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Dizion. 4° Ed. .
PIACERE.
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PIACERE.
Definiz: | Sust. Giocondità d'animo nata da occasione di ben presente, Diletto, Consolazione, Gusto, Quiete dell'appetito.
Lat. voluptas. Gr. ἡδονή. |
Esempio: | Bocc. pr. 1. Fra' quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno, o gli fu caro, o ne
ricevette piacere, io sono uno di quelli. |
Esempio: | E Bocc. num. 9. Ad amore ne rendano grazie, il quale,
liberandomi da' suo' legami, m'ha conceduto il potere attendere a' lor piaceri. |
Esempio: | E Bocc. introd. 11. Con suoni, e con quelli piaceri, che aver
poteano, si dimoravano. |
Esempio: | E Bocc. 12. Solamente che cose vi si sentissero, che loro
venissero a grado, o in piacere. |
Esempio: | Dant. Purg. 18. L'animo, ch'è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile, che
piace, Tostochè dal piacere in atto è desto. |
Esempio: | Petr. canz. 17. 4. Poichè del suo piacer mi fe gir grave La dolce vista, e 'l bel
guardo soave. |
Esempio: | E Petr. canz. 18. 4. Sostien, ch'io vada, ove 'l piacer mi
spigne. |
Definiz: | §. I. Per Volontà, Voglia. Lat. voluntas. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. 14. Sì veramente, che egli non la dovesse contr'a suo piacere
baciare. |
Definiz: | §. II. Per Servigio. Favore. Lat. gratia, beneficium. Gr. χάρις. |
Esempio: | Bocc. nov. 80. 28. Rincominciò Salabaetto vezzatamente ad usar con lei, ed ella a
fargli i maggior piaceri, e i maggiori onori del mondo. |
Esempio: | Segr. Fior. As. 6. Sempremai Si debbe far piacer, quand'e' non costa.
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Esempio: | Cecch. Dissim. 4. 4. E veggo, ch'egli è vero, Che piacer fatto presto è piacer
doppio. |
Esempio: | Fir. Trin. prol. Fa' piacere a ognuno di quel, che non ti costa, che chi piacer
fa, piacer riceve. |
Definiz: | §. III. Onde Essere al piacere d'alcuno, vale Esser pronto a servirlo; ed è anche maniera di
licenziarsi. |
Esempio: | Malm. 6. 43. Dunque ti lascio, e sono al tuo piacere. |
Definiz: | §. IV. Egli è un piacere, o simili, si dice di Cosa perfetta nel suo genere, e che rechi altrui
gran diletto. |
Esempio: | Lor. Med. canz. 45. 3. E le fave col piuolo Le so porre, ch'è un
piacere. |
Esempio: | Alleg. 81. Il gentiluomo, o perch'ella così gli gradisse, o per non potere aver
meglio allora, tutta se la mangiò, ch'e' non fu altro piacere. |
Esempio: | Bern. Orl. 2. 9. 61. Verrei a posta a farmi ritenere In questo prato sol per
pascolallo, Che ci è un'erba fresca, ch'è un piacere. |
Definiz: | §. V. Far piacere, si dice del Vendere una cosa a buon mercato. |
Esempio: | Bocc. nov. 84. 8. Indugiandosi pure di quì a domane, non ne vorrà meno di
trentotto, come egli me ne prestò, e fammene questo piacere, perchè io gli misi a suo senno. |
Esempio: | Cant. Carn. 15. E faremvi piacere, o donne belle. |
Definiz: | §. VI. Onde in proverb. Piacere, e non credenza, vale che È più utile il vendere a poco prezzo, e a
danar contanti, che a molto, e a credenza. |
Definiz: | §. VII. Far piacere ha anche diversi altri significati, de' quali |
v. FARE PIACERE.
Definiz: | §. VIII. Piacer del Magnolino; modo proverb. che si dice dell'Affaticarsi grandemente con
pochissimo pro; modo basso. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 73. Dico a chi piace uccellare alle starne, Ch'è proprio un de'
piacer del Magnolino. |
Esempio: | Fir. rim. 125. La donna fa lieta Più, che tutti i piacer del
Magnolino. |
Esempio: | Burch. 1. 48. Leggendo il primo testo del Vannino, Che tratta de' piacer del
Magnolino. |
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