era aperto a traverso della città, procurarono sempre più di ristringerlo e strozzarlo in varie maniere.
Definiz: § VII. Si usò come aggiunto di guardia franca o custodia franca, a significare In cui il prigione gode di una certa libertà; Largo, Non stretto o rigoroso. –
Esempio: Lucan. volg. 21: Comandò lo Senato che li presi fussero tenuti in franca guardia, cioè, quanto prigioni, guardati senza ferro e senza chiusura.
Definiz: § VIII. Franco, vale anche Esente dai dazj, dalle gabelle o altri balzelli, e più genericamente, da gravezze o carichi pubblici; usato così in modo assoluto, come col compimento. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 37: Fece [Carlo Magno] franca la città [di Firenze], e suoi cittadini tre miglia d'intorno, senza pagare taglia o alcuna spesa, salvo che denari XXVI per focolare ciascuno anno, e per simile modo i suoi contadini d'intorno, che dentro volessono abitare, ed eziandio i forestieri.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. 87: Colui, per cui ingegno s'ebbe [il castello], fue fatto in perpetuo franco d'ogni gravezza di Comune, e suoi discendenti.
Esempio: E Malisp. Stor. fior. 124: E coloro che prima v'entrarono, furono fatti franchi perpetuo da' Fiorentini.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 14: Comandò [il Gran Cane] che fossono franchi per tutte sue terre, e fosse loro fatte tutte le spese, a loro e a tutta loro famiglia in tutte le parti.
Esempio: Vill. G. 280: E perchè i Gaetani si portaron all'assedio francamente, lo re li fece franchi d'ogni graveza per diece anni.
Esempio: E Vill. G. 301: Francarono tutti li abitanti de' detti castelli d'ogni fazione e spesa di Comune per 10 anni; onde molti fedeli.... de' Pazi e Ubertini.... e d'altri nobili, per esser franchi, si fecero terrazani de' detti castelli.
Esempio: Vill. M. 349: Sappiendo, che per li patti della pace che' Fiorentini doveano essere liberi e franchi delle loro mercatanzie e persone e cose nella loro città (in Pisa), e porto, e distretto, non glie ne feciono essenti; ma, ec.
Esempio: Stef. March. Istor. 6, 13: Di concordia si sottomissero (gli Ubaldini) al Comune perpetualmente, e furono franchi d'ogni fazione reale e personale due anni.
Esempio: Pucc. A. Centil. 33, 19: Gli abitanti fur franchi per dieci anni D'ogni fazion.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 7, 27: E di Maurizio gli onorati e belli Trionfi sino al cielo alzi, ed esorti Gli altri a seguir le lor vestigia, e sazj Di lode faccia quei franchi dai dazj.
Definiz: § IX. Quindi Franco una data somma, ovvero la valuta, o per la valuta, di una data somma, valeva Esente da gabella per quella data somma di mercanzie. –
Esempio: Vill. G. 7, 78: Franchi i Fiorentini in Pisa, di quello venisse per mare, per la valuta di dugentomila fiorini d'oro allo stimo della mercatanzia.
Esempio: E Vill. G. appr.: Per questi nuovi patti sono i Pisani franchi in Firenze l'anno la valuta di fiorini trentamila d'oro di loro mercatanzia che venisse da Vinegia.
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 95: Franchi i Fiorentini dugentomilia fiorinate di mercanzia per anno.
Definiz: § X. Pure per Esente da gabella, detto di mercanzie. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 2, 262: Li quali [allumi] oltre al solito d'esser franchi e securi in ogni tempo, erano anche stati assecurati con salvocondotto di Sua Maestà.
