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1) Dizion. 5° Ed. .
MACCHIA
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pag.581


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MACCHIA.
Definiz: Sost. femm. Segno visibile, Alterazione del colore in alcun punto della superficie di un corpo, prodotti da sudiciume, impurità, untuosità, o da altra cagione.
Dal lat. macula. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 24: E poichè avrai fatto il pozzo, proverrai l'acqua novella in cotal maniera, cioè: Che se mettendola in vaso di rame chiaro e splendido, non farà macchia, giudicala per provata e buona.
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 289: Se 'l panno sarà sì macchiato o magagnato che non sia da ricevere, non sia costretto lo comperatore di riceverlo, se 'l peggioramento delle macchie o magagne d'uno panno serà stimato lib. tre e da indi in su.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 34: Stolto sarebbe chi avesse in tanto odio un carissimo vestire, che 'l gittasse per una macchia ch'avesse.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 109: Un suo farsetto rotto e ripezzato, ed intorno al collo e sotto le ditella smaltato di sucidume, con più macchie e di più colori, che mai drappi fossero tartareschi o indiani.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 57: Col solo gittare di una sponga (spugna), piena di diversi colori, in un muro, essa lasciava in esso muro una macchia, dove si vedeva un bel paese. Egli è ben vero che in tale macchia si vedono varie invenzioni, di ciò che l'uomo vuole cercare in quella, cioè ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 43: Di sì forbito acciar luce ogni torre, Che non vi può nè ruggine nè macchia.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 303: La significa (la voce macula) uno imbrattamento, come quando sopra un panno bianco si versassi o olio, o qualche cosa che vi rimanessi il segno notabilmente; e noi, dalla voce macula, la diciamo macchia.
Esempio: Galil. Op. VIII, 493: In un panno rozo e vile manco noiano la vista molte grandi ed oscure macchie, che in un drappo vago e per la moltitudine de' fiori riguardevole non farebbe una benchè minima.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: Fate pur che le carte sian ben nette E da macchie e da scorbj.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 86, 1: Macchia.... Segno che lasciano i liquori, i colori e le sporcizie, nella superficie di quelle cose ch'elle toccano, o sopra le quali cadono.
Esempio: Parin. Poes. 162: Ma pria togli di tasca, intatto ancora, Candidissimo lin, che sul bel grembo Di lei scenda spiegato, onde di gelo Inavvertita stilla i cari veli E le frange pompose in van minacci Di macchia disperata.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Tass. Mond. cr. 124: Così l'animo ancor, se studio o cura Delle sue macchie nol polisce e terge, Perde 'l natio candore e tutto annera.
Esempio: E Tass. Lett. 3, 6: Ho letta l'orazione che mi manda, ricca d'alcuni ornamenti che Vostra Signoria chiama gemme; ma piena di molte macchie d'imperfezioni, le quali io ho cercato di nettare.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 2: Dover le mani di qualunque sozza Macchia e fetor, di che gl'infami doni Soglion contaminarle, avere asterse.
Esempio: Red. Lett. 3, 4: I vostri sonetti son belli bellissimi e pieni di vivezze poetiche, e sarebbe un peccato che fossero veduti con certe piccole macchie.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 14: Tanta varietà di cose vi si ravvisa (nell'opera del Vocabolario), tanta materia di farsi onore collo scoprirne le disavvertenze, e purgar dalle macchie il bel lavoro.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 31: Quai parole parlasti ad onta nostra? Improntar sovra noi macchia sì nera?
Definiz: § II. Pur figuratam., per Peccato, Colpa, ed altresì per Vizio, Malizia, Tristizia, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 594: E l'essere trasandata di tempo, e sanza padre e sanza madre, e fuori di casa sua, essendo bella, non sarebbe gran fatto che ci fussi qualche macchia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 51: Sicchè Marsilio restava confuso, Che interpretar nol potea facilmente; E cognosceva che v'è macchia e dolo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 419: Intendo di quelli poveri presi per inquisiti: ma è d'aver caro che dove è macchia si scuopra e si purghi, acciò non infetti gli altri.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 530: Il superbo.... vede le sue macchie come noi veggiam quelle del sole, che ci paiono sottili nèi e in verità son corpi vastissimi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 173: Per la manifestazione che fassi della innocenza di Gesù,... proclamato per esentissimo di ogni macchia dall'umile confessione de' penitenti.
