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1) Dizion. 5° Ed. .
ASSE.
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ASSE.
Definiz: Sost. masc. Moneta comunissima degli antichi Romani; era di rame, e da prima pesava una libbra, ma in progresso di tempo fu più volte diminuita di peso.
Dal lat. as. –
Esempio: Dav. Mon. 454: Roma da Annibale stretta e smunta, battè il suo asse d'un'oncia, che prima era una libbra.
Esempio: E Dav. Mon. appr.: La villanella, usata a vender la sua serqua dell'uova un asse di dodici once, vedendolsi in mano sì scriato e ridotto a un'oncia, avrebbe detto ec.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 2, 291: Gli osti tutto ciò che occorreva somministravano per mezzo asse, ch'era la quarta parte d'un obolo.
Esempio: Targ. Viagg. I. ed. 3, 235: Comprai da uno di loro un asse d'oricalco, colla testa bifronte di Giano, e colla prua di nave nel rovescio.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 2, 27: L'asse effettivo era una moneta di rame, non già battuta, ma fusa, di figura, come credesi, prima quadrilunga, indi ovale, poi rotonda, di peso librale.
Definiz: § Dall'esser l'Asse diviso in dodici once, i Legisti chiamano Asse, o Asse patrimoniale, l'intiero patrimonio, o l'intiera eredità di alcuno: perchè essa, per esser distribuita fra coloro che vi hanno diritto, vuolsi dividere, secondo le leggi, in dodici parti.