Definiz: § XI. Comunemente usasi come aggiunto di Porto franco, o di alcuna parte di esso, e un tempo si disse anche di Fiera franca e Mercato franco, e vale In cui per privilegio non si pagano dazj o gabelle per le mercanzie che vi si portano, nè balzelli per quelle che vi si vendono. –
Esempio: Stef. March. Istor. 6, 11: S'ordinò a Firenze che otto dì innanzi S. Giovanni di Giugno, ed otto dì appresso, fosse un franco mercato in sul prato d'Ognissanti.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 109: In virtù della presente [ordinazione] s'intendino essere e sieno concesse ogni anno due fiere libere e franche, da farsi dentro la.... città di Pisa.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 3, 117: Anche batte nell'istesso quell'assecurazione, la quale si dà alli porti franchi, overo ad alcune fiere, o in altri luoghi.
Esempio: Bart. D. Giapp. 3, 13: Non venne lor fatto (agli Olandesi) prima del 1609 d'approdare al Giappone, e avervi porto aperto e scala franca in Firando.
Esempio: E Bart. D. Grandezz. Crist. 57: L'antica Atene già capo e corona di tutta la Grecia, era oltre ad ogni comparazione la più denarosa città di tutto il levante: chè tutto a quel Pireo, a quel suo porto, facendo scala, il rendeva un mercato universale e fiera franca per tutto l'anno.
Definiz: § XII. Pure comunemente dicesi di lettere, pieghi, o altre cose, che si spediscano per mezzo di posta o di procaccia, o altramente, e vale La cui spesa di posta o di porto è stata soddisfatta da chi le manda, e quindi n'è esente colui che le riceve; che più compiutamente dicesi Franco di porto. –
Esempio: Cellin. Vit. 3, 83: Mandai detta procura a Roma per Spadone procaccia, insieme con certo refe bianco,... franca di porto, perchè lo pagai qui in Firenze.
Esempio: Dat. Lett. ined. 74: Sabato passato consegnai a Giulio Pissi procaccio un involtino; entrovi numero 8 copie del Panegirico del sig. Graziani; quale essendo a V. S. illustrissima diretto, e franco di porto, procurerà d'averlo.
Esempio: Red. Lett. 1, 287: Al Salvadori procaccio di Firenze ho consegnata una cassetta per V. S. Illustrissima, franca di porto.
Esempio: Magal. Lett. 171: Pure, com'è regalo, ho risoluto di mandarvelo franco; e muoia l'avarizia.
Definiz: § XIII. E detto di persona, si usò per Che gode del privilegio di avere, senza spesa di porto, le cose speditele senza francare. –
Esempio: Magal. Lett. 148: Potrete con una sopra coperta mandarmelo (il libretto) con l'ordinario di Genova senza francare, non per risparmiarvi spesa, ma per essere io franco alla Posta.
Definiz: § XIV. Aggiunto di feudo franco, valeva Esente, per privilegio d'investitura, dalle prestazioni servili. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 30: Dell'altra sorte (cioè de' feudi improprj) sono quelli [feudi], li quali non abbiano dett'obbligo di servizio, ma contengano circostanze alterative, e devianti dalla propria natura de' feudi, tra le quali particolarmente sogliono considerarsi: l'abilitazione delle femine, il darsi il feudo come franco, il non prescrivere, ec.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 1, 32: Come anco è errore il dire semplicemente che, concedendosi un feudo senza espressione di servizio, e con la clausola di franco e nobile (che si stima sinonimo), resti per ciò corrotta totalmente la natura feudale, e che assuma quella dell'allodiale; atteso che ciò camina quando la franchigia sia specificata com'esclusiva del servizio, il quale espressamente sia rimesso, ma non già, ec.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. appr.: La clausola di nobile e di franco, suol mettersi per onorevolezza e preminenza, e per differenziare il feudo nobile dalli rustici e meramente servili in opere vili e mecaniche, secondo l'uso antico; non già perchè così ne risulti la totale impropriazione.
Definiz: § XV. Detto di luogo franco, vale pure Che godeva della franchigia, Dove nessuno, che vi si riparasse, poteva essere molestato dalla Giustizia; Inviolabile. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 93: Era appellato luogo franco, però che di lì a diece passi, lo re non vi potea fare pigliare niuna persona.