Esempio: Martin. T. V. 10. 60: Colui che vive esente da ogni macchia, e fa opere di giustizia.
Esempio: Pindem. Poes. 364: Poco è forse ridurre a tal se stesso, Che dall'angusta carcere terrena,... terso D'ogni macchia, e per gli angeli maturo, E del bacio di Dio degno, sen voli?
Definiz: § III. E per Ciò che offende, offusca, l'onore, il buon nome, la reputazione; Menda, Torto, Taccia, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 243: E perciò voi.... vincete voi medesimo e questo appetito raffrenate, nè vogliate con così fatta macchia ciò che gloriosamente acquistato avete guastare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 87: E ch'esso, a lei dovendo esser marito, Guardarsi da ogni macchia si dovea; Chè non si convenia con lei, che tutta Era sincera, alcuna cosa brutta.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 160: Debbe, tosto che egli può, o chiamare l'avversario alla pruova, o far pace, o in altri legittimi modi purgarsi da ogni macchia o sospezione d'onore.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 6: Si morì in pochi giorni, non senza qualche macchia d'infamia.
Esempio: Dav. Scism. 322: Niuno inghilese ne può ragionare, perchè qual suddito ardirebbe scoprire al suo re tanta macchia?
Definiz: § IV. Dicesi di Segno particolare, colorato, sulla pelle dell'uomo, sia naturale e permanente, sia causato da malattia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 271: Le foglie della canna, le radici e la corteccia, fanno prode alla lopitia, e mandano via le chiazze e macchie.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 65: E da questo appresso s'incominciò la qualità della predetta infermità a permutare in macchie nere o livide, le quali nelle braccia e per le coscie ed in ciascuna altra parte del corpo apparivano a molti, a cui grandi e rade, ed a cui minute e spesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 171: E veggendo Pasquino non solamente morto, ma già tutto enfiato e pieno d'oscure macchie per lo viso e per lo corpo divenuto, ec.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 70: Per sincerarvi appieno, Guardate che nel seno Una macchia di vino Troverete scolpita.
Esempio: Targ. Vaiuol. 54: Alla fine del sesto [giorno] si viddero nella regione lombare certe macchie rosse grandi quanto una crazia, le quali vi si mantennero per tre altri giorni.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 687: Pallido il viso e sparso di macchie nere, nere ed enfiate le labbra.
Definiz: § V. Ed anche dicesi di Segno naturale e permanente sulla pelle o sul pelo, ed anche sulle squame o scaglie, di alcuni animali. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 3: E ha (il rettile stellione) il nome acconcio al colore, abiendo stellato il corpo di divariate macchie.
Esempio: Poliz. Rim. C. 98: Hai tu veduto un mio vitellin bianco, Che ha una macchia nera in su la fronte?
Esempio: Ar. Or. fur. 19, 77: Entrò Marfisa s'un destrier leardo, Tutto sparso di macchie e di rotelle.
Esempio: Car. Eneid. 9, 73: Cavalcava di Tracia un gran corsiero, Di bianche macchie il vario tergo asperso.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 168: Cavalchi un carro tirato da cavalli..., o.... da un mulo..., o da giovenchi.... E facendo giovenchi, vogliono avere le corna molto piccole, ed una macchia bianca sul destro fianco.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 99: Nelle facciate sono ritratti di naturale tutti i cavalli più belli e più favoriti della razza del marchese, ed insieme con essi i cani, di quello stesso mantello o macchie che sono i cavalli.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 3: Appariva (un serpentello) di color chiaro di ruggine, tutto tempestato vagamente di macchie nere, e con bell'ordine lunghesso il dorso e lunghesso il ventre disposte; con questa differenza però, che le macchie del dorso e de' fianchi erano veramente più fosche e quelle del ventre più chiare, ed all'intorno, per così dire, più sfumate.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 4: La qual coda (del serpentello) era tutta tempestata di macchie bianche in figura di minutissime stelluzze.
