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PIACERE
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PIACERE
Definiz: sust. Giocondità d'animo, nata da occasione di ben presente: o veramente. Un certo moto dell'animo, e una costituzione, che si faccia a un tratto, e sensibilmente, per riempier la natura di ciascuna cosa, ch'ella disidera, diletto, consolazione, gusto, quiete dell'aspetto. Latin. voluptas.
Esempio: Boccac. proem. n. 1. O gli fu caro, o ne ricevette piacere.
Esempio: E Bocc. num. 9. Il quale, liberandomi da' suo' legami, m'ha conceduto il potere attendere a' lor piaceri.
Esempio: E Bocc. Introd. n. 11. Con suoni, e con quelli piaceri, che aver poteano, si dimoravano, ec. solamente, che cose vi sentissero, che loro venissero a grado, o in piacere.
Esempio: Dan. Purg. cant. 18. Tosto che dal piacere in atto è desto.
Esempio: Petr. canz. 18. 4. Sostien ch'io vada, ove 'l piacer mi spigne.
Esempio: E Petr. canz. 17. 4. Poichè del suo piacer mi fe gir grave [cioè del piacer, che traeva da lei]
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. Piacer del Magnolino, che è durar gran fatica, con pochissimo prò. modo basso.
Esempio: Ber. rim. Dico a chi piace uccellare alle starne, Ch'è proprio un de' piacer del Magnolino.
Definiz: ¶ Per volontà, voglia. Lat. voluntas.
Esempio: Bocc. n. 20. 14. Che egli non la dovesse, contr'a suo piacer, baciare.
Definiz: ¶ Per servigio, favore. Lat. gratia, beneficium.
Esempio: Bocc. n. 80. 28. Cominciò Salabaetto vezzatamente a usar con lei, ed ella a fargli i maggior piaceri, e i maggiori onori del Mondo.