Esempio: Camb. G. Ist. 1, 155: Fu loro concesso (agli ambasciatori tedeschi).... che la loro abitazione fussi franca, da sbanditi e rubelli in fuori.
Definiz: § XVI. E detto in particolare di luogo da combattere, vale Pel quale era data guarentigia ai duellanti di non incorrere in alcuna pena o danno, qualunque fosse l'esito del combattimento. Onde la più comune maniera Campo franco, che si dichiara al suo luogo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 26: La giustizia del Re, che il loco franco De la pugna mi diede, e la ragione, Ed oltre alla ragion la fortuna anco,... Mi giovar sì, che di me potè manco Il traditore.
Definiz: § XVII. Franco, vale pure Libero o Scevro da timore, o da sgomento, Che non si sbigottisce, o Che non si abbatte; Animoso, Forte, Saldo, Imperterrito; detto figuratam. anche di animo o di cuore: ma non si userebbe che in nobile scrittura. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Tanto buono ardire al cor mi corse, Ch'io cominciai come persona franca: O pietosa colei, ec.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 37: Pompeio fo vertuoso cavaliere, e savio e de gentile anemo, e amatore di Roma e de la comune utilità; e fo d'armi prò molto e de core franco e fermo: e de li fatti suoi brievemente alcuna cosa dirò.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 3: Marco Tullio.... fu ben fatto di tutte le membra, e fu d'arme maraviglioso cavaliere, franco del coraggio, armato di grande senno.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 185: Ma tali qual eglino vengano (i danni), con franco e virile animo bisogna ricevergli e pigliarli.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 186: Conosciuto ella.... il caso non avere rimedio, ha ripreso le forze del suo franco animo, e dassene assai pace.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 190: Certo ha fatto come franca donna.
Esempio: Varch. Stor. 2, 421: Questa risposta riempì tutto quel popolo di dolore, di confusione e di spavento inestimabile; pure come franchi uomini, cominciarono a discorrere l'uno coll'altro quello che fare si dovesse.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 390: Avereste veduto in un subito il povero Trafredi, che fino allora si era mostrato sì franco, allibbire e perdere la parola per modo, che ec.
Definiz: § XVIII. Pur figuratam., e poeticam., detto di occhi franchi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 86: Del duca di Trasfordia è quella insegna, Dove è l'augel ch'al Sol tien gli occhi franchi.
Definiz: § XIX. E per Ardito, Coraggioso, Valoroso, Intrepido; ma non è oggi comune. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 148: Le quali [galee] stavano in mare alla guardia, acciocchè 'l detto Carlo non potesse passare: ma esso, come franco e ardito, si misse a passare, non curando gli aguati di suoi nemici.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 339: Da ciascuna parte avea franca gente, e scalterita e savia di battaglia, e volonterosa di vincere l'una e l'altra.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 39: M. Barone de' Mangiadori da Saminiato, franco e esperto cavaliere in fatti d'arme, raunati gli uomini d'arme, disse loro ec.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 62: E poi Tarquinio e Prosenna entraro in Roma, e combattendo l'averiano avuta, non fosse Cocles, lo quale franco e forte molto era, che tutto solo el ponte del Tevere esso defese sì, ch'essi per cosa alcuna non lo poteano passare.
Esempio: Vill. G. 505: Castruccio.... tuttavia come franco duca ritenea la sua oste con molto affanno in isperanza, tegnendo guerniti e afforzati tutti i poggi,... acciò che l'oste de' Fiorentini non potesse valicare a Lucca.
Esempio: Libr. Mott. P. N.: Io vorrei veder questi cavalieri, che voglion esser tenuti franchi, tornar con gran colpi nel viso, ec.