Esempio: Salvin., Georg. 3, 169: Nè mi dispiaceria quella [vacca] che fusse Per macchie e per lo bianco segnalata.
Definiz: § VI. E per Ciascuna di quelle parti oscure, od anche più luminose, che si osservano nella superficie del Sole, della Luna, ed anche di qualche altro corpo celeste. –
Esempio: Galil. Op. V, 106: Io non crederei che di biasimo alcuno fosse degno quel filosofo, il qual confessasse di non sapere, e di non poter sapere, qual sia la materia delle macchie solari.
Esempio: E Galil. Op. V, 116: Le macchie oscure, le quali col mezzo del telescopio si scorgono nel disco solare, non sono altramente lontane dalla superficie di esso, ma gli sono contigue, o separate di così poco intervallo, che resta del tutto impercettibile.
Esempio: E Galil. Op. Cart. XI, 186: Essendo la superficie della luna distinta in due parti, per così dire, integrali, cioè in quella che meno vivamente riceve il lume solare (per lo che vulgarmente la domandiamo le macchie) e nell'altra più chiara e splendente:... in oltre, scorgendo noi col telescopio come le macchie lunari sono egualissime, ec.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 308: Scorgesi dalla terra la superficie lunare assai ineguale di colore, e le parti più oscure di essa, le quali anco all'occhio nudo appariscono, diconsi macchie; ma molte più se ne veggono col cannocchiale, col quale si distinguono ancora altre parti più lucide del rimanente, che ciò non ostante diconsi anch'esse macchie.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. appr.: Tutte le dette macchie sono state descritte e denominate con nomi particolari dall'Evelio, e in altra maniera dai padri Grimaldi e Riccioli.
Definiz: § VII. Dicesi altresì di Qualsiasi variazione naturale di colore, che in figura circoscritta rilevi dal fondo uniforme della superficie di piante, pietre, o altri corpi. –
Esempio: Ner. Art. vetr. 34: E nel lavorarlo (il vetro) si usino quelle diligenze che sogliono usare i periti maestri; chè così facendo s'imiterà perfettamente il vero diaspro, la vera agata, e vero calcidonio orientale, con le più vaghe e belle macchie ornate di ondeggiamenti e scherzi, con colori diversi vivi ed accesi, che veramente pare che natura non possa arrivare tanto alto a gran pezzo.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 92: Colonne.... di sceltissima grana e di finissima macchia.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 86, 2: Macchia, nelle pietre di varj colori, dicesi quel colore, che pare di sopra più a quello del fondo; e di qui chiamansi le stesse pietre, macchiate; ed è una bella qualità di esse pietre, con la quale si rendono più vaghe. A simiglianza di queste chiamansi macchie quelle diverse sorte di colore con le quali artificiosamente son macchiati i fogli, che si dicono marezzati.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 138, 1: Trovasene (di certa pietra) mescolata con vene, con macchie turchine, e qualcheduna gialla, nel nominato luogo di Caldana.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 1: Concrezione che a prima vista pare un granito, o piuttosto una granitella, di macchie nere minutissime, ed altre biancastre un poco maggiori.
Definiz: § VIII. Term. de' Pittori. Disegno, o Pittura, d'ordinario non molto grande, fatta con facilità e franchezza, così alla prima, che con pochi maestrevoli tratti rappresenta ciò che ha voluto l'artefice; ed altresì dicesi per Ciascuno dei tocchi o tratti adoperati nell'esecuzione di questo genere di pittura. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 83: Non si può veder in due teste nè miglior macchie di color di carne, nè più bella tinta di ombre.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 11, 340: La migliore figura che vi sia è una donna che allatta un putto, ed ha addosso un panno giallo; la quale è fatta con una certa pratica che s'usa a Vinezia, di macchie, ovvero bozze, senza esser finita punto.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 13, 39: Le prime [pitture] son condotte con una certa finezza e diligenza incredibile, e da essere vedute da presso e da lontano; e queste ultime, condotte di colpi, tirate via di grosso e con macchie; di maniera che da presso non si possono vedere, e di lontano appariscono perfette.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 13, 40: Fece nella tavola Cristo in croce, ed a' piedi la Nostra Donna, san Giovanni e san Domenico, bellissimi; e di quell'ultima maniera fatta di macchie, come si disse pure ora.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 75, 2: A' nostri artefici serve mirabilmente (l'inchiostro della China) per disegnare figure e paesetti, i quali appariscono tocchi d'acquerello: l'adoperano in questo modo. Intingono il pennello nell'acqua, e poi con esso sfregano l'inchiostro più o meno, secondo che vogliono, che il tocco o la macchia venga più chiara o più scura.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 86, 2: Macchia.... I pittori usano questa voce, per esprimere la qualità d'alcuni disegni, ed alcuna volta anche pitture, fatte con istraordinaria facilità, e con un tale accordamento o freschezza, senza molta matita o colore, e in tal modo che quasi pare, che ella non da mano d'artefice, ma da per se stessa sia apparita sul foglio o su la tela, e dicono: questa è una bella macchia.
