Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
CONDURRE
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CONDURRE.
Definiz: Menare, Guidare, Essere scorta; e si usa non solo nel signific. att. ma nel neutr. e neutr. pass. Lat. ducere, perducere, adducere. Gr. ἄγειν, προσάγειν.
Esempio: Bocc. nov. 3. 2. Che la sciocchezza di buono stato in miseria alcun conduca, per molti esempli si vede.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 9. Prima pensando ec. con testimonj non veri averlo condotto a dover morire.
Esempio: Dant. Inf. 7. Fece li cieli, e diè lor chi conduce.
Esempio: E Dan. Inf. 16. Se lungamente l'anima conduca Le membra tue.
Esempio: But. Cioè, se abbia lunga vita ec. e ben dice conduca, ch'è vocabolo gramaticale, e significa tenere a pregio le cose altrui, e veramente l'anima nostra sta nel corpo nostro, come sta l'uomo in casa altrui, che gliene conviene uscire, quando lo signore della casa vuole; e così l'anima esce, quando vuole Iddio, che le ha prestato, e accomodato così fatto albergo.
Esempio: Dant. Purg. 20. Esso parlava ancor della larghezza, Che fece Niccolao alle pulcelle, Per condurre ad onor lor giovinezza.
Esempio: E Dan. Par. 2. Minerva spira, e conducemi Apollo.
Esempio: Petr. son. 8. Ma del misero stato, ove noi semo Condotte dalla vita altra serena, Un sol conforto, e della morte avemo.
Definiz: §. I. Per Ridurre. Lat. adducere. Gr. προσάγειν.
Esempio: Tav. Rit. Sì lo fería arditamente, e avealo già a tale condotto, che Lancillotto non si potea più quasi veramente difendere.
Esempio: Dant. Inf. 5. Per torre il biasmo, in che era condotta.
Definiz: §. II. Per Arrivare o Fare arrivare nel signific. del §. I. e del VII.
Esempio: Bocc. nov. 14. 15. Di quindi, marina marina si condusse infino a Trani.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 5. Divisò ec. l'altro capo mandatol basso infin sopra 'l palco, e conducendolo al letto suo, quello sotto a i panni mettere.
Esempio: Fir. As. 166. Sarà bastardo questi, che nascerà, se noi averemo tanta pazienza, che noi te lo lasciamo condurre al tempo.
Esempio: Red. Ins. 125. Se i bachi non son cavati dalle pere prima del lor necessario, e perfetto crescimento, non si conducono altrimenti a fare il bozzolo.
Definiz: §. III. Per Indurre. Lat. inducere, persuadere, animum inducere. Gr. ἀνάγειν.
Esempio: Bocc. Introd. 3. Quasi da necessità costretto a scriverle mi conduco.
Esempio: E Bocc. nov. 16. 11. Colla maggior fatica del mondo a prendergli, e a mangiare la condusse.
Esempio: Dant. Inf. 32. Non senza tema a dicer mi conduco.
Esempio: Cron. Vell. Ma non vi si volle mai condurre.
Definiz: §. IV. Condurre, vale talora Fermare al soldo.
Esempio: Varch. stor. 8. 105. Voleva per maggior sua reputazione ec. essere ancora condotto dal Re cristianissimo.
Definiz: §. V. E Condurre per Fermare con provvisione alcun professore d'arte, o scienza.
Esempio: Ar. Supp. 1. 2. E venni a Padoa prima, ed indi a leggere Fui quì condotto.
Definiz: §. VI. Per Recare a fine, Compiere. Lat. perficere, ad exitum perducere. Gr. ἀποτελεῖν.
Esempio: Dav. Scism. 38. Proponesse uno di molta autorità, e fosse Giovanni Fiskero Vescovo Roffense, attissimo a condurla.
Definiz: §. VII. Condurre, e Condur fuori, vale Accompagnare, come fanno i maestri i fanciulli.
Esempio: Bern. rim. Avere un garzonetto, che sia bello, Da 'nsegnarli dottrina, e da condullo.
Definiz: §. VIII. Condurre a bene, vale Condurre a salvamento, Condurre a buon fine.
Esempio: Fir. disc. an. 79. Acciocchè senza sospetto noi potessimo condurre a bene i nostri figliuoli.
Definiz: §. IX. Condurre un lavoro, o simili, vale Farlo, Perfezionarlo. Lat. perficere. Gr. ἀποτελεῖν.
Esempio: Vit. Pitt. 13. Non è però, che quantunque questo artefice dipignesse con diligenza, che l'opere fossero condotte a stento.
Definiz: §. X. Condurre ad effetto, vale Ridurre a perfezione, Compire, Perfezionare. Lat. conficere, complere, ad finem perducere. Gr. ἀποτελεῖν.
Esempio: Cas. lett. 15. Acciocchè quello ec. sia ancor ben guidato, e condotto ad effetto.
Esempio: E Cas. lett. 20. Quello, che io le mandai a dire ec. si verrà conducendo ad effetto.