Esempio: Petr. Rim. 2, 210: Poi [vidi] quel buon Giuda, a cui nessun può torre Le sue leggi paterne, invitto e franco Com'uom, che per giustizia a morte corre.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 23: Aiolfo in su questo punto abbattè el conte Rinieri di Losanna, che era tenuto il più franco uomo di loro.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 43: E dice: Pover mio, se tu se' franco, Venuto è il tempo d'acquistare onore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 16: L'uno è gigante, alla sembianza fiero; Ardito l'altro, e franco cavalliero.
Esempio: Bern. Orl. 16, 20: E non è sazio alcun di lor, nè stanco; Ma combattendo più, si fa più franco.
Esempio: E Bern. Orl. 35, 62: Costui è certo la più franca lancia, Che nell'istorie antiche e nelle nuove Si trovi scritto di tutti i pagani.
Definiz: § XX. Quindi Franco d'armi, si disse per Prode, Valoroso, in armi. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 29: Li Nomancini erano tutti li più franchi omini del mondo, d'arme.
Esempio: E Cont. Ant. Cav. 61: Bruto fo el primo consolo de Roma, el quale fo molto liale ed amadore de Roma e franco d'armi.
Definiz: § XXI. Pure per Ardito, Coraggioso, Intrepido; detto figuratam. di atti. –
Esempio: Vill. M. 379: Operando fortuna, per lo franco consiglio di quel prelato, la materia dell'occulto giudicio di Dio contro al detto re di Francia.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 42: Perchè i terrazzani fecero franca difesa.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. 169: Assaltò i Portoghesi da molte parti; essi facevano franca difesa.
Definiz: § XXII. Si usò per Gentile, Di alti spiriti, Magnanimo, e simili. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 382: Lo re sì la prende (Isotta) per la mano, e assettalasi allato, dicendo: Franca reina, voi siate la ben trovata per le mille fiate, e per la più alta reina che mai entrasse in questo reame.
Esempio: E Tav. Rit. 1, 383: Per mia fè e per mia leanza, troppo lo mi tengo a grande onor, abbiendo io ricevuto comandamento da voi, chè voi siete la più franca reina del mondo.
Definiz: § XXIII. Ed anche per Scevro da incertezza, Che non sta in dubbio, Sicuro; costruito con un compimento verbale, retto dalla particella Di. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 304: Eravi venuto un donzello, lo quale era figliuolo del re di Pumar, per provarsi con questa donzella, e menò seco molto bella e nobile compagnia, e si menò M. cavagli per mettere alla prova: ma 'l cuore li stava molto franco di vincere, e di ciò gli pareva essere troppo bene sicuro (qui figuratam.).
Definiz: § XXIV. Pure per Sicuro, Tranquillo; detto figuratam. di stato o condizione. –
Esempio: Salvin. Senof. 45: Affermava per molto cosa codarda, fortuneggiando, e la vita a repentaglio ponendo, non godere in franca pace delle fatiche guadagnate.
Definiz: § XXV. Franco, usasi per Molto esperto, o pratico, ed altresì Che ha facilità e sicurezza, Capace e pronto, Svelto, in checchessia, o nel far checchessia. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 18: Si vedde.... uscirne.... Dipoi un guatterino in grembiul bianco, Che in far vivande saporite e buone Fu subito squisito e molto franco.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 2, 21: Diego era già maestro in filosofia; Alfonso, oltre a ciò, franco nelle tre lingue greca, ebrea e latina.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 182: Le mie tele, il filato, Il rivedere i panni, Mi vorrebbero in Pisa. A. A donna franca Anco in campagna il traffico non manca.
Esempio: Leopard. Poes. 154: Un già de' tuoi, lodato Gino, un franco Di poetar maestro, anzi di tutte Scïenze ed arti e facoltadi umane.
Definiz: § XXVI. E detto di cosa, vale Fatto, Condotto, e simili, con facilità e grazia, o bel garbo; ed altresì Che dimostra perizia e sicurezza. –
Esempio: Baldin. Lez. 10: La prima [qualità].... è un ben corretto e franco disegno.