Definiz: § IX. E per Disegno non terminato, accennato; Schizzo, Bozza, Abbozzo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 154: Gli schizzi.... chiamiamo noi una prima sorte di disegni che si fanno per trovar il modo delle attitudini, ed il primo componimento dell'opra; e sono fatti in forma di una macchia, ed accennati solamente da noi in una sola bozza del tutto.
Esempio: Armen. Precett. Pitt. 72: Gli è forza che la materia si esprima in più volte, io dico quando una parte e quando due, over tutta ancora, secondo la qualità e grandezza sua; e ciò si vien facendo sul furor di quel concetto che subito si espone a guisa di macchia, che da noi schizzo o bozza si dice, conciosia che si accenna diverse attitudini di figure e di altre materie in un tempo brevissimo, secondo che confusamente ne sovviene.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Macchia.... L'abbozzo colorito de' pittori.
Esempio: Magal. Lett. 130: Oggi.... ho inteso riepilogare tutte le rarità più stimabili e preziose del vostro museo.... Io penso di mandarvi un piccol tributo nella macchia d'un tulipano doppio, che il signor Cardinale ha avuto quest'anno a Lappeggi.
Definiz: § X. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Bemb. Asol. 82: Non ristette, prima, di dire, che ella.... la somma delle.... quistioni.... le ebbe isposta.... La reina, uditola e parendole la macchia e l'ombra aver veduta di belle e di convenevoli dipinture; sentendo che Lavinello avea a dire il dì seguente, si dispose ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 67: Vinto dal troppo malagevole argomento, lasciò l'opera poco più che sbozzata, supplendo il rimanente col desiderare, che anzi che la sua copia, Iddio ce ne desse a vedere l'originale. Ed io tutto a lui m'atterrò, e nel pur dirne alcuna cosa, e nel protestare di non far più che uno schizzo o, come dicono, una macchia dell'opera.
Esempio: Magal. Lett. At. 152: Si posson ricavare da diversi sistemi di filosofia diversi tratti appropriati a formare com'un abbozzo o una macchia del Dio della fede.
Definiz: § XI. E per Ciascuna di quelle figurine d'uomini o d'animali introdotte in una pittura, e appena appena accennate con la varietà dei colori, per avvivare la scena, per accessorio o episodio, e simili. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 152: Vede V. R. questa piccola macchia d'acquerelli? Ella è cavata da una stampa.... d'Alberto Duro.
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 286: Il Bigari, che s'era addestrato ancora non poco in disegnar figure, e già ne avea dipinte alcune di quelle piccole che noi macchie nominiamo, si offerse ec.
Esempio: E Zanott. G. P. Stor. Accad. 2, 306: Ha dipinto ancora piccole figure a tempera con non poca grazia, di quelle che si chiamano macchie.
Definiz: § XII. A mezza macchia, dicesi di disegno o incisione, in cui siano tratteggiate leggermente soltanto le ombre maggiori dell'oggetto o della figura, lasciando affatto in bianco non solo le parti che devono ricevere la luce in pieno, ma anche le lumeggiate mezzanamente.
Definiz: § XIII. Di gran macchia, detto del dipingere, vale Con larghe masse di ombre e di luce, per aumentare l'effetto dell'opera. –
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 5, 265: Con questi esercizj (del copiare dal Guercino e dai Caracci) giunse.... ad inventare e a dipingere di suo talento assai bene: e fu il suo carattere grandioso, animato, morbido, di gran macchia, di forte impasto, che nelle carni tira al bronzino.