Definiz: § XXVII. E per Spedito e sicuro, Che procede senza stento, senza esitazione o trepidazione; detto figuratam. di mano, piede, ed altresì di certi strumenti, come penna, pennello, e simili. –
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 375: Reggo un cilindro colla mano manca Meglio fatto di quei, che senza sesta Io so delinear con penna franca.
Esempio: Martin. T. V. Pref. 1, 29: La quale [fioca luce],... se può servire a un viandante, perchè ei non esca affatto fuori di strada, non è bastante però a farlo avanzare con franco e libero piede in un difficile e penoso cammino.
Definiz: § XXVIII. Franco, vale anche Sciolto, Disinvolto, nelle maniere, o nel contegno, in modo però garbato e senza affettazione; ed altresì Che non osserva que' vani o volgari rispetti, che tolgono o scemano l'onesta libertà dell'operare. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 1, 2: Presto si sciolgono però [le giovani donne]; e divengono, forse più del bisognevole, franche e scaltrite.
Definiz: § XXIX. E figuratam., detto delle maniere stesse, del contegno, dell'aspetto, e simili, vale Proprio di persona franca, nei suoi varj sensi. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 1, 2: Si vede, amico, che voi avete bene appreso le gentili e franche maniere di noi altri francesi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: So venir fuora con un'aria franca, Famosissimo son per far l'invito.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 42: Un sigaretto in bocca, a parer mio, Dà una cert'aria franca e disinvolta, Quell'aria di Guardatemi, son io! Che annunzia sempre una persona sciolta.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 337: Tutt'e tre stesero la mano verso colui che usciva, con passo franco e con l'aspetto rianimato.
Definiz: § XXX. E per Che procede, Che si comporta, Che opera, senza sospetto o timidezza, senza soverchj rispetti o complimenti, senza artifizj o simulazioni, in modo aperto e leale, e simili. –
Esempio: Fag. Comm. 8, 143: So che si voilta il canto da man manca, e si va in su sempre a diritto, e v'ene allato un fornaio, e lì da franco vo' picchiare (qui in forza di Sost.).
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 25: Ivi franco e sicuro e quella e questa Madia o credenza a visitar s'appresta (qui per similit.).
Esempio: Manz. Poes. 317: All'util vostro Io servirò, ma franco e in mio proposto Deliberato, come quei ch'è certo Che giusta cosa imprende.
Definiz: § XXXI. E figuratam.., detto di atti. –
Esempio: Pindem. Poes. 174: Il parlar franco Teme, e il servil non ama.
Definiz: § XXXII. E per Che dimostra sicurezza di sè o de' fatti proprj, ovvero tranquillità d'animo; onde la maniera Fare il franco, o da franco, che vale Operare da persona disinvolta, sicura di sè, e simili; ed altresì Ostentare franchezza. –
Esempio: Saccent. Rim. 2, 49: Io però fo da franco, e non m'inquieto Per qualunque astrusissima domanda; Dico se posso dir, se no sto cheto.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 266: Gridò pane e giustizia, e franco, diritto, togato, scese in terra.
Definiz: § XXXIII. E figuratam., detto di volto o faccia. –
Esempio: Bart. D. As. 1, 154: Con ciò, acconcesi le parole in bocca, e preso un volto franco, come nulla vi fosse, gli si presentò d'avanti.
Definiz: § XXXIV. Si usò per Largo, Liberale. –
Esempio: Tratt. Virt. Mor. V. 40: Dice Tullio, che chi dona cosa altrui che li noccia, non de' essere chiamato dibuonaire, nè franco, anzi fellone e malvagio.
Definiz: § XXXV. Franco, posto avverbialm., vale Francamente, Con franchezza, ed altresì Apertamente. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 263: Tu prenderai cuore di favellarle molto più franco e spedito che non ti venne fatto mai per l'addietro.
Esempio: Giust. Vers. 42: Quando nel nastro s'imbrogliaron l'ale L'oche, l'aquile, i corvi e gli sparvieri, O, per parlar più franco e naturale, Quando si vider fatti cavalieri Schiume, ec.
Definiz: § XXXVI. E per Risolutamente, Senza alcuna dubbiezza, od esitazione. –
Esempio: Salvin. Anacr. 149: Quasi quasi tra gli Dei Franco ti riporrei.
Definiz: § XXXVII. Franco, in forza di Sost., trovasi per Luogo franco, immune per privilegio, inviolabile; Luogo di rifugio. –
Esempio: Magal. Lett. At. 382: Sdegnare, co' birri dietro, un luogo di franchigia, dove potrei ricovrarmi con tutta sicurezza?... E non solamente sdegno io questo franco,... ma sdegno ancora un altro asilo più sicuro assai (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXXVIII. Campo franco. –
V. Campo, § XXIX.
Definiz: § XXXIX. Corpo franco, dicesi un Corpo di milizie irregolari, levate o raccolte in tempo di guerra d'ogni sorta di gente, destinato più che altro alle più arrischiate fazioni. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 316: Era alla guardia della sinistra Bormida il vecchio, ma prode, generale Provera, con un corpo franco austriaco e quindici centinaia di granatieri piemontesi.
Definiz: § XL. Franco arciere e Franc'arciere. –
V. Arciere, § V.
Definiz: § XLI. Alla franca, posto avverbialm., vale Con molta, o Con troppa, franchezza, Alla libera, Senza alcun rispetto, o ritegno, e simili. –
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 82: Allorchè io veggio una creatura ottusa,... e molto più un uomo mortale stravagante, anomalo, o libertino, che vive alla franca, e che liberamente pensa, io conchiudo che colui trovasi in uno stato non sano.
Definiz: § XLII. Andate franco, Va' franco, e simili; è maniera che usasi per rassicurare alcuno nel far checchessia, o per accertarlo di checchessia.
Definiz: § XLIII. Esserci in alcun luogo piazza franca, si disse per Non esservi alcuna persona. –
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: Ecci persona attorno che ci possa Udire? B. Noi sian soli. M. E di qua? B. Parla, Chè ci ha per tutto piazza franca.
Definiz: § XLIV. Fare franco alcuno, vale Renderlo, di servo o di schiavo, libero, Dargli la libertà, Francarlo, Affrancarlo. –
Esempio: Stor. Apol. volg. 43: Sì mandò alla villa per uno suo servo,... e dissegli: Io voglio che tune uccida Tarsia; ed io ti prometto ch'io ti farò franco, e darotti ciento talenti d'oro.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 285: Essendo alle mani quegli di Polana con quegli di Lunara, sarebbono stati sconfitti e' Cristiani, se non fusse Mirabello, el quale fece tante prodezze, che non furono sconfitti: e per questo quegli di Lunara lo feciono franco, e donorongli grande tesoro.
Esempio: E Stor. Aiolf. appr.: El Re domandò quali erano quegli tre. Rispose: El primo si è uno ch'era schiavo, e ora è fatto franco, ed à nome Mirabello.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 39: Ragionarono insieme come egli era da rendere la libertade a tutti i loro fedeli, e fargli franchi, e rendere loro la signoria delle castella, che e' tenevano.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 141: Piaceva sì a messere Amerigo, che egli il fece franco.
Esempio: Bern. Orl. 21, 49: Chè quel Conte, ch'io ebbi per padrone, Franco mi fece; e, non avendo erede, Tutto lo Stato e roba sua mi diede.
Definiz: § XLV. Farsi franco di far checchessia, trovasi per Ardire, Osare, di farlo, Avanzarsi a farlo. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 249: Ma questo non è quello che io mi fo franco d'asserire, che abbiano conosciuto, e forse usato gli antichi nella forma, almeno, che noi l'abbiamo e l'usiamo.