Definiz: § XIV. E Di prima macchia, parlando di schizzi o abbozzi, vale Mediante segni buttati giù con prontezza e vivacità, tanto per fermare in modo sommario e approssimativo il concetto d'una figura o d'una composizione. –
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 331: Ebbe anche il Burrini una dote particolare, e fu questa di trasformar disegnando la propria maniera nell'altrui; e disegni molti ha fatto di prima macchia, che si potrebbono prendere come fatti da' Carracci, e molti si presero, e da chi non è ben accorto sono ancora come tali tenuti: dissi di prima macchia, perchè certamente ov'egli l'embrione sia passato, e qualche parte abbia voluto perfezionare, si conosce chiaramente che tali disegni sono suoi.
Definiz: § XV. Officiali delle macchie e magagne, si dissero in Firenze, nell'Arte di Calimala, Due ufficiali i quali avevano competenza e giurisdizione sui difetti de' panni e loro acconciatura. –
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 289: E siano tenuti i Consoli chiamare del mese di gennaio due buoni e sufficienti officiali, l'uno de' drappieri e l'altro de' ritaglieri, i quali diffiniscano e conoscano delle inquisizioni che fossono e che si movessono delle cortezze, macchie e magagne de' panni, e della tintura e affettatura loro, e per loro cagione.
Esempio: E Stat. Art. Calim. G. 303: Se alcuno vorrà mutare lo panno in altro colore,... possa segnare su cotale panno lo prezzo della detta tintura, con coscienza e licenza dell'officiale di Calimala e degli officiali delle macchie e magagne.
Definiz: § XVI. Andarne la macchia col pezzo. –
V. Pezzo.
Definiz: § XVII. Cavarne la macchia, o Trarne, la macchia, si disse per Cavar di checchessia il più che si può, facendo bene il fatto suo; ed anche per Uscirne a bene, con buon esito, che oggi comunemente dicesi Cavarla o Cavarsela. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 95: Dunque Malgigi ne trarrà la macchia.
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: E però voglio andare infin là senza perder tempo, che non vorrei però, che la fortuna facesse delle sue, e rimanermi colla beffe e col danno. Io ti so ben dire, ch'io ne cavarò la macchia. Egli è meglio morir con onore che viver con vergogna.
Definiz: § XVIII. Si usò anche per Riuscire in checchessia nel miglior modo possibile, Conseguire pienamente il suo intento. Averne la maggior lode, Primeggiare, e simili. –
Esempio: Bern. Comm. Cap. Prim. 373: Perchè, come dice.... Orazio...: Chi ha insieme l'utile e il piacevole, ne cava la macchia.
Esempio: E Bern. Comm. Cap. Prim. 389: La fede e la carità e tutte le virtù morali, non che teologiche e cardinali, come si disse di sopra; le quali per non avere a raccontare e provar tutte di nuovo, basti dir solo della carità, che è la capitanessa di tutte, e quella che ne cava la macchia.
Esempio: Grazz. Pros. 327: E provato quei di terra (animali) esser migliori (a mangiarsi), dice ora seguitando, il porco domestico, a suo giudizio, cavarne la macchia e portare il vanto.
Definiz: § XIX. Trovar le macchie nell'oro, vale Trovar difetti da per tutto, Non trovar cosa alcuna che sia scevra di ogni imperfezione. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 65: Lo stesso chiamare questo preteso vizio ora ripetizione, ora pleonasmo, fa vedere l'industria del criticante nel criticare; che pur volea, per così dire, trovar le macchie nell'oro, e si attaccava dove potea.
Definiz: § XX. Prendere macchia, o Pigliare, macchia, vale Macchiarsi; anche in senso figurato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 85: E per potere entrare ogni sentiero Che la sua dignità macchia non pigli, Non l'onorata insegna del quartiero, Distinta di color bianchi e vermigli, Ma portar volse un ornamento nero.
Definiz: § XXI. L'oro non prende macchia; dicesi in proverbio, per significare virtù specchiata e superiore a qualsiasi